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Theatres Des Vampires - Anima Noir
( 7664 letture )
Chi ha vissuto durante gli anni ’90 la propria “oscura” giovinezza sotto la protezione della corona che sovrasta la croce, non faticherà a riportare a memoria le nottate che chiudevano l’allora settimana lavorativa. Intombata nelle profondità dello storico locale (che non faticherete ad individuare), l’oscura “camerata mediolanense” dava mostra di se: DARK, METALLARI, ALTERNATIVI di ogni tipo affollavano il macabro convegno per danzare sulle note dei propri idoli. Ben ricordo lo sprofondare nei freddi “divanetti”, costantemente sfinito da una tanto insistente quanto inebriante libagione con la rossa (questa volta mi riferisco proprio a quella in carne ed ossa). A ricordarmi con nostalgia l’eccitante e profana dissolutezza di quei momenti è stato l’ultimo, bellissimo, ANIMA NOIR dei THEATRES DES VAMPIRES.

E inutile millantare una conoscenza che fin d’ora non avevo: I THEATRES DES VAMPIRES sono uno di quei gruppi che stupidamente credevo non rientrare tra le mie corde ritenendoli troppo light e mercantili. La sorpresa nel trovarmi di fronte ad un ottimo prodotto (effettivamente commerciale) non è nulla se paragonata alla rapidità con cui ho maturato la consapevolezza di potermi pure divertire nel recensire il materiale promozionale: dopo solo pochi secondi dal primo play ANIMA NOIR si meritava infatti un ascolto attento e dedicato del quale a tutt’oggi usufruisco.

I temi trattati sono molti, come pure le ispirazioni che hanno guidato la costruzione del concept musicale: ELETTRONICA, DARKWAVE, GOTHIC METAL ed una buona dose di melodia SINFONICA si fondono per forgiare uno scenario che scopro essere indotto dalle dichiarate inclinazioni vampiriche della band; ecco dunque dipanarsi l’erotismo nella voce piccante della Scarlet, l’eleganza nell’affinato tamburellare del pianoforte, l’irruenza nelle sensate comparsate “metallose” della chitarra, il romanticismo nella programmazione orchestrale del sinth e la decadenza in quella più spinta elettronicamente. I dieci brani, tutti abilmente costruiti attorno a queste milestone, risultano di primo acchito piuttosto eclettici e variegati (soprattutto a livello stilistico), seppure le sensazioni suscitate nel continuum siano sempre, costantemente riconducibili ad una proiezione crepuscolare del vivere quotidiano. È dunque il feeling NOIRE ad essere complessivamente attraente anche se è facile dedurre che gli elementi di maggiore spicco e rilevanza sono le vocals della Scarlet ed il lavoro ai tasti di Necros, tuttavia ben supportati dai rimanenti elementi della band; entrambi muniti di una buona tecnica stupiscono soprattutto per la poliedricità di utilizzo delle proprie doti comunque credibili a livello collettivo e mai altezzose o fini a se stesse.

L’effetto del cantato è eccezionale: caldo ed avvolgente in ogni momento, energico ma aggraziato quando aggredisce diviene, paradossalmente, più maschile nei colori tranquilli quando ad interventi controllati dal “petto” alterna pure difficili tecniche liriche rese corali da sovraincisioni ed intrecci con il cantato secondario; il massimo godimento è disponibile quando Sonya affonda nei toni più bassi laddove sfoggia una timbrica leggermente “grattata” e “trascinata”: sensualità impareggiabile!
Le seconde voci in growl, che leggo essere state patrimonio della band nei precedenti episodi, sono fortunatamente scomparse a favore di interventi più discreti e raramente caratterizzanti sul piano melodico (come in BLOOD ADDICTION dove peraltro mi soddisfano poco); il lavoro di “gola” di Necros e Gabriel è di fatto limitato a due compiti principali: quello di “segnare” con intromissioni brevi ma decise i momenti topici di ritornelli e riffoni e quello di accompagnare pedissequamente, con toni baritonali quasi impercettibili, la linea di Sonya così da completarne le armoniche attraverso combinazioni tonali più ampie; quest’ultimo sistema è una raffinatezza che non ha un riscontro immediato e coscientemente individuabile dall’ascoltatore medio; è altresì vero che una maggiore completezza dello spettro sonoro elargisce sensazioni inconsce non trascurabili nella somma (emotiva) finale. Per una migliore comprensione del fenomeno cito testuale il maestro Giovanni Allevi riguardo alla meccanica di accordatura del pianoforte:

“Il martelletto, per produrre una nota, percuote tre corde intonate alla stessa altezza. Una macchina è in grado di ottenere dalle tre corde tre suoni perfettamente identici. Ma così il suono risultante perde vita e interesse. Il suo intento, invece, è di conferire loro una sottile differenza. In questo modo il suono risultante è un’onda che si frantuma, si modifica nel tempo, vive più a lungo, come la fiamma di una candela.”
(Giovanni Allevi, La Musica In Testa, Rizzoli 2008)

Scelta dunque nobile quest’ultima, percorribile grazie ad una produzione ineccepibile sporcata solo da un leggerissima asincronia (in realtà ascrivibile ad un mixaggio non precisissimo) durante la fase centrale di UNSPOKEN WORDS.

Altro fattore di spicco dicevamo essere l’ottimo impiego delle keyboards: Necros si fionda al centro dell’attenzione con una varietà di stili tra loro apparentemente contrastanti tuttavia ben integrati; si va dall’ossessiva ricerca di effettistiche e successioni a stampo ELECTRO GOTH (parlare di EBM mi sembra davvero esagerato, cari colleghi recensori) fino alla fedele riproduzione di archi orchestrali a sottolineare quell’attitudine “operistico-teatrale” esplicitamente rivendicata dalla band. Ciò che comunque colpisce più cervello e cuore sono i dolci e sognanti tamburellii del pianoforte: penso alla fase teminale di UNSPOKEN WORDS, ai giri annegati nella sinfonia della fantastica FROM THE DEEP, al congedo vespertino di ANIMA NOIR.
In un contesto già fortemente rappresentato si è trovato poi il modo di conferire enfasi anche alle massicce schitarrate che Gabriel introduce a scopo principalmente rafforzativo; con una distorsione sufficientemente irruente ed una ritmica di supporto davvero ridotta ai minimi termini (basso e batteria si limitano al loro compitino) i THEATRES DES VAMPIRES (si) ricordano di avere radici METAL ben precise; in realtà si intravede nei brani anche qualche linea sigle-notes più impegnativa rispetto ai citati attacchi in bitonale: la volontà è quella di costituire un ulteriore reticolo con le tastiere e rinforzare lo spettro sonoro strumentale, proprio come fanno le backing vocals con quello canoro. Bello l’assolo nella iniziale KAIN a fornire la tipica eccezione alla regola.

Per qualche riferimento più diretto vi segnalo come imperdibili la danzereccia KAIN, la potente UNSPOKEN WORDS, le sognanti FROM THE DEEP e ANIMA NOIR e l’effettatissima TWO SECONDS. Una nota (di demerito) a parte per l’inclusione nella tracklist di RAIN dei THE CULT: non capisco l’esigenza di portare sotto il tetto di un ottimo prodotto quale è ANIMA NOIRE un’idea di matrice esterna; se da un lato è certamente assicurato qualche passaggio in più sui media, dall’altro è altrettanto probabile un rigetto dei fan e della critica più “autarchica” alla quale non nego di appartenere. Non che RAIN sia male interpretata, anzi, trovo la rivisitazione non peggiore dell’originale; il timore è quello di ritrovarsela come singolo trainante in luogo di una stupenda ed inedita FROM THE DEEP che meriterebbe invece la migliore vetrina possibile. Se “questo matrimonio” si doveva proprio fare l’avrei declassata a bonus track in ultima posizione; a tal proposito dichiaro un difetto di 5 punti sulla valutazione aritmetica causato dalla scelta non condivisa.

Seppure la stampa tenda ad aggregarne inesorabilmente i contenuti, il campo di applicazione di ANIMA NOIRE è difficilmente delimitabile nel solo intorno tra EVANESCENCE, LACUNA COIL et similia (formazioni che i THEATRES DES VAMPIRES tritano senza pietà), date le influenze e le predilezioni di cui vi ho parlato. D’altro canto la musica espressa dai THEATRES DES VAMPIRES è effettivamente piuttosto fruibile e, per questo motivo, potenzialmente diretta ad un pubblico ampio e variegato; a prova di ciò può essere d’aiuto la mia esperienza personale in cui ANIMA NOIRE ha raccolto i favori tanto di mia mamma (che comunque è un esempio di avanguardia), quanto quelli della mia donna (a cui piace definirsi DARKETTONA), quanto ancora quelli del sottoscritto (a cui i SUNN O))) iniziano a parere troppo fruibili).
Il mio consiglio, di qualunque “parrocchia” voi siate, è dunque di concedere ad ANIMA NOIRE un ascolto riservato.

