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Enforcer - Into The Night
( 3406 letture )
Gli svedesi Enforcer sono tra le band più promettenti ed accanite nella vasta scena di cultori del sound ottantiano: attivi dal 2004 e addirittura maniacali nella riproposizione degli stilemi tipici di quella decade -musicalmente, ma anche esteticamente, dai costumi di scena all'artwork delle copertine, dai videoclip al logo della band- i quattro di Arvika debuttano nel 2008 con Into the Night, benedetto dalla Heavy Artillery. Un disco che fa sfoggio d'un heavy-speed velocissimo, energico, melodico, fresco e vivace, con le evidentissime radici Eighties in primo piano; ascoltare le nove tracce contenutevi sarà una sorta di caccia al tesoro, per capire a quale riff storico e celebre fa rimando il tale giro di chitarra, perchè i Nostri tributano in maniera massiccia i grandi classici che fanno parte insostituibile della nostra cultura e del nostro background, a cominciare da Iron Maiden e primissimi Metallica. Ciò che balza subito all'orecchio è l'enorme energia sprigionata sul disco, a cominciare dal riffery heavy decisamente tonante e per finire con la voce squillanti e acuta, molto melodica, di Olof Wikstrand, impegnato in strofe assai catchy e veloci, di impatto immediato ed esaltante; quello che viene meno, nel disco, è la varietà dei singoli pezzi: lo speed proposto, a tratti sfociante in metriche thrashy, è pedissequamente riproposto ad ogni episodio della tracklist, senza varianti o rallentamenti, piccolo ma pesante difetto di forma che i nordeuropei impareranno a levigare già nel disco successivo. Ad ogni modo risulta difficile restare fermi in questa corsa incessante, in trentacinque minuti di scapocciamenti vari, adrenalina vivace, melodia ed ampie galoppate strumentali -che lasciano emergere le più evidenti influenze maideniane- anche se, come detto, le tracce tendono grosso modo a somigliarsi, e non poco. Il risultato globale è sollevato dall'ottima prova vocale del singer, dalla smagliante prestazione dell'unico chitarrista Adam Zaars -ottimo rifferrama, assoli caldi ed avvolgenti- e dall'energica sezione ritmica. Per trovare maggior personalità e maturare un suono più intimo basterà un pizzico d'esperienza, e non sarà un errore continuare a seguire i progressi di questa formazione. L'opener Black Angel è subito coinvolgente nella ritmica (come sarà per tutto il disco) e vocalmente accattivante, infarcita da validi guitar solos e seguita da brani discreti, dai refrain semplicissimi ma coinvolgenti (Into the Night). I quattro nordici sanno colpire duro, con assalti frontali di puro thrash (Speed Queen) di inconfondibile rimando a dischi come Kill'Em All (soprattutto per quanto concerne i riff di chitarra), ma anche addentrarsi in articolate strumentali che fanno il verso alle maestose composizioni tipiche della Vergine di Ferro (City Lights), con modulazioni ora più serrate ed ora più soft ed armoniche; l'obbiettivo resta, tuttavia, fissato su un'importante componente ormonale, se è vero come è vero che pezzi frenetici come Scream of the Savage e Curse the Light continueranno ineluttabilmente a rinfrescare la memoria sul background di questi ragazzi. Chi cerca innovazione e varietà potrebbe anche passare oltre, mentre chi adora il sound classic heavy degli anni ottanta, rivestito però di adrenalina e velocità ancor più marcate, potrebbe trovare molto piacevole un dischetto come Into the Night: un ascolto senza pretese, forse privo di un brano-chiave capace di imprimersi nella memoria e fare la differenza, ma in ogni caso capace di scorrere senza alcun intoppo nello stereo, sempre mantenendo un'aria positiva ed una nitidezza del suono elevata, merito di una produzione di ottimo livello. Probabilmente, se questi ragazzi fossero vissuti qualche decennio indietro, ora li potremmo accostare a band leggendarie: oggi prevarrà la tendenza a bollarli come 'cloni', ma per chi ama le sonorità retrò e non digerisce affatto innovazioni & contaminazioni, il viaggio a ritroso nel tempo -con tanta nostalgia- garantirà non poche emozioni.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
86.41 su 108 voti [ VOTA]
Fabio
Venerdì 29 Ottobre 2021, 20.19.04
2
In questo caso sto con il voto dei lettori, con Death by fire i due migliori per i miei gusti, mentre non ho mai capito gli eccessivi entusiasmi per Diamonds dove le cavalcate maideniane venivano un po' offuscate, diciamo erano più vicini proprio ai Diamond H., e non che sia un male, però li preferisco più irruenti
Radamanthis
Lunedì 11 Marzo 2013, 20.28.54
1
Qualcuno potrebbe dire che sono arrivati con 30 anni di ritardo e sapete che dico io? Chissenefrega...Questo debut è una bomba ed è giustamente uscito dagli iron, dai Metallica, dall'heavy contaminato al thrash degli anni 80. Voto 80!
INFORMAZIONI
2008
Heavy Artillery
Heavy
Tracklist
1. Black Angel
2. Mistress From Hell
3. Into the Night
4. Speed Queen
5. On the Loose
6. City Lights
7. Scream of the Savage
8. Curse the Light
9. Evil Attacker
Line Up
Olof Wikstrand (Voce)
Adam Zaars (Chitarra)
Joseph Tholl (Basso)
Jonas Wikstrand (Batteria)

 
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