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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 7696 letture )
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Un album da ascoltare di getto, da vivere come un amplesso in ascensore: istintivamente.
Ammettiamolo, il death metal classico - americano o europeo che sia - non sta attraversando il suo periodo migliore. Alcuni tra quelli che sono stati i gruppi di riferimento negli anni cominciano a sentire il peso del tempo, e probabilmente della propria storia.
Gli Arch Enemy ormai si sono ridotti all’auto citazionismo compiaciuto, tra un raglio vocale e un fraseggio infantile. I Deicide hanno prodotto un album discreto, ma allontanandosi dalle sonorità che li hanno caratterizzati e candeggiandosi dal nero pece che un tempo li segnava. I Pestilence hanno vomitato un lavoro consono al proprio moniker: “pestilence”, decisamente. I Morbid Angel sono riusciti addirittura a decollare dal concetto di musica tout court, atterrando nella goliardia involontaria e producendo un abominio in salsa “aerofaga”. Pochi ma duri colpi - a cuore, testa e palle - che rischiano di abbattere migliaia di imprecatori capelluti come e più dell’alopecia e di Laura Pausini.
Non è certo la Waterloo del death metal, ma bisogna ammettere che quando si vede un fuoriclasse sbagliare un rigore a porta vuota, le sensazioni non sono delle migliori. Se poi a sbagliare è più di uno ecco nascere nel basso ventre delle comode pale eoliche, che, alimentate da arrabbiatura pura, producono energia pulita. Cosa farebbe a questo punto un allenatore di calcio qualora alcuni dei propri fuoriclasse si dessero al cazzeggio arbitrario? Semplice, eviterebbe di contorcersi ad ogni tiro in curva, li sostituirebbe con un’alternativa valida per poi chiamarli a lucidare gli scarpini per le giovani promesse. Questo è l’invito che rivolgo a tutti gli appassionati di death metal: evitate le arrabbiature che minacciano il vostro fegato, l’autunno della vita -anche di quella artistica- arriva per tutti, grandi nomi compresi. Prendetene atto, sostituite i vostri riferimenti e passate ad altro.
Entity è “l’altro” che mi permetto di consigliare, e a produrlo è una band che da qualche anno fa parlare di sé. Il 2000, oltre al millennium bug, ha regalato questi molestatori auricolari: siamo nel 2011 e loro continuano a correre.
Si inizia con Expulsion Of Fury -quando si dice un titolo azzeccato- e la folle corsa interrotta col precedente Anthitesis riprende ora. Descrivere la violenza che ne deriva e l’impatto sull’umore è come tentare di raccontare una guerra dal salotto di casa. Purgatory fa pensare ad una pausa anticipata, ma sono solo i primi secondi: l’urlo strozzato e il mid tempo sono anteposti alle nuove raffiche, ancora una volta presenti. Conceiving Death urla su chiunque ambisca a suonare brutal, indicandogli la strada da percorrere ed intimandogli a gran voce le qualità con cui bisogna confrontarsi. Dopo una Swarm, che il 99,99% periodico delle band sul pianeta Terra non riuscirebbe a riprodurre, si passa alla sorpresa, Saligia. Con tale traccia gli Origin mostrano un cambiamento nel sound che, seppur lieve, si nota dopo pochi attimi. Senza perdere il proprio trademark, la band si avventura anche in territori che hanno contrassegnato le fortune di un altro notevole ensemble, i Nile. L’atmosfera si modella a metà disco, cieli plumbei la sovrastano, ed ora il tutto comincia ad assumere contorni ancora più vari, stimolanti e consoni alla goduria di palati fini. The Descent è un semplice intermezzo strumentale utile per rifiatare. La corsa procede, prima a rotta di collo, attraversata da Fornever, poi eccedendo nel nonsense tipico del math/grind con Committed. I nostri però sono una formula 1, e qualche sbandata dobbiamo pur concederla. Banishing Illusion, anche se suonata con dovizia, si mostra troppo prevedibile viste le capacità in campo. È solo una deviazione controllata ed i nostri tornano subito in carreggiata piazzando la doppietta finale. Consequence Of Solutions ed Evolution Of Extinction contrassegnano il degno finale ad un album da ascoltare di getto, da vivere come un amplesso in ascensore: istintivamente.
