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Pantera - The Great Southern Trendkill
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Non potrebbe essere più difficile di così. In questo momento io dovrei parlarvi di The Great Southern Trendkill, dopo essermi dato anima e corpo a Vulgar Display Of Power; ma cos'altro volete da me? Come posso dire ancora qualcosa sui Pantera dopo essermi gettato nell'apoteosi di Vulgar Display Of Power?
Va bene, va bene, ci provo: The Great Southern Trendkill è l'ultimo, vero gran disco dei Pantera. Tutto qui? Magari, in realtà questo disco è molto di più, a mio avviso è il paradigma dell'Anselmo-pensiero; spesso lo si liquida, magari anche esaltandolo, come la summa del groove metal, quel discussissimo genere che i Pantera paiono aver creato e di cui sono stati, probabilmente, gli unici veri dei. Ma ridurlo a così poco è per me un crimine, in quanto The Great Southern Trendkill è molto più complicato, e per parlarne bisogna andare con ordine.
Nel 1995 i Down -con Anselmo dietro il microfono pubblicavano NOLA; cosa c'entra? Avete presente quei mid e down tempos opprimenti, quelle atmosfere cupe e cariche di odio, quel cantato dall'incedere pesante e oscuro che lo caratterizza? Bene, non ditemi che qualcosa di tutto ciò non lo risentite in The Great Southern Trendkill uscito, caso vuole, solo l'anno successivo. Calmi calmi, non saltatemi addosso così, non è mia intenzione nemmeno liquidare questo disco nemmeno in questa direzione, ma tenete presente quanto ho appena detto, perché tornerà lungo tutto la recensione.
E dire che l'inizio sembra arrivare dai Pantera più incazzati e violenti mai visti, con le spasmodiche urla di un folle Anselmo ad accoglierci e temi sì sincopati ma che possono comunque richiamare brani storici come Walk e Mouth For War; ma dalla successiva War Nerve si scoprono le carte: i tempi si dilatano, i riff di Dimebag si allungano a riempire il vuoto lasciato tra un colpo di rullante e l'altro, il refrain scorre lento ma inesorabile sovrastando ed intrappolando l'ascoltatore in ritmi claustrofobici, mentre fanno la loro comparsa addirittura notevoli low-tempos in cui la ritmica delle strofe scende fino a confondersi con quella del semplice parlato; ed è in base a queste costruzioni stilistiche che si snoda lungo il disco una carneficina di brani dall'impatto pesante e corrosivo: Drag The Waters mette in msotra linee vocali che oprrimono e riff ossessivamente ripetuti, mentre 10's è la summa dell'espressività vocale di Phil Anselmo e di un lato cupo ed emozionante dei Pantera, grazie ad uno stupefacente lavoro congiunto chitarra/basso (per quanto quest'ultimo non venga completamente premiato dalla produzione), mentre un brano come Suicide Note Pt. II ci riporta di nuovo ai vecchi fasti di quella band incazzata e devastante di solo pochi anni prima. Terminando l'ascolto del disco però fa la sua comparsa un curioso parallelismo con quel Vulgar Display Of Power già citato prima: come il sudetto disco concentrava inarrivabili capolavori nella prima metà e ottimi brani nella seconda, The Great Southern Trendkill presenta ottimi pezzi nella prima per poi andare a chiudere su pezzi "solamente" buoni. Living Through Me (Hell's Wrath), la lunghissima e lenta Floods o The Underground In America sono canzoni che, pur scritte ed eseguite con una buona prova di classe, finiscono sulla medio/lunga distanza per patire pesantemente il confronto con quelle che le precedono e per cadere nell'eccessiva omogeneità dei low-tempos così come in una prestazione alla voce alla lunga troppo monocorde, per quanto potente. Menzione a parte per Suicide Note Pt. I, brano che non ha nulla a che spartire col metal e in particolare col thrash dei Pantera: qua si parla di una canzone che si inserisce bene nel mood del disco, ma che con le sue chitarre acustiche, le backing vocals in clean e un Phil Anselmo stranamente delicato e compassato (nulla a che vedere con l'oscurità della semi-ballad This Love) approccia lidi blues con un risultato difficilmente catalogabile: a me il brano piace molto, ma anche questo lo ritengo un po' troppo ripetitivo.
