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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 3521 letture )
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A distanza di cinque anni dal discreto Born Again gli storici californiani Warrant non intendono arrendersi e tentano di rilanciarsi con un full length nuovo di zecca intitolato Rockaholic. I lunghi tempi di lavorazione (ben due anni) e la produzione affidata al noto Keith Olsen (Whitesnake, Scorpions, Ozzy Osbourne) la dicono lunga sulle notevoli aspettative dei leader storici Erik Turner e Jerry Dixon. Sarà, dunque, questo l’album della rinascita?
Rispetto alla line up precedente c’è un’unica, ma sostanziale variante: Robert Mason (Lynch Mob) ha sostituito alla voce Jaime St. James. Si tratta di un cambio fondamentale, perché Mason ha di fatto apportato indubbi benefici trattandosi di un ottimo cantante dal vocalism deciso e convincente. Rockaholic nel suo insieme è accattivante, suonato molto bene e registrato divinamente -da elogiare il lavoro di mixaggio svolto da Pat Regan (Kiss, Deep Purple, Ted Nugent)-; devo ammettere che dopo svariati ascolti il platter cresce di interesse in modo esponenziale. Non ci si aspetti alcunché di innovativo in quanto si permane nettamente sui consueti canoni, sempre in bilico tra l’hard rock melodico e l’hair metal stile anni ‘80 con marcati riferimenti a gruppi come AC/DC, Aerosmith, Motley Crue e Kiss su tutti. Le quattordici sin troppo radiofoniche tracce sono ispirate, immediate e proposte con grande professionalità; non si evidenziano canzoni particolarmente eccelse, tuttavia nemmeno si rilevano momenti di stanca e lo standard qualitativo del soundwriting permane di alto livello. Apprezzabili nell’insieme riff, assoli e refrain (i cardini su cui si basa la musica easy listening dei Warrant), il lavoro della sezione ritmica composta dal duo Dixon/Sweet è esente da pecche e l’ugola del nuovo singer, come detto, costituisce a tutti gli effetti l’arma in più degli attuali Warrant. Tra i brani migliori l’irruente opener Sex Ain't Love, Dusty’s Revenge con i suoi richiami al western, le classiche ballate Home e Tears In The City, l’intrigante singolo Life's A Song e le straripanti Cocaine Freight Train e The Last Straw.
La risposta alla precedente domanda potrebbe essere un salomonico ni nel senso che sebbene Rockaholic sia sostanzialmente scevro di difetti, permane un disco troppo convenzionale ed obbiettivamente inferiore ai masterpieces del combo statunitense (Cherry Pie e Dog Eat Dog). Certo, però, che se lo paragoniamo a Born Again e alle malriuscite sperimentazioni grunge di Ultraphobic, il nuovo album ne esce totalmente vincente. Ascoltatelo, pertanto, senza pregiudizi: non ve ne pentirete!
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3
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Disco decisamente gradevole! Ottima recensione, pienamente d'accordo su tutto. Avrei escluso un paio di pezzi che reputo dei filler, l'album avrebbe guadagnato in compattezza. |
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2
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Si Frankiss una piacevole sorpresa |
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1
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Buon album e buona rece...una sorpresa i nuovi Warrant |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Sex Ain't Love 2. Innocence Gone 3. Snake 4. Dusty's Revenge 5. Home 6. What Love Can Do 7. Life's A Song 8. Show Must Go On 9. Cocaine Freight Train 10. Found Forever 11. Candy Man 12. Sunshine 13. Tears In The City 14. The Last Straw
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Line Up
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Robert Mason - Voce Erik Turner - Chitarra Joey Allen - Chitarra Jerry Dixon - Basso Steven Sweet - Batteria
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RECENSIONI |
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