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Bruce Dickinson - The Chemical Wedding
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( 14539 letture )
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The Chemical Wedding: il miglior album di Bruce Dickinson.
Questo in sintesi il mio pensiero sul disco. Potrei già fermarmi qui dopo una tale ammissione in testa alla recensione, ma tuttavia farei un gran torto a Dickinson e agli interpreti che hanno registrato questo gran disco, proprio nell’anno in cui gli Iron Maiden annaspavano clamorosamente col controverso Virtual XI. Che l’album di Bruce fosse incommensurabilmente migliore lo si capì da subito, per cui, chiuderei qui il parallelo con la produzione coeva della sua band madre, per snocciolare più a fondo la struttura di questo matrimonio chimico al quale tutti noi fummo invitati nel 1998. L’album è una sorta di concept album basato sull’oceanica ed emblematica figura di William Blake, poeta e pittore inglese. L’atmosfera del disco è plumbea e cupa, e Dickinson si cala perfettamente nella parte, rinunciando a qualche acuto dei suoi per interpretare maggiormente le canzoni, secondo le atmosfere cupe che l’album trasmette dall’inizio alla fine; insomma, un’ottima prova da parte del cantante. Un altro elogio va sicuramente riservato al duo di asce, Roy Z e Adrian Smith, che non sbagliano praticamente un colpo per tutta la durata dell’album. All’altezza della situazione anche il bassista Eddie Casillas, anche se spesso si sente palesemente l’impronta di Harris e del batterista David Ingraham.
L’album parte come meglio non potrebbe, vista la caratura di un pezzo come King In Crimson, dannatamente heavy fino al midollo, grazie ad un riffing che trasuda metallo bollente da ogni poro. La voce di Bruce è volutamente aggressiva per shoccare l’ascoltatore, quasi a voler far capire che aria tira da queste parti. Magistrale il ritornello che vi si ficcherà in testa dopo un solo ascolto, così come altrettanto validi gli assoli di chitarra. Una partenza al fulmicotone, senza dubbio. Al secondo gradino della scala troviamo la title track che punta su un ritmo più cadenzato e su uno sviluppo più atmosferico del pezzo, che sfocia, comunque, in un altro ottimo ritornello, dove è ancora Dickinson a farsi notare per l’interpretazione. Il basso di Casillas apre The Tower scelta come singolo, insieme alla successiva -e migliore- Killing Floor, pur restando un pezzo di pregevole fattura. Killing Floor è un’altra bomba pronta ad esplodere, grazie al riffing ispirato dei due chitarristi, ed all’ottima interpretazione di Dickinson. Da ricordare che per entrambe le canzoni è stato girato un video. Con Book of Thel l’atmosfera d’incupisce e la nebbia sembra avvolgere completamente l’ascoltatore, completamente in balia delle onde per poco più otto minuti; un naufragio sonoro che mette il pezzo in pole position per il titolo di canzone migliore dell’album. Gates of Urizen parte in sordina, con un ipnotico arpeggio di elettrica e Dickinson a far da cantore, in un crescendo di strumenti ed emozioni, fino a toccare l’apice nella seconda parte del pezzo. Jerusalem è un altra piccola perla nella quale si respira aria medievale, quasi un’aurea a fare da cornice alla sacralità del luogo di cui si narra nella splendida canzone, impreziosita enormemente dalla presenza del mandolino e del sitar. Si cambia decisamente aria e ritmo con Trumpets of Jericho caratterizzata da un riffing quasi thrash, e Dickinson si adegua con la voce alla natura selvaggia della canzone. Si prosegue ancora su ottimi livelli con Machine Men, altro pezzo da novanta con un ritornello strepitoso. The Alchemist chiude il disco in maniera egregia, pur essendo uno dei pezzi meno diretti e più elaborati, ma che alla lunga mostra il suo profilo migliore. L’album finisce qui in realtà, ma nella ristampa del 2005 ci sono tre tracce aggiuntive: The Return of The King, buona song dal ritornello facile; l’altrettanto buona Real World e Confeos simpatico pezzo più hard rock che si slega decisamente dal contesto cupo dell’album.
