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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 4243 letture )
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Riecco i Sylosis. La promettente realtà britannica che da qualche anno mette in mostra del buon death/thrash condito da molta melodia, dando però sempre l'impressione di non tirare fuori il meglio delle proprie possibilità.
Sarà Monolith a consacrare la band come una delle realtà più promettenti del panorama attuale? La partenza è più un "no" che un "sì": i riff di Out From Below non sembrano più che mosci ricordi del melodeath dei tempi d'oro, e non basta una buona ma discretamente anonima prestazione dietro al microfono di Josh Middleton a tirare su il pezzo dall'anonimato a cui sembra condannato. Poco male, tiriamo oltre con ottimismo sapendo che ben dieci pezzi ci aspettano ancora; ed è dalla successiva Fear The World che le cose migliorano notevolmente: si inizia a capire che i Sylosis non sono solo l'ennesimo gruppo innamorato di sonorità catchy miste al death/thrash che tanto sono andate di moda negli ultimi 10 anni, ma una band con una propria personalità e inventiva: nonostante l'originalità continui a non essere il pezzo forte dei nostri, le strofe si fanno più incalzanti e il songwriting di qualità; ottime le sezioni strumentali, un po' meno quando la velocità media cala e compaiono sporadiche voci in clean effettate. Si va ancora migliorando con l'ottima What Dwells Within che appare uno dei punti di forza del disco: Middleton sfodera una delle sue migliori prestazioni ed il brano non conosce momenti di stanca, anche grazie al sapiente variare della velocità, supportato alla perfezione da tutto il comparto ritmico (da segnalare l'ottimo Rob Callard dietro le pelli, mai prevedibile nelle sue variazioni). Lungo tutto il disco si ripeterà, sfortunatamente, la stessa struttura, con l'effetto di rendere il disco facilmente godibile ai primi ascolti, ma con un pesante ritorno negativo sulla sua longevità. È infatti innegabile che dopo una decina di ascolti le canzoni tendano ad assomigliarsi molto, e la loro lunghezza quasi sempre superiore ai 5 minuti non aiuta. A fare eccezione alcuni pezzi memorabili, come The River (ottimo il lavoro di riffing pienamente supportato da un Callard ancora una volta impeccabile), la coinvolgente Paradox e soprattutto Born Anew, bordata thrash violenta e inarrestabile che non sfigurerebbe in un disco dei Machine Head.
Insomma, il disco è in generale infarcito di alcuni ottimi pezzi e tanti brani “semplicemente buoni”, penalizzati però dal solito schema “partenza veloce, stacco melodico, assolo, finale veloce” che viene ben presto a noia e costringe a non pochi skip durante l'ascolto. In generale possiamo dire che la terza prova dei Sylosis ci consegna una band con ancora un grande futuro davanti; un futuro che però tende a rimanere sempre tale, avendo ancora una volta la band mancato l'appuntamento col capolavoro che potesse consacrarli.
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Ci ho messo un po' a digerirla ma ora mi piace, certo non è la mia timbrica preferita ma tutto sommato mi va. |
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@jek,ahah , si e' vero avevo detto che non mi piaceva farlo, non lo faccio spesso, piu' che altro con i gruppi che proprio non conosco, volevo sapere se ti piace la voce che si innesta sulle loro particolari sonorita' e che come nell' intervista e' un po particolare, ti piace? |
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@Spiderman ti sei rassegnato all'MP3 comunque ottima band per quel che ho sentito l'ultimo non è male. |
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Sono al terzo ascolto in mp3, e mi stanno piacendo, non e' il solito thrashsia dal punto della voce che dei testi che degli arrangiamenti e composizioni dei brani, non li conoscevo, li ho scoperti solo con l'intervista di Metallized, e non conosco la loro discografia, finora la penso in linea di massima come in recensione, pero' mi sembra un gruppo prometente con buone potenzialita' e capacita' di migliorarsi ih futuro, questo mi risulta almeno finora un buon album. |
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13
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Concordo con Slasher! "Presi ed ascoltati singolarmente, tutti i pezzi, a parte qualche episodio riuscito a metà, sono fantastici " e Out From Below è un must. E anche io sono fiducioso nel prossimo album anche se non penso supererà quel capolavoro di Edge Of The Earth.  |
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12
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Disco interessante, ma non riuscito come dovrebbe! Presi ed ascoltati singolarmente, tutti i pezzi, a parte qualche episodio riuscito a metà, sono fantastici ( a me e piaciuta anche l'intro), ma visto sotto un punto di vista complessivo, ossia un ascolto di tutto il disco, non so, ma annoia seppur i pezzi non siano male... Non lo so, per me sono rimandati, ma sono estremamente fiducioso per un eventuale prossimo disco, perchè questa sotto specie di tharsh influenzato da sonorità metalcore non mi dispiace... Voto 70 |
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10
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Si bel disco!! voto 80 |
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9
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Veramente un bel disco, ottima band. Grazie Nikolas per l segnalazione. |
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8
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Conosco questa band dall'esordio e posso scrivere tranquillamente che il loro death melodico è davvero di ottimo livello e, sopratutto, si inserisce perfettamente all'interno del range dei miei gusti musicali, grazie anche a qualche inserto metalcore che non guasta. Consigliatissima band e consigliatissimo album. |
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7
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Devo ammettere che negli anni scorsi ho ignorato questa band,credendo si annoverasse nel filone di gruppi come AS I lay dying,All that remains etc....ma sono rimasto piacevolmente impressionato da questo disco, a mio avviso merita più di 77;nonostante non sia originalissimo,risulta sicuramente più interessante del Thrash copia e incolla prodotto da band più blasonate!Voto 88 e ora mi tocca recuperare anche Edge Of The Earth!Mea culpa per averli sottovalutati |
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6
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Band in crescita, non mi dispiacciono e devo ammettere che brani come The River sanno come prendere l'ascoltatore. Li terrò d'occhio! |
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5
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Josh Middleton el un idolo, almeno per me  |
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4
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Disco della madonna di uno dei gruppi già fra i più interessanti delle nuove leve...il loro lavoro più maturo fino ad ora abbinando sfumature prog al loro post/thrash melodico...certo,la durata del disco non lo rende adatto a tutti.Che dire poi di Josh Middleton?Io lo inserirei già al primo posto fra i migliori chitarristi metal moderni,sia per tecnica che per gusto compositivo. |
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3
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anche a me è piaciuto molto quest'ultimo loro lavoro. Fantastico l'ibrido di riff Thrash e Death e che dire degli assoli? Forse troppo ricercati alcune volte, ma ne è uscito un'ottimo prodotto finale. Voto: 85 |
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2
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a me ha annoiato da morire... |
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1
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secondo me è un grand disco, il loro migliore credo, e poi credo che siano una delle band più promettenti del metal attuale. Hanno creato un proprio sound e devo dire che questo album mischia in modo perfetto il Thrash con il Daeth Metal Melodico. Voto 90 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Out from Below 2. Fear the World 3. What Dwells Within 4. Behind the Sun 5. The River 6. Monolith 7. Paradox 8. A Dying Vine 9. All Is Not Well 10. Born Anew 11. Enshrined (con bonus track a partire da T14:56)
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Line Up
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Josh Middleton ( Voce, Chitarra, Tastiera) Alex Bailey (Chitarra) Carl Parnell (Basso) Rob Callard (Batteria)
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