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Accept - Restless And Wild
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Con Restless And Wild gli Accept, che già si erano fatti un più che discreto seguito con I'm a Rebel e Breker, gettano di fatto le basi del power-metal europeo. Tutte le band del continente attive in questi anni, sono in questo senso debitrici di Udo & C.
Il disco si apre con le note di una canzone popolare tedesca degli anni 30, volutamente non pulita dal fruscio, così che si ha l'impressione di ascoltare da un vecchio grammofono e da un disco coevo e molto, ma molto consunto.
All'improvviso la puntina sembra slittare dai solchi ed ecco irrompere Fast As A Shark, il non plus ultra in fatto di potenza e velocità per l'epoca. Forse solo Aces Of Spades dei Motorhead può reggere il paragone, ma la voce isterica di Udo e la ritmica più piena la pongono addirittura al di sopra di quest'ultima.
Se poi consideriamo anche l'anno (a proposito, grande annata il 1982) possiamo di conseguenza inserire gli Accept in un contesto storico che li colloca nell'olimpo delle band da ricordare.
Restless and Wild è l'ottima title-track e fa respirare appieno l'aria degli 80's col suo incedere sicuro e le ariose aperture tipiche del periodo.
Haed Of The Pack è un'altra song tipicamente acceptiana, quadrata e senza fronzoli. Più cadenzata, ma ugualmente efficace, Shake Your Heads, poi quasi musicalmente introspettiva Neon Nights, dal sapore simil-maliconico e cupo, oserei dire teutonico, che descrive bene un altro lato del carattere del gruppo, tanto che la seguente Get Ready è probabilmente inserita a questo punto perchè risulta più energica e adatta a tenere su l'attenzione dell'ascoltatore dopo il cambio di atmosfera del pezzo che la precede.
Demon’s Night e Flash Rockin’ Man -specialmente la seconda- scorrono via che è un piacere per chi è abituato al suono dell'epoca, ma sono e potenti e piacevoli anche riascoltate con le orecchie di oggi.
Don’t Go Stealin’ Away è meno immediata, ma ti prende ascolto dopo ascolto e porta a chiudere con la celebre Princess Of The Dawn, forse il brano migliore e, al di là della potenza dell'opener, quello meglio costruito ed opportunamente piazzato alla fine del lavoro, così da far restare la migliore impressione possibile circa la maturità compositiva già raggiunta all’epoca della band in disamina.
Un gruppo, gli Accept, che probabilmente ha avuto meno di quanto ha dato, visto che in particolare con questo platter -è bene ricordarlo ancora- ha stabilito il vero punto di partenza di quel power continentale che ancora oggi risulta vivo e vegeto, anche se tra le due cose la seconda in misura molto minore.
Alcune profonde riserve sul gruppo che si è recentemente riformato senza Udo sono inevitabili data la profonda identificazione del marchio Accept con lo gnomico cantante biondo, ma questo è un altro discorso, no?
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VOTO LETTORI
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87.70 su 250 voti [
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Il primo capolavoro, in ordine di uscite, degli Accept. Un vero e proprio manifesto di come si deve suonare e concepire l\'heavy metal puro. Un trionfo di riffs tellurici e incredibilmente catchy, chorus anthemici a non finire e assoli meravigliosi e super coinvolgenti. Il tutto accompagnato dalla ruvida e grintosissima voce di Udo, vero e proprio trademark degli Accept. Qui dentro ci sono brani di una bellezza assoluta come la opener (e vero e proprio inno metal trascinante) \"Fast As A Shark\", poi \"Ahead Of The Pack\", \"Shake Your Heads\" (un\'infatuazione continua), l\'epica e suggestiva \"Neon Nights\" (qui Udo mette proprio i brividi), \"Flash Rockin\' Man\" super trascinante, \"Don\'t Go Stealing My Soul Away\".. quante emozioni, quanti brividi con loro! Per me faranno anche di meglio solo con i successivi due, ma sempre di un trittico di capolavori si tratta! |
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@david ci sono diverse band interessanti nella colonna sonora di quel film😏 |
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FAST AS A SHARK e\' stata anche successivamente introdotta nella colonna sonora del film \" DEMONI \"...É una curiosità...per chi non lo sapesse...saluti! |
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Princess of the down la song, termina proprio così, bruscamente, senza un finale sfumato come solitamente viene fatto sui vinili. Hoffman lo ha spiegato dicendo che non sapevano neanche loro come terminarla, è finisce così in un modo un po inusuale. Anche perché a hoffman, questa song non piace. Parole sue. |
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Ecco il vero capolavoro della band. Gli altri che verranno fino all\'86 tutti da voto 85 ma questo è da 100 acquistato all\'epoca appena uscito e già dalla copertina ne fui entusiasta che però non è quella qui esposta bensì quella con le chitarre che bruciano |
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Tez79: si si! Finisce proprio così. Il motivo xò mi è ignoto. Un saluto. |
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domanda: ma l'ultimo pezzo, Princess of Dawn, termina proprio così, con quello stacco netto e brusco sulla dissolvenza? oppure è un difetto della mia edizione in CD del 2000? anche su Youtube in effetti termina così, ma mi sembra strano... |
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Anche quando la band rallenta,riesce a dare delle mazzate di tutto rispetto come neon nights e princess of the dawn,una sorta di pezzo alla AC/DC con un atmosfera oscura e malata.Il resto dei brani non hanno bisogno di commenti. |
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chi di noi, in qualsiasi locale, appena sente un fruscio fuoriuscire dalle casse non capisce che si tratta di fast as a shark? un vero inno metal.
solo questa basta a dare un 95 tondo tondo a questo disco. storia |
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Il più bel album degli Accept. Voto 100 |
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Album che ancora oggi suona fresco e potente..cosa non da tutti...la title track ha un tiro pazzesco,neon nights,flash rockin' man,princess of the dawn,sono pezzi che qualsiasi metallaro degno di questo nome dovrebbe conoscere! |
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Fast as a shark he'll cut out of the dark! He's a killer, he'll rip out your heart!!! Inno generazionale che rompeva qualsiasi barriera sonora fino ad allora conosciuta. Restless & Wild LP capolavoro immortale, a partire dal suo intro che, oltre che ad affermare orgogliosamente l'origine teutonica della Band, dissacrava in un certo qual modo lo stereotipo del crucco. Immancabile nello scrigno dei capolavori del Metal, e non solo quello seminale; di conseguenza, indispensabile nello schedario di ogni appassionato del settore. Con qualsiasi delle due copertine, xchè qua è la Musica a parlare. |
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Senza ombra di dubbio il miglior album Heavy Metal mai partorito in Germania e sicuramente uno dei piu' rappresentativi lavori di puro metallo cromato di ogni tempo...Non c'e' un solo filler in tutto il disco ma anzi si sprecano gli highlights...Un CAPOLAVORO che ha superato le barriere del tempo entrando direttamente nella LEGGENDA !! |
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Ai bei tempi che furono le etichette non erano così importanti ,questo era Metal a pieno titolo e a tutti gli effetti. Grandi gli Accept di Udo, ottimo album in toto. |
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Anche x me come detto da altri ”Fast As A Shark” è una delle piu’ belle canzoni metal e un tipico esempio di speed, genere che amo molto. X il resto lo trovo un grande album di massiccio heavy metal anni 80, sound un po’ vintage ma dal fascino senza tempo. Bellissime anche Don’t Go Stealing... e Flashing... Nostalgia incredibile!!!  |
