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Folkearth - Viking’s Anthem
( 4236 letture )
A soli otto mesi dal precedente Rulers Of The Sea tornano sul mercato i Folkearth, bizzarro progetto internazionale che per la realizzazione di questo Viking’s Anthem ha visto la collaborazione di quattordici musicisti - pressoché sconosciuti - provenienti da otto paesi diversi (Lituania, Francia, Monaco, Australia, USA, Germania, Svizzera e Grecia).
La prima cosa che salta all’occhio è il bell’artwork ad opera dell’ormai rinomato Kris Verwimp (Arkona, Furor Gallico, Moonsorrow, tra gli altri) con tema centrale, come di consuetudine per i Folkearth, i vichinghi. I testi, indovinate un po’, si immergono nello stesso argomento aggiungendo una leggera spruzzata di mitologia nordica e sono in maggior parte opera di Marios Koutsoukos, di nazionalità greca.
Ora… capisco che trattare (quasi sempre con superficialità) il grande Nord sia una moda divenuta irrinunciabile, che le gesta di Erik il Rosso e di suo figlio Leif Eriksson risultino a dir poco affascinanti, che il racconto del massacro di Lindisfarne subito da indifesi monaci inglesi sia di mascolina virilità, ma qui stiamo davvero andando oltre il limite della decenza. Parer mio è che “noi” abitanti di terre tanto ricche di storia (che sia Italia o Grecia fa lo stesso) non abbiamo bisogno di far nostri racconti così distanti per tradizione e cultura: la civiltà greca è una delle più interessanti che ci siano, ed il nostro Mario avrebbe fatto bene a lasciare l'ingrato compito a qualcuno che avesse dentro di se la cultura vichinga per sul serio, vista la banalità delle lyrics a sua firma. Che poi il growling non permetta una facile comprensione e che molti ascoltatori non siano interessati all’aspetto testuale mi paiono scusanti non accettabili.

Passando all’aspetto musicale c’è da registrare una qualità altalenante delle canzoni di Viking’s Anthem: si passa in un batter d’occhio dall’ottima opener Beast From The Blizzard, brano veloce e violento, alle seguenti e inconcludenti Ragnarok e There Is No Death (decisamente fuori luogo l’intervento della cantante Anaïs), per poi tornare su livelli certamente migliori con The Eternal City, dove è molto buona la prova del singer Münggu Beyeler ed efficace la melodia che accompagna il brano. Viking’s Anthem vede un chitarrismo esasperato da parte di Michaël Fiori, mentre To Avalon è praticamente una canzone death metal con gli strumenti folk relegati al chorus e all’apertura melodica a due terzi di brano. A New Day Is Rising e Warrior Code sono due titoli incerti che scorrono via senza lasciare particolari sensazioni all’ascoltatore, mentre va un pochino meglio con The Conquering Nightmare, grazie soprattutto al simpatico refrain. Altra canzone insipida è Set Sails To Conquer!, mentre in chiusura di disco troviamo la delicata Legacy Of Steel, brano acustico “di mestiere”, piacevole da ascoltare ma insufficiente a risollevare il risultato dell’intero album.
La produzione è più potente e compatta rispetto quella di Rulers Of The Sea, facendo sembrare i Folkearth un gruppo “vero” ed eliminando il senso di copia/incolla presente nei precedenti dischi. Di contro però sembra di ascoltare un prodotto death metal per la crudezza di certe soluzioni, riducendo troppo spesso gli strumenti folk in secondo piano.

Se siete interessati a collaborare per il prossimo disco – che scommetto non tarderà ad arrivare – potete autocandidarvi tramite il loro sito myspace: potreste essere proprio voi a risollevare le sorti dei Folkearth



VOTO RECENSORE
54
VOTO LETTORI
43.26 su 19 voti [ VOTA]
BSA2417
Sabato 14 Agosto 2010, 20.33.34
3
Sono d'accordo. 5 e mezzo. Banali, per essere in così tanti menti esperte di folk!
alzailcorno93
Lunedì 9 Agosto 2010, 12.32.28
2
l'unica cosa certa in questo disco è che Kris Verwimp è un mago del disegno
Blackster
Domenica 8 Agosto 2010, 15.20.20
1
Mi son piaciute un paio di canzoni ma niente di che, hai analizzato bene il disco e il progetto Folkearth a mio parere è da cestinare.. non ne vedo il significato, potrebbero piuttosto promuovere band di quelle nazionalità
INFORMAZIONI
2010
Stygian Crypt Productions
Folk Metal
Tracklist
1. Beasts From The Blizzard
2. Ragnarok
3. There Is No Death
4. The Eternal City
5. Viking’s Anthem
6. To Avalon
7. A New Day Is Rising
8. Warrior Code
9. The Conquering Nightmare
10. Set Sails To Conquer!
11. Legacy Of Steel
Line Up
Marios Koutsoukos (Testi)
Simon Batley (Voce)
Anaïs (Voce)
Münggu Beyeler (Voce, Swiss whistle, Deger pipe, Swiss low Flute)
Metfolvik (Musica, Soprano)

Loki (Musica, Chitarra elettrica, Tastiera)
Michaël Fiori (Musica, Testi, Chitarra elettrica, Basso, Voce)
Simon Müller (Musica, Chitarra elettrica, Chitarra acustica, Basso, Tin whistle, Flauto)
Matthew Bell (Musica, Chitarra elettrica)
Polydeykis (Musica, Chitarra elettrica)
Nostarion (Violoncello)
Florian Busch (Violino)
Kyle Freese (Batteria)
Dennis Schwachhofer (Batteria)
 
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