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Nella loro longeva carriera i canadesi Voivod hanno sempre dimostrato di essere un gruppo molto versatile. Esordirono con un thrash brutale ed aggressivo, contenuto nell'epico War and Pain (1984) e nel rude Rrröööaaarrr, uscito nel 1986; passarono ad un interessante progressive metal con Killing Technology (1987) ed, in particolare, con Dimension Hatross del 1988 (uno dei vertici raggiunti dalla band); mutarono ancora il loro stile in Nothingface del 1989, a tutt'oggi considerato il capolavoro assoluto dei Voivod, dove il sound viene catapultato in una dimensione tra il progressive e la psichedelia fortemente esaltata dalla presenza della cover dell'immortale capolavoro dei Pink Floyd Astronomy Domine.
Nel 1991, alla vigilia dell'uscita di Angel Rat, i fans si chiedevano se dopo tanti ottimi dischi ci sarebbe stato ancora un ennesimo cambio di direzione da parte del compianto Denis D'Amour e compagni. Il nuovo lavoro, prodotto da Terry Brown, fu un'autentica, gradita sorpresa, perchè i brani, permanendo sostanzialmente nella sfera progressiva, erano impregnati come mai accaduto in passato di pregevoli linee melodiche. Non fu l'unica novità: i Voivod strutturarono le loro composizioni in modo meno articolato e più semplice rispetto al passato, a vantaggio di una maggiore immediatezza. Quello che colpisce in modo particolare ascoltando l'album è la persistente atmosfera malinconica e l'estrema cura nella ricerca di suadenti suoni, che rendono Angel Rat un platter effettivamente anomalo, ma estremamente suggestivo. Un cenno la merita la cover, davvero bella ed inquietante. I testi delle dodici tracce parlano di golem, reietti, disadattati e marinai condannati; interessante evidenziare che tutte le song, sebbene oggettivamente diverse tra di loro, hanno un unico comune denominatore che può essere sintetizzato nell'aura surreale, intimista, affascinante ed onnipresente, quasi provenisse da un'altra dimensione. E' innegabile che la matrice thrash sia relegata in secondo piano, anzi direi che questo controverso full lenght vira paurosamente verso il rock ed in quest'ottica trova giustificazione, seppure parziale, il parere negativo di coloro che sono marcatamente adusi alle sonorità metal. Dopo un breve intro, Panorama ti colpisce subito per la ritmica sostenuta e per il refrain spettacolare, ma sono le apocalittiche ballate progressive Angel Rat e Freedoom a costituire la colonna portante del disco. Nauge Fractal, nella sua linearità, ha qualcosa di folle ed ammaliante che ti avviluppa interiormente; da incorniciare il lungo assolo di chitarra slide, veramente da brividi. Suoni più incisivi prevalgono nello stupendo incedere di Clouds in My House e Best Regards, nella robotica Golem, in The Prow e nella lisergica demenzialità circense di Twin Dummy.
A distanza di quasi vent'anni ascolto ancora con grandissimo piacere Angel Rat: se un album è così longevo per me, è un capolavoro. Consigliato vivamente a chi ama la musica dei Rush, King Crimson, Pink Floyd e Porcupine Tree. Una curiosità per concludere: il booklet del CD include una foto del gruppo dalla quale è stato estromesso il bassista Jean-Yves Thériault, che abbandonò la band poco dopo la registrazione dell'album.
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VOTO LETTORI
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88.09 su 155 voti [
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ammiro l\'estro creativo dei Voivod ma questo disco purtroppo non sono mai riuscito a farmelo piacere più di tanto,non vado oltre lasufficienza purtroppo. |
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Non è il lavoro che apprezzo di più dei canadesi, ho sempre faticato ad entrarci in sintonia,ma ha comunque il suo perché. Ennesimo tassello interessante di una discografia immacolata. |
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Album strepitoso. I Voivod non hanno mai commesso passi falsi, anche quando per un periodo han cambiato Snake alla voce hanno pubblicato due super album, Per rimanere a questo disco mi accodo ai commenti degli altri lettori, certamente più melodico e accessibile dei lavori che lo precedono, ma di altissimo livello! Voto giustissimo |
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Disco eccezionale, il mio preferito in assoluto di questa grande band.. E\' certamente il più melodico e accessibile, ma conserva l\'assoluta l\'originalità delle loro soluzioni tipiche dando vita ad un mix ipnotico, che credo abbia spinto molti ad approfondire l\'opera della band provando anche lavori più ostici. |
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Peccato che dopo The Outer Limits abbiano di nuovo virato, non sarebbe stato male se avessero proseguito con il prog, prog-rock o prog-metal che fosse. Voto 92. |
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@Tino: Outer Space non mi ha fatto impazzire e non l'ho comprato perché l'ho quasi percepito come un "ritornare indietro" e i Voivod almeno fino al 1991 non andavano mai indietro ma sempre avanti....
