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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Il seguito dell’ipervalutato Dirty Rotten Filthy Stinking Rich, esordio a mio parere medio, arriva appena un anno dopo ed è, innegabilmente, il masterpiece di questa formazione lungocrinita, capitanata da Jani Lane. Il disco, che originariamente doveva intitolarsi Uncle Tom's Cabin, come l'omonima traccia contenuta, ottenne un successo decisamente più abbondante rispetto al predecessore, scalando la Top Ten Usa per via di hit che segneranno la carriera del combo, come più volte dichiarato dai membri stessi. Cherry Pie viene premiato con un doppio platino e vende, solo negli States, ben tre milioni di copie facendo il botto anche tramite la heavy rotation dei video di MTV che, in quel periodo, farà la fortuna di un bel numero di gruppi hard e glam. Le song prodotte da Beau Hill, già ai cursori con i Ratt, e registrate presso gli studi Enterprise di Burbank, California, vedono la partecipazione di parecchi ospiti illustri: C.C. DeVille dei Poison, Bruno Ravel e Steve West dei grandi Danger Danger, e la cantante Fiona. L'intro di chitarra in Uncle Tom's Cabin è suonato dal fratello maggiore del cantante Jani Lane, Erik Oswald. Le prime copie pressate contenevano anche la traccia Ode to Tipper Gore, un brano contro il P.M.R.C. (una vera ossessione per le band hard americane di quel periodo), rivolto ad una delle più acerrime rappresentanti di quel baraccone moralista, qual’era Tipper Gore (moglie di Al Gore) che si batteva per la censura della musica, in particolare contro l’heavy metal. Il pezzo (???), praticamente composto da insulti verso la “signora”, verrà poi censurato e bandito dalla release. C’era anche un’altra voce insistente che aleggiava sulle teste del quintetto, ovvero: in fase di registrazione nessuno dei due guitar-man, Joey Allen ed Erik Turner, avrebbe strimpellato una sola nota. La cosa non andò proprio in quel modo, la coppia suonò le basi ritmiche ma, come confermato dallo stesso produttore Hill in una recente intervista, l’uomo dietro al grande vetro ritenne che le ottime canzoni abbisognassero di un solismo più incisivo e brillante; venne quindi assoldato l’ex-Streets guitarist Mike Slamer, che si occupò di tutti i soli contenuti, con la band che tenne tutto nascosto e accettò l’imposizione. Sulla copertina, dai richiami sessuali evidenti, notare dove va a finire la fetta di crostata alla ciliegia che la cameriera in pattini sta consegnando, venne applicato il classico sticker: parental advisory, molto in voga in quei tempi.
Il disco, sin dall’opener, si dimostra esplosivo con il tormentone di Cherry Pie, scritta in un quarto d’ora dal poliedrico Jani, in risposta al presidente della label, scontento per la mancanza di un hit sbreccia-classifiche, e mantiene una linea di alta qualità. Il video fu censurato dal network televisivo canadese, MuchMusic, che si rifiutò di trasmetterlo per le allusioni sessuali lampanti, ma la song appare tutt’ora micidiale e congeniata alla perfezione, con tutti i crismi di un frammento catchy, duro il giusto, che faceva sbrodolare le adolescenti. Target centrato alla grandissima, visto che il singolo volerà altissimo, fiondando l’intero lavoro verso il paradiso delle vendite. Uncle Tom's Cabin schizza verso atmosfere sudiste e un banjo suonato da Beau Hill, per poi trasformarsi in una saetta massiccia, che anticipa le sonorità del seguente Dog Eat Dog, ed è guarnita da liriche impegnate, mentre I Saw Red, lentone lusingatore, spicca per le armonie del pianoforte e per le melodie eccellenti che recapiteranno questo singolo direttamente al n.10 di Billboard; ennesimo trionfo insomma. Bed of Roses si scopre ammaliante, con un bridge superlativo e un chorus che si appiccica sin da subito, mentre le chitarre smazzano a più non posso con un solo breve ma efficace, Sure Feels Good to Me ridisegna l’hard del momento grazie ad un approccio gridato, corale e molto heavy, poi Love in Stereo partorisce carbone ardente dalle twin guitar, e con il suo ritmo spezzato innesca il balletto di super topolone californiane in bikini che si scatenano al suono di un honky tonky piano in un chorus dalle vocalità alla Queen; ottimo il solismo furioso consecutivo di chitarra e piano. Una sorta di divertissment, inoculato di rock n’ roll vivace, molto ben realizzato. Blind Faith è il secondo slow, più vigoroso del precedente, che sfoggia vocalità molto imponenti e penetranti, con un Jani Lane in particolare evidenza con la sua ugola sfaccettata; Song and Dance Man è acustica e ariosa, salvo improvvise accelerazioni e un guitar solo fulminante, mentre You're the Only Hell Your Mama Ever Raised ha anima stradaiola nel riff e un inciso seducente. I Warrant sono sempre stati bravi a foderare i loro pezzi con parti centrali indovinate che giungono all’improvviso, distanziando tanti gruppi omologhi che suonavano un po’ tutti uguali e stereotipati. Mr. Rainmaker inaugura la visione del filo di lana conclusivo con uno sviluppo poderoso e solido nel sound, le sei corde ruggiscono dietro le indicazioni del singer, ottimo l’intervento solista di Mike Slamer, che sprizza vitalità, mentre la cover dei Blackfoot, Train, Train uscita originariamente su Strikes del ‘79, viene rielaborata dalla band con tanto di armonica e pesantezze assortite, sigillando la fine del timing “alla ciliegia”. E di Ode to Tipper Gore volete saperne di più? Beh su base live, batteria e basso girano laddove la voce insistente e scatenata di Jani urla la sua frustrazione amputata da troppi bip di censura, insomma una provocazione nulla più.