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Un album storico. L'inizio del Power metal. Già praticamente perfetto. Il suo unico difetto? L'essere stato imitato e copiato e quasi mai superato. Soprattutto in sincerità! |
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Album storico del metal.grande anche metal heart! |
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Che meraviglia. ...uno dei capolavori del metal |
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Album favoloso di una band altrettanto favolosa. Non per far polemica, ma mi sono fatto due risate leggendo il primo commento che risale a 10 anni fa. Era sarcasmo, vero? Aggiungo due punticini per premiare la seminalità del disco che avrà per il power e premio il sound granitico, cosa non comune se si guarda l'anno, Credo non serva nominare o descrivere ogni canzone, le prime due e l'ultima sono degli inni ottantiani (e non solo). |
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Bellissimo' Fast as a shark' uno dei pezzi più belli del metal |
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Uno yodel gracchiante, un riff violentissimo, una batteria alla velocità della luce, ecco a voi Fast as a shark. Un inno metal come pochi se ne sono incisi. Belle le cadenze intriganti di Shake your head ed in generale ogni brano è una stilettata ben assestata. Voto 80 |
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Disco della madonna....voto 92! |
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Grande ed eclettico lavoro, anticipatore di sonorità sviluppatesi in seguito, e quindi avanguardistico e raffinato al tempo stesso. Mi aggiungo all'esortazione di The Sentinel, nel riprodurre la copertina con le due chitarre infuocate, molto rappresentative dello stile potente e graffiante di questa grande band. |
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Mettete l'altra copertina nell'anteprima, quella europea, molto pià bella. |
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Credo che il voto sia troppo basso.Si tratta di un album epocale,perchè dara' lo spunto per il Thrash e soprattutto il power e speed metal,senza considerare che è uno degli album metal piu' feroci di sempre..basta la furia sanguinaria di fast as shark,la foga della title track e la sfuriata di neon knights,a consacrarlo nell'olimpo dei grandi del Metal. |
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Gran disco, ottima recensione. |
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Capolavoro punto e basta !!!! L'effetto che faceva sentire fast as a Shark nel 1982 era shoccante un disco imprescindibile una ricetta tedesca fenomenale un po' di judas priest un pizzico di acdc e un pizzico di scorpions e molto di loro stessi tutti i brani sono di buon livello e molto degli stessi sono strepitosi immortali come l title track e la sopracitata fast as . Grandissima band grandissimo udo !!! Certo chi lo ha scoperti più avanti dopo essere passato attraverso le varie correnti trash death grind e Black metal è chiaro che non può capire che cosa fossero all'epoca ma addirittura dire grande schifezza mi sembra assurdo . I gusti non si discutono ok ma quando uno non capisce un cazzo di musica non capisce un cazzo neanche questo si discute . |
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Che voce strepitosa il vecchio Udo, mi sto ascoltando Burning dal vivo, emblema per eccellenza di che come deve essere un cantante heavy metal nell'accezione più pura del termine. |
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Veramente grandiuoso, peccato non si siano eguagliati dopo |
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No eccolo .......Capolavoro da avere assolutamente ,,,grandioso !!!!!! |
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Conobbi tardi questo album, in pieno delirio thrash... La sua carica devastante riusciva a farmelo ascoltare, quasi unica eccezione dell'epoca, in mezzo ai vari rappresentanti del genere più estremo. Anche Breaker è un ottimo disco, ma questo mi è sempre piaciuto di più. Comunque, gusti personali a parte, non posso che confermare quanto scritto da Raven: nel 1982 Restless & Wild era quanto di più duro si potesse ascoltare, assieme a Jaguar, Venom e pochissimi altri. |
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ottimo, ma anche i due precedenti non scherzano affatto |
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Non sono moto d accordo speed metal erano stati catalogati i Metallica , mentre gli ACCEPT Heavy Metal , però magari mi sbaglio . |
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Infatti , all'epoca ERA lo speed  |
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Per quello che mi riguarda IL disco degli Accept; all'epoca veniva catalogato speed - di sicuro sarà l'abc per il power teutonico mid-eighties e oltre |
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Grandi ACCEPT , mi era piaciuto moltissimo questo vinile |
