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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Savage Grace - Master of Disguise
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( 5435 letture )
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Master of Disguise viene di solito ricordato come uno dei capisaldi del power made in U.S.A. anni 80 e sono senza dubbio molti i vecchi appassionati che lo ricordano con affetto. Il disco, inoltre, è stato costantemente apprezzato anche negli anni successivi restando nei cuori di tanti aficionados del power moderno che lo conoscono, magari da ristampa su CD. Indubbiamente, abbiamo a che fare con un lavoro molto valido, ma parzialmente rovinato da una resa sonora decisamente migliorabile per tutti gli strumenti e in particolare per le chitarre, anche considerando l’anno di pubblicazione. Il fatto è così evidente che non può che influire negativamente sulla valutazione finale di un album che, comunque, contiene ottime cose.
Stabilito ciò, possiamo dire a titolo di cronaca che i Savage Grace si formano a Los Angeles dapprima come Marquis De Sade, ma è già con il loro nuovo nome che arrivano a partecipare nell’82 a Metal Massacre II, segnalandosi come una delle migliori band presenti sul disco e pubblicando, sull’abbrivio del successo ottenuto, tre demo tra l’82 e l’84, ma soprattutto un EP d’esordio intitolato The Dominatress. Master of Disguise, naturale passo successivo, è un altro platter molto compatto, contenente brani tutti più o meno sullo stesso livello, veloci ed aggressivi come si intendevano nella metà degli 80 e cantati con voce non particolarmente interessante, ma decisa, roca, sicuramente adatta alla bisogna. Si segnalano, inoltre, parti di batteria e basso anche qui tecnicamente non eccelse, ma molto vigorose e sopratutto chitarre sugli scudi, anche se come detto, un buon tecnico del suono e probabilmente qualche dollaro in più da spendere in sala d’incisione, avrebbero reso questa uscita forse una delle migliori di quegli anni nel genere. Tutte canzoni “cazzute”, aggressive e solide, tra le quali si segnalano Bound to Be Free, Master of Disguise e Betrayer, ma senza cadute di qualità particolarmente rilevanti tra un brano e l’altro, anzi, mantenendo sempre altissima la tensione di un album che riscosse grande interesse da parte della stampa. A proposito delle chitarre, va segnalato che, a dispetto delle note ufficiali, furono tutte suonate da Chris Logue, sul quale torneremo in chiusura di recensione. Da notare, poi, che molti membri che si sono succeduti nella band si sono segnalati in altri gruppi importanti, quali Agent Steel, Omen, Heir Apparent ed altre. In quel periodo, del resto, l’instabilità della line-up fu il tratto distintivo dei Savage Grace, ed oltre a Mark “Chase” Marshall, alla chitarra ci fu brevemente anche Kurt Phillips dei Witchkiller.
Non si può chiudere senza segnalare una delle cover più brutte e pacchiane della storia del metal (più per la faccia del poliziotto in primo piano che per il resto) e, purtroppo, una spiacevolissima storia che ha coinvolto Christian Logue. Il chitarrista, infatti, sarà arrestato nel 2005, secondo il L.A. Daily News per aver praticato illegalmente medicina oncologica e diabetica alternativa, i cui fondamenti avrebbe appreso in Indonesia, senza averne titolo alcuno secondo la legge, col nome di Dr. Richard Santee. Il nostro offriva guarigioni miracolose a pagamento (a quanto pare 350 dollari per una visita e 1000 per una cura), ovviamente senza fondamento. Sarà riconosciuto colpevole di dieci imputazioni tra cui frode, falsa identità con possesso di carte di credito e di previdenza sociale a nome di Richard Santee e Ricardo Santini e, tanto per gradire, anche detenzione di armi da guerra, granate comprese, anche se praticamente inservibili. Che dire? Meglio ascoltare il disco e non pensarci. Quello vale ancora la pena di ricordarlo.
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16
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Leggo commenti del tipo...produzione non all\'altezza, non si sentono le chitarre...cantante non adatto. Vi meritate la sordità!!! |
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15
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No, mi sono confuso con After the fall.... comunque non cambia il mio parere. |
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14
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Capolavoro del Metal, ho ancora il vinile originale, per me merita un 90 secco. |
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13
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La cover è magnifica e non tanto per il fatto che alla Moto Guzzi ci lavoro da 24anni. |
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12
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Reato non posserderli. Poi insieme a Witchfinder General per quanto riguarda la scelta delle cover tra le migliori del firmamento metallico, eh difficile scegliere |
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11
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I savage grace furono considerati tra i migliori esecutori di speed metal e questo album ne è la conferma. A parte la pessima produzione, le guitar si sentono a malapena, per il resto siamo di fronte a un valido album figlio del suo tempo. Per chi fosse interessato la versione remaster suona decisamente meglio senza aver snaturato il sound originale. Anche con questo album c'è un piccolo pezzo di storia dell'heavy metal (imho) |
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10
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Sound troppo datato e scadente. Cantante non adatto per voce. Per il resto "Master of Disguise" è un capolavoro come troppi uscivano all'epoca e rimanevano "cult album". |
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9
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Su questo album scrissi una recensione anni e anni fa su una webzine oramai scomparsa. Mi ricordo ancora una frase: " Se gli Omen venivano considerati gli Iron Maiden sul campo di battaglia, questi allora chi cacchio sono ?? " . Comunque un album dalla potenza devastante e il cantante era un vero demonio, purtroppo durò solo questo lp e poi se ne persero le tracce. Ci penso io ad alzare la media dei voti ! |
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8
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Il Metal ! Dopo Fear my way non c'è più niente ! |
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7
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Bravo InvictuSteele, cazziali tutti voto lettori 66 è vergognoso |
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6
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Questa era una band speed metal semplicemente stupenda. Preferisco After the fall (87) ma anche questo disco è magnifico (82). Chi è che vota a cazzo certe perle? Mi riferisco al voto lettori... sarebbe il caso che approfondissero la storia del metal, al posto di ascoltare le solite 7-8 band per 40 anni. |
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5
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Disco stupendo e band bravissima , godo ancora adesso dopo 30 anni di ascolto . Il bassista è mostruoso al pari del drummer . per me il massimo in campo speed. Voto 90 |
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4
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Questo disco è il Metal incarnato, da avere tutti. La canzone Fear my way è il top dell'esaltazione. |
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3
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Buona band Raven, all'epoca sponsorizzati come i Maiden a 45g, forse preferisco 'After the Fall' ma siamo li. Complimenti per l'aneddoto finale: direi più che mai 'false metal' eheh |
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2
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per la cove: de gustibus. Per il resto: incredibile vero? |
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1
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Grandissimo gruppo e grandissimo disco! Così come altrettanto magnifico è l'ep The Dominatress (... io amo queste copertine!!!) Non sapevo della storia del processo per frode con infinite imputazioni. Incredibile!! Grazie per lo scoop giormalistico! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Lion's Roar 2. Bound to Be Free 3. Fear My Way 4. Sins of the Damned 5. Into the Fire 6. Master of Disguise 7. Betrayer 8. Sons of Iniquity 9. No One Left to Blame
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Line Up
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Mike Smith (Voce) Christian Logue (Chitarra) Mike Marshall (Chitarra) Brian East (Basso) Dan Finch III (Batteria)
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RECENSIONI |
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