Qui per esempio e se dico una ca**ata dimmelo, sento oltre al Prog e Psych delle influenze del Rock Alternativo perfettamente "on time" con la musica mainstream che andava di moda in quel periodo.
So che questo disco piaceva e piace anche a chi il Metal non lo ascolta... no?
No guarda i primi dischi dei Voivod (soprattutto i primi due) sono terribili.
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Per me sono capolavori da killing a outer, i primi due mai digeriti, |
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@Tino, Ciao... io invece trovo che il loro apice sia proprio Nothingface e Angel Rat in combo. Outer Limits non me lo ricordo... tutto quello che c'è stato prima di quei due album e tutta la roba venuta dopo non mi ha entusiasmato. Anzi nel caso dei primi dischi te la spiego così: ovvero che ho sempre preferito il Thrash Americano e i Voivod seppur Canadesi guardavano maggiormente alla Germania in quel senso. |
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Peccato perché il successivo è il loro apice |
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Questo Prog Metal? Qualcuno addirittura ha parlato di Psichedelia e già é un termine più appropriato... secondo me questo é il disco più melodico e Alternative Rock che hanno fatto e perfettamente "On Time" con i mutamenti dei trend musicali mainstream di quel periodo.
Il mio interesse per i Voivod nasce da Nothingface e finisce in questo disco. |
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Uno dei miei dischi preferiti ... dei Voivod? SÌ! In assoluto!!! la prima volta che lo ascoltai mi spiazzò... così inaspettatamente melodico... Poi dal secondo passaggio in poi mi è entrato nel sangue. Le prime tre canzoni, Golem, la conclusiva None of the Above, la title-track... tutti pezzi e-nor-mi ! Comunque da Killing Technology fino a The Outer Limits per i Voivod sono solo capolavori, e comunque in tutta la carriera nessuna stecca! Band meravigliosa. Per me questo qua merita un 92. |
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Uno dei miei dischi preferiti....dei Voivod? NO! in assoluto!!! |
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Disco che ebbe una storia tribolata anche a causa della casa discografica MCA che fallì di lì a poco, lasciando che finisse velocemente nel dimenticatoio. E fu un vero peccato. Ricordo che, dopo l'abbuffata degli anni precedenti ("Tribal Convictions" continua ad essere una delle mie canzoni favorite dei VoiVod), questo "Angel Rat" mi conquistò all'istante. Vi era un uso sapiente di melodia, voce e ritmo (quella doppia cassa in "Best regards" è semplicemente sublime). Perfetto, come ogni disco del gruppo canadese fin lì. Il booklet denso di disegni di Away, con quei colori alquanto psichedelico-lisergici, aumentava ancor di piu' l'atmosfera - presente nella musica - di qualcosa di sospeso, una sorta di dimensione parallela. Grazie per averlo recensito! |
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Questo è un disco emozionante un po' sotovalutato e del tutto ingiustamente. |
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Chi può dirlo oggi siamo qui domani chissà |
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a quando la rece di the outers limits |
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Anch'io l'ho comprato appena uscito, mi è sempre piaciuto, lontano dalla maggior parte della roba che ascoltavo/ascolto (non ho cambiato gusti musicali / sessuali) , ma sempre valido. |
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@ Carla63:  |
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Leggere questa bellissima recensione che descrive cosi' bene il lavoro di questo gruppo che non conoscevo mi ha incuriosito al punto che me li sono andata a cercare e li ho ascoltati...e devo dire che mi sono piaciuti molto...grazie, Fabio! |
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@Er Trucido : Ultimamente non ci sono molto con la testa. Si nota per caso ?  |
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@xutij: cerregere? ancora fretta  |
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Intendevo "O forse si" e non HO forse si. Qualcuno può cerregere ? Grazie molte. Dannata fretta  |
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Dio mio che disco. Non ho parole. O forse si : what a warning/the way you're talking/I'm more than worried/the sky is burning/the clouds are falling/I'm more than sorry/you write me back/blank empty words/you don't write back. VOTO 99 |
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Anche per me accadde come per Er Trucido; all'epoca, aspettandomi un nuovo Nothingface, restai deluso... Con il senno di poi rivaluto questo disco, che trovo davvero personale e coraggioso, oltre che intriso di una bella atmosfera. In fin dei conti le sperimentazioni ed i cambiamenti di stile per una band eclettica ed originale come i Voivod erano "normali"... Tutti aspetti che potenzialmente potevano mettere in difficoltà alcuni ascoltatori, soprattutto se legati -come me- ad albums quali Killing Technology, Dimension Hatross e Nothingface. |