The Chemical Wedding è davvero un signor album ed a dirla tutta, supera -e di parecchio pure- una buona parte della produzione della vergine di ferro. Se amate l’heavy metal compratelo; se amate Dickinson compr... cosa?? Non ce l’avete?!?!?
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VOTO LETTORI
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88.81 su 208 voti [
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Si fa a fatica a decidere quale sia migliore tra questo e \"Accident Of Birth\". Sono d\'accordo col recensore e ho dato anch\'io 88. |
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Uscito nuovo singolo di Bruce |
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Il capolavoro di Bruce solista.... e per quanto mi riguarda uno dei più grandi capolavori di heavy metal classico degli anni \'90. A livello di composizione generale, riffs, melodie, arrangiamenti, prestazione di Bruce, e tutto, qui siamo almeno da 90 in su. Che canzoni sbalorditive ci sono qui dentro... dalla malinconica title-track, alla maideniana \"The Tower\", alle epiche \"Book Of Thel\", \"Jerusalem\", \"Trumpets Of Jericho\", fino alla suadente \"The Alchemist\". Indubbiamente nel \'98, a livello di uscite, Bruce stracciò in tutto e per tutto la sua (all\'epoca) ex band...
Disco praticamente consumato! |
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Indubbiamente il suo capolavoro,superiore anche all'ottimo Accident of birth;oltre a Dickinson,bisogna segnalare l'ottima prestazione di tutti i membri,con una menzione speciale per Smith e Roy z che si scambiano soli con naturalezza,come se suonassero insieme da anni.
Inutile dire che questo album si mangia nettamente Virtual XI e,in parte X factor.La produzione e' ottima,pulita ma compatta.
Indubbiamente uno dei migliori album di metal classico degli anni 90. |
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Non doveva tornare negli Iron! Avrebbe avuto ancora molto da dire come solista!!! |
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Il migliore di Dickinson da solista, per me è un vero capolavoro. Voto dal 95 in su. |
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Ottima chimica Metallica, usciva oggi, grande Bruce Bruce, ottimo album |
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Che bello riscoltare la voce di Bruce ogni tanto con altri signorotti musicisti.... Questo disco è sempre una bomba.... Non mi stanca mai. Ossequi! |
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Perfettamente d'accordo con quanto detto all'inizio della rece, ma io aggiungo che questo album stacca di netto anche fear of the dark e non il solo VIX. |
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Madonna come viaggia sto disco! I pezzi vanno che è una meraviglia. Capolavorone dei capolavori!! |
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La bellezza unica e straordinaria degli album solisti di Dickinson sta nella capacità di realizzare un sincretismo perfetto tra la lezione metallica educata ed evoluta dei suoi iron Maiden e influenze colte e raffinate del folk, della musica pop britannica, del rock più romantico e alcuni vagiti progressivi. Alcune tracce, la maggior parte, sono di una qualità dal punto di vista lirico che ha pochissimi eguali, coinvolgono, appassionano e commuovono e non parlo solo di questo album. Sono perle da ascoltare, amare e custodire. Chapeau Bruce, secondo me quanto hai fatto da te (e con i tuoi compari) non è da meno di quanto prodotto nella Vergine di Ferro anzi... io ti preferisco qui perché sei più nautrale, più autentico, più te stesso con tutte le tue sfumature artistiche ed emozionali. Evviva! |
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D'accordo con GrayRov : Bruce è un grande e non si discute. Opinioni diverse si rispettano sempre ma, in questo caso, ci sarebbe da discutere parecchio . Sarei curioso di conoscere i gusti di quelle persone che hanno votato, forse senza avere ascoltato l'album. Non mi stupirei più di tanto. |
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73.26 dai lettori a questo album. Che popolo de rincoglioniti. Sanremo ve meritate. |
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Capolavoro totale. Il mio preferito della carriera solista di Bruce. Per me vale 90. |
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30
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Dopo diverso tempo oggi ho messo su questo cd, e devo dire che è sempre freschissimo. Un bel 8,5 ci sta tutto, piccolo calo nella parte centrale con le tracce 6 e 7, per il resto va che è una meraviglia. |
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l'ingresso di smith in formazione, e la decisione di tornare a dedicarsi al metal classico, hