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Rhapsody - Legendary Tales
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Dalla ventilata Trieste giungono le note di una band che a partire dalla seconda metà degli anni 90 ha saputo rimodellato e riportare in auge il Power Metal, abbozzando in breve un vero e proprio sottogenere che verrà additato agli esordi come Hollywood Metal per poi essere costantemente, ed inutilmente a mio parere, enfatizzato.
Lasciatosi alle spalle il nome Thundercross, Luca Turilli e Alex Staropoli, i fondatori del gruppo, decidono di dare una brusca sterzata ai loro progetti. Mutando il nome in Rhapsody, dal 2006 Of Fire, iniziano a promuovere uno stile di musica che negli anni a venire sarà largamente plagiato, amato e criticato.
I rapsodi nell’antica Grecia erano i cantastorie, brillanti aedi, leggendari narratori di miti e leggende. I Rhapsody del duemila alla stessa stregua, con la loro musica condita di orchestrazioni barocche e rinascimentali miste ad una buona dose di folk di natura celtica, ci conducono in un mondo fantastico, ricco di eroi e incantesimi, abbinando alla narrazione la velocità dell’Heavy Metal. Questo magico intruglio da allora continua a riscuotere fortuna e successo. Un mix slegato da ogni archetipo che i triestini identificarono come Hollywood Metal per il loro amore verso le colonne sonore dei grandi film americani. L’esordio arriva nell’ormai lontano 1997 con Legendary Tales, primo capitolo della famosa Emerald Sword Saga.
L’album che lancia la band nelle galassie metalliche si apre con Ira Tenax, fantastica intro condotta da un coro totalmente in latino e insaporita da un tappeto di tastiere. L’intro lascia il passo ad uno dei classici del gruppo: Warrior Of Ice. Splendida cavalcata dal flavour epico che tradisce un ritmo incalzante e indimenticabile. L’opener racchiude a grandi linee tutte le caratteristiche che in futuro rappresenteranno il marchio di fabbrica della band. Il soffio gelido del vento invernale prelude a Rage Of The Winter, brano di prestigio unico. La melodia magica dipinge un paesaggio armonioso velato di neve chiuso dall’abbraccio di madre natura. Un sogno interrotto, una quiete lacerata solo dal violento assolo di Turilli che vanta una notevole abilità allo strumento. Forest Of Unicorns è una lenta marcia medioevale condita di flauti e tamburelli che sfocia in un ritornello epico e trascinate, tendenzialmente orecchiabile. Flames of Revenge vanta un ritmo deciso grazie al lavoro vivace della batteria che accompagna il solito gioco di tastiere del formidabile Staropoli. La canzone dai ritmi accattivanti e dai toni cavallereschi è un chiaro esempio delle intenzioni dei triestini. A seguito giunge Virgin Skies, un azzeccato intermezzo eseguito accuratamente su linee barocche e rinascimentali. Land of Immortals segue a ruota rivelandosi un frammento di estrema bellezza. Incalzante, serrata e maledettamente epica dissimula un viaggio attraverso una terra leggendaria. Le chitarre sotto un fitto tappeto di tastiere ricreano un’atmosfera da brividi che permette al brano di entrare di diritto tra i classici della band italiana. Echoes of Tragedy è una malinconica, triste e nostalgica ode. Dalle ritmiche cadenzate ricche di pathos è da citare anche per l’ottima prestazione del singer Fabio Lione, dotato di un vibrato eccellente. Lord of the Thunder è un’altra traccia tipica dei triestini: le chitarre taglienti e la batteria insistente dettano i tempi del brano investito da toni epici e classicheggianti. La title-track è forse il brano più epico dell’intero lotto. Forte delle ormai tipiche melodie rinascimentali il brano, edulcorato dall’armonia di flauti incantati, si avvolge su se stesso raggiungendo l’apice nel chorus pomposo e solenne.
Legendary Tales è l’album d’esordio di una band divenuta sulle terre emerse simbolo del Made in Italy. Un debutto speciale dall’atmosfera sognante che traspare emozioni mai dimenticate e sopite tra le pagine ingiallite dei racconti leggendari dell’infanzia.
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VOTO LETTORI
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91.18 su 279 voti [
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Il miglior disco power della storia , punto . Ascolto metal da 40 anni , ogni genere eath , progressive , black , classic ecc. Nel power metal non c\'è album comparabile |
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Commento #29 perfetto: \"Non si può esordire con un disco così. dovrebbe essere vietato. perchè dopo non potrai fare niente di meglio.\" Ricordo l\'esaltazione mista allo stordimento quando ascoltai la prima volta questo disco nel 97... è talmente perfetto nell\'incarnare l\'essenza di quello che si considera essere il Power Epic Folk che manco con l\'immaginazione ci sarei mai riuscito ad arrivare a concepirlo, ed è ciò che mi ha sempre lasciato di sasso e fatto invidiare i creatori di questa musica, ancora di più perché Italiani e usciti dal nulla di punto in bianco! Da giovane musico appartenente ad una band Power Epic e con grande inclinazione verso il mondo della produzione e degli arrangiamenti è stato un colpo durissimo perché un disco così era inarrivabile e impossibile da superare. Poi passata la fase Power virai su altri lidi metal e dopo il secondo disco smisi di seguirli, però la loro discesa in campo fu epocale e questo disco rimarrà nella storia come spartiacque! Incredibile! |
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100,senza grandi dubbi. |
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Mi accodo ai molti che darebbero 100 a questo disco. Francamente è un disco epocale, oltre che di rara bellezza nella sua complessità compositiva. E a posteriori ha fatto la storia non solo del genere Power metal ma di tutto ciò che di sinfonico è stato scritto in ambito metal.
