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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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( 7392 letture )
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Un marchio di fabbrica ormai consolidato da decadi. Ogni live-cd dei Kiss continua la saga del primo fortunatissimo lavoro dal vivo, spartiacque che regalò la notorietà e l’aurea ascesa al trono dell’olimpo del rock. Quindi come non chiamare anche questa nuova rappresentazione Alive? Impossibile. Dal canto suo questo album, però, vanta tantissime differenze con i suoi stupendi predecessori. E’ il primo Alive editato dalla band senza make-up, con una formazione diversa dall’originale e fondamentalmente non è un capitolo imprescindibile della loro carriera. Alive III è lo specchio fedele delle gig dal vivo dei quattro che stavano promozionando l’ottimo Revenge, lontanissimi ancora dall’idea dorata di dollaroni della reunion e reduci dalla grave scomparsa di Eric Carr, ucciso da un tumore in giovane età.
Quando non ci saremo più come verremo ricordati? Solo per ciò che abbiamo lasciato dietro a noi. I tre Alive saranno i nostri testamenti dal vivo, i nostri monumenti dedicati a noi, a voi e all’invincibilità del Rock!
Questo il messaggio contenuto nel libretto interno del cd a firma di tutti e quattro i componenti. Un messaggio altisonante che, da parte della band, cerca di equiparare i due dischi dal vivo precedenti a questo nuovo epitaffio suonato su uno stage, una sorta di promozione magniloquente ed automatica ancor prima di vedere quale potesse essere la resa sul mercato di quest’ultimo. Il disco andò bene ma non può certamente essere accomunato agli altri due. Alive III è più una sorta di autocelebrazione che altro. Il libretto interno contiene una perla eccellente, ovvero l’intero e completo albero genealogico della band ancor prima dei loro esordi come Kiss, scavando tra le band in cui militavano Gene, Paul, Peter ed Ace. Ne esce fuori un intrigo di livello internazionale che vede in scena tutti i componenti che hanno fatto parte, anche solo per una stagione, della formazione. Oltre ai quattro membri originali, si parla ovviamente di Eric Carr, Vinnie Vincent, Mark St. John, Bruce Kulick ed Eric Singer. Manca solo all’ appello Tommy Thayer che all’epoca non era ancora entrato a far parte della galassia del Bacio. Curiosità: Derek Sherinian alle tastiere coadiuva la band a “riempire” il suono, nascosto nel retropalco, cosa già avvenuta in alcuni tour precedenti. Copertina suggestiva: su sfondo nero si innestano il logo e il titolo dell’album, all’interno riempiti da varie foto dal vivo, il lavoro venne prodotto dal noto Eddie Kramer, che abbiamo trovato in album precedenti della band; viene editato il 18 maggio 1993 per l'etichetta discografica Mercury Records, e contiene la registrazione di quattro concerti del Revenge Tour tenutisi a Cleveland, Indianapolis e Detroit tra il 27 e il 29 novembre 1992
Il solito boato di pubblico accoglie l’opener che questa volta è Creatures Of The Night. Un botto incredibile ed è subito concerto. Il pezzo, dalla resa sonora ottimale, puzza un po’ di ri-arrangiamento in studio per la troppa ed eccessiva brillantezza, ed è emblema fedele dei Kiss di quel periodo, una band professionale al 100%, con una formazione rodata e oliatissima, un Paul che canta come non mai e un Eric Singer che sa esaltare gli spettatori con il suo drumming pirotecnico, fatto di squisitezze tecniche ma anche di scenografia e trovate ad effetto. Gene Simmons è durissimo e guerreggia con i fuochi artificiali mentre Eric innesta la quarta da subito. Non mi dilungherò ad analizzare ogni singolo pezzo, qui c’è una parata di canzoni immarcescibili che hanno fatto la leggenda dei newyorkesi, come si può parlare ancora e per l’ennesima volta di leggende cristalline e capolavori come Deuce, Rock and Roll All Nite, Detroit Rock City? E ancora I Love It Loud, Lick It Up, Heaven’s On Fire, che magari leggende non saranno ma fanno parte del bagaglio di grandissimo valore della band. Va detto che nel set list mancano Black Diamond e Love Gun ma un concerto non può durare certamente 5 ore. I Just Wanna estrapolata dall’ultimo album di studio Revenge regge botta in sede palco, con un armonia a più voci nella parte centrale che ci riporta alla mente una versione simile ai Beatles anabolizzanti, idea primordiale di Paul e Gene per costituire i Kiss. Cori con il pubblico e la macchina da guerra schizza diretta verso la pesantissima Unholy. Chitarre limacciose ed acciaiose scatenano un Gene rauco, figlio del demonio, che costruisce una tela inossidabile. Watchin’ You è un regalo pescato a piene mani nella storia polverosa dei primi make-up sfoggiati ad un audience esterrefatta. Grande canzone con riff che fanno paura ancora oggi per efficacia e penetrabilità auricolare. Il Vampiro è grandissimo a richiamare i fantasmi del passato con acuti e un cantato pregno degli stilemi dei seventies con tutti quei break chitarristici e assoli claustrofobici, sempre un grande gioiello da esibire.
Domino fa parte del “new deal” ed è un brano ancora innescato da Gene, una track bella, dura e con uno spoken tra le varie componenti; solo di Bruce particolarmente riuscito. I Was Made For Lovin’ You viene resa molto rock e perde la patina disco con cannonate che sottolineano ogni strofa, mentre I Still Love You, pur suonata benissimo e cantata ancor meglio da Paul, è un lentone di oltre sei minuti un po’ indigesto. Vedere Rock and Roll All Nite a metà esibizione fa strano ma per il finale sono pronte eccezionali sorprese. Lick it up è energia anthemica, Forever un grande slow acustico, scritto con Michael Bolton dallo stesso Stanley, che ha devastato le classifiche USA regalando l’ennesima porzione di popolarità e denaro al gruppo. Tutti nudi perché è ora di Take It Off! Grande pezzo che Paul rende magico accompagnandosi sul palco con spogliarelliste dalla gamba lunghissima e la poppa ammirabile per grandezza e turgidezza. I love It Loud è devastazione Simmonsiana ben nota al pubblico, invitato a mostrare la potenza delle corde vocali, solo minimale di Paul e lunga coda di botta e risposta tra audience e band inguainata in vestiti di pelle rigorosamente nera su un palco stratosferico su cui torreggia la statua della Libertà che ad un certo punto perde la faccia bonaria e diventa un teschio inquietante. Nulla di più indovinato mi viene da dire, uno dei copyright degli States di quel periodo che, per un macabro gioco del fato, anticipa, per certi versi, l’alone di morte che avvolgerà la “Big Apple” delle Torri Gemelle. God Gave Rock ‘N Roll To You è uno straordinario diamante cantata a due voci da Paul e Gene, una sorta di tributo alla loro carriera di grandi rock songwriter. Il finale, grandioso, è tutto per l’inno americano suonato da un Bruce in palla che ci regala un solo finalmente maturo giocato su emozioni e brividi che invadono chi ascolta. Una chitarra scatenata che fila impazzita verso la fine del concerto con esplosioni e trovate coreografiche tipiche dei Kiss, con il popolo impazzito. In verità nel disco manca l’ottimo drum solo di Eric, impreziosito dalla sua armonica a bocca che intona la popolare Oh Susanna. Un disco bello ma non seminale, una raccolta di hit intrecciate a pezzi nuovi, il tutto condito da esecuzioni impeccabili, che mostra quattro musicisti che non hanno nulla da imparare da nessuno. Un documento valido soprattutto per le nuove generazioni che si avvicinavano proprio nel ‘93 ai Kiss, per il sottoscritto gli Alive che contano sono i precedenti. L'album è stato premiato il 27 ottobre 1994 con il disco d'oro e ripubblicato nel 2006 all'interno dell'album Kiss Alive! 1975-2000. L’attività di studio, dopo questo disco dal vivo, partorirà una cosa ignobile che non considero nemmeno parte della gloriosissima carriera del quartetto, ma questa è tutta un’altra storia che affronteremo prossimamente. Diciamo che da qui in poi nascerà l’idea delle convention in giro per gli States, primo seme della scioccante reunion del ‘96.
