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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 2480 letture )
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Nel quadro dell’operazione “Ristampaquellochetroviqualcunolocomprerà” tocca ora ai Mass, band Teutonica originaria di Regensburg che già ai tempi del suo massimo splendore mediatico non colse mai il successo che toccò invece ad alcuni gruppi Tedeschi che attraversarono con loro il periodo a cavallo tra gli anni 70 e gli anni 80. Ciò essenzialmente a causa di un semplice fattore: i Mass non lo meritavano.
Si tratta di un gruppo nato nella prima metà degli anni 70 e che in quella decade si è fatto le ossa rifacendosi all’HR di più stretta derivazione Blues, e che poi, induriti leggermente i riff dopo l’ondata Punk si è trovato più o meno casualmente a cavalcare l’onda della nwobhm nascente cercando di restare a galla con dignità mentre i campioni sfilavano via con potenza ed eleganza per irraggiungibili. In questo caso la ristampa riguarda Angel Power, il primo loro lavoro pienamente ascrivibile alla nuova atmosfera che andava formandosi in Europa e che in quel 1980 che sembra lontano eoni, preparava l’invasione metallica della mitica età dell’oro. Il Cd si presenta a noi in versione digipack, una versione che ad onor del vero promette più di quello che mantiene, dato che all’interno del cofanetto troviamo solo il Cd ed un foglietto con qualche foto che testimonia l’abbigliamento ancora pienamente settantiano della band capitanata dal bassista Gunther Radny, ma del resto le vicissitudini della SPV non consentono probabilmente niente di molto diverso. Orribile la cover.
D’altro canto ciò che conta è la musica, e per fortuna questa è…..ancor meno interessante. Si tratta di una serie di pezzi che vanno dal dignitoso al piacevole, con qualche spunto interessante qua e là che però viene annullato da un senso di piattezza generale solo in parte riscattato dalla palese passione nel suonare e dalla passione che le esecuzioni trasmettono ancora, principalmente a causa della voce del singer afrikaaner Jack Burnside -all’epoca da poco in formazione- roca e rasposa, ma simile a mille altri singer del settore, ad esempio Angry Anderson. Angel Power rifà continuamente il verso ora agli AC/DC, ora ai Thin Lizzy, ora agli UFO, ma si tratta di un lavoro privo di senso della riebolazione, che cita continuamente e mai aggiunge del proprio arrivando al massimo a centrare qualche brano carino, ma quasi sempre in ritardo sul corrispondente e più fortunato pezzo edito in precedenza da qualcuno dei gruppi prima citati o da qualche altro dello stesso genere, primi Accept compresi.
In questa ottica possono essere (quasi) piacevolmente fruiti pezzi come Too Much Business, It Must Be Evil, Tokio Teen, (come vedete anche i titoli richiamano altri pezzi famosi), ma sempre a patto di considerarli a sé stanti, senza mai fare riferimenti alla concorrenza pre-Angel Power , ma anche a quella coeva ed a quella immediatamente seguente. Da notare la presenza sotto forma di bonus-track di Black Mass, interessante sotto il profilo storico in quanto risalente ad un demo del 75 con un diverso cantante di nome Beppo Hart ed un diverso chitarrista, (Mick Thackeray), in formazione . Meglio il seguente Swiss Connection. Sufficienza stentata come operazione di recupero storico.
Anche in questo caso si vocifera di una possibile reunion, ma dato che il solo Radny gode ancora di una salute tale da consentirgli di calcare un palco, non si capisce a che titolo ciò dovrebbe avvenire.
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4
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Ma la copertina è davvero brutta... |
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3
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Sì sì, ero solo ancora innervosito dall'ascolto di SC (e dire che non lo tocco da un po' causa esami).  |
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2
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Il mio 60 è politico, come specifico in chiusura di recensione, mi ricordavo SC di livello superiore, (da 60 non politico, per intenderci), ma ovviamente ognuno può e deve vederla a modo suo |
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1
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Solo un appunto: Swiss Connection (che recensirò a brevissimo), è molto sotto il sessanta, forse anche sotto il cinquanta. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Angel Power 2. Hate 3. Too Much Business 4. Flying Into Mexico 5. Rock Baby 6. It Must Be Evil 7. Good Times 8. Bad Times 9. Qualification 10. It's No Guarantee 11. Come On 12. Call It 13. Tokyo Teen 14. Good Old Rock 'n' Roll 15. Black Mass - BT
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Line Up
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Gunther V. Radny - Bass Johannes Eder - Drums Jack Bunrside - Vocals Dave Schrieber - Guitar
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