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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Exarsis - The Brutal State
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( 1743 letture )
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Uno dei limiti più evidenti del movimento thrash underground ottantiano è sempre stato rappresentato da un'eccessiva ripetitività di fondo: persino i titani del settore, dopo aver sperimentato ogni forma di evoluzione del genere, hanno dovuto ripiegare un po' per moda e un po' per esigenza artistica su altri lidi stilistici, onde evitare di essere risucchiati dal grande smottamento novantiano. I greci Exarsis si rifanno in tutto e per tutto alla miriade di band del sottobosco ottantiano, acquisendone pregi e difetti: a cominciare proprio dalla contraddittoria coesistenza di energia straripante ed originalità risicata, un prezzo da pagare quasi dovuto per chi opta per un determinato tipo di sonorità revivaliste.
Sorti nel 2009 e debuttanti nel 2011 con Under Destruction, i Nostri propongono un sound tiratissimo e nervoso, caratterizzato dalla voce al vetriolo del singer, acutissima e personale; il cantante si presta a concitate invettive orali, innescate su canovacci ritmici rapidissimi ed esaltati da una produzione moderna e compatta. Non c'è un istante di sosta, si corre a perdifiato tra assoli fulminei (generalmente brevi e squillanti) e classici riff thrash, tronchi e ripetuti allo sfinimento su sferzanti ritmiche a rincorsa; altrettanto canonici sono i cori di supporto piazzati copiosamente qua e là (non troppo diversificati gli uni dagli altri, bisogna dire). Ma del resto quello della varietà è il tallone d'Achille del platter, che nel suo corpo centrale si ridimensiona clamorosamente: le canzoni iniziano a somigliarsi pericolosamente, nella forma e nella sostanza, e soprattutto le linee vocali appaiono statiche e prive di refrain caratterizzanti, praticamente orientate all'hardcore (non fosse per la timbrica acuta del cantante). A metà tracklist il disco ha già detto tutto: non c'è più nulla da aggiungere, la ricetta viene compresa ed assimilata fin troppo facilmente; il giudizio complessivo rimarrebbe il medesimo anche senza l'ascolto delle tracce rimanenti. A conti fatti l'adrenalinica Mind Poisoning potrebbe essere il brano più avvincente del lotto, ma solo perché scelto come opener: l'omogeneità è fin troppo marcata, e nessun episodio resta impresso al termine dei quasi quaranta minuti globali di questo The Brutal State.
Le strutture delle canzoni sono molto scarne e dirette, semplici, lineari e nervose; tutti i musicisti sono autori di una buona prova, senza cali o picchi vistosi: le chitarre sono taglienti nel riffing e nei solos, il drumwork è puntuale e martellante, il basso ordinato e la voce sufficientemente acuminata -anche se eccessivamente ripetitiva, come detto- per scatenare un po' di moshpit. Prodotto orgogliosamente retrò, che farà la gioia dei puristi e degli amanti delle sonorità non troppo elaborate ma che, viceversa, suonerà parecchio monotono alle orecchie degli ascoltatori più esigenti.
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3
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D'accordissimo con l'ottimo rino. Addirittura, gli preferisco il loro primo under destruction... La produzione moderna di questo sembra accentuarne la piattezza stilistica delle composizioni... |
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2
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Davvero ben suonato e ben prodotto, roba per nostalgici -come me-, peccato che il cantante sembri un Sean Killian bambino.... |
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1
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Non sono daccordo con la recensione, secondo me si tratta di una delle più belle realtà partorite dalla cosidetta new wave of thrash metal, assieme a bands come Vektor, Violator e ultimissimi Fueled by Fire. Concordo sul fatto che l'originalitòà non è siail forte di queste bands, ma ripagano ampiamente con la genuinità e la qualità della proposta, oltre che con una sana dose di Thrash metal come da anni non si sentiva. Aggiungo che gli Exarsis musicalmente sono molto preparati, soprattutto i chitarristi (autori di un lavoro ritmico e solista veramente coi fiocchi e tutt'altro che minimalista) e la voce è sicuramente un tratto distintivo forte: o la si ama o la si odia....a me personalmente piace e credo che contribuisca a farli emergere dalla massa, sembra una sorta di Sean Killian ancora più acido e acuto. Secondo me chi ama le sonorità bay area di bands come Exodus e Vio-lence dei primi dischi dovrebbe dare almeno un ascolto a questo disco. Voto 90!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Annihilation...Proceed!!! 2. Mind Poisoning 3. Addicting Life Waste 4. Vote For Crisis 5. Dying Earth 6. Toxic Terror 7. Surveillance Society 8. Apathy, Ignorance, Oblivion 9. Suicide Disorder 10. Under Destruction
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Line Up
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Alex (Voce) Christos T. (Chitarra) Panayiotis (Chitarra) Christos P. (Basso) Giorgios (Batteria)
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