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...mi pare proprio che qui STAVE HARRIS abbia copiato qualcosina(guarda Flash Rockin' Man)...2 minutes to midnight...scandaloso... |
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C'è Fast as a shark. Solo per questo motivo è un'acquisto irrinunciabile. metal heart e balls però sono nel complesso superiori. |
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Immenso. Una dei capisaldi del Metal europeo e mondiale. Gli Accept sono uno dei migliori gruppi mai nati dalla fertile terra tedesca, e con questo disco hanno scritto la storia. Da avere insieme a Balls to the Wall e Metal Hearth, e avrete una triade perfetta! 95/100 |
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Breaker è un album che prima o poi inseriremo certamente nel DB. |
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Disco meraviglioso, come detto dal sempre ottimo Raven il ruolo degli accept nel metal è stato importantissimo anche se sono stati sottovalutati. R.A.W. lo adoro ma come ho avuto modo di scrivere per me Breaker resta il capolavoro! Voto ok! |
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Disco grandioso. Princess of the Dawn é un inno al metallo! |
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Disco seminale come pochi, ogni canzone un centro. Lavori così oggi possiamo solo sognarceli. CAPOLAVORO. |
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I primi 65 secondi di "Neon nights" sono da dimenticare; per il resto è un album titanico, che regge il confronto, almeno per quel che riguarda il suono, con "Screaming for vengeance" dei Judas Priest. Anch' io preferisco la copertina con le chitarre che bruciano, rappresenta il platter molto meglio di quella originale. |
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Sono io che mi devo scusare: avrei dovuto segnalare l' errore a segnalazioni@metallized.it. |
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Per MH è vero, evidentemente nel trascrivere il pezzo ho fatto confusione con Breacker, sorry. |
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Era solo un modo per dissacrare e demolire quel periodo, tranquillo. Per ciò che riguarda l'82, ora è facile parlare con migliaia di uscite a disposizione, ma allora con poche centinaia e solo poche decine a disposizione era un'altra cosa. |
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Ma che senso ha cominciare il platter con una canzone popolare DEGLI ANNI 30?? Mi auguro che non sia un riferimento occulto al nazismo, dato che, nella Germania di quei tempi, anche quello era piuttosto "popolare". |
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Mi sono accorto che c' è in lizza anche l' intro di "heavy metal breakdown" del becchino teutonico (album: heavy metal breakdown, 1984, come powerslave). I Digger ed i Maiden hanno avuto la stessa idea? O hanno copiato? E da chi? Ribadisco il mio boh! |
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Due cose: 1) anch' io do ragione ad angelwitch, perchè CE L' HA. 2) ho notato che l' intro di "flash rockin' man" è piuttosto somigliante a quello di "two minutes to midnight" della vergine di ferro (album: powerslave, 1984): possibile che i Maiden abbiano copiato dagli Accept? Inoltre ci sono somiglianze anche con l' intro di "swords and tequila" dei Riot (album: fire down under, 1981) e con quello di "wasted" dei Def leppard (album: on through the night, 1980). Tutte coincidenze? Boh! Resta il fatto che questo modo di riffare ha segnato un' epoca. |
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L' unica cosa che non mi piace di questo disco è la copertina: ma perchè Udo strapazza un suo compagno quando i membri di una band devono sforzarsi di andare d' accordo tra loro (o almeno dimostrarlo)? Molto meglio la copertina dell' edizione in cd, quella con le due chitarre che bruciano. Ah, dimenticavo: ha ragione angelwitch per quel che riguarda metal heart. |
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Un momento: ma "Metal heart" non è uscito nel 1985, cioè tre anni dopo di RAW? Mi risulta che RAW sia stato preceduto dall' omonimo album d' esordio "Accept" del 1979, da "I' m a rebel" del 1980 e da "Breaker" del 1981, o mi sbaglio? |
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Definire "grande" il 1982 mi sembra un tantino esagerato: è certamente stato un anno molto positivo, ma non credo lo sia stato così tanto da definirlo addirittura "grande". Del resto, oltre all' album recensito, "The number of the beast" dei Maiden, "Screaming for vengeance" dei Priest, "Filth hounds of hades" dei Tank, "Borrowed time" dei Diamond head, "Wiped out" dei Raven, "Black metal" dei Venom e "The unexpected guest" dei Demon, cos' altro è uscito, di veramente interessante, nell' 82? Se proprio vogliamo cercare il pelo nell' uovo ci sarebbe anche l' album d' esordio dei Motley crue ("Too fast for love"), ma vale davvero la pena prenderlo in considerazione? |
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