100 come voto e zero storie! |
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Forse e' il piu' grande album power metal di tutti.C'e' tutto il meglio del genere in questo disco..solo imaginations from the other side dei Blind Guardian gli tiene testa.Album incredibile e leggendario. |
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@Lohr hai perfettamente ragione e mi trovi concorde: non riuscirò mai a spiegarmi razionalmente come si possa partire così alla grande e poi fare altri album discreti, ma niente di paragonabile a questo... |
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Il patto col diavolo all'esordio, e il nulla (almeno per quanto mi riguarda) in tutti i dischi successivi. Penso raramente sia accaduta una cosa simile. Dico sul serio, sono allergico a tutto cio' che hanno prodotto successivamente, ma questo disco è spettacolare. C'è tutto cio' che li contraddistingue, ma senza forzature, banalità o ripetitività. C'è poco da dire....hanno azzeccato il disco perfetto. CHAPEU !! |
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L'impatto questo disco ha avuto su di me come ascoltatore e musicista è incredibile. Mi ha cambiato totalmente la vita.
Non c'è mezza traccia fuori posto e credo che questo disco sia il massimo che il power metal abbia mai espresso. Voto 100 |
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A mio avviso uno degli album più belli mai pubblicati in terra italica. E in assoluto tra le migliori uscite internazionali in quel periodo. Difficile replicare un esordio così fulminante, ma a mio avviso i Rhapsody hanno tenuto botta alla grande con album come i due Symphonies, Power of the Dragonflame o anche più avanti con The Frozen Tears of Angels. Certo, su Legendary Tales non c’è un brano fuori posto dal primo all’ultimo.... La metà dei pezzi è storia. Capolavoro. Voto 95 |
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A mio parere anche il secondo e' un magnifico capolavoro, poi hanno un po' perso qualcosa ma hanno comunque saputo scrivere pezzi immortali |
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@Diego, hai ragione, in effetti Legendary Tales non è stato più eguagliato, gli album successivi gradualmente calano e perdono sempre qualcosa rispetto a questo inimitabile capolavoro... |
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Dei Rhapsody apprezzai solo la demo tape ed i primi due album, poiché dopo diventarono una caricatura di loro stessi. Questo album è magico. |
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Capolavoro assoluto voto 100
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Forse un po' esagerato ma quest'album ha cambiato la storia della musica. Sarà sempre nel mio cuore |
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Capolavoro non solo tricolore ma internazionale, voce superba, riff epici e atmosfere originali. CD consumato e mai accantonato, 100 sicuro anche x me |
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Questo è il Thundersteel nostrano, capolavoro assoluto e da top ten metallica di tutti gli anni 90. 100/100 |
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Disco immenso di uno dei gruppi porta bandiera del.metal nostrano! Purtroppo questo periodo buio del power ne ha fatto perdere un po il prestigio ma rimangono dei grandi con una discografia ottima! Voto 95 |
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Eccezionale, indubbiamente. Irripetibile. Questo album è leggenda. Warrior of ice? Rage of the winter? Land of immortals? Lordof the thunder? Non saprei dire quale la più bella. Turilli monumentale, Staropoli scatenato. Ceri assoli poi... qui si apprezza la tecnica, i violini, roba da essere orgogliosi di essere italiani. Musica pagana, straordinaria, un album che non può mancare nella collezione di un qualsiasi metallaro degno di questo nome! |
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31
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E' una vita che non lo ascolto e non l'ho fatto prima di scrivere queste righe, quindi "vado a memoria". E la mia memoria va a quando uscì nei negozi. Una botta assurda! Per me resta un capolavoro. 90 |
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Sottoscrivo quanto scritto da Matteo, all'epoca fu qualcosa di eccezionale. |
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Non si può esordire con un disco così. dovrebbe essere vietato. perchè dopo non potrai fare niente di meglio. questo disco è la perfezione assoluta fatta power/symphonic metal: tutto è dove deve essere, arrangiamenti perfetti, atmosfere perfette, nessun calo di tensione, tracklist azzeccatissima. nel suo genere, non c'è un disco migliore di questo. |
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Uno dei piu' grandi album power metal di sempre |
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un mio amico mi presto il disco....fu amore al primo ascolto. il migliore senza alcun dubbio della loro discografia, una pietra miliare del metal italiano e forse del metal mondiale....ovviamente sono gusti.. |
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Quest'album ha un qualcosa di magico, ogni volta che lo ascolto mi entusiasmo sempre. Il ritornello di Lord Of The Thunder (Lord of the thunder please be my guide, before and after my last ride, I'll be your soldier serving the light, riding forever alive and proud!!!) è una della cose più epiche che abbia mai sentito. Lasciamo stare il buon Fabio, un cantante eccezionale, capace di andare dal Growl allo Scream e al canto lirico.... basta sentire l'intro di Warrior of Ice per capire! |
