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Jethro Tull - Living In The Past
( 11640 letture )
Le positive affermazioni ottenute dai Jethro Tull dopo la pubblicazione di Aqualung (1971) e Thick As A Brick (1972) convinsero la casa discografica Chrysalis Records unitamente al gruppo inglese a, come si suol dire, “cavalcare l’onda del successo”.
Nel 1972 venne così fatto uscire sul mercato un pregevolissimo doppio album –riferito al vinile- intitolato Living In The Past.
Si tratta di un lavoro semiantologico che contiene registrazioni di brani in studio che vanno dal 1968 al 1972 e di due composizioni eseguite dal vivo nel novembre 1970 al Carnegie Hall di New York.
La copertina di questo disco è davvero degna di menzione: si tratta di un disegno antichizzato di colore giallo su sfondo rosso che ritrae il leader Ian Anderson mentre suona il flauto traverso poggiandosi, come di consueto, su una gamba sola.

Oltre alla conosciutissime Bourée (brano strumentale presente nello storico album Stand Up ed ispirato alla Suite per liuto n° 1 BWV 996 di J.S. Bach) e Locomotive Breath (uno dei cavalli di battaglia contenuti nel grandissimo Aqualung), questo full lenght include delle bellissime composizioni senza mai scadere di qualità.
Tra le canzoni che vanno sicuramente citate ricordiamo la trascinante Love Story, la malinconica Christmas Song, l’incedere imperioso di Sweet Dream (presente anche nel live del 1978 Bursting Out) dove archi e ottoni creano intrecci sonori sublimi, le melodiose Inside (tratta da Benefit), Life Is A Long Song e Nursie.
Molto interessanti anche i brani live.
In By Kind Permission Of predomina in assoluto il pianoforte di John Evan con parti classicheggianti, a volte accompagnate dal flauto, basate sul Primo Tempo della Sonata n. 8 op. 13 di Beethoven (la Patetica); la sezione finale vede la partecipazione di tutta la band ed è decisamente coinvolgente.
Il secondo pezzo live si intitola Dharma For One (incluso in This Was e riproposto recentemente nel concerto tenutosi al Teatro Antico di Taormina il 7 luglio 2009 (clicca qui)); si caratterizza per un fantastico lunghissimo assolo di batteria di Clive Bunker.
Le song che ho sempre preferito di questa release sono l’opener Song For Jeffrey (estrapolata da This Was) con grandi parti di flauto ed un andamento quasi marziale e la dolcissima Wond'ring Again grazie alla superlativa prova vocale di Anderson ed alle apprezzabili variazioni ritmiche che la rendono molto intrigante.

Living In The Past merita particolare attenzione perché ci propone i Jethro Tull nel momento migliore della loro fantastica carriera.
Una splendida raccolta di brani veramente fantastici e senza tempo che consiglio a chi si vuole avvicinare a questo gruppo rock storico degli anni ‘70.
Ragazzi ascolto questo platter da almeno trent’anni.
Ci sarà pure un motivo non credete?



