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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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( 9471 letture )
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Crazy Nights è il quattordicesimo album registrato in studio, pubblicato il 18 settembre del 1987. Inciso l’anno prima, avrebbe dovuto venir rilasciato nel 1986 (il progetto del disco si chiamava originariamente Condomnation), ma a causa di un’indisposizione del produttore Ron Nevison le date di pubblicazione slittarono all'anno successivo. Il titolo dell'album cambiò ancora, dietro proposta di Eric Carr, in Who Dares Wins, poi trovò il suo titolo vero in Crazy Nights. Le session si svolsero presso gli One on One Recording Studios, nei Rumbo Recorders (Canoga Park, California) e nei Can-Am Recorders (Tarzana, California); California la terra dove ormai i Kiss avevano posato la loro sede centrale. L’album è davvero l’ennesima prova straordinaria di come la band sia la reale incarnazione dell’araba fenice, unica a saper rinascere dalla proprie ceneri. Il “bacio” in svariate decadi di carriera ha sempre saputo reinventarsi, riadattarsi, rimettersi in gioco. Suonare, hard rock, heavy metal, rock sinfonico, aor, con migliaia di sfumature non è da tutti. Basta pensare agli Iron Maiden o agli AC/DC, grandi gruppi celeberrimi ma che hanno sempre e solo suonato in base ad una e una sola ricetta. Grande ricetta ma unica. Almeno questo fattore i detrattori dei Kiss lo dovranno riconoscere. "Notti Folli" è un album di svolta rispetto ai precedenti, la band, ovvero Paul Stanley, decide di sterzare verso un Aor di chiara matrice americana con un infuso di tastiere e melodie sopraffine che giovano come un filtro di eterna giovinezza. Il disco si divide nelle parti scritte da Stanley e Child, grande hit-maker, che si avvicinano alla melodia eterea e pura, e in quelle scritte da Simmons, più ruvide e, francamente, meno ispirate. Diciamo che Gene si salva nel suo songwriting grazie all’esperienza e ad alcuni colpi di coda importanti, ma è decisamente Stanley a fare la parte del leone qui, e si sente! Il cd parte ed è subito impatto commerciale. Crazy Crazy Nights è un grande pezzo fatto per le classifiche. Poche tastiere ma un chorus cantabilissimo che rimane scolpito nella mente e che spalancò le porte delle classifiche inglesi incoronando nella top ten il singolo. Un Paul che gorgheggia da sovrano con un testo bello e melodie che si accorpano e arieggiano la stesura. Bello e ruffiano, sicuramente.
I'll Fight Hell to Hold You tocca vette di canto incredibili, come accadrà spesso in questo album, con un Paul che spinge al massimo sul velopendulo traendo risultati magnifici. Strofe cantilenanti, pregne di interpretazione fiondano un ritornello efficace sostenuto da una chitarra che lo segue e lo sostiene con forza, altro bel pezzo davvero. Bang Bang You straccia il passato e lancia una song ricca di tastiere, ben calibrata ed esaltata dalla voce dello stellato. And we go one, two and three … segna l’esplosione di una traccia bellissima da sentire anche dal vivo, cosa che non accadrà mai, con un solo molto filato di Bruce che colpisce. No, No, No segna l’esordio di Simmons sul platter e si cambia registro. Chitarra a cascata, batteria che tuona e parte in doppia cassa con ritmo indiavolato e note in hammer on a palla, poi Mr. God Of Thunder entra con il suo basso sfavillante e rumoroso e imprime il segno. Voce cattiva e a tratti recitati per una struttura decisamente vicino alla furia dell’heavy metal se non fosse per il tappeto di keyboards che smussa le asprigne angolature. Solo sparato con un Bruce finalmente in forma e break tipicamente alla Gene, cori belli e incalzanti. Pollice su, anche per la prova di forza del grande Eric Carr. Hell or High Water cambia registro. Nonostante la produzione sia piuttosto omogenea, la quinta traccia si discosta dal generale; Bruce Kulick ci suona il basso e Gene butta fuori un interpretazione buona nei suoi toni alti, sicuramente poco aor. Lui con la sua voce non potrà mai essere paradisiaco, meglio così per certi versi. Lui è la bestia! I cori, anche qui molto curati, brillano, il basso è marchio di fabbrica con una chitarra dalla distorsione tipica dei lavori dei Kiss in quegli anni ottanta che andavano a terminare. My Way è uno degli apici dell’album. Una libidine per gli amanti del rock americano, scritta con Desmond Child e Bruce Turgon (Foreigner, The Lou Gramm Band, Shadow King, Steve Stevens). Una struttura solida innervata di tastiere con un cantato che vola sulle teste di noi mortali. Azzardi vocali che premiano ancora una volta uno Stanley che sa come scrivere e cantare divinamente, con contrappunti e improvvise alzate di intonazioni già altissime. Spettacolare.