Non è comunque da mettere lontanamente in discussione la validità di The Great Southern Trendkill, album che ogni amante dei Pantera, del thrash e del metal in generale è caldamente invitato a possedere; non rappresenta l'apice compositivo della band, e neanche un disco impeccabile, ma si tratta, oltre che di un'ottima prova, di un disco importante dal punto di vista storico e nel contesto della sua uscita.
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VOTO LETTORI
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80.81 su 252 voti [
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Per me 90 il piu sabbath sound |
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Disco Stupendo. Il più Southern della discografia |
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Sul momento non mi convinceva, con il tempo l\'ho amato. Comunque inferiore ai 3 precedenti. |
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l\'album del compromesso, anselmo voleva fare un disco estremo, volutamente mal suonato e low-fi. Il gruppo si rifiuto di suonare male e di produrre il disco con un suono da garage. Ne venne fuori un disco ben suonato ma con un anselmo la cui voce era diventata un rantolo cupo e velenoso |
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Album seminale per lo sludge,ma lo reputo un buon album ma inferiorevai tre precedenti.A tratti Anselmo lo trovo insopportabile qui per come canta. |
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Una sola parola per un disco che parla solo:Brividi
Dal primo all'ultimo secondo |
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Una sola parola per un disco che parla solo:Brividi
Dal primo all'ultimo secondo |
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beh anche questo disco va ascoltato a fondo , davvero ne vale la pena , flood e !0's rispecchiano quel periodo tormentato per i pantera , ancora piu grezzo nei mid tempo come i down e le altre band sludge che fanno da contraltare al metal del sud america , la band è diventata letale .... pronta per esplodere nella nostra testa come una bomba di chiodi |
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Discone . Il mio preferito dell'era 1990-2000. |
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miglior album dei Pantera, miglior album del genere degli ultimi 30 anni. incredibile e magico. potenza pura mista a talento. lo ascoltavo tutte le notti in cuffia prima di addormentarmi, era la 4 superiore.... Album che entra sotto pelle ma non per tutti. |
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Anche questo una bomba.....solo con i primi secondi iniziali facevano tremare la terra!
Voto 92. Ossequi! |
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Qua Dime aveva venduto l'anima al diavolo. Chitarre allucinanti. Disco clamoroso |
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@GRC, infatti io questo lo metto al terzo posto dopo Vulgar e Far Beyond Driven |
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Disco che, secondo me, non ha nulla da invidiare ai lavori più osannati dei Pantera. Album più Doom e suono ancora più pachidermico dei classici, comunque Groove di grande classe. |
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Da qui in poi per me una discesa e un declino, non erano più i Pantera che io conoscevo |
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Ecco una band che ascolto ancora più che volentieri! Rimesso sullo stereo proprio qualche giorno fa.
Questo fu il primissimo album dei Pantera che ascoltai e giusto un paio di anni dopo, grazie a un amico che mi prestò la sua cassettina
originale, che poi in realtà la rubò a suo fratello maggiore jajaja.
10 anni dopo quando riuscì a conoscere anche i Down riuscì a percepire meglio questo disco e infatti ancora adesso lo percepisco come una mezza via tra Nola e il classico stile dei Pantera.
I miei pezzi preferiti oggi come allora sono Living Through Me e Drag the water.
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Bellissimo album feroce e rabbioso, ma i rallentamenti al limite del doom non fanno x me... e non mi entusiasma neppure il nuovo stile di Darrell. Anche secondo me i Down c’entrano eccome x le atmosfere cupe, e comunque preferivo Phil quando aveva la voce più versatile anche se qui tocca dei vertici di furia incredibili. Grandissimi come sempre, il gruppo metal più influente degli anni 90 |
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no k in new mether riwer
York
be peap,le
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Il mio preferito dei pantera, semplicemente perfetto, la voce di anselmo in questo album è la migliore di sempre, l'unica pecca è che suicide note pt1 e 10's rovinano un po l'atmosfera ma sono comunque due brani importanti per il disco. Voto 98 |
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il mio album preferito di questi dei, rallentamenti al limite del doom
sfuriate al limite del death ed un phil anselmo viscerale.