VOTO RECENSORE
90
VOTO LETTORI
72.56 su 66 voti [ VOTA]
iommi
Giovedì 1 Settembre 2022, 13.26.47
12
scusatemi ma...è un best of? dalla recensione e dai commenti sembrerebbe tale, ma allora perché la recensione di una compilation?
maurizio
Domenica 30 Gennaio 2022, 13.45.35
11
andavo a scuola in treno e nel bar della ferrovia ci fermavamo mettevamo quando avevamo 100 lire nel juke box life is the love song never before deep purple paranoid black sabbath hey buldog beatles etc etc vi rendete conto di cosa si ascoltava in quegli anni mi vergogno per la musica che gira intorno adesso....
Fabio Rasta
Lunedì 2 Dicembre 2019, 15.45.57
10
Una sorta di best of del periodo d'oro. Da qui in poi, buona parte di quello che hanno fatto, mi risulta ostico, non tutto, ma molte cose, a tratti anche abbastanza noiose. Bellissimo il doppio live e Songs From The Wood. Ricordo invece alcuni album veramente da buttare. Ce n'era uno con una copertina bellissima, The Broadsword And The Beast, però poi era noioso come le mosche in una stalla in estate. Parere mio. Quando una canzone non si sa mai dove vuole andare a parare, e si spinge tale caratteristica fino al parossismo, è li che mi diventa oltremodo antipatica. Anche certe scelte sonore ("A" su tutti) decisamente criticabili. E questo non solo a parere mio.
joe falco
Domenica 4 Dicembre 2016, 0.05.53
9
Ispirato e significante, imperdibile. I brani belli si succedono come in un caleidoscopio senza fine : sono tutti fortemente caratterizzati dal sound della band ,in forma strepitosa. La chitarra di Ian ha guidato i primi passi di schiere di adolescenti dell'epoca che fuggivano dal pop e dalla leggera imperante . Ci ha vaccinati contro Sanremo : la nostra gratitudine ,oltre al piacere dell'ascolto. Voglio citare Life is a long song, delicata ed eterea come il canto di un usignolo. voto 95
Foxtrot59
Venerdì 22 Febbraio 2013, 4.08.24
8
Ricordo quando volli acquistare la versione Cd da affiancare al doppio vinile e...ci rimasi malissimo per l'esclusione della grintosa "Teacher". Che tempi...
carla63
Lunedì 10 Settembre 2012, 14.16.34
7
Ho avuto la fortuna di ricevere in ''eredita''' questo album...credo che la descrizione dei brani sia eccellente..e mi unisco al tuo consiglio..un album da ascoltare interamente..senza tempo! Stupendo!
Tonio
Domenica 20 Dicembre 2009, 15.11.53
6
Album da avere assolutamente della serie quando il rock era rock
Valentina
Domenica 13 Dicembre 2009, 21.42.50
5
Bourée un capolavoro di connubio tra musica rock e classica!
pincheloco
Venerdì 11 Dicembre 2009, 16.17.09
4
Bella recensione Fabio.Ho il vinile doppio originale ed è sempre un'emozione ascoltarlo. Splendida la versione di Dharma.
Blackout
Venerdì 11 Dicembre 2009, 13.10.27
3
Ecco un'altra bella rece del buon Fabio (no, non quello di Striscia ). Il disco è grandioso, come tanti altri dei JT, ma Aqualung è quello che mi ha colpito di più. D'accordo con il voto!
hm is the law
Venerdì 11 Dicembre 2009, 10.12.46
2
Grazie Raven!
Raven
Venerdì 11 Dicembre 2009, 9.53.20
1
Oltre l'età? , grande disco e bella rece
INFORMAZIONI
1972
Chrysalis
Prog Rock
Tracklist
Disco 1
1. Song for Jeffrey
2. Love Story
3. Christmas Song
4. Living in the Past
5. Driving Song
6. Bourée
7. Sweet Dream
8. Singing All Day
9. Teacher
10. Witch's Promise
11. Inside
12. Alive and Well and Living In
13. Just Trying to Be
Disco 2
1. By Kind Permission Of (live)
2. Dharma for One (live)
3. Wond'ring Again
4. Hymn 43
5. Locomotive Breath
6. Life Is a Long Song
7. Up the 'Pool
8. Dr. Bogenbroom
9. For Later
10. Nursie

Nuova edizione americana
1. A Song for Jeffrey
2. Love Story
3. Christmas Song
4. Living in the Past
5. Driving Song
6. Sweet Dream
7. Singing All Day
8. Witch's Promise
9. Inside
10. Alive and Well and Living In
11. Just Trying To Be
12. By Kind Permission Of (live) -
13. Dharma For One (live)
14. Wond'ring Again
15. Hymn 43
16. Life is a Long Song
17. Up the 'Pool
18. Dr. Bogenbroom
19. For Later
20. Nursie

Nuova edizione inglese
1. A Song for Jeffrey
2. Love Story
3. Christmas Song
4. Living in the Past
5. Driving Song
6. Sweet Dream
7. Singing All Day
8. Witch's Promise
9. Inside
10. Just Trying To Be
11. By Kind Permission Of (live)
12. Dharma For One (live)
13. Wond'ring Again
14. Locomotive Breath
15. Life is a Long Song
16. Up the 'Pool
17. Dr. Bogenbroom
18. For Later
19. Nursie
Line Up
Essendo una raccolta di canzoni composte tra il 1968 e il 1972 sono presenti tutti i membri che hanno fatto parte del gruppo nell'arco di quei cinque anni: Ian Anderson, i chitarristi Martin Barre e Mick Abrahams, il tastierista John Evan, i bassisti Glenn Cornick e Jeffrey Hammond, i batteristi Clive Bunker e Barriemore Barlow.
 
RECENSIONI
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