When Your Walls Come Down è peperoncino al culo sin dall’inizio poi si trasforma in un quattro quarti con un feeling pazzesco, una chitarra che tira fuori le unghie e un cantato corale nel bridge che piace. Pezzo compatto, pezzo da Kiss, con un solo che materializza una sei corde che fischia e sbuffa. Reason to live ci trasporta in un mondo ovattato fatto di spremute di cuore che fa rima con amore. Slow song con tastiere a segnare il passo. Paul si produce in una performance convincente e calza a pennello con il ruolo di romantica rockstar torturata da una femmina ingrata. Il video mostrava la classica fatalona che fa soffrire l’uomo lungocrinito con tanto di Porche incendiata. Ovviamente fu questo il secondo singolo gettato sul mercato con un buon successo un po’ ovunque e il clip in heavy rotation sia nel vecchio che nel nuovo continente. Good Girl Gone Bad è un rock felpato alla Gene, inframezzato da armonici di chitarra, con un cantato più riflessivo e un ritornello che entra in testa subito. Non diverrà certo un classico ma rimane un buon pezzo ancora gustoso da ascoltare dopo oltre vent’anni anche grazie alla sei corde di Bruce che sul finale scoppia di note e di Floyd Rose. Turn On the Night è un’altra hit di questo platter. Scritto da Paul con Diane Warren, grande songwriter statunitense, tra le sue collaborazioni Michael Bolton e Lenny Kravitz, e prima donna ad aver avuto 7 suoi brani in classifica contemporanemente, questa è l’ennesima gemma rock/aor che sprigionano i solchi. L’incedere è maestoso, Paul è galattico nel condurre le danze con la voce straordinariamente eclettica, poi cade giù un ritornello incredibile e la magia si compie con cori pieni e una tastiera che veleggia alla grande. Ecco, un pezzo così lo vorrei ancora sentire oggi, sul palco. Thief in the Night chiude il lavoro con dignità. Non certo una spremitura di meningi da parte del bassista, una sorta di riempimento. Se la strofa coinvolge con dei bei giochetti ritmici, la parte centrale non esalta di certo. Meglio chiudere un pezzo prima, ma si sa, le rockstar hanno vezzi e vizi di egocentrismo che talvolta debordano.