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È il mio album dei Pantera preferito, il "migliore" e quello per cui verranno ricordati nei secoli dei secoli (amen) è Vulgar Display of Power, certo, MA: Trendkill è più longevo, non ha brani "deboli" ed è più omogeneo qualitativamente parlando(Vulgar un paio di filler li ha purtroppo), ha più "atmosfera". THE TREND-IS-DEEEEAD! |
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Contro i Pantera di Vulgar non ce n'è per nessuno. Nemmeno per i Pantera ma una FLOODS da loro non me la aspettavo. Un'altra tacca sul fucile |
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Quando si dice essere troppo avanti |
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Influenza dei Down???? |
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all'inizio mi era sembrato una mezza delusione dopo 3 capolavori uno dietro l'altro. Ora l'ho rivalutato. sono d'accordo con la recensione, si sente l'influenza dei Down |
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Il mio preferito dei Pantera. Capolavoro. |
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un po' ostico all'inizio, cresce col tempo contiene alcune delle più pesanti canzoni che ho sentito, anche a livello di atmosfera |
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E alzatelo il voto a sto album suvvia... |
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Se sentivo per la prima volta l'intro di The Underground in America senza sapere che fossero i Pantera avrei detto che sono i Meshuggah |
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Per me un buon album. Entrambe le Suicidd Note sono dei filler, una perché troppo leggera e l'altra perché troppo pesante, ma sono comunque ottime canzoni. Voto: 85 |
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Il migliore dei pantera secondo me. Qui si respira un'atmosfera unica, che riflette i problemi che stavano vivendo i membri del gruppo. Una perla di rara nerezza, chapeau. |
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Questo album incarna definitivamente l'attitudine e lo spirito Pantera, che sia migliore o meno dei precedenti è cosa di poco conto per me...sicuramente è il mio preferito. |
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Comprato appena uscito, Suicide not..da brividi. Per me superiore a Far beyond driven. |
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Disco fin troppo marcio, e ciò va un po' a discapito delle canzoni per me non merita più di70 |
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Per me questo è il miglio album dei Pantera. Io personalmente ci sento molte sonorità Sludge e una certa vena Southern Rock (vedi Suicide Note Pt1). Il voto si aggira sul 88/90. P.s. il cantato di Phil è una roba paurosa su sto disco! |
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Le influenze Sludge si sentono alla grande, che sia il primo o uno dei primi dischi con queste sonorità direi proprio di no. Il primo degli Eyehategod è del 92, quindi 4 anni prima, e in quei 4 anni uscirono una valanga di dischi Sludge. |
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non mi ricordo sei ai tempi si parlava già di sludge, ma questo è un disco sludge al 100% forse uno dei primi se non il primo mai pubblicato. dei pantera è dietro solo a cowboys lo metto a pari di vulgar . voto 83 |
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il mio disco preferito dei pantera, copertina stupenda, brani perfetti, Living Through Me (Hell's Wrath), la title track e le due suicide note le migliori, peccato non averli visti live ai tempi, spero presto in una edizione x l anniversario con magari un live del tour!! |
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Album validissimo e l'unico, a parer mio, dove i demoni dei quattro musicisti non davano loro tregua. Li senti aggirarsi in tutte le songs, specialmente quelli di Phil e Dimebag. Grande lavoro |
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Per me è il Capolavoro dei Texani, il mio preferito comunque..non è che gli altri 3 lavori precedenti siano da meno, diciamo che tra questo e gli altri 3 c'è solo l'imbarazzo della scelta..ad ognuno il suo preferito insomma, ma The great è il più southern, cupo, texano e rabbioso...100/100 |
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Non voglio esagerare, ma forse è il mio preferito dei Pantera. Non lo so. Samba: veleno e ruggine rendono l'idea  |
