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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Shadow Gallery - Digital Ghosts
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( 10368 letture )
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Gli Shadow Gallery sono una di quelle classiche band che probabilmente raccolgono meno di quanto abbiano seminato: diciamo che rappresentano senz'altro uno dei gruppi più significativi in ambito metal prog, avendo realizzato degli album molto validi, fortemente votati alla melodia, senza tralasciare una certa attenzione alla tecnica, mai enfatizzata ma sempre meritevole di attenzione. Finora ci avevano abituati ad una certa attesa tra un album e l'altro, visto che sono soliti fare le cose con calma, facendosi aspettare un po' prima di pubblicare un nuovo lavoro. Qualche pezzo della line up si è perso per strada, a partire dal loro album omonimo del 1992, ma confesso che l'ultima perdita mi ha fatto aspettare l'uscita del nuovo album con un'insolita irrequietezza e curiosità.
È noto, infatti, che esattamente un anno fa, il 29 ottobre 2008, se n'è andato Mike Baker, storico cantante della band, prematuramente stroncato da un infarto. Un'uscita dalle scene in sordina, con la discrezione e la sensibilità che hanno sempre caratterizzato la band, ma che di certo ha lasciato un pesante vuoto. Di fronte ad eventi del genere, storicamente le band colpite tendono a reagire in tre modi diversi: o sciogliendosi immediatamente e definitivamente (es. Led Zeppelin); o prendendosi una lunghissima pausa (es. Deep Purple); o, infine, rimettendosi subito al lavoro ritenendo questo il migliore modo per perpetuare la memoria del loro vecchio compagno (es. Savatage). Tutte scelte rispettabilissime anche quando dall'esterno potrebbero sembrare incomprensibili. Gli Shadow Gallery,di fronte a questa tragedia, hanno optato per l'ultima ipotesi e si sono subito adoperati a cercare un sostituto del compianto Mike. Ci sembra opportuno spendere ancora due parole per lui: un cantante dalle grandissime qualità, forse non sempre adeguatamente considerato dalla critica, ma a nostro parere uno dei migliori in assoluto in ambito metal prog. La sua voce, alta e limpida, toccava vette inarrivabili con estrema naturalezza e con una forza espressiva senza eguali. Ci piace ricordarlo così, attraverso le grandi emozioni che ha saputo trasmetterci attraverso la sua musica.
Chiuso un capitolo se ne apre un altro: il nuovo cantante degli Shadow Gallery è un tale Brian Ashland e ci sembra che la scelta sia stata davvero oculata e pienamente azzeccata. Ashland infatti se la cava davvero bene e persino il timbro della sua voce non è poi molto lontano da quello del suo predecessore. Oltre a lui, la line up comprende ovviamente lo zoccolo duro della band, con il terzetto costituito da Carl Cadden-James al basso, insieme a Brendt Allman e Gary Wehrkamp che si sbizzarriscono con chitarre e tastiere (quest'ultimo cura anche la batteria, anche se va segnalato che su Venom e Gold Dust appare l'ex drummer Joe Nevolo in veste di guest). La band mette insieme sette brani nel proprio classico stile, in un metal prog brillante, dalle belle melodie e pieno come sempre di cori, con largo spazio lasciato ad assoli ed in genere a delle parti strumentali, che ampliano notevolmente la durata dei brani, mai al di sotto dei sei minuti. La qualità compositiva è davvero elevata (menzione speciale per la title track), vista l'intensità e la forza espressiva dei brani in questione, unite all'esperienza maturata nel corso di questi anni e alla freschezza del suono, tanto da indurci a dire che Digital Ghosts può annoverarsi tra i migliori album in assoluto degli Shadow Gallery.
Sono presenti stavolta anche numerosi ospiti: oltre al già menzionato Joe Nevolo, viene concesso su Strong uno spazio al chitarrista Srdjan Brankovic (Expedition delta, Alogia) e su Gold Dust al tastierista Vivien Lalu; inoltre, Clay Burton dei Suspyre si divide con Carl Cadden-James le parti vocali su Venom, mentre sulla già citata Strong ritroviamo alla voce a sorpresa uno straordinario Ralf Scheepers (Primal Fear), autore di una prestazione particolarmente convincente.