Ah, dimenticavo…se siete stati tra coloro che popolarono quella scellerata “camerata mediolanense” non abbiate indecisione e provvedete immediatamente all’acquisto dell’album: un salto nel passato vi farebbe solo bene.
Se invece siete stati tra coloro a cui ho sottratto la rossa… voi no… il disco non compratelo: ricordare vi farebbe solo male!



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
45.60 su 58 voti [ VOTA]
Spirit Of The Forest
Mercoledì 28 Febbraio 2024, 20.53.42
25
È metal?È gothic?È dark?È electro? Vorrebbe essere tutto questo?Musica da disco club, culturalmente immatura e senza alcuno spessore. 20
Jonny Dark
Giovedì 1 Ottobre 2015, 20.44.54
24
Non capisco ma se a me fa schifo il grindcore e i pig destroyer devo andare a sputare merda su una loro recensione?? funziona così ora? fatemi sapere....
Davide
Mercoledì 27 Luglio 2011, 13.48.22
23
A me l'album è piaciuto, e ora faccio un bell'annuncio: CHI NON SA UN C.ZZO RIGUARDO LA MUSICA GOTHIC VADA ALTROVE!
Fede
Lunedì 11 Ottobre 2010, 13.30.22
22
Per me siamo di fronte a un gothic metal che tanto si avvicina al dark rock, quello dei Rosetta Stone per capirci (qualcuno se li ricorda?), che non trovo nemmeno così cupo (cupi sono i Sentenced o gli ultimi Paradise Lost); tanto è vero che l'insieme, non so se volutamente reso così o meno, sembra appartenere a un disco anni 90 piuttosto che del 2008. Ho letto i vostri commenti: a me personalmente la voce, un po' da ubriaca, di lei non piace per nulla e il disco,per quanto ci siano delle buone idee, mi pare eseguito in modo un po' rustico. Ho visto paragoni con gli Evanescence che secondo me poco calzano, anche per l'impressione di un budget a disposizione decisamente diverso tra le due bands. Per restare a dischi più recenti, tendenti al gothic e sempre nostrani allora preferisco cento volte i Regardless of me, secondo me di altro livello.
xxx
Venerdì 17 Settembre 2010, 11.15.41
21
A me il disco è piaciuto molto, quindi mi dissocio e anche parecchio da questo vocio di sottofondo.. Tra l'altro.. produzione brutta? Riff impastati? ASSOLI SCORDATI???? Ma che vi siete ascoltati? Dite la verità, vi siete scaricato qualche mp3 da qualche sito argentino???? Ma fatemi il piacere e lavatevi le orecchie ..e se proprio vi dovete scaricare il disco, almeno scegliete degli mp3 di qualità decente...che sennò poi vi ritrovate qui a sparar vaccate
Vampirella
Domenica 12 Settembre 2010, 0.44.03
20
x Zarathustra... Guarda scusami, avrai anche ragione, ma i miei toni si sono fatti accesi dopo aver letto la recensione di un concerto dei TDV su questo portale, seguito da una sequela di offese e insulti gratuiti alla cantante (vattela a leggere.. non troverai difficoltà a trovarla.. è il live report datato 04/05/2010) Qui dopo essere rimasta disgustata (anche come donna) dal tono di totale disprezzo, maschilismo e violenza verbale (si parla di offese di una portata tale che penso fossero lette da qualcuno della band in questione, porterebbero immediatamente ad una denuncia per diffamazione), e visto che questo portale è cosparso di tali toni (ingiuriosi, ingiusti, invidiosi, maschilisti, beceri, e chi più ha più ne metta) senza un minimo di moderazione da parte della redazione (tra l'altro sarà pure una "frangia" rumorosa, ma io ritrovo sempre i nomi dei soliti 4 sfigati che puntualmente su ogni news o recensione riguardanti questa band, sfogano i più bassi istinti animali, senza che nessuno li zittisca come dovrebbe essere in un qualsiasi portale), all'ennesimo attacco disgustoso (leggi sotto: " la tipa starebbe meglio su un marciapiede e non a cantare", rivolto alla cantante del gruppo) non ci ho visto più... E scusami se te lo dico.. Mi duole molto che tu vieni a "moderare" i miei toni, ed accetto che diano della "prostituta" ad un'artista italiana... Sono onestamente perplessa da tutto quanto.. veramente molto perplessa.. Sarebbe il caso che qualcuno della redazione spendesse qualche minuto di tempo per rendere civile il tono generale della discussione di questo portale. Perchè ripeto, il livello è bassissimo e ingiurioso e a dirla tutta anche insensato vista la tipologia di insulto.