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all'inizio snobbavo quest'album dicendo che era solo merda ma ascoltandolo attentamente l'ho rivalutato totalmente è fantastico un album con potenza (suicide note pt.2, the great southern trendkill, the underground in america) e calma (suicide note pt.1, 10's e floods) giusto per fare degli esempi grande album voto:80 |
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Bellissimo disco che a distanza di anni non ha perso la sua rugginosa e velenosa atmosfera. Sarebbe stato meglio se si fossero sciolti qua, se questo fosse potuto essere l'epitaffio di una carriera musicale fin qui invidiabile. |
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Non conoscevo quest'album dei pantera (non ero un grande fan ma li sto approfondendo in questo periodo) ma è davvero spettacolare! Secondo me i pantera con cowboys e vulgar hanno rinnovato ed innoavato il metal, con far beyond hanno istituziolaizzato il loro marchio di fabbrica, con questo hanno rotto quegli schemi che loro stesso hanno creato. Un album brutale, oscuro ma anche intimista. 90 |
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un capolavoro. in quasi tutto ciò che è venuto dopo sento richiami a questo disco. un album che ha fatto scuola e che non risente affatto del confronto con i predecessori. secondo me è sbagliato classificare la discografia di una band in base ai propri gusti, in particolare quando la band sono i pantera. è un album diverso dagli altri, un'ulteriore evoluzione della musica da loro inventata, ed in base al suo contributo alla musica tutta va giudicato. tirando le somme, un album magnico, sofferto, sporco, malsano. |
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Disco tra i miei preferiti di sempre ed in assoluto forse il mio preferito dei Pantera, nonostante in molti non la pensano così...Il loro capolavoro, per il sottoscritto, è questo. Il loro album più putrido, cattivo, oscuro. La malattia regna sovrana tra i solchi di queste 11 splendide mazzate sonore. E "Floods" è il capolavoro nel capolavoro. Che il cielo ti sia lieve, Dime... |
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Comprato sabato a 4,99 dopo anni di ascolti...ed è sempre una sassata nei coglioni! Il loro lavoro più duro, a tratti "nauseante". Poi la copertina è uno spettacolo di cattiveria, basta quella per capire che ci si sta per immergere in un massacro sonoro  |
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Disco oscuro,rabbioso,vera palude uditiva!le canzoni si altrnano trà buonissime e molto meno,cmq io 78 sicuro!L'ultimo botto di una grande band! |
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Album molto oscuro........intriso di rabbia e odio...........come qualcuno diceva prima L'APOTEOSI DELL'ANSELMO pensiero..........le migliori sono Floods,TGST,War Nerve,10's e Suicide Note (Pt.1 & 2) |
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Il mio disco preferito in assoluto, lo possiedo in cd, vinile e audiocassetta! Un mare di negatività anselmiana, attraversabile e godibile al meglio solo quando alcool e droga sono i tuoi compagni di vita N.1! Bella recensione! L'unica cosa che non condivido e la parte sul finale del disco, che secondo me sublima il tutto con il duo THE UNDERGROUND IN AMERICA///SANDBLASTED SKIN e il punto di vista del gran Maestro Phil Anselmo sulla scena musicale, metal compresa! Nel 2009 a Torino ho fatto arrivare al phil dalla prima fila il disco del mio gruppo, e lui se lo è intascato con passione...possiedo una foto che testimonia il tutto! MOMENTI DA VERI MASCHI! THE TREND IS DEAD! |
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Riascoltato dopo un bel po' di anni. I pezzi lenti (10's, Suicide Note Pt. I, Floods) sono tra le cose migliori mai fatte dai Pantera. Il resto, invece, è di qualità molto altalenante. Comunque, è un album più che buono. Però - impressione molto personale - la produzione e il missaggio mi sembrano molto più datati rispetto a quelli degli album precedenti, che, a differenza di questo, suonano ancora modernissimi. |
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floods è un capolavoro, mentre qua viene citato come una cazzata! dentro c'è uno dei migliori assoli mai scritti da dimebag in tutta la sua (purtroppo breve) vita! |