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Ottimo album live.. Peccato se avessero inserito altri pezzi degli anni 80 sarebbe stato un disco doppio live alla stessa stregua dei precedenti. |
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Paul è l'uomo poser per antonomasia. Dal vivo è sempre in posa. 100 minuti di concerto, 100 sul pezzo. Mai un secondo fuori posto. Il top. La prima volta che lo vidi dal vivo non riuscivo a crederci. Un Dio. |
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Ricordavo che in quegli anni non fossero poi così tanto glam, a parte forse paul stanley perché lui è il glam. Io ricordo l’epoca di revenge dove sfoggiavano pelle nera e borchie stile judas priest. Comunque questo live è ottimo, il suono bombastico rende l’idea e dà slancio anche ai vecchi pezzi che acquistano di potenza, come se fossero sotto steroidi. Era l’epoca di dr feelgood, del black album, di hysteria, di crazy world visto che si è citato gli scorpions, di no rest for the wicked suoni e dischi ipervitaminizzati e sostanzialmente americani, machismo spinto Penso esistesse anche la versione vhs, dovrei fare un ripasso. |
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Tralasciando qualsiasi paragone storico e qualsiasi accostamento artistico con i primi due Alive, il presente Alive III ha valore storico come testamento x i fan della Kissarmy, a sigillo di un'epoca ambigua, che oggi sembra lontana anni luce, fatto di mossette androgine, capelli cotonati, sinth pop, metallari che iniziavano a tagliarsi i capelli, o altri metallari che facevano a gara a chi ce l'aveva + duro. Comunque.... A me, questo terzo capitolo è piaciuto, in quanto si può apprezzare parte della produzione anni '80/primi '90, con dei suoni decenti da Rock Band e non quella spazzatura radiofonica x abbindolare i babbani, e lì ti accorgi che Lick It Up è un Signor Pezzo Rock, e che I Was Made For Lovin' You non faceva così cagare, dopotutto. I Still Love You da fare invidia agli SCORPIONS, anche x un PAUL STANLEY che arrivava ancora ai livelli di KLAUS MEINE. Forever no, quello è troppo. I pezzi storici, invece, sono talmente belli, che si ascoltano sempre molto volentieri. Peccato la retorica americaneggiante in finale con l'inno, ma in USA son fatti così. |
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Il difetto di questo album è che non è un doppio come il precedente. Ci sarebbero volute più canzoni degli album post alive II per fotografare meglio la band in quel periodo, in particolare gli anni 80 più Revenge hanno prodotto ottime cose, io adoro i Kiss senza maschere... |
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20
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ottimo disco! la storia del live non live allora va fatta anche per i precedenti alive (e per tanti altri gruppi), |
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19
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A me sono sempre piaciuti i Kiss più affni al metal. Questo disco spacca. |
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17
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Il peggiore dei live prodotti purtroppo il paragone con i primi due e impietoso.....i due sostituti bravini ma senza magia..... |
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plastificato come pamela anderson (ma non che gli altri due siano da meno), ma piacevolissimo, moooolto hard rock, band stellare. peccato non sia uscito in doppio cd al tempo. |
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Disco splendido, potente e preciso. Si dirà: "Grazie, è rifatto in studio!". Anche "Alive!" e "Alive II" sono rifatti in studio, ma vengono osannati. Almeno qui si ascoltano esecuzioni da parte di una line-up tecnicamente molto più avanti rispetto a quella storica (Ace Frehely va ancora bene, ma Peter Criss l'ho sempre trovato penoso). |
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Vado controcorrente, a me è piaciuto molto!!! Grandi Bruce Kulick &Eric Singer, certamente non dei semplici rimpiazzi dei "titolari"! |
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Eric Singer poco potente????? mah.... |
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concordo con Pitt. L'ho comprato,l'ho ascoltato un po' di volte ci ho messo la buopna volontà ma niente da fare ! troppo finto ! troppo inutile ! i pezzi vecchi vien voglia di andarli a riascoltare dai precedenti ALIVE e quelli piu' recenti....mah ! la scaletta è MOLTO discutibile . INSOMMA un episodio live trascurabile assolutamente. voto mio 40 (x la carriera...) |
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il meno riuscito dei 4.sempre un grande live ma la scaletta secondo me ripropone troppe canzoni gia presenti nei primi 2 alive,mi sarebbe piaciuto sentire TEARS ARE FALLING e WAR MACHINE,che cmq nel tour erano eseguite.la produzione poco LIVE e (secondo me)eric singer poco potente affievoliscono un po troppo questo lp. |