Sono da ascrivere a Phil Ashley e Paul Stanley tutte le tastiere presenti in questo “Crazy Nights” mentre Tom Kelly è in tutte le backing vocals. Assieme ad Animalize, questo lavoro rappresenta il maggior successo del gruppo negli anni '80, anche se alcuni fans non gradirono la sua eccessiva tastierizzazione; col senno del poi, comunque, questo è un lavoro pienamente riuscito con tanti bei pezzi al suo interno, che vinse il disco di Platino e riportò in auge il quartetto in Europa. Il singolo Crazy Crazy Nights si isserà al quarto posto della Top 10 britannica, e anche gli altri due singoli estratti, Turn On the Night, e Reason to Live, faranno benissimo. Il tour fu lungo ed esaltante con un palco e un look molto ottantiano. Fecero tappa anche in Italia, al Monster of Rock di Modena, co-headliner con gli Iron Maiden, sciorinando un grandissimo concerto. Nel tour americano e giapponese, la band, oltre ad un set variegato e ricco, si tuffò nell’avventura delle cover, fatto estremamente strano per i Kiss, suonando pezzi vari. Whole lotta love degli Zeppelin, Jump dei Van Halen, qualcosa degli amati Beatles e altro ancora. Chi ha avuto la fortuna di vederli ne serba un ricordo unico ed indelebile. "Notti pazze", a scanso di polemiche, è un ottimo album: a chi garba l’aor intriso di suoni di tastiera e melodie piacerà certo di più, mentre chi gioca a fare l’integralista lo odierà, probabilmente. Ma i cambiamenti sono all’ordine del giorno anche per le leggende del rock, solo chi è stolto non cambia idea mai. Meditate gente, meditate.
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VOTO LETTORI
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77.04 su 120 voti [
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Insomma… basta leggere le bio uscite e il discorso fatto dal recensore( ovvero i Kiss capaci di “reinventarsi” in varie sfumature rispetto a Maiden ed Ac/Dc capaci di proporsi attraverso “Una sola ricetta”) andrebbe letto sotto ben altra luce… da Creatures of the Night( ECCELSO) in poi ogni “sfumatura” come dice lui è stata presa per sopravvivere ( e lo dicono i Kiss, non il sottoscritto…) agganciandosi al treno MTV… diventarono una delle tante band in circolazione, l’antitesi di ciò che furono i Kiss … si tolsero il make-up che li rese UNICI e si uniformarono per non scomparire( e lo dicono Paul e Gene)… |
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L\'album più prettamente AOR oriented dei Kiss, \"Crazy Nights\" è davvero un ottimissimo album di grande rock, patinato, elegante ed energico, pieno di ottime melodie e chorus che ti si stampano in testa! Del periodo anni 80 senza maschere gli preferisco magari altri (soprattutto il precedente), ma anche questo si è sempre difeso benissimo, un gran disco che alterna i classici hit radiofonici con songs più prettamente dirette \"alla Gene\"! Oltre alla title-track, \"Turn On The Night\" e \"Reason To Live\" (probabilmente le punte di diamante), mi preme citare \"I\'ll Fight Hell To Hold You\", \"Hell Or High Water\", \"My Way\" e \"Good Girl Gone Bad\", tutti ottimi pezzi rock che ti mettono energia, grinta e ti fanno smuovere l\'anima! Nota a parte per Paul Stanley, dove qui a livello di performance vocale, raggiunge il suo apice per me, davvero superlativo. Un album che utilizzavamo spesso io e i miei amici ai primi tempi del liceo per svagarci durante nottate estive spensierate di divertimento! Con loro, per queste cose, si va sul sicuro! Rock On!!! |
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Ottimo disco anni 80, con Paul Stanley in forma galattica. Bene rece e voto. …*Porsche incendiata 😉 |
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Altro disco manifesto degli anni 80, riflette tutta la spensieratezza di quell'epoca d'oro, per me il loro migliore a parte il capolavoro creatures of The night di quelli targati appunto 80 |
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bel disco anche questo, tipicamente anni '80: un ritornello che ti si stampa nel cervello, divertente, a tratti stucchevole e anche un po' ruffiano (del resto qualche singolo in classifica bisognava pur piazzarlo, no?). Ad essere severi, i Kiss di quegli anni hanno forse badato più sulla quantità delle canzoni piuttosto che sulla qualità delle composizioni: di Animalize, Asylum, Crazy Nights e Hot in The Shade sarebe bastato farne solo un paio....ma fatti con le palle!!!! Cmq sono ancora qui e qualcosa vorrà pur dire hahahaha |
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...bel disco.....un disco figlio del suo tempo....musica festaiola ....spensierata......grande band che ha saputo cambiare...e rimanere nell'olimpo del rock n roll..... |
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a me non dispiace questo disco. i kiss anni 80, quelli piu Stanley oriented mi sini sempre piaciuti. dischi non memorabili ma piacevoli e azzeccati per l epoca in cui uscirono. li trovo piu patetici ora con il trucco ma senza i membri originali. la prima reunion con trucco con psycho circus e relativi tour era ok. ma secondo me con il make up voglio Stanley, simmons, Frehely, Criss... |
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Iron Maiden in una recensione dei Kiss, indicati tra l'altro come esempio di "gruppi che hanno sempre e solo suonato in base ad una e una sola ricetta": certo, perché Iron Maiden, Powerslave e The X Factor per esempio sono tutti uguali, no? Ma per favore... |
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Un altro album scadente, produzione troppo lucida e commerciale. Le uniche canzoni buone sono Crazy Crazy Nights, Bang Bang You, No No No e Reason to Live. |
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Un altro album scadente, produzione troppo lucida e commerciale. Le uniche canzoni buone sono Crazy Crazy Nights, Bang Bang You, No No No e Reason to Live. |
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Un altro album scadente, produzione troppo lucida e commerciale. Le uniche canzoni buone sono Crazy Crazy Nights, Bang Bang You, No No No e Reason to Live. |
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Un altro album scadente, produzione troppo lucida e commerciale. Le uniche canzoni buone sono Crazy Crazy Nights, Bang Bang You, No No No e Reason to Live. |
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Eccetto Bang Bang You e No No No l'album é scadente |
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@Frankiss, In effetti Gene tornò ad essere più attivo con Revenge.
Negli anni 80 é vero che lui era focalizzato su altro, però credo che fosse così perché inizialmente lui si era opposto allo smacheramento.
Comunque ripeto per me la loro adesione al Glam/Hair fu legittima perché tutta quella scena Californiana loro insieme a Aerosmith, Van Halen, Alice Cooper, NY Dolls nei 70 l'hanno praticamente creata. |
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quel libro l'ho avuto per le mani un paio di volte poi l'ho sempre riposto sullo scaffale, evidentemente ho fatto male |
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Frankiss,l'ho letto quel libro.Una delle migliori autobiografie di tutti i tempi a mio avviso! |
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@ Mulo...esattamente...se Stanley non si fosse sobbarcato i Kiss sulle spalle, facendo tutto, addirittura scegliendo i chitarristi che di volta in volta lasciavano la line-up, i Kiss sarebbero morti per sempre...Gene Simmons pensava solo al cinema e a Hollywood... nei Kiss metteva il 10% del suo impegno..ci sono episodi scottanti e illuminanti raccontati nella autobiografia di Paul Stanley... |
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si ma era nel gruppo, la sua voce è importante come quella di paul. Poi non scordiamoci la voce di ace, a me manca ancora oggi è sempre stato il mio kiss preferito |
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Erano focalizzati su Paul perchè Gene se ne sbatteva in quel periodo e voleva fare altro..Giusto Frankiss? |
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scelta sbagliata per me...non per i kiss o per il loro pubblico, attento perchè sono un cultore di unmasked quindi non proprio un fan dell'ultima ora |
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@ Tino...scelta sbagliata? allora non conosci la storia dei Kiss se dici ciò... |
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Concordo, questi dischi a trazione stanley non mi hanno mai esaltato, amo stanley ma i kiss sono sempre stati il massimo quando cantavano tutti alla beatles, cioè la mutabilità tra una canzone e l’altra data da una voce differente aumentava la personalità e il risultato finale. Ad esempio una i was made (stanley) aveva un feeling diverso da una x ray eyes (simmons), da una 2000 men (frehley) o dirty livin (criscuolo), i lavori glam anni 80, basta vedere i video, erano tutti focalizzati su stanley, scelta secondo me sbagliata. |
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Crazy Nights... forse il miglior "disco solista" di Paul Stanley...  |
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Questo é uno dei migliori degli anni 80, sicuramente megio di Animalize e Asylum.