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Altro disco magico dei canadesi, la cosa che ricordo ancora con stupore fu l'incredibile uso della voce; in alcuni casi sembrava che avessero messo i Police dentro la soda caustica, esempio 'Clouds In My House' |
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Grande recensione che approfondisce gli aspetti più salienti di un disco capolavoro dei Voivod! |
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Scusa per il commento di sotto è finito qua ma era per il disco "Infini". Angel Rat a mio avviso merita 100. Capolavoro immenso. |
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Il disco non è affatto male ma, secondo me, impallidisce davanti a dischi come Nothing Face, Angel Rat, The Outer Limits. Dischi che meritano 100 e non un punto in meno. Dei capolavori immensi. |
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I Voivod rimarranno sempre una delle band più geniali di sempre. Erano 2 passi avanti a tutti e facevano tutto prima di tutti. Secondo me è un gran bel disco,nonostante da come si evince dalla recensione la controparte thrash è in secondo piano. Devo dire che consiglio a tutti quelli a cui non è piaciuto subito questo disco di riascoltarlo e scopriranno una piccola gemma. Ovviamente è completamente diverso da Nothingface,come Nothingface è a suo modo diverso da Dimension Hatross. Una normale evoluzione nel mondo dei Voivod. A me piace molto anche il successivo The Outer Limits. Una band una garanzia di capolavori. |
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Anche io fui colpito subito positivamente da questo disco appena uscito nonostante il cambio stilistico. Lo ascolto spesso e non mi ha mai stancato. Bella recensione Fabio. |
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Piano piano recensiremo tutti gi album dei Voivod abbiate pazienza! |
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Splendido lavoro di riscoperta e spero che non sia l'ultimo per i Voivod non capisco la critica di Electric Warrior perchè la recensione è veramente esasutiva boh! |
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Grandissima riscoperta e recensione perfetta. |
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il mio disco preferito dei Canadesi... canzoni tutte stupende e sognanti, e da ascoltare tutte d'un fiato... e dire che all'epoca lo comprai (via mailorder) perché ero convinto che fosse l'album che conteneva la cover di Astronomy Domine, vista qualche giorno prima su Headbangers Ball!  |
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Recensione perfetta che rende meravigliosamente l'idea della bellezza di un disco stranamente sottovalutato. Complimeti a HMITL! Voto 96 |
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Preso in vinile quando uscì e poi in CD anni dopo. Indimenticabile! |
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Grazie dei complimenti a tutti coloro cha hanno apprezzato nell'essenzialità la mia recensione. |
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Condivido i pareri espressi nella recensione (anche se troppo breve, detto sinceramente, si sofferma poco sulla descrizione dell'atmosfera che crea questo disco fenomenale). Come tutti i dischi dei Voivod, un capolavoro. Da ascoltare almeno una volta nella vita. |
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Ottima recensione!!!!Sono assolutamente d'accordo!!!capolavoro!Spero in altre recensioni di questo magnifico gruppo!! |
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A me sto disco è piaciuto subito...chiaro nn come quando ascoltai dimension hatross o killing technology...pero' mi piacque subito,i VOIVOD sono i VOIVOD cmq...Grandissimi |
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Lo farò, non ora, ma lo farò! comunque mi ero scordato i complimenti a Fabio per la rece, rende benissimo l'idea dell'atmosfera del disco! |
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@Trucido: riascoltalo, merita davvero. sentilo senza pensare a quello che è venuto prima e dopo, perché vale veramente. |
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Devo essere sincero: questo è l'unico disco della band che non ho mai digerito, nn so perchè. Ricordo di averlo comprato una mattina che marinai scuola aspettandomi un altro Nothingface e ne rimasi assai deluso. Forse non ero abbastanza maturo per capirlo, lo riascolterò per vedere se è cambiato qualcosa. Con somma tristezza questo sarà l'ultimo disco registrato dalla band in formazione originale, Rip Piggy! |
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dopo Nothingface era difficile fare meglio. questo disco cmq piaceva anche alla mia ragazza che non ascoltava metal. Voivod geniali anche se un po più mainstream. |
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