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10
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Non è brutto, ma hanno tagliato le varie "Parasite", "Hotter Than Hell", "Firehouse", "Strutter", "Shout It Out Loud", "I Want You", "War Machine" e "Love Gun" che in questo tour erano fisse... Peccato, ma d'altronde non potevano starci... Mentre "I Was..." e "I still..." Le hanno rifatte in studio.... |
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9
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Un album terribile, con un suono fintissimo, artificioso, falso come solo i peggiori KISS sanno fare... |
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8
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Questo è il peggior live dei kiss a mio parere per diversi motivi come il suono della batteria che rovina perle come i love it loud e forever, la tracklist secondo me inadatta perchè sono stati tralasciati diverse canzoni degli anni 70 e 80 e sono state scelte canzoni che live rompono un po' i coglioni come domino e i still love you. Infine mi è dispiaciuto non sentire "you want the best........." ad inizio concerto. |
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Tecnicamente la miglior formazione in assoluto!!! Singer ENORME, Kulick grandissimo chitarrista purtroppo poco considerato. Ascolto i KISS da 20 anni e li ho visti 4 volte.Adoro il periodo mascherato e odio quello anni 80, Revenge escluso.A mio giudizio è SENZA DUBBIO IL MIGIOR ALIVE DEI KISS!!! |
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beh speriamo che col nuovo tour portino qualche innovazione...innanzitutto nei costumi di scena...non se ne può più dei soliti da una vita...hanno davvero stancato!!! .sono stramilionari...spendano qulcosa per rinnovare immagine e interesse nei fans e che cavolo! ci sono mille pezzi che vorrei sentire dal vivo, mai eseguiti.....beh che si diano da fare! MainLine, Anything For My baby, Let me Know, Love'em Leave'em, più tanti altri sarebbero solo un'idea ...ognuno di noi ha la sua lista prediletta!!! |
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LOL rabdomante no per fortuna! Vediamo comunque... vediamo 8-) |
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hai citato dei pezzi bellissimi Frankiss,ed io ci metto pure Exciter,Not for the innocent,Saint and sinner,Nowhere to run e poi certamente tante altre.Mi auguro che Khaine legga le carte,i fondi di caffè,le ossa di pollo,le pinne di lamantino e magari sia anche rabdomante. |
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Però il nuovo tour, secondo me, potrebbe dimostrare una certa controtendenza in questo senso... io credo che stiano cercando in tutti i modi di dare un'immagine rinnovata e rinforzata di se stessi. Non so, è un mio presentimento... |
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Grazie taipan per i commenti positivi.....la verità è che i Kiss, e lo hanno dimostrato nel corso degli anni, purtroppo, si sono ormai fossilizzati su un certo roster di pezzi e oltre a quelli non vanno.....sopratutto nel periodo del disco in questione. Solo per l'unplugged e per il rour dei 35 anni hanno sfoderato chicche preziose.....e la spiegazione l'hanno data più volte Thommy Thayer ed Eric Singer...Gene e Paul sono due anziani rocker che vogliono andare sul sicuro e spesso si limitano a suonare i soliti grandi hit.....alzi la mano chi ha visto un tour promozionale dei Kiss nel quale suonavano almeno 5 nuovi pezzi estrapolati dalla nuova pubblicazione? Mai accaduto, te lo garantisco...in più aggiungici il fatto che alcuni pezzi vecchi i due marpioni non se li ricordano nemmeno e il gioco è fatto. Io come grande fan vorrei un tour con pezzi mai eseguiti dal vivo: A Million To One, The Oath, All Hell's Breakin Loose, Flaming Youth...e via dicendo....ma rimarrà un sogno! |
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ovviamente scompare se paragonato ai precedenti "ALIVE".Potevano tralasciare qualcosa del passato ed inserire nella tracklist alcune songs tratte ad esempio da "Asylum", oppure senza limitarsi a "Lick it up" e "Heaven’s on fire", aggiungere qualche altra canzone estrapolata dai lavori omonimi.In logica di rilancio,capisco la scelta fatta,ma il Fan brama altro.La rece,come sempre,non fa una piega. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Creatures of the night 2. Deuce 3. I just wanna 4. Unholy 5. Heaven’s on fire 6. Watchin’ you 7. Domino 8. I was made for lovin’ you 9. I still love you 10. Rock and roll all nite 11. Lick it up 12. Forever 13. Take it off 14. I love it loud 15. Detroit rock city 16. God gave rock ‘ roll to you 17. Star sprangled banner
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Line Up
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Gene Simmons: Bass and Voice Paul Stanley: Guitar And Voice Bruce Kulick: Lead Guitar Eric Singer: Drums and Voice
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