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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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David Bowie - The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars
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( 12212 letture )
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The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars, spesso accorciato per comodità in Ziggy Stardust, è un concept album del 1972 della rockstar inglese David Bowie, prodotto da Ken Scott e dallo stesso Bowie presso i leggendari studi Trident di Londra. Il filo conduttore del disco è la storia di un personaggio molto rock’n’roll e molto Seventies chiamato, appunto, Ziggy Stardust, il quale è l’incarnazione umana di una sorta di alieno/profeta androgino impegnato nel tentativo di portare un messaggio di pace e speranza all’umanità. Come già accennato, Ziggy è l’icona del glam-rocker inglese degli anni settanta, distrutto dall’alcol e dalla droga, truccato ambiguamente e sessualmente promiscuo, nonché sostenitore, più di facciata estetica che di sostanza ideologica, della “dottrina” del “peace and love”; insomma, non è così lontano dalla verità chi vede in Ziggy un alter ego dello stesso Bowie di quegli anni. L’assimilazione tra questi due personaggi, uno di fantasia e l’altro reale, fu così forte che l’anno successivo il frontman londinese “uccise” la sua creatura annunciandone il ritiro dalle scene nello storico ultimo concerto dello Ziggy Stardust Tour all’Hammersmith Odeon di Londra.
Bando alla ciance, Ziggy Stardust è un disco epocale (è difficile negarlo), resta da capire perché. Dal punto di vista musicale, infatti, per quanto il livello qualitativo sia alto, non possiamo certo paragonarlo a Diamond Dogs o ad Heroes, gemme assolute della discografia di Bowie. Le atmosfere sono sicuramente molto ben studiate, con questo senso di incertezza e di un malcelato malessere di fondo che percorre ogni traccia, dalle più drammatiche e toccanti come Starman e Lady Stardust, alle più tirate e tipicamente glam-rock come Star e la title-track; anche la prestazione della band, ribattezzata per l’occasione The Spiders From Mars, dimostra grandi doti esecutive, con una menzione particolare per Mick Ronson ed i suoi assolo ricchi di pathos. I capolavori musicali di Bowie sono però altri, come già detto. Per capire l’importanza di questo album dobbiamo per una volta lasciare in disparte l’aspetto musicale per concentrarci invece su quello di immagine: ecco quindi emergere il capolavoro di quel genio/pazzo che diventò poi il Duca Bianco. Ziggy Stardust è l’esempio supremo del suo eclettismo e della sua abilità creativa, nonché del suo acume nel capire prima e meglio di altri come creare personaggi di enorme impatto. La figura di questo rocker alieno e del suo mondo sull’orlo di una fine apocalittica influenzò violentemente la scena inglese di quegli anni, appassionando ed influenzando molto anche quella punk grazie soprattutto all’idea di decadenza e rifiuto della società che vi è insita.
Insomma, The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars è un momento fondamentale della carriera di David Bowie e del glam-rock settantiano. Attenzione però: non basta ascoltarlo, bisogna capirlo.
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VOTO LETTORI
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82.37 su 121 voti [
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19
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Beh Suffragette City spacca pure Starman e Ziggy Stardust. |
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18
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Stamattina ho fatto colazione insieme al Duca con un'opera d'arte immortale.....ogni tanto però mi vien giù una lacrimuccia.....tu chiamale se vuoi emozioni. Ossequi! |
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17
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Il primo mito della mia adolescenza. Ascoltato decine di volte con i miei amici. Costruito storie immaginarie sui Ragni di Marte, Lady Stardust, Tony che è andato a combattere in Belfast e compagnia bella!. Immenso, fantascientifico, fantasmagorico ma al tempo stesso intimistico e romantico. Fateci caso: inizia con l'apocalittica "five years" e finisce con l'altrettanto apocalittica "Rock and roll Suicide". Ziggy Stardust: l'Emozione Suprema |
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16
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storia della musica, canzoni monumentali, perfezione, vertiginosa ispirazione dall'inizio alla fine. 89 è folle, 76 dei lettori è da vomito |
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15
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DISCO STREPITOSO! PORCA TROIA! 90 SUBITO! |
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14
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II vertice assoluto della sua carriera. E picchiava anche duro quando voleva come dimostrano Suffragette City e Hang On To Yourself. Da isola deserta. Voto: 100 |
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13
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Qua dentro c' e' moltissimo di cio' che e' venuto dopo. Genio e precursore, addio. |
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12
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Arrraya arole sante!!!!!!!!!!!!ma ho notato che non succede solo qua ma anche in altri album...questo album è storia..voto 100 |
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11
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Bimbi minchioni del metal di 15 anni che abbassano la media di un album tra i piu belli della storia del rock. voto 10 |
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9
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Pienamente d'accordo 'Diamond Dogs' e 'Heroes' sono migliori; qui però c'è 'Moonage Daydream' dove i toni del Duca mi hanno sempre stra-preso ( ci sento anche echi à là Who ) , anche il testo ottimo: i'm the space invader |
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7
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grazie sangre  |
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6
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L'unico, il migliore, la classe innata. Ottima rece Fabrizio. |
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5
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Da amante del glam / hard rock / pop metal e similari devo essere sincero e dire che David Bowie non mi ha mai accattivato piu' di tanto! |
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4
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Gran album del duca bianco !! voto 85 ! si si si... |
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3
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CAPOLAVORO ASSOLUTO DEL GLAM ROCK !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
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2
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Una delle pietre miliari del rock, secondo me merita il massimo dei voti |
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1
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Il capolavoro del periodo glam di David Bowie e un pilastro della musica commerciale in generale. Favoloso. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Five Years 2. Soul Love 3. Moonage Daydream 4. Starman 5. It Ain't Easy 6. Lady Stardust 7. Star 8. Star Hang On To Yourself 9. Ziggy Stardust 10. Suffragette City 11. Rock 'N' Roll Suicide
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Line Up
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David Bowie (Voce, Chitarra, Sassofono) Mick Ronson (Chitarra, Pianoforte) Trevor Bolder (Basso) Mick "Woody" Woodmansey (Batteria) Dana Gillespie (Cori)
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