Ho un rapporto burrascoso con i Kiss degli anni 80... nel senso... non c'entra tanto il trucco, semplicemente sono un altra cosa.
Negli 80's i Kiss erano un gruppo Hair/Glam ma comunque in maniera legittima visto che fu un genere che contribuirono a creare.
Fu un cambiamento necessario al fine di non stancare se stessi ma anche il pubblico. Ma leggenda dei Kiss degli anni 70 é stata più forte di loro e nel 96 si ritornò alle origini. |
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Sterzata commerciale sì, ma comunque un album sempre piacevole all'ascolto. Molto allegro e spensierato, sintomatico di quegli anni d'altra parte. A mio parere i pezzi più riusciti sono proprio quelli più commerciali, con in testa la title-track (eccezionale il bridge!). Tuttavia fecero e sapranno fare di meglio. Voto 78 |
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A parte creatures of the night che e' stato l ultimo vero crack , questo e' il disco dei kiss in stile l.a., sul fatto del cambiare frankiss non saprei, secondo me e' bello come e' sempre stato |
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Un pelo sopra i precedenti ma nulla di che non entrerà mai nella storia peccato..... |
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lo trovo piu' centrato e piu' piacevole, superiore nel complesso a lick it up. figlio del periodo in cui e' stato pubblicato, e' un album laccato e costruito a tavolino, ma scorre con piacere ed imho ha meno buchi neri rispetto ad altri, lick it up per citarne uno. |
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premesso che la Mark 1 con Frehley e Criss sia la piu' amata dai fans (retorica ?) e considerata l'unica vera line-up la cui opinione mi trova pienamente d'accordo devo pero' affermare che insieme a Creatures Of The Night questo e' il disco che in sostanza apprezzo di piu' dei Kiss nuovo corso, ricco di ottimi spunti compositivi anche se decisamente piu' commerciale e radiofonico del primo. Reason To Live ? E' la perla del disco, decisamente la loro miglior ballad rock e una delle migliori in assoluto valorizzata dalla grande struggente perfomance vocale di Stanley a ricordarvi (se ce ne fosse bisogno) che rimane uno dei piu' grandi vocalist mondiali . |
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Leggerissimo recupero, ma comunque scarsa qualità artistica, 50! E ora, signore e signori, vi presento..... |
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il disco con cui li ho conosciuti!sicuramente un po troppo commerciale ,ma veramente un ottimo album con paul stamley in grande forma.tutto l album non ha cedimenti un hit dietro l altra. |
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Ottimo disco, è il mio preferito degli anni 80 dei Kiss, trasuda proprio di tutto quello che c'era in quel periodo. Reason to live è una canzone che non mi stancherò mai di ascoltare. |
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Questo album proprio non riesco a farmelo piacere... Troppo leccato!! Sec me uno dei peggiori dei KISS. |
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non mi è mai piaciuto troppo questo disco, lo trovo noioso e ricco di filler. La recensione è molto bella e "passionale" intendiamoci, è il giudizio sul disco che non condivido, come quello su love gun. Per me, voti invertiti. |
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Ho scoperto di essere "stolto ed integralista".... uno mi ha mandato anche a fanculo... boh, sta' di fatto che a me questo lavoro fa orrore. Non mi è mai piaciuto, odio la produzione e trovo la maggior parte dei pezzi dei fillers. In più mi sembra un disco solista di Paul Stanly piuttosto che un lavoro dei Kiss. Però da bravo stolto ed integralista mi piacciono Unmasked e The Elder....e vabbè che volete farci ce ne vuole uno che non capisce un cazzo.... |
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Io credo che se inserivano nel disco the best man for you, sword and stone, deon't let go e time traveler questo disco avrebbe venduto il doppio di copie. Oppure paul con queste canzone ci poteva fare un disco solista |