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Questo è stato il disco k mi ha avvicinato al metal, Rage of the Winter è stata infatti la prima canzone metal ke ho sentito. Il migliore dei Rhapsody |
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sinceramente molto ma molto superiore a kings of metal e a the triumph of steel (che reputo molto altalenanti ) giusto per citare le produzioni in questo ambito che gli sono più vicine 90 adoro la title track,rage of the winter land of immortals , forest of unicorns e flames of revenge |
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Dopo aver ascoltato tutti i loro album a parte Triumph or Agony posso dire che questo è il migliore : non stanca, livello giusto di orchestrazioni, le bellissime strofe che però non sono banali, i ritornelli epicissimi… non c'è una canzone che spicca sulle altre, sono tutte di altissimo livello... Tra tutte le loro suite finali Legendary Tales è la più bella... Secondo me alla pari con The Mighty Ride of the Firelord di Dawn of Victory. Voto : 94. |
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Il loro miglior disco, fresco e interessante raffinito nelle linee melodiche..ispirato chiaramente alla musica barocca. Dal prossimo iniziano a diventare più pesanti nelle orchestrazioni e nei cori ingombranti, le melodie pacchiane più adatte a filastrocche per bambini che a canzoni eocative..peccato veramente |
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Bellissimo, riuscirono a dire qualcosa di nuovo al genere. Warrior of Ice da riascoltare appena finito il cd (compresa l'intro!), bella Land of immortals ed evocativa Forest of unicorn solo per citarne alcune. Alzo il voto di due punti: 95 |
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S.T.U.P.E.N.D.O. punto! |
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volevo solo far presente che anche nella mia copia dell'album (naturalmente originale) la canzone incriminata è intitolata Virgin skies. |
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quindi il buon DeMaio oltre a rompere i coglioni coi suoi lunghissimi e noiosissimi assoli nei concerti blocca pure i gruppi metal che produce... di bene in meglio ... |
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Questo mi piace, poi nulla più... |
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In attività, ma sono temporanamente bloccati per problemi riscontrati con il loro produttore (Joey DeMaio). |
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domanda: ma sono ancora in attività?? non se ne sente più parlare... |
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@ NIk: che sia una forma di autocritica preventiva? LOL!!! |
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Io sono pieno di PROMO (quindi stampati dalle stesse case discografiche) con scritto TRASH metal!  |
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@Skyblade: vedo che abbiamo la stessa versione. Comunque anche io ho controllato sul sito ufficiale che effettivamente riporta Virgin Skies. Chiedo scusa io a te e a Renaz p.s. ma è possibile che le versioni errate tutte io le possiedo? sigh sigh... |
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Beh insomma decidetevi, sono stanco di modificare  |
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Secondo me manca solamente "Virg" sulla cover del disco... |
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@Quorth_on Effettivamente, anche la cover del disco che possiedo io riporta "In skies", e chiedo scusa per non aver controllato preventivamente ^_^''... La cosa strana è che sul loro sito, nella tracklist di "Legendary tales", è scritto "Virgin skies"... Sinceramente non so più cosa pensare, anche se ho il sospetto che sia sbagliata la cover (lo dico in base al fatto che nell'interno del mio booklet è completamente sbagliato l'ordine della tracklist). Se mi sono sbagliato, ti chiedo ancora scusa  |
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Rapsòdi? Buono a sapersi thanx! |
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Bravo Fabio bella recensione... @ Khaine: in Italiano si pronuncia Rapsòdi... con l'accento invertito rispetto alla pronuncia Inglese... giusto per chiareza...  |
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Grazie a tutti. @skyblade: la cover del mio album (originale quindi non si può sbagliare) dice In Skies  |
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Disco favoloso, forse il mio preferito dei Rhapsody, nonostante adori anche i successivi. Ha un qualcosa di magico. Ottima recensione, solo un piccolo appunto: il sesto brano è intitolato "Virgin skies", non "In skies" . Piccola svista. |
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ho amato questo disco alla follia... |
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bella recensione Quorth_on! anche se non ho mai amato moltissimo il power epic symphonic ecc. ecc. paragonato alle produzioni casarecce che l'italia di volta in volta ha sfornato la prima volta che ho ascoltato questo disco ho avuto i brividi. |
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Il loro capolavoro e un disco veramente bello... in quelli successivi secondo me si sono persi... ma suonano ancora con le orchestrazioni registrate??? quando li ho visti al gods qualche anno fa han fatto pena... |
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Bravo Fabio, recensione molto equilibrata e precisa, e con delle informazioni aggiuntive utili e pertinenti (come la spiegazione del termine "rapsodi"). Quanto al disco, lo apprezzo molto (insieme al disco che è venuto dopo e al suo spettacolare booklet): qui c'è tanto da ascoltare e da imparare! |
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