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il mio cd preferito dopo 'Vulgar display..' e 'Cowboys from hell', ultraviolento e spaccaossa, i Pantera mai erano stati così brutali!! voto 85 |
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Bellissima recensione! Ho apprezzato tantissimo quest'album... La title track è una mazzata sui denti come poche, un inizio a dir poco perfetto. Gli do un 85 pieno! Comunque mai pensato di recensire gli album pre-Anselmo? Secondo me sarebbe davvero interessante...  |
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Assolutamente il mio preferito, probabilmente il migliore e anche l'ultimo "vero" disco dei Pantera. Reinventing the steel non mi ha convinto molto, è una marcia indietro rispetto al loro stile. Un connubio di rabbia, velocità e tecnica più che ottimo. Ciliegina sulla torta:i cori di Seth Putnam |
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"Floods" è uno dei pezzi più belli mai scritti dai Pantera e l'album è il più duro perché è il pieno riscontro di come Anselmo fosse nella "merda" in quel periodo. Un gioiellino nero. |
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album molto violento e ben riuscito, eccetto qualche filler evidente. non concordo col recensore su floods, che per me è unoi degli apici del disco e della produzione della band, per non parlare del finale della canzone da brividi |
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Il mio album preferito dei Pantera. Una violenza inaudita!! Anselmo quasi demoniaco! Meraviglioso. Voto 98. |
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ciao Jimi the ghost : grazie dei tuoi consigli....!! ma difatti ancor prima di questo , avevo acquistato : Vulgar display of power, e cowboys from the hell ! mostruosi.........!!! appena lo trovo, sono prossimo all acquisto di "far beyond driven " ciao Jimi, eh scusa il ritardo !! |
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95, come minimo, martellata sui denti come non mai, il mio preferito dopo Far Beyond Driven! |
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Mi sono soffermato su questo disco solo perché ho intravisto l'ultima zampata opinionistica lasciata dall'attento BILLOROCK fci. Che mi ha fatto ricordare del sig.Dimebag Darrell apparso ultimamente sulla rivista "guitar player", nella quale tra tanti chitarristi famossissimi, il Dimebag occupa una gran posizione di spicco grazie alla sua grande capacità di esprimere una qualità nella gestione dei suoni. Per essere un "grande chitarrista" bisogna sapere anche scegliere come far "sentire" il proprio talento e questo in Darrel avveniva partendo da una chitarra Deam ML la quale attraversava un amplificatore a stato solido Randall filtrato e modulato da un pedale d'espressione il DigiTech Whammy collegato ad altri toni definiti "illegali"....(artigianali) che nelle mani di Darrell diveniva il tutto una miscela esplosiva di perfezione tonali.....portandolo nella vetta dei più forti ed espressivi chitarristi metal....Sì, bravo....BILLOROCK fci. .....ottimo, un ottimo acquisto...soldi spesi molto bene!....Prova a sentire anche "reinventing the steel", "cowboys from hell" ed anche "vulgar display of power"....Jimi TG from Randall and....BILLOROCK fci... |
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acquistato di recente, gran bel disco, un signor disco !! 85!! |
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@ Minchius Maximus: concordo in pieno. |
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Vero capolavoro della band Texana, un album in cui i Pantera hanno associato la loro brutalità alla sperimentazione di suoni particolari. Violento, dalle tematiche cupe e morbose, non accessibile a tutti...solo per veri intenditori. Forse il vero testamento sonoro della band... |