Entity segna l’ingresso in formazione del cantante Jason Keyser, e per questo è opportuno spendere su di lui qualche parola. La scelta si è dimostrata perfetta, Keyser appare a proprio agio tanto col frequente growl -possente ai limiti della decenza- quanto con lo scream, coadiuvato da Paul Ryan e Mike Flores –acido come la mescalina a ferragosto. Sugli altri membri della band ogni frase è già stata detta da tanti, la tecnica esemplare ne è sempre più nota, quindi eviterò di dilungarmi. Una domanda continuo a concedermela: quanti arti ha John Longstreth? Quando riuscirò a vederlo fermo -cioè mai- risponderò.
Concludendo, ho trovato il nuovo lavoro targato Origin, prodotto e suonato magistralmente, più coraggioso del precedente, con maggiori margini di analisi. Qualche discrepanza, per questi motivi, la si nota, ed è perciò che Entity è lievemente inferiore ad Antithesis. Siamo però su livelli talmente alti che ormai tale gruppo ha un unico raffronto possibile, se stesso.
P.S: Da far ascoltare urgentemente a grandi artisti di un tempo che ora non c’è più: Dave Vincent, Trey Azagthoth, Michael Amott, Pestilence e vecchiume da contorno, nella speranza che siano all’altezza di assorbirne qualche nota prima di tornare in studio.
Gli Origin avvicinano il futuro al presente, ancora una volta.
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Li avevo sempre un pò snobbati, ma ultimamente li ho rispolverati e devo ricredermi: grande gruppo, sia questo che il successivo sono ottimi album, suonati alla grande e nonostante gli ipertecnicismi non annoiano ma si ascoltano volentieri. Anzi, tra i gruppi che suonano technical così brutale sono tra i pochi ad avermi preso, tanti altri mi fanno sbadigliare. Questo lo voto 82. |
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IO ACCEDO AL MIO ACCOUNT ORIGIN E MI DICE CHE E SBAGLIATO NE FACCIO UN ALTRO E MI DICE CHE THE SIMS 4 NON AHA IL CODICE VALIIODO |
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Il brutal death è un genere che ascolto di rado, perchè i gruppi che lo suonano mi sembrano tutti uguali, però non desisto e continuo, saltuariamente, a cercare il gruppo che abbia quel qualcosa in più che faccia la differenza. Questo è il primo disco degli Origin che ascolto e in loro ho trovato proprio uno di quei gruppi con una marcia in più. Entity è un disco incredibilmente appassionante, dove la tecnica, disumana, è sempre al servizio delle canzoni e mai fine a se stessa. Come i migliori Nile, gli Origin riescono a inserire nelle loro fittissime trame musicali scampoli di melodia che, unita alla potenza devastante del suono, crea un atmosfera unica, ipnotizzante e che ti trascina via, mentre ti spolpa i timpani. Insomma un bellissimo disco che ora alza il mio livello di attenzione verso questa branca dell'Heavy Metal. Di sicuro rimedierò gli altri lavori di questo gruppo. |
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ci ho provato nuovamente a dargli una chance, ma continuano a rompermi le palle già al terzo-quarto brano...devo ammettere che non fanno proprio al caso mio... |
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Potentissimo, cazzuto e con quella personalità in più rispetto ad Antithesis. L'Arte estrema è sempre ben composta ed eseguita e l'album non perde neanche un colpo dall'inizio alla fine. Grande album e grandi Origin |
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Buon disco senza dubbio, anche se credo di essere arrivato alla saturazione con certi generi, al terzo ascolto ne ho le palle piene, anche quando si parla di ottimi lavori. Obiettivamente 80, soggettivamente 70. |
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Riff raggionati e ottima produzione per il miglior disco dei statunitensi. |
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DaveInsane: grazie Jessica  |
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the band recorded Entity as a three-piece instead. Vocals were handled by guitarist Paul Ryan and bassist Mike Flores, who already provided backing vocals for the band anyway. tutto questo come sempre per la precisione, Massimo Alfredo Giuseppe Maria |
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@Alex: no, ti prego sennò ci scappa il morto ! Comunque la versione di Alessio ha un riscontro, quindi può darsi |