I Warrant solcheranno i palchi di mezzo mondo a supporto di queste canzoni, si costruiranno un'onesta reputazione di animali da concerto, ma la loro storia dorata finirà proprio con questo ottimo Lp. Complice l’ingresso fragoroso del fenomeno grunge, il gruppo attuerà diversi cambi di formazione incidendo lavori che non lasceranno grandi segni nei fans e nelle classifiche; il seguente Dog Eat Dog non replicherà nemmeno un decimo di quanto ottenuto con questo Cherry Pie. Nel 2004 l’album viene rimasterizzato con l’aggiunta di due bonus track, Jani Lane muore l’11 agosto del 2011, mentre la band ha dato alle stampe, nel maggio dello scorso anno, un buon nuovo album come Rockaholic, che ha visto la reunion dei ragazzi dei tempi andati e platinati, senza Lane. Questo disco del 1990 rimane il vero epitaffio di Jani e dei suoi compari. R.i.p.
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....bel disco....che spesso riascolto.....impossibile non apprezzare questo disco ricco di sano ...hard rock ben suonato.....una collezione di belle canzoni....
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Riascoltato ieri, ottimo disco, ma per me rimane un songwriting più facilotto rispetto ad acts che considero più nobili come Legs Diamond \'Out On Bail\', Kick Axe \'Welcome To The Club\', Giuffria \'Same\' House Of Lords Same, King Kobra \' Ready To Strike \' ed altri ancora. Ripeto clima festaiolo e positivo di quei anni d\'oro, ma anche appunto più facilotto, inserito nel libro dei 100 migliori dischi glam di sempre, ma per me c\'è di meglio. D\'altronde il primo Dirty Rotten... su Metal Shock fu trattato come un disco di routine ( 3/5 ). Sicuramente Cherry Pie ( la canzone ) che li ha definitivamente lanciati è un evidente rifacimento di Pour Some Sugar On Me. Bello ma non epocale. 80 |
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Riascolto oggi, gran classico di quegli anni, non c\'è un pezzo brutto. Per me voto 90 e anche oltre a pari merito col successivo Dog Eat Dog |
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Riascolto oggi, gran classico di quegli anni, non c\'è un pezzo brutto. Per me voto 90 e anche oltre a pari merito col successivo Dog Eat Dog |
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Come è già stato scritto, l\'album è oggettivamente ottimo, nel 2022 roba del genere ce la sognamo giorno e notte. Unica pecca: durata eccessiva e qualche filler insapore, tutto ciò lo rende inferiore al debutto e a \"Dog eat dog\" quasi passato inosservato. |
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voto: 80
Ottimo album, qualche traccia forse ha un sapore di "dejavu", lo ritengo inferiore a Dog eat dog che è stato sempre ingiustamente snobbato dalla critica e dai fan.