Esiste una versione europea in digipack che comprende quattro bonus track: le versioni demo di Gold Dust e World of Fantasy, più In Your Window (una sorta di estratto della title track), cantata interamente a cappella e la ballata Two Shadows.
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77 per questo album??? Nooo..e\' troppo!!! Che dire? Per me e\' almeno da....90(e forse anche piu\'!) Album assolutamente MERAVIGLIOSO, senza se e senza ma... |
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Risale ormai a quasi dieci anni fa quest'ultimo lavoro degli Shadow Gallery. Grande album con cui Wehrkamp e soci superano coraggiosamente il momento difficile successivo alla scomparsa di Mike Baker. Gold Dust, Haunted e la title-track gli apici, ma la classe emerge comunque dal primo all'ultimo minuto. Avrà mai Digital Ghosts un successore? Voto 85 |
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25
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Tanti anni sono passati e ancora ascolto questo album con enorme piacere. Come tutti gli album precedenti del gruppo, che non mi stancano mai. Vedere un voto medio dei lettori di 74 mi lascia l'amaro in bocco. Ragazzi, questo è un capolavoro. |
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Anche stavolta concordo in pieno con Rob Fleming! ...l 'eredita' Queensryche e ' vocalmente meravigliosamente, palese!...(Unita alle suggestioni più barocche e romantiche con l'aggiunta di riff e assoli prog/metal diretto e orecchiabile con le tastiere presenti ma mai invadenti che si distinguono notevolmente dagli ultimi Dream Teather( che mi piacciono sempre meno)😩 Bellissimo album:...Voto 85 |
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E chi l'avrebbe mai detto?!? Il cambio del cantante (un misto tra Tate, Matos e chissà chi altri) non ha influito sulla classe del gruppo. Haunted il vertice il resto come sempre magnifico.80 |
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Ci sarà mai un seguito a sta meraviglia? Qualcuno ha notizie di questa band che sembra sparita nel nulla da anni? |
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Li ho visti live in Ottobre - al primo loro tour. Sono qualcosa di indescrivibile - una forza della natura! Evviva gli SG! |
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20
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Anche se da quest'ultimo punto di vista pare che finalmente stiano cominciando ad organizzarsi per fare qlk concerto  |
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Probabilmente il miglior album Prossessive Metal delgi ultimi anni. Sorpassano oramai di parecchio i Dream Theater. Se piace il genere, e' un acquisto obbligato. Chi se ne importa se non si fanno mai vedere Live ! |
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C-A-P-O-L-A-V-O-R-O!!! |
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Sicuramente migliore dell'ultimo Transatlantic, restando in tema di nuove uscite... |
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Non ho parole: un disco pieno di passione, come solo gli Shadow Gallery sanno fare. Inoltre vorrei aggiungere che è impossibile non commuoversi mentre si ascoltano Two Shadows e World of Fantasy. La prima volta che le ho ascoltate avevo la pelle d'oca e non sto scherzando... che artista eccezionale era Mike.... |
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Seguo i Shadow Gallery da parecchi anni, la morte di Mike Baker mi ha colpito...! Ma il nuovo disco nn mi riesce a convincere! Mi dispiace ragazzi, ma il titolo come miglior album 2009 va ai Redemption con Snowfall On Judgment Day! |
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Grazie mille  |
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dimenticavo,un complimento x la recensione,bellissima che invoglia all'acquito e all'ascolto di questa perla.Grande! |
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troppo bello!nn lo tolgo piu' dal lettore!genuino e superbo,nn ho parole,ci vorrebe una enciclopedia x dire la bellezza di questo album!da comprare a scatola chiusa,come ho fatto io,capolavoro! |
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11
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Sarò sinterico: grandissimo album. Da comprare assolutamente ed in versione limited in digipack. da aggiungere che two shadows e world fantasy, presenti solo nella limited, sono cantate dal compianto Mike Baker. |
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10
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Il discorso di Pafum e Arakness è giustissimo... ma allora come la mettiamo con il successo degli Ulver? Dunque in altre parole c'è del vero anche in quello che dice Minchius... |
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Boh, non condivido l'idea di pafum, il mio personalissimo punto di vista è che valorizzo e rispetto di più un gruppo qualsiasi che mi sforna 4-5 album di fila qualitativamente elevati con punte di eccellenza (nel caso degli SG) e che magari per vari motivi latita dal punto di vista live, piuttosto di altri che mi pubblicano 3 ciofeche di fila e fanno 365 date all'anno (gli ultimi DT, tanto per fare un esempio, ma vale per tutti). Credo che un gruppo musicale in primis vada valutato per la qualità delle canzoni che scrive. |
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8
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Sono d'accordo su quanto dite rispetto al fatto che non suonino dal vivo. Ci tengo a precisare però che dicendo che probabilmente raccolgono meno di quanto abbiano seminato mi riferivo al fatto che non sempre viene dato loro il giusto riconoscimento dalla critica specializzata per i loro meriti e per quanto hanno fatto nella loro carriera, quasi che si fossero fermati a "Carved in Stone" e questo è fortemente riduttivo dell'impatto e del valore che dal mio modesto punto di vista gli SG hanno invece avuto in ambito metal prog in generale. Non mi riferivo cioè all'aspetto economico in sè. Troppo spesso vengono dimenticati o ignorati e trovo che questo non sia giusto...Lo dico senza polemiche ovviamente, era solo una mia osservazione che poi può essere condivisibile o meno |
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7
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...ed èinfatti quello che ho scritto Cmq, come giustamente fai notare, è sempre stata una loro scelta - dettata fondamentalmente dalle loro altre attività unita ad una grande umiltà con la quale si sono avvicinati alla dimensione musicale/compositiva - e quindi ne pagano "serenamente" il rovescio della medaglia. Ciò non cambia la sostanza e quindi il loro staus di fuoriclasse nel panorama prog metal. |
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6
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premesso che apprezzo molto gli Shadow Gallery e che questo è, per me, un ottimo disco, vorrei solo dire che sono stanco di sentire che sono un gruppo che raccoglie meno di ciò che merita. Intendiamoci, mi piacciono, ma un musicista che non suona dal vivo è un musicista a metà ed è giusto che raccolga la metà di chi invece si sbatte su tutti i palchi possibili e immaginabili con tutti i pro e i contro del caso! non suonare live è una scelta che ha i suoi vantaggi e di cui si devono pagare le conseguenze! |
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... non diciamo "chi", altrimeni qualcuno si potrebbe offendere Scherzi a parte ennesima dimostrazione di classe sopraffina. Credo che la loro reticenza nell' esibirsi dal vivo gli abbia fortemente limitati (da un punto di vista mediatico) rispetto ad altre band; ad ogni modo restano una delle migliori e coerenti espressioni del prog metal, nonostante la dipartita del grande Mike Baker. Non poteva esserci un modo migliore per salutare il nostro caro amico. |
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4
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mi fionderò immediatamente ad aquistarlo ! Grandissimi SG, una delle band più sottovalutate della storia direi....mai banali e sempre ispiratissimi nelle loro composizioni. vorrei poter dire altrettanto delle ultime uscite di alcuni loro "colleghi" ben più blasonati... |
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3
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Buona recensione...il disco è un capolavoro,dall'inizio alla fine. Uno dei migliori dischi dell'anno |
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nel senso... ero sicuro si trattasse di un ottimo disco. Sarà mio il prima possibile. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. With Honor 2. Venom 3. Pain 4. Gold Dust 5. Strong 6. Digital Ghost 7. Haunted
Bonus tracks for European digipack version: 8. Two Shadows 9. Gold Dust (demo) 10. In Your Window 11. World of Fantasy (demo)
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Line Up
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Carl Cadden-James – bass, vocals Brendt Allman – guitars, bass, keyboards, vocals Gary Wehrkamp – guitars, bass, keyboards, vocals, drums Brian Ashland – lead vocals, guitar
Joe Nevolo - drums on “Gold Dust” e “Venom” Ralf Scheepers – vocals on “Strong” Clay Burton – vocals on “Venom” Srdjan Brankovic – guitar on “Strong” Vivien Lalu – keyboard on “Gold Dust”
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