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La trama si infittisce, chiamiamo Jessica Fletcher |
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Non vorrei sbagliare , ma credo che il nuovo cantante sia subentrato nella band a linee vocali già incise da Paul e Mike |
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Alex Ve: quello è sicuro! |
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rox68: vabè dai, anche se in questo disco ci fosse Ciccio di Nonna Papera a cantare, dato il risultato, penso che andrebbe bene, no?  |
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Alex Ve: su myspace risulta quello che dici ma non sui credits del disco, fidati. |
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rox68: è sufficiente andare sul profilo myspace della band per vedere come Keyser venga indicato quale attuale singer - alzalicorno93: impossibile darti una risposta, dipende da troppi fattori che si fondono; talento, impegno, tanto studio e magari un buon maestro. Di certo non è un livello che si raggiunge in poco tempo e con pochi sforzi  |
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Volevo dire "Speriamo che non ci facciano..." |
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Scusami "Ve", ma nel booklet digitale del disco non risulta alcun nuovo vocalist che abbia inciso le sue parti sul nuovo disco. |
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Sono 7 giorni che ascolto solo questo disco, che bello! Speriamo che ci facciano aspettare altri 3 anni. |
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madonna che bel cd!!! una domanda/curiosità ai chitarristi: chiaramente si capisce che i pezzi degli origin sono difficili da suonare, ma volevo sapere (da perfetto ignorante sulla chitarra): un chitarrista quanta esperienza (in anni circa) deve avere x riuscire a suonare queste canzoni??? |
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Perfetto nella tua recensione,Alex,Il nuovo lavoro geli Origin e' veramente devastante,suonato,come sempre,da musicisti strordinari.Difficilmente avvicinabili,quest'anno,da altri gruppi del settore. |
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L'attesa è stata lunga ma ne è valsa la pena! Non è un album ma un treno che ti investe e va...che album spettacolare, tecnico dinamico e brutale! Forse un gradino sotto a Antithesis che al tempo mi ha letteralmente sconvolto...voto 98 |
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7
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Che disco della Madonna! Qualcuno che mi suggerisca un album simile a questo? |
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Unico cd che son riuscito ad ascoltare di questi texani. E' veramente un gran cd,non c'è un nota in più ne una nota in meno,il soong writing è pressochè perfetto. Per la prima volta in Saligia si può parlare di ATMOSFERA con gli Origin |
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5
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Stavolta son riuscito a digerirlo anch'io, niente pipparolate a duemila, molto più groove e riff ragionati si ma con giudizio, finalmente han fatto un disco che non sia una menata sullo strumento. |
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Non ne sbagliano una, porca vacca! |
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Eh, Alex, ascoltati l'ultima porcata degli In Flames, ti farà rimpiangere Khaos Legion, il che è tutto un dire.... |
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Aspettando che mi arrivi... non vedo l'ora. |
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Mi sa che questa sarà la medicina contro la delusione di Illud, devo sentirlo |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01.Expulsion of Fury 02.Purgatory 03.Conceiving Death 04.Swarm 05.Saligia 06.The Descent 07.Fornever 08.Committed 09.Banishing Illusion 10.Consequence of Solution 11.Evolution of Extinction
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Line Up
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Jason Keyser - Vocals Paul Ryan - Guitars/Vocals Mike Flores - Bass/Vocals John Longstreth - Drums
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