Zarathustra
Sabato 11 Settembre 2010, 22.07.35
19
Ciao Vampirella, ti posso chiedere di moderare un pochino i toni? Per il resto condivido le tue opinioni, ho visto che molti lettori (o forse una frangia rumorosa, toh) non amano i TDV, e non capisco il perché. Ma cerchiamo di non insultarci
Vampirella
Sabato 11 Settembre 2010, 21.39.15
18
Ma.. ma ma.. Produzione una merda? Band parodia? Ma chi cazzo posta su questo portale? Bà... Su questo disco ci sono dei brani che sono di una bellezza allucinante (From the Deep, Anima Noir su tutte).. Non accorgersene significa avere veramente poca sensibilità artistica... Poi dire che la produzione sia una merda e impastata è scandaloso!!! Ma dai non fatemi ridere.. c'è dietro una produzione davvero buona.. Ma che diavolo avete ascoltato? Gli Mp3 scaricati da chissà quale sito di merda? Ma daiiiii Vi state rendendo ridicoli con questi commenti.. Guardate che chi ha comprato sul serio questo disco le orecchie per ascoltare ce le ha.. Poi quello che ha scritto delle chitarre scordate.. ahahah Ma fatemi il piacere. Siete dei poveri Buffoni.. (o invidiosi) Fate voi..
MAstica
Venerdì 10 Settembre 2010, 17.59.15
17
Ma che cazzo c'entra Allevi, manco fosse un genio della Musica. Ma cita chiunque altro, ma non quel cretino. Allevi piace a chi non capisce un cazzo di pianoforte.
andrea
Venerdì 16 Aprile 2010, 4.16.07
16
gli ho dato 65 solo per la prima metà e solo perché From the Deep a mio avviso è davvero bella. sigh. sono stati uno dei miei gruppi italiani preferiti.
il devastatore
Martedì 8 Settembre 2009, 15.46.33
15
solo carne da macello.....e poi il metal e' distante anni luce da questa lagna pseudo elettronica.vergogna!
franz
Sabato 21 Febbraio 2009, 14.51.00
14
ne avete parlato cosi' male che mo me lo compro.... io la scarlet.....comunque....
Uno qualsiasi
Giovedì 5 Febbraio 2009, 21.11.30
13
Non conosco nessuno a cui quest'album sia piaciuto. Personalmente, non mi sono mai piaciuti. Solo i primi due album si possono ascolticchiare.
XXX
Venerdì 20 Giugno 2008, 8.34.14
12
eh va be` che i recensori ,per quanto si sforzino,non sono mai obietivi perche` influenzati dai gusti personali ma definire bello 1 album pietoso scusate e` eccessivo!!
Giasse
Giovedì 12 Giugno 2008, 15.11.41
11
Al di la dei gusti personali che non discuto mi sembra francamente esagerata la critica sulla produzione. Mi è parsa molto consapevole la scelta di esaltare le tastiere, effettivamente sovrastanti. Guarda caso è un album più elettronico...
Brutto Disco!!
Giovedì 12 Giugno 2008, 10.29.45
10
X Helvete, Ho tutta la loro discografia! Qui stiamo commentando Anima Noire, che poi suicide vampire si semta meglio è ovvio, penso sia uno dei dischi migliori della band per quanto riguarda la produzione. Anima Noire è prodotto male, i suoni non escono, sono impastati e confusi rispetto alle produzioni che sono in giro, anche quelle minori. Poi se mi parli di Angel of lust e vecchi brani è un altro conto,sono molto più belli, suonati meglio e arrangiati meglio.E c'è da dire che è cambiata anche la formazione, io preferivo quella di Nightbreed, Suicide vampire...Anima Noire è scontato, suonato male, nel senso che le loro scelte in fase di mixaggio sono errate, tastiere e voce in primo piano, e tutto il resto neanche l'ombra, per non parlare delle chitarre, ci sono riff impastati, suonati maluccio, e assoli anche un pochino scordati. L'unico plauso che mi sento di fare e per le tastiere suonate in modo egregio, quindi bravo Necros. Gli altri non ci sono, basso inesistente.Quindi Helvete Non mi puoi dire che è una produzione buona, è una produzione sotto la media per un gruppo che fa dischi da 10 anni ed ha fatto produzioni migliori e brani migliori. Se era un gruppo alle prime armi un disco cosi ci poteva stare, ma non loro!!! Sono un fan dei TDV da molti, anni, e sono molto deluso da questo lavoro. Brani semplici...Troppooo, troppa elettronica, riff scopiazzati a band piu blasonate, insomma un pastrocchio secondo me dovuto a carenze di idee.. Ho gia detto nell'altro post si salvano un paio di brani!!
