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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Accept - Balls to the Wall
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( 11478 letture )
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La band teutonica degli Accept merita certamente di essere ricordata come fondamentale tra quelle che hanno dato un contributo notevole allo sviluppo del movimento heavy europeo. Reduci dal successo ottenuto da Restless and Wild (Fast As a Shark è una pietra miliare dello speed metal), con il successivo Balls to the Wall i tedeschi fecero un notevole passo in avanti come produzione e maturità compositiva, ma probabilmente persero un po’ di immediatezza ed istintualità, tanto che il precedente LP rimane complessivamente superiore a questo per merito della sua ferocia non mediata. Il top sarà poi raggiunto dai nostri con l’equilibrio formale e compositivo di Metal Heart, sintesi perfetta dell’una e dell’altra faccia della medaglia.
Balls to the Wall è comunque da ricordare per parecchi motivi. Innanzitutto è un ottimo album, denso di soluzioni indovinate, riff assassini, ottimi soli di un chitarrista come Wolf Hoffmann che probabilmente avrebbe potuto raggiungere una popolarità maggiore viste le sue qualità ed un discreto artwork firmato Deaffy. L’album era forse calante dal punto di vista qualitativo nella parte centrale, ma con una sua peculiarità che lo rende tuttora interessante per gli storici ed i semplici appassionati. Si poteva notare infatti una evoluzione netta dei testi rispetto alle prove precedenti, sia come tematiche sviluppate -almeno a tratti- sia dal punto di vista della fluidità di scrittura, e questo causò una certa discussione tra i fans della band, molti dei quali rimasero un po’ spiazzati. Tra le note di backcover infatti si poteva leggere la dicitura: “All lyrics written by Accept and Deaffy”, ma nessuno sapeva chi potesse essere questo Deaffy, pareva solo abbastanza evidente che doveva essere lui il responsabile del miglioramento dei testi. Oltre ai consueti argomenti come sesso, vita da rocker, ecc., adesso trovavano spazio su questo vinile -che doveva originariamente essere un concept- anche coscienza del proprio essere, autodeterminazione, libertà, religione; tutti temi poco sviscerati in ambito hard’n’heavy. Il mistero sull’identità di Deaffy si è trascinato a lungo, ma alla fine egli, anzi ella, è stata identificata come Gaby Hauke, la manager della band poi sposa di Hoffmann, un personaggio schivo ed amante della privacy, cui gli Accept e molti altri devono molto e che preferiva rimanere dietro le quinte per lasciare la ribalta ai musicisti.
La sua influenza è palese fin dal mid-time dell’opener Balls to the Wall, marziale ed anthemico inno alla libertà ricco di pathos di stampo germanico, che raggiunge il parossismo al sibilare di Udo che proclama Show me the Sign of Victory. Opportuno il decrescere dell’adrenalina con la più canonica London Leatherboys, che rimanda nell’impostazione di I’m a Rebel, come del resto altri episodi dell’album. Di spessore diverso Fight It Back, di ispirazione abbastanza priestiana, con Udo sugli scudi e un buon solo di Hoffmann. Quest’ultimo, come da tradizione, ne disseminerà molti altri tra questi solchi e sempre con grande criterio. Il trittico composto da Head Over Heels, Losing More Than You’ve Ever Hade Love Child è formalmente molto elegante, ma non completamente riuscito. Nei tre pezzi in esame manca infatti la zampata decisiva, quel quid particolare che rende un brano più che un ottimo esercizio di stile, pur essendo tutti ben oltre la sufficienza. Più tradizionalmente acceptiana Turn Me On, in cui Dirkschneider offre con classe ad una ragazza quanto di meglio possiede e non si tratta dell’ugola. Losers and Winners e Guardian of the Night sono ambedue quadrate ed incisive, portando con la giusta tensione alla conclusiva Winter Dreams, “tedeschissima” power ballad adatta anche ad essere smerciata come singolo. Piacevole, ma non certo il pezzo più rappresentativo di Balls to the Wall. L’album sarà un enorme successo, raggiungendo lo status di disco d’oro in Canada e negli Stati Uniti, portando alla band la fama vera e propria, prima decisamente più contenuta e limitata in parte maggiore al vecchio continente.
Meno pesante, ma più raffinato del precedente Restless and Wild, questo quinto lavoro degli uomini di Solingen rappresenta sia la loro consacrazione, che una importante testa di ponte verso altri due album di grande rilievo e verso una carriera che, tra battute d’arresto clamorose, cambi di formazione, addii e ritorni, ha segnato la storia del metal europeo. Generalmente identificati con la malefica figura di Udo, gli Accept di Balls to the Wall potevano contare anche su una coppia di chitarristi eccellenti come Wolf Hoffmann ed Hermann Frank e, a ben guardare, non è un caso che le carriere attuali del cantante e dei due strumentisti, da tempo separate, vedano gli Accept senza Udo ben più vivi artisticamente del solista.
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VOTO LETTORI
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85.18 su 162 voti [
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Per me è il miglior lavoro degli Accept, sebbene meno duro e diretto del precedente F&F, questo è un lavoro più articolato e maturo. Ottimo suono e testi variegati e tematiche non scontate per quegli anni. Pezzi come Losers&Winners, Fight it back o Love Child entrano in testa senza se e ma. Sezione ritmica da paura e la chitarra di Hoffman in spolvero. Winter Dreams ballad straordinaria. Voto 92 |
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Questo, insieme al precedente e al successivo, forma il trittico di capolavori totali degli Accept... poi c\'è chi preferisce uno piuttosto che un altro, e io personalmente metto al vertice assoluto proprio \"Balls To The Wall\". Mio album preferito di questa band leggendaria, non una canzone sottotono, tutte meravigliosamente anthemiche, con refrain irresistibili da cantare col pugno al cielo e con assoli davvero superlativi. Puro roccioso HEAVY METAL della migliore qualità, gioielli di metallo rombante come la \"militaresca\" title-track, \"London Leatherboys\", \"Head Over Heals\", \"Losing More Than You\'ve Ever Had\", \"Love Child\", \"Losers And Winners\", \"Guardian Of The Night\"...praticamente le sto nominando tutte, tutti inni metal che danno una carica assurda e che rimangono in testa per non uscire più ad ogni fottutissimo ascolto!!! |
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Per quanto riguarda questo album si tratta di un lavoro meno furioso e d'impatto rispetto al precedente;ci sono pezzi mid tempo marziali ma possenti e massicci.Pezzi come:balls to the wall,london leayherboys,love child,head over heelse,losers and winners,entrano di diritto nella storia del metal. |
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@The Cowboy;,ti posso assicurare che ho amici che nemmeno conoscono la band ed altri che conoscono solo due o tre pezzi... |
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Bello, quasi più elegante del furioso Restless and Wild. Dalla potentissima Balls to the Wall alla magnifica Head Over Heels, dalle sciabolate di Losers and Winners alla epica Guardian of the Night o al gioiello Winter Dreams (dotata di una sensibilità straordinaria) ogni brano ci regala emozioni diverse. 80 |
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Phil3185 stavo leggendo i tuoi commenti e sinceramente non so chi possa ritenere Hoffmann sottovalutato da chi ascolta metal, e' il classico guitar metal, con scale armoniche più dure dei Maiden e abbastanza in linea con quelle Pristiane, ma ovviamente con uno stile suo, in certi punti diventa travolgente, da cavalcata della valchirie |
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Phil3185 stavo leggendo i tuoi commenti e sinceramente non so chi possa ritenere Hoffmann sottovalutato da chi ascolta metal, e' il classico guitar metal, con scale armoniche più dure dei Maiden e abbastanza in linea con quelle Pristiane, ma ovviamente con uno stile suo, in certi punti diventa travolgente, da cavalcata della valchirie |
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Phil3185 stavo leggendo i tuoi commenti e sinceramente non so chi possa ritenere Hoffmann sottovalutato da chi ascolta metal, e' il classico guitar metal, con scale armoniche più dure dei Maiden e abbastanza in linea con quelle Pristiane, ma ovviamente con uno stile suo, in certi punti diventa travolgente, da cavalcata della valchirie |
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Phil3185 stavo leggendo i tuoi commenti e sinceramente non so chi possa ritenere Hoffmann sottovalutato da chi ascolta metal, e' il classico guitar metal, con scale armoniche più dure dei Maiden e abbastanza in linea con quelle Pristiane, ma ovviamente con uno stile suo, in certi punti diventa travolgente, da cavalcata della valchirie |
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Phil3185 stavo leggendo i tuoi commenti e sinceramente non so chi possa ritenere Hoffmann sottovalutato da chi ascolta metal, e' il classico guitar metal, con scale armoniche più dure dei Maiden e abbastanza in linea con quelle Pristiane, ma ovviamente con uno stile suo, in certi punti diventa travolgente, da cavalcata della valchirie |
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@Fabio Rasta,le tue analisi degli album le trovo molto interessanti sai?riesci a sintetizzare molto bene il contenuto degli album.Questo è sicuramente un grande album ma effettivamente cè qualche filler(turn me on,losing more than you have),ma basta la title track e i restanti brani che sono una vera mazzata..meno sparati rispetto all'album precedente ma piu' compatti e pesanti. |
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@Fabio Rasta,le tue analisi degli album le trovo molto interessanti sai?riesci a sintetizzare molto bene il contenuto degli album.Questo è sicuramente un grande album ma effettivamente cè qualche filler(turn me on,losing more than you have),ma basta la title track e i restanti brani che sono una vera mazzata..meno sparati rispetto all'album precedente ma piu' compatti e pesanti. |
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Riconferma della purezza di intenti di questi beniamini del Metal. recensione + che esaustiva: meno pesante e + raffinato. Si cercano altre soluzioni (che culmineranno nei due seguenti) x non restare impigliati nella trappola di band spaccatutto. Qualche momento basso di troppo x competere con Restless & Wild; le mie preferite le prime due e le ultime tre, x dire. |
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Il crescendo di Fight it back è pericoloso, ti sale una rabbia, una ferocia che metà è abbastanza. |
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Per fartelo capire ora ti raccontano la parabola dei voti a scuola |
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Sono rientrato perché ho dimenticato di dire una cosa importante!
Ma come si fa a dare un 83 su 100 a questo vocabolario musicale su un sito che si chiama Metallized??
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Approfittando della reclusione ho già preparato il dischetto per domattina che metterò a palla durante il mio allenamento fisico..... Ragazzi ciò questo degli Accept non è soltanto un grandissimo lavoro.... Per me è molto molto di più..... Questo è un monumento immortale dell'HM.....è una lezione di come deve essere fatto il Metal.....per fortuna spesso riesce fuori la mia indole da Defender..... Mi addormenteró felice!
Viva le Accette! |
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Gli Accept avevano e continuano ad avere,a differenza di altre band anche blasonate,un sound incredibilmente duro.In Particolare le chitarre sono proprio rocciose e massicce,inutile sottilineare che Wolf Hoffmann e' un guitar hero sottovalutato.. |
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,R & w e' il migliore, poi questo secondo me e' migliore di R.R., ma perxhe' qualcuno provi a spiegare come mai vennero in italia con i dokken, ed i secondi vennero presi cime dei balordi, ma dai under lock and key amnazza r.r. Come e quando vuole.alcuni ebbero dubbi su metal heart, e questo e' l ultimo dei dischi storici nel loro solco. Insomma alla fine. R&w. Metal heart, questo, poi r.r. , tralasciando i primi, bisognerebbe incrociare alcune storie degli scorpioni |
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Anche per me restless and wild è migliore, ed anche Metal Hearth e Russian Roulette, per miei gusti, qui comunque c'è' Balls to the Wall una canzone capolavoro, non solo per come è suonata e cantata da Udo, interpretazioni sia strumentali che canore da capogiro, con riffs e assoli che hanno fatto epoca, ineccepepibili sotto tutti i punti vista, ma anche e soprattutto una song dal significato politico immenso, comunque la si voglia interpretare, a mio parere ha una forza espressivo-simbolica dalla portata immensa, vale più questa a mio parere che mille canzoni anarko punk, distruggere tutti i muri politici , economici, societari, che ci vogliono prigionieri e separati, canzone dall'impatto enorme, c'ha provato persino Miley Cyrus ad emulare il grande Udo, ma Udo il muro con la palla e le palle l'ha sfondato, lei è rimasta sfondata, ed ha pianto, che non ce lo sapeva che giocare con mazza e palla d'acciaio si poteva fare male, molto male!? ( non cercate doppi sensi 0h!) ben gli staahahahah! . A parte gli scherzi , questo rimane comunque un ottimo album, compresa la bellissima, espressivamente parlando, Winther Dreams, una ballad sorprendente.Voto:90. |
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Acquistato sulla fiducia dopo 'Restless and wild' non mi ha mai entusiasmato. Pezzi come come 'Fast as a shark' e princess of the dawn' qui se li sognano |
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@ Metal Shock : mi sono andato a leggere le review degli ultimi album degli accept per riprendere il bandolo della matassa. Ne parlano bene, anche del singer. Vedrò di approfondirli sul tubo .... poi deciderò il da farsi. Alla prossima ! |
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@Rikbay: io ti consiglio di ascoltare e valutare bene gli ultimi tre album con Tornillo alla voce perche` non hanno niente da invidiare ai dischi del passato, anzi. Inoltre non sara` Udo, ma Tornillo fa la sua porca figura e anzi per me oggi canta anche meglio. |
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Concordo anch'io sul fatto che da breaker a objection gli accept abbiano realizzato album di altissima qualità. Poi anche loro sono incappati con la separazione del singer storico e così addio a un'altra band. Nel bene e nel male il singer è come un marchio di fabbrica, identifica subito il gruppo. Oramai ho perso il conto di quanti gruppi ho cancellato ....scusate per l' OT , ma gli accept erano una huge band ..... |
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quella che va da breaker a russian roulette è una cinquina semplicemente leggendaria.balls to the wall però ha a parer mio la caratteristica di nno aver nessun filler (a differenza di restless , metal heart ecc ) e quindi -nel complesso- una qualità piu omogenea. secondo me merita 90, head over heels pura leggenda |
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Album spettacoloso che insieme a Metal Heart rappresenta...x me la summa dei tedesconi!!non c'entra nulla ma quanto spacca Mikey Rourke che sul suo furgone incazzatissimo canta Balls to the Wall...in The Wrestler...grandissimi. Oggi ho trovato Metal Heart a 5 euro ...il prossimo spero sia questo |
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Album gigantesco, con vere perle del metal. Anch'io alzerei un po' il voto. 90. |
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Che meraviglia questo grande capolavoro immortale degli accept, must have di tutte ke collezioni metal che si rispettino. Altro che 83, mih che robbbbba... Voto: 95. |
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Altro grande album,sebbene leggermente inferiore al precedente.. |
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Balls to the Wall che pezzo! album da avere nella collezione... |
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Uno dei capisaldi assoluti del metal e anche uno dei quattro pilastri degli Accept. |
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1983: dopo lo spettacolare "R&W", i teutonici Accept ci regalano questo pezzo da novanta. "Capolavoro" è spesso un vocabolo abusato, ma sicuramente non lo è per questo disco magnifico, che in pratica non ha un solo momento di stallo: 10 tracce di puro metallo europeo. 93/100 (La titletrack fa parte della colonna sonora del film "The Wrestler" insieme a molte altre canzoni Hard n' Heavy. Un motivo in più per vedersi quell'ottimo film). |
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Capolavoro del metal classico anni 80 , manca la recensione del mio preferito Restless And Wild , molto grave . |
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I voti oltre 80/100 sono bassi... caspita, se lo avessi saputo ai tempi della scuola mi sarei ritirato dopo la quinta elementare. Per armonizzare meglio il tutto col tuo sistema di votazione proporrò alla redazione di passare al sistema millesimale, contento? |
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Lasciamo stare il voto come al solito basso. Per me, Balls to the Wall è Metal Heart sono i migliori album di questa band tedesca. Balls to the Wall, dieci tracce, dieci capolavori. La musica è davvero fantastica, le chitarre sono veloci, il basso è forte, i tamburi sono selvaggi e la voce è molto aggressiva. Tutto questo fa di questo disco un CLASSICO dell' Heavy Metal!!!!!!!!!!! L'album inizia con "Balls To The Wall": un inno rock e il più famoso brano degli Accept, il riff è LEGGENDARIO. Intensa e selvaggia !. Poi "Londra Leatherboys" è l'essenza della band: acciaio puro e Rock And Roll . Il disco prosegue con "Fight It Back", una canzone "veloce" Old School puro Heavy / Speed Metal. "Head Over Heels" è uno dei miei preferiti. Un intro di basso si trasforma in una canzone potente ma piena di sentimenti Heavy Metal. Peter Baltes e Wolf Hoffmann nel loro momento più importante in questo disco. Grande musica, testi intelligenti = Heavy Metal classico. "Love Child" è una canzone famosa, melodica come "Midnight Mover" da "Metal Heart" è una grande Heavy / Rock canzone con chitarre forti e un coro magnifico. "Turn Me On" con , due chitarre furiose e la voce inconfondibile di Udo. Dopo tutto, "Guardian Of The Night" e "Winterdreams" sono il sigillo d'oro di questo vero e proprio CAPOLAVORO di Heavy Metal. Queste tracce sono potenti e morbide al tempo stesso. Il lavoro dei chitarristi è incredibile. Udo, impressionante. A mio parere, questo disco è un MASTERPIECE ASSOLUTO DEL METALLO. Se non si dispone di questo album, è necessario acquistarlo immediatamente. 97/100 |
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Ehm...parlando di scopiazzamenti andate a sentirvi flash rockin'man su Restless and wild e poi cercate su Powerslave uscito dopo.....grande disco comunque secondo me solo di un pelo inferiore a Metal Heart |
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Capolavoro assoluto!!!! Visti l'altro ieri dal vivo... indimenticabili. Bravi, simpatici, carismatici, innovativi, generosi (23 pezzi)... Il massimo. Viva gli Accept. |
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83 voto giusto. Balls to the wall non è all'altezza di "Breaker" che reputo uno dei 10 capolavori del metal. |
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Balls to the Wall CAPOLAVORO 100 su 100, UN MUST. |
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Certo, ma la valutazione dei classici è cosa diversa, va fatta all'interno della categoria, non è corretto affiancare voti di dischi storici a quelli dei contemporanei che devono essere storicizzati, poi è ovvio che sono d'accordo con te quando dici che la musica è cosa opinabile, a presto  |
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Be, se dai 86 a third moon dei Fire Trails penso che balls to the wall valga almeno 10 punti in più. O no? Comunque, la musica è qualcosa di opinabile; quello che a me sembra eccellente per te può non esserlo ( third moon per me vale max 70). Niente paura. |
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Perchè? A te 83 sembra poco? A me per niente. |
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Ma come si fa dare 83 a uno dei capolavori del metal classico. Gli ACCEPT da breaker a objection overruled non hanno mai sbagliato un album. Senza UDO non hanno senso di esistere. |
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Speriamo , ma senza Udo.... |
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Condivido, album trascinante e ottimamente suonato... speriam di sentire presto il nuovo album in programmazione... |
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Esisterà al mondo una sola persona capace di stare ferma ascoltando Head Over Heels?  |
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Il riff citato nel commento precedente, fateci caso, è praticamente lo stesso di "Electric eye" dei Judas. Questo disco è, come il predecessore, un misto di Judas e AC/DC (come nel predecessore si sentono molto di più i primi dei secondi, per fortuna a parer mio). Meno riuscito del predecessore ma comunque ottimo, solo un pochino più commerciale con quella ballad finale ed il riff iniziale di "Losing more than you' ve ever had", che ricorda i Ratt di "Invasion of your privacy" del 1985. Che questi ultimi abbiano scopiazzato dagli Accept? Sarebbe il colmo! |
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la separazione di Udo dagli Accept dopo la pubblicazione di Russian Roulette, un disco ancora formidabile, ha privato il metal di una band che avrebbe potuto essere a livello di Judas e Iron. Ho avuto la fortuna di vederli live a Milano nell'86 e furono travolgenti. Oltre a Balls to the wall, in questo disco spiccano Head over heels e Losers & winners, il riff di quest'ultima è l'essenza del Metal europeo. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Balls to the Wall 2. London Leatherboys 3. Fight It Back 4. Head Over Heels 5. Losing More Than You've Ever Had 6. Love Child 7. Turn Me On 8. Losers and Winners 9. Guardian of the Night 10. Winter Dreams
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Line Up
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Udo Dirkschneider (Voce) Wolf Hoffmann (Chitarra) Hermann Frank (Chitarra) Peter Baltes (Basso) Stefan Kaufmann (Batteria)
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