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Il loro capolavoro è Dog Eat Dog, chi non lo pensa è perchè non ha un cuore. |
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Un gran disco con canzoni che ti entrano dritto dentro come le due prime tracce, ma anche Dog eat dog era veramente un grand'album molto più duro di questo. |
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il disco migliore è dog eat dog per me, molto piu maturo e vario |
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Disco incredibile, ancora più del favoloso DRFSR. Ognuno ha i propri gusti ma il debutto di questa band è tutt'altro che mediocre, perchè tecnicamente e dal punto di vista degli arrangiamenti pochissime band sono riuscite a dare cosi tanto sin dal debutto. Anyway, Cherry pie è un gradino sopra. |
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Il mio preferito è proprio Dog Eat Dog. Ho sempre considearto i Warrant come i Poison un bel diversivo rispetto ai miei gusti abituali. Nel loro genere sono stati assolutamente i migliori in quel periodo. Nel loro piccolo e nel loro genere ( si fa per dire, visto che hannovenduto milioni di dischi), Lane e soci hanno fatto la storia. |
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vorrei spezzare una lancia a favore di Dog eat dog, per me eccellente album che conclude una triade di dischi eccellenti |
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Frankiss@Concordo,all'epoca c'erano tanti album meglio del primo dei Warrant che io adoro,perchè era un periodo pazzesco,dove uscivano e sono usciti capolavori del genere,ciò non toglie che i primi due album dei Warrant siano fantastici!Questo lo preferisco un pelo meno del primo ma è roba di centesimi,poi la cover dei Blackfoot.....Grandi! |
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credo sia sempre utile e civile rispettare le opinioni altrui...secondo ci sono almeno altri 10-15 album e band di quel periodo superiori a quell'album e a quella band...ma è solo una mia idea.. |
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C'è da preoccuparsi nel senso che Dirty rotten filthy stinking rich è un album che ha fatto la storia del glam metal, quindi non sta nè in cielo nè in terra dire che è un album medio... |
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Francesco..da preoccuparsi per cosa? |
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Questo ce l'ho anch'io comprato anni e anni fa: lo adoro! |
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Frankiss: Dirty Rotten Filthy Stinking Rich è un album medio? Spero che stai scherzando, perché altrimenti c'è seriamente da preoccuparsi... |
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ahahahah qui si raggiunge l'apice della tammarraggine..she's my cherry pie..roba che ascoltavo in terza media.. e il video? roba per quattordicenni , almeno quel pezzo lì, Uncle Tom's Cabin è già un'altra cosa |
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il vero epitaffio di jani lane a mio parere è anche Dog Eat Dog, album molto molto sottovalutato che non è da meno rispetto a questo |
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Splendido disco, lo ascolto ossessivamente da 20 anni e non mi stanca; paradossalmente è l'unico dei dischi dei Warrant che mi piace... |
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Bobbie Brown... Non c'è niente da fare... I Warrant saranno ricordati sempre per quel video e quella canzone. Jani Lane non se ne è mai dato pace, da un lato per le accuse relative al video, dall'altro lato per essere ricordato come l'autore di questa canzone scritta in cinque minuti, senza alcuna pretesa. D'altra parte, ti si piazza in testa in una maniera assurda... Uncle Tom's Cabin è sicuramente di tutt'altro spessore ed il disco mostra una buonissima crescita... Peccato sia anche il loro ultimo successo. |
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Sono d'accordo con Frankiss anche per me è il migliore della discografia, alcune cose, vedi 'Uncle Tom's Cabin', a me ricordavano gli Hurricane dell'esordio. Ottimo, fresco, solare; manca solo la pattinatrice in carne ed ossa |
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li ricordo al MOR 92 fra Pantera e Testament. Non centravano nulla però erano simpatici e cmq ci sapevano fare con riff semplici e cori da feste selvaggie. Uno dei tanti gruppi usciti in quegli anni ma quell'episodio del MOR lo ricorderò sempre; accaldati, fuori contesto ma felici. Bello! |
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Ottimo cd, molto più maturo del primo, anche se preferisco il primo. Sicuramente da avere per tutti gli amanti dell'hardrock. Sono in attesa che mi arrivi il terzo cd. |
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buon disco ma inferiore a d.r.f.s.r e soprattutto a dog eat dog...che per me è il capolavoro del gruppo |
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spettacoloso, i saw red strappamutande!!! il mio preferito del gruppo insieme a dog eat dog!! |
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Bellissimo...semplice, lineare, diretto, facile ma...bellissimo! |
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Fichissimo, adoro questo disco! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Cherry Pie 2. Uncle Tom's Cabin 3. I Saw Red 4. Bed of Roses 5. Sure Feels Good to Me 6. Love in Stereo 7. Blind Faith 8. Song and Dance Man 9. You're the Only Hell Your Mama Ever Raised 10. Mr. Rainmaker 11. Train, Train (Blackfoot cover) 12. Ode to Tipper Gore (live)
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Line Up
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Jani Lane (Voce) Joey Allen (Chitarra) Erik Turner (Chitarra) Jerry Dixon (Basso) Steven Sweet (Batteria)
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RECENSIONI |
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