Desossiribonucleico
Mercoledì 11 Giugno 2008, 16.25.52
9
Toh, i parenti sfigati dei Cradle Of Filth... ma ancora vanno in giro?
mattia
Mercoledì 11 Giugno 2008, 13.52.31
8
*NE hanno eccome
mattia
Mercoledì 11 Giugno 2008, 13.51.20
7
sì ok, i Cradle of filth hanno aperture sinfoniche, ma sia per il riffaggio utilizzato che per l'attitudine e soprattutto le tematiche i Cradle di influenze gothic le hanno eccome. I threatres dai Cradle prendono sia lo stile musicale che le tematiche. Poi vabbè, sul giudizio finale abbiamo pareri diversi. Pig Destroyer & Relapse Records love you all.
Helvete
Martedì 10 Giugno 2008, 14.28.08
6
il disco è bello..non è uno dei migliori ma è bello...scarlet è una cantante abbastanza brava (non è a livelli altissimi ovviamente)..avete ragione amy lee è mooolto piu brava ma di certo negli evanescence è lei l'unica brava perchè la musica ke fanno e gli altri componenti del gruppo fanno pena...non sono una parodia dei cradle perchè di certo i cradle non sono goth (ti ricordo ke sono symphonic black), quindi prima di giudicarli ascoltali bene e capirai ke i generi musicali ke fanno i TDV e i Cradle non ci prendono niente...i brani e la produzione non sono da "gruppetto underground alle prime armi" come pensa qualcuno...magari qualche canzone è pietosa nella registrazione ma la maggior parte dei brani sono registrati bene(vedi tenebradentro e suicide vampire..sullo stereo della mia macchina si sentono benissimo,non come le canzoni dei Deathspell Omega)...e anke se magari alcuni testi fanno ridere per la loro semplicità riescono a camuffare questa semplicità costruendoci della musica appassionante sopra (vedi angel of lust)...insomma...siate piu aperti ad un tipo di musica ke non si fossilizza solo su un genere specifico e non ascoltate i pig destroyer...!
Brutto disco!!!
Lunedì 9 Giugno 2008, 12.40.49
5
Si salvano un paio di brani, non di più, qualche riff rubacchiato ai lacuna, qualcuno agli evanescence,, come si fa a dire di no, ma le orecchie ce le avete!!! Vogliamo veramente paragionare Sonya Scarlet ad Amy lee? Fatemi il piacere? Stiamo parlando di una ragazza che canta per hobby in un gruppo underground come i Theatres, anzi parla, perchè cantare è altra cosa. Amy lee è una cantante con le contropalle, con un estensione e una potenza vocale quasi inimitabile. Per non parlare dei brani e della produzione, da gruppetto underground alle prime armi.. Io penso che dopo 10 anni di musica e cd, dovremmo aspettarci qualcosa di più da un gruppo come loro. Invece Anima Noire sono 18 euro buttati, non riesco a rivenderlo neanche su ebay.
mattia
Sabato 7 Giugno 2008, 15.33.53
4
io li ho sempre trovati un gruppo pietoso, sarà che il genere gothic (sottolineo GOTHIC, non black metal) mi fa cagare a livelli, ma loro li vedo davvero come una band parodia dei Cradle Of Filth, che a loro volta sono la parodia del black/gothic. La parodia della parodia? Può anche darsi... detto questo, forse farei meglio a rimanere coi miei fidi Pig Destroyer...
Darkmetal
Sabato 31 Maggio 2008, 14.33.49
3
Un capolavoro... E per quello che dice che il disco fa cagare: Ma che cazzod i musica ti ascolti? Mha...
Darkmetal
Sabato 31 Maggio 2008, 14.33.26
2
Un capolavoro... E per quello che dice che il disco fa cagare: Ma che cazzod i musica ti ascolti? Mha...
Fidatevi al 100%
Venerdì 30 Maggio 2008, 10.43.50
1
Questo disco fa cagare, altro che.
INFORMAZIONI
2008
Aural Music / SPV
Gothic
Tracklist
1 – Kain
2 – Unspoken Words
3 – Rain
4 – Dust
5 – From The Deep
6 – Blood Addiction
7 – Butterfly
8 – Wherever You Are
9 – Two Seconds
10 – Anima Noir
Line Up
Fabian "Necros" – Keyboards, Backing Vocals
Gabriel – Drums/Backing Vocals
Zimon – Bass/Backing Vocals
Sonya Scarlet – Female Vocals
Stephan Benfante – Guitar
 
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