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Mamma mia che disco pazzesco ...... uno dei migliori dischi dei Kiss ed uno dei più bei dischi HARD ROCK anni 80. Le canzoni sono quasi tutte dei capolavori.... Paul canta in maniera divina.... emozioni a fior di pelle... REASON TO LIVE l'avrò ascoltata un migliaio di volte e ancora mi fa venire i brividi....... Bella la recensione !!!!! |
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Questo disco e una figata, il migliore nettamente degli anni 80. Crazy crazy nights, turn on the night e reason to live sono dei puri capolavori che ascoltandoli non capisci perchè non sono famosi o come la gente può essere sorda, qui stiamo parlando di sinfonie di bethoven e mozart e dico vaffanculo a chi dice che crazy nights è troppo commerciale. |
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Questo disco e una figata, il migliore nettamente degli anni 80. Crazy crazy nights, turn on the night e reason to live sono dei puri capolavori che ascoltandoli non capisci perchè non sono famosi o come la gente può essere sorda, qui stiamo parlando di sinfonie di bethoven e mozart e dico vaffanculo a chi dice che crazy nights è troppo commerciale. |
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e ancor prima di Sonic Boom arriva la recensione di Anomaly di Ace...ottimo album ...un come back alla grande... stay tuned! |
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SONIC BOOM IS COMING!!!!!!!!!!!! |
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disco che ho rivalutato dopo anni,ma all' epoca mi fece incazzare,perchè percepito come una sorta di "Unmasked".Preferisco i KIss con suono più stradaiolo,ma non posso negare la qualità di questa uscita.Sempre bella la storia narrata da Frankiss. SONIC BOOM!!!! eh eh eh......  |
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grazie per i commenti....e per il riconoscere la mia oggettività, uno dei miei pochissimi pregi....altrimenti meglio non recensire.. Di quel concerto fantastico di Modena ricordo che i Kiss entrarono sullo stage con la luce naturale, senza sipario, annunci o intro...ce li ritrovammo lì a pochi metri e poi partì un concerto pazzesco...da brividi!!! |
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che tuffo nel cuore quel monster of rock di modena...lo ricordo come fosse ieri cosi come l ansia di vederli sul palco...fantastici i kiss, con gene che lanciava plettri al pubblico, paul immenso e il compianto eric carr...che gioa vederli a 19 anni... |
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E avanti così!!!! l'unico sito al mondo dove si possono trovare tutti i dischi dei kiss recensiti con passione e oggettività!!!!!! gli si può dare delle colpe per i voti alti, ma basta vedere il 35 di unmasked e il 60 di love gun per capire che i voti sono ragionatissimi nonchè giusti!!!!! che bella la titletrack di questo disco... |
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C'ero anch'io a Modena quel giorno. Concerto memorabile. Kiss. Iron, Anthrax, Helloween...da paura.Eric Carr strepitoso e mai dimenticato. Disco favoloso, ottima recensione come sempre del resto. |
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...quindi tra qualke anno dovrai dire che questo disco è una ciofeca? ....ahahahah, dai scherzo, ottima rece, questo disco quasi quasi mi piace.....ciao! |
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Tracklist
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1. Crazy Crazy Nights 2. I'll Fight Hell to Hold You 3. Bang Bang You 4. No, No, No 5. Hell or High Water 6. My Way 7. When Your Walls Come Down 8. Reason to Live 9. Good Girl Gone Bad 10. Turn On the Night 11. Thief in the Night
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Line Up
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Gene Simmons - Bass and Voice Paul Stanley - Guitar And Voice Bruce Kulick - Lead Guitar Eric Carr - Drums and Voice
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RECENSIONI |
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