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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Quando tutto era ancora agli inizi, gli stili e le correnti musicali si evolvevano alla velocità della luce, esaurendo la loro spinta innovativa nel breve volgere di pochi anni. I canadesi Anvil sono considerati ancora oggi una band progenitrice di sonorità veloci e power-oriented, avendo influenzato gran parte dei gruppi thrash di prima generazioni ed avendo posto importanti tasselli anche in ambito speed metal; all'epoca del loro terzo album Forged in Fire, tuttavia, le nuove leve erano in corsia di sorpasso. A distanza di pochi mesi sarebbe uscito Kill'Em All, che avrebbe reso innocue le scorribande dei quattro di Toronto, la cui influenza primaria rimarrà dunque impressa nei solchi dell'epocale Metal On Metal dell'anno prima. Forged in Fire ne riprende e ne irrobustisce le linee guida, improntando su uno spesso guitar-working la direzione metallica delle varie composizioni: brani come Free as the Wind o Never Deceive Me mostrano chiaramente la forza e la potenza esalata dai riff di Dave Allison o degli assolo di Steve "Lips" Kudlow; quest'ultimo alle prese anche con linee vocali elettrizzanti e dinamiche. Kudlow non è dotato di una voce particolarmente tecnica, ma il suo vocione forte e pulito scandisce per bene tutte le parole e suona perfetto nell'intelaiatura di base del classico Anvil-sound. Il tutto viene saldato in brani semplici e diretti ma assolutamente veraci, a tratti addirittura veementi (le esplosive Shadow Zone e Motormount sono gli episodi migliori del lotto), i quali non esitano talvolta a mostrare le proprie radici hard rock (come nel caso della stessa Never Deceive Me). Le composizioni meno tirate (la titletrack, Butter-Bust Jerky, Future Wars, Hard Times - Fast Ladies e Winged Assassins) tradiscono invece una longevità meno marcata e mostrano vagamente il fianco all'incedere dei decenni, pur risultando comunque gradevoli; anzi, forse proprio quel fascino retrò garantisce loro l'affetto incondizionato dei puristi.
Passando in rassegna le dieci tracce, ci si accorge di come il platter parta claudicante, con l'opener e titletrack Forged in Fire che si muove pesante e solenne, ma troppo lenta e mai capace di decollare per davvero; molto meglio va con Shadow Zone, una canzone esplosiva, veloce, caratterizzata da un mood scoppiettante e da un assolo al fulmicotone. Non è affatto male neanche Free as the Wind, un riffone poderoso ed un grandissimo lavoro delle chitarre in bell'evidenza, mentre Never Deceive Me mostra le reminescenze classiche del quartetto e si pone come un hard rock dai ritmi piuttosto blandi. Butter-Bust Jerky, Future Wars, Hard Times - Fast Ladies e Winged Assassins sono mid-time dallo stile inequivocabile, piacevoli ma non irresistibili: arcigni, quadrati e potenti, esse mostrano le loro carte migliori nel riffato e nelle sezioni soliste, sempre trepidanti. Make It Up to You è l'episodio più melodico del full length, caratterizzata da lunghi assolo e vocals catchy; Motormount, infine, è una mazzata cruda e contraddistinta da un feroce martellamento batteristico, oltre che da linee vocali più aspre e aggressive che mai.
Lo stile della band canadese è inconfondibile e prominente fin dal primo ascolto, evidente nello stile chitarristico di Kudlow e nei suoi ampi sprazzi solisti come nelle sue vocals a tratti epiche; l'energia sprigionata è sempre parecchia, anche se il lavoro sembra leggermente inferiore rispetto al predecessore e, a conti fatti, avrà una risonanza storica minore. Le mosse più importanti sulla grande scacchiera dell'heavy metal le avevano già compiute, gli Anvil li avevano già buttati, ed era già tempo di lasciare il passo ai terribili ragazzini che ne avrebbero ereditato il ruolo: un pizzico di fortuna in più ed un songwriting forse più flessibile e variegato avrebbero giovato a questa band culto, che di certo meriterebbe maggiori riconoscimenti in funzione della propria storia.
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Tra le recensioni piu incompetenti nella storia di Metallized. Pessima veramente. |
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corrego .\"riferito al pezzo FIF\" ovviamente
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Qualcuno mi dovrà spiegare l\'accanimento insensato contro questa band! Non avevo mai letto la recensione di questo album ma ora estrapolo:
1\"Il platter parte claudicante...\"riferito al pezzo GiF;
2 \"Non è affatto male neanche Free as the wind\";
3.\"....Winges Assasins ...piacevoli ma non irresistibili\"
e mi fermo qui.