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Gran bell'album, grandissimi Pantera però definire Floods noiso è una bestemmia e il genere muiscale dei Pantera Thrash Metal altrettanto. Perchè intanto il loro genere fu chiamato Groove Metal, e altre definizioni davvero non saprei darle, ed è un misto sopratutto, olltre che ancheal Country e L'Heavy metal classico, (e per chi non ci capisce nulla, aprite le orecchie) di HARD ROCK (perchè per chi non lo sa la pù grande influenza dei Pantera sono stati i Kiss) e quel Thrash Metal che i Metallica diedero al mondo con Master of Puppets, prendi queste due cose uniscile al genio di Dimebag Darrel e agli anni '90 e otterrai quello che puoi ascoltare dall'album Cowboys Form Hell in poi (perchè per sempre quegli ignoranti che parlano e non sanno niente, CFH è il 5° album dei Pantera, non il 1°... dal 1983 al 1988 hanno pubblicato 4 album di veramente ottimo e tecnico Glam Metal, e qui si capiscono anche le basi Classic Metal e Hard Rock di Darrell)...quindi per farla breve smettetela di definire Thrash quello che hanno suonato i Pantera, perchè sarebbe limitativo per loro e non sarebbe giusto per tutte quelle band che fanno veramente Thrash Metal. Chi ha da dire qualcosa risponda pure... |
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È un grande disco! Quando uscì ne rimasi profondamente scosso... tecnica sublime! 92 è il voto più che giusto. |
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Per me questo The Great Southern Trendkill è un capolavoro il voto 100/100. |
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l'ho ascoltato per mooolto tempo e posso dire senza dubbio che per me è il migliore dei pantera la recensione ottima come sempre solo una domanda come fai a dire che floods stanca??? per me è una delle loro migliori canzoni |
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Ciao a tutti!!! Bella recensione!!! Buon album direi sul 78-80!! Una cosa.....non sarebbe meglio definire l'album più che Thrash Metal Groove Metal?? Penso sarebbe più appropriato (stessa cosa per "Far Beyond Driven"). Dimmi se sei d'accordo!! Ciao!!! |
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a mio parere album mediocre... |
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a mio parere il miglior disco dei Pantera...tutti pensano "qnto spacca" qndo ascoltano vulgar o cowboys (i 2 dischi più "americanate") ma non prendono mai in considerazione questo disco che come creatività è molto superiore ai 2 citati.... |
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non mi ha mai preso moltissimo.. dopo far beyond i pantera sono calati purtroppo... |
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Non mi stancherò mai di ripetere che questo è uno degli album più sottovalutati della storia del metal, con quelle sue atmosfere ora decadenti, ora malinconiche,ora aggressive all' inverosimile. Anselmo registrò le parti vocali lontano dal resto del gruppo, probabilmente c'erano già dei problemi con la band ma ciononostante secondo me il lavoro non ne ha risentito, anzi credo che tutto il disco trasudi questo senso di rabbia e frustrazione rendendolo così particolare. Ricordo quando passando davanti al mio negozietto di fiducia lo vidi in vetrina e lo comprai a scatola chiusa: uno dei miei acquisti migliori, lo apprezzai subito: la title-track è a dir poco devastante! Sono orgoglioso del fatto di aver immediatamente pensato che l'assolo che comincia al minuto 6:15 di Floods fosse una delle cose più belle mai create da mente -e mano- umana, e ne ho trovato conferma negli anni seguenti quando sorridevo compiaciuto ascoltando i vari commenti con una bella doppio malto in mano... quanti ricordi! CAPOLAVORO!!! |
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Gran bel disco, inizialmente lo presi sottogamba, ma poi...L'assolo in Floods è veramente da brividi |
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L'ultimo acuto di una grande band |
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Concordo pienamente col dire che è l'ultimo vero album dei Pantera, lo comprai appena uscito e, complice la mia giovane età, non lo apprezai subito...ci vollero anni ma ora è in cima alla mia playlist. credo fosse troppo avanti come proposta musicale per l'anno 95 e non venne capito dalla maggior parte delle persone; però attualmente fa impallidire molti giovani pseudo gruppi pseudo incazzati vantando una produzione ancora ottima se consideriamo i 14 anni di età ed una rabbia che lascia sbalorditi in ogni traccia.per me è un album IMMORTALE ! |
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è un gran disco anche se non tutti i pezzi mi convincono appieno... non sono d'accordo col recensore che questo sia l'ultimo, vero gran disco dei Pantera. Reinventing The Steel a me piace moltissimo forse anche più di questo... |
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