Ma dai, per favore !! Sicuro di aver recensito il disco corretto?
Poi che palle :rinfacciare a questa band e anche in altre recensionisempre che Lips non è certamente un cabntante top e nemmeno un axeman di primissimoi livello (salvo poi dare il contentintino dicendo che Robb è un ottimo batterista: e ci mancherebbe): ma chi se ne frega, la musica non è (solo) questo. Di band ultratecniche musicalmente insulse..ne faccio volentieri a meno! |
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73? Dai ragazzi, questo disco è almeno da 85 ad essere stretti dai. Fondamentale. |
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Colazione metallica stamattina con questo mitico album. Gli preferisco di poco Metal on Metal con il quale forma un’accoppiata meravigliosa. Un paio di momenti sottotono ci sono, ma spariscono all’ascolto di pezzi come la title-track (un inno), la terzinata Winged Assassin, le sparate Motormount e Shadow Zone. E poi c’è Free as the Wind, veramente meravigliosa. Voto 88 |
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Free As The Wind è uno dei pezzi + belli che l'intero panorama Heavy Metal abbia mai conosciuto. Il suo incedere dapprima lento, poi sempre + incalzante, il Riff (volutamente maiuscolo) semplice ma coinvolgente ed anche originale, il cantato di grande trasporto, il lavoro dietro di basso e batteria, il ponte che precede il ritornello, gli assoli di grande pathos, lo sfumare epico, ne fanno un bignami del perfetto Heavy Metal primordiale. Davvero una canzone immortale. Anche la title track non è davvero male. Il resto del disco non è mai stato all'altezza, almeno x quanto mi riguarda; gli ANVIL sono una delle Band + osannate dai nostalgici, ma pezzi ingenui (mi spiace dire brutti, ma è quello che penso) come Butter Bust Jerky li hanno un po' penalizzati. Il solo duri e puri, evidentemente non è bastato. |
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73 ????????????? Siamo impazziti? |
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Non credo, anche io preferisco il precedente |
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Se dici heavy metal puoi tranquillamente dire anvil. Heavy metal incontaminato e suonato con genuina passione. Anche con questo vinile gli anvil portano avanti il loro true metal. Ho il vinile originale, che conservo gelosamente, e che ascolto con immutato entusiasmo. È un disco molto bello, niente di meglio a chi piace queste sonorità. Nonostante sia un prodotto di qualità, non so perché, ma il precedente lavoro lo trovo insuperabile. Sarò fatto male io..... |
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110 e lode punto a capo. |
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Non toccatemi gli Anvil!! Voto troppo basso! Già la sola Free as the wind vale l'acquisto dell'album. Come ho letto nel bell'articolo "Almost Famous", tra sfiga, errori e gentaglia del mondo musicale questa band a dir poco fondamentale nel panorama metal non solo ha avuto nulla in confronto ai propri meriti ma ha addirittura pagato sempre dazio senza meritarselo!! Se poi penso a quante band storiche e non, insulse e slavate hanno ottenuto un minimo di successo...ma!!! ANVIL METAL!!! |
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Se volete vedere dove comincia il sound dei pirati di Amburgo sentite Free as the wind, anche nel testo iniziale :Running wild crazy and free... |
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Mitici Anvil i primi tre dischi sono storici . Il voto dei lettori mi pare piu' giusto, il Rino e' stato un po' stretto |
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Proprio così un grandissimo album di purissimo metallo , vabbè mi consolo con il voto lettori... |
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Grande disco, grandissima band! |
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Ahahah entropy no, non credo faro mai un sito....semmai potrei al prossimo giro provare a entrare a far parte di metallized ma mi piace dare il mio contributo con dei post liberi come questi!  |
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altri capolavori alla pari degli anni d'oro *__* Meshuggah - Catch Thirtythree - 2005 - Meshuggah '' I '' 2004 - Sieges Even - The Art of Navigating by the Stars 2005 - Sieges Even - Paramount 2007 - Annihilator Waking the Fury 2002 - Strapping Young Lad - Alien 2005 - Mercyful Fate ''9'' 1999. |
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@rada non so, non voglio proseguire nel discorso. Però fatto s a che sui dischi più recenti non si trova lo stesso accordo che su un master of puppets... a me ad esempio the formation non è che mi abbia fatto impazzire. Ma un altro esempio che mi viene in mente è per "the balckening" dei machine head, che a mio giudizio e tra i primi tre dischi degli anni 2000, è un capolavoro assoluto. Invece qui è recensito maluccio, e legendo anceh i commenti degli utenti non tutti la pensano come me!! Poi ok così ognuno rimane della propria idea magari un giorno riesci a fare un sito che funziona come dici tu... e verremmo tutti a lamentarci per i voti !!! |
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Tempo Of The Damned 2004 - Shovel Headed Kill Machine 2005 - Exhibit B: The Human Condition 2010 alla pari di Bonded By Blood 1985 !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
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Beh entropy il tuo ragionamento potrebbe anche avere un senso (e sicuramente il tuo punto di vista è sacrosanto, ci mancherebbe, lungi da me voler polemicizzare o voler imporre la mia idea...) però mi chiedo: perchè un disco thrash di oggi non potrebbe avere una valutazione superiore a 70 o comunque sarebbe inferiore a dischi di Metallica o Megadeth? Certo, difficimente ci si potrebbe trovare nuovamente di fronte a un Master of Puppets, un Ride the lightning o un Kill'em all (dischi da 100 o 99) ma perchè un disco di oggi non può superare il Black album o And justice for all? Ad esempio il penultimo dei TestamenT The Formation Of Damnation è un signor disco (uscito nel 2008, non nell 1988) e appunto superiore a The ritual (che è dei primi anni 90 mi sembra) o comunque al pari di pietre miliari quali Practice What You Preach (1989) o The New Order (1988 appunto). E ho parlato di thrash ma potrei trovare esempi calzanti un pò in tutti i generi...basti pensare ai due dischi degli Steel Panther che non hanno proprio nulla da invidiare a dischi caposaldi del glam / street di Motley Crue o Cinderella...eppure sono dischi del 2010 e seguenti e non dei favolosi anni 80 della Los Angels che aveva tette, culi, sesso, droga e r'n'r spiaccicati in faccia... Alla fine credo che se un disco è bello è bello in qualunque epoca ed indipendentemente dalla data di uscita, se è una merda idem...merdate uscirono negli anni 80, negli anni 90, a cavallo del nuovo millennio, oggi e così sarà x sempre...Proprio per ciò sarebbe più bello, più immediato nelle valutazioni e forse più corretto (anche se non sta a me dirlo o stabilirlo, è solo un parere personale) avere una maggiore uniformità di giudizio numerico finale, non solo all'interno della discografia di una stessa band ma almeno all'interno di un intero movimento (thrash, death, power ecc ecc) |
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Trovo il ragionamento di @entropy molto condivisibile. |
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io invece credo ke abbia ragione rada e il suo ragionamento ci sta. alla fine ci troviamo a vedere un disco come quello degli Arven, Black Is the Colour che prende 82 (prendo semplicemente questo disco tanto x fare un esempio) che prende più di un master of the rings degli helloween che piglia 70. questo non ci può stare indipendentemente dal discorso soggettivo dei recensori. va bene i gusti e i pareri personali ma ci vorrebbe più uniformità di giudizio proprio nel giudizio numerico finale. |
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ho riflettuto un pò sul discorso di rada (post 11). credo che se si dovesse votare un disco tenedo conto di tutti i voti dati agli altri dischi (il voto globale di cui parli) , si diventerebbe ancora più pazzi. E perchè rimane il problema della soggettività, è quidni le polemiche crescerebbero, e perchè cmq secondo me è impossibile votare un album nuovo, appena uscito, tenendo conto di un paragone generale, e dell'importaznza storica CIoè un album di thrash ormai non ptorebbe mai avere più di un 70!! (perchè sarebbe cmq inferiore a megadeth metallica, testament slayer etc, e lo sarebbe anche dei dischi non "maggiori" di qeusti gruppi) Inoltre io certe volte cerco di valutare tutti i miei album, così per gioco, e nel momento in cui decido di farlo in modo globale impazzisco, perchè davvero diventa arduo paragonare tutto, e perchè secondo me tendiamo un pò a mitizzare gli album della nostra giovinezza.. (per me i rpimi tre metallica e rust in peace saranno sempre ai primi quattro posti!!) |
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quoto rada e galilee x discorso voti |
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Condivido in pieno il tuo discorso. |
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@Galilee: sul fatto che ci siano voti spropositati a dischi assurdi è verissimo, più volte mi è capitato di dirlo (cosi come dei 30 a dir poco imbarazzanti...) però se seguo un ragionamento a livello globale (intendendo tutto il movimento heavy metal) credo che il miglior disco degli Anvil, il loro capolavoro, il loro cavallo di battaglia prenda 75 se messo in paragone con altri dischi dello stesso genere e dello stesso periodo. Poi che all'interno della sua discografia sia il migliore e si vuole valutarlo solo all'interno di essa è ovvio che il voto si alzi vertiginosamente in modo da staccare (insieme a Metal on Metal) con decisono gli altri. Sono anni che lo dico di uniformare i voti al livello globale, credo ci sarebbero moltissimi più 70-80, un buon numero fortunatamente di 80-90 e pochi, stupendi, 90-99 con una manciata di 100 (ovvero le pietre miliari che hanno sconvolto in senso buono il mondo della musica heavy metal!) Allora si potrebbe paragonare nella scalinata dei famosi voti un disco degli Anvil a uno dei Judas Priest senza diventare matti del perchè un disco prende 65 mentre un altro a pari livello ma con recensione scritta da un altro recensore prende 75...secondo me è tutto li il discorso...(e lo dico da tempo...) |
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Pur condividendo alcune riflessioni contenute nella recensione e rispettando i gusti personali, provo la sensazione che il giudizio nel suo complesso sia abbastanza severo. Considerati gli anni di uscita, albums come Metal on Metal e Forged In Fire (il mio preferito della band in questione), furono sicuramente influenti nello scenario metal dell'epoca, contenendo soluzioni non diffusissime in altre uscite contemporanee (se penso all'US Metal ed alla scena inglese non me ne vengono in mente moltissime). Gli Anvil, come altre bands del continente americano, mescolavano nel loro stile influenza diverse, in questo caso alternate tra episodi power oriented (nel senso del power di allora, quello vero) e brani più orecchiabili, aspetto che inevitabilmente crea una sensazione di "discontinuità" durante l'ascolto. Credo che un 80 si possa dare ad un disco come Forged In Fire, imho. |
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discone. dire che parte "claudicante" secondo me è un eresia, così come dire che "fast times" non è irresistibile. Oggi dal vivo con il solo Lips alla chitarra sono quasi inascoltabili, (mentre in studio per i miei gusti non sbaglianio un colpo), al tempo invece meritavano molto, ma quei siparietti con vibratori e caz***te varie, insieme al faccione di Lips, non hanno certo favorito lo svilupparsi della loro carriera. |
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Finalmente la recensione di quello che per me è il capolavoro degli Anvil. Non sono d'accordo con l'opinione di Rino, ma condivido la riflessione finale ("Le mosse più importanti sulla grande scacchiera dell'heavy metal le avevano già compiute") |
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Radamanthis Piovono 90 a dischi assurdi di band che non si caca nessuno, o all'ennesimo disco delle solite band blasonate. I primi due lavori di questa band sonondue classci li trovi citati in qualsiasi libro che parli di Metal da ben 30 anni, ci sarà un motivo no? Band cloni come white wizzard prendono 80 e un Metal on Metal prende un 65? Non capirò un cazzo io, ma per me non ha senso. |
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73 come voto? Un po ingeneroso! Almeno un 80 lo merita di sicuro se non di più. |
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Mah, sinceramente credo invece che ci stia il voto e il discorso di Rino. Disco migliore della loro discografia probabilmente si ma se contestualizzato nella scena heavy metal mondiale e paragonato ad altri dischi dello stesso filone il 75 come voto penso sia corretto. Gli Anvil (al di là dell'essere un loro fan o di avere particolare simpatia per questa band o essere legati a ricordi ecc ecc e quindi ai gusti squisitamente personali) non sono mai stati dei fenomeni, una buona band si ma mai dei fenomeni. |
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Trovo i voti dati ai primi tre album degli anvil piuttosto assurdi. Sopratutto se confrontati con i successivi. Questo è un grande album come lo erano i due predecessori. Anche qui si è fatta la storia del metal più classicamente inteso. Voto 89 |
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Altro grande disco di questa band che io amo. Da veri operai del metal hanno portato per anni la bandiera del metal senza mai cedere a compromessi. Quoto @Galille, per me 85. |
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Mah...recensione fuorviante come quella di "Metal On Metal", questo e' il loro miglior album senza dubbio |
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Non ho ascoltato il suddetto, solo non riesco a capire come mai avete cazziato i due dischi simbolo di questa band. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Forged in Fire 2. Shadow Zone 3. Free as the Wind 4. Never Deceive Me 5. Butter-Bust Jerky 6. Future Wars 7. Hard Times - Fast Ladies 8. Make It Up to You 9. Motormount 10. Winged Assassins
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Line Up
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Steve "Lips" Kudlow (Voce, Chitarra) Dave Allison (Chitarra, Cori) Ian Dickson (Basso) Robb Reiner (Batteria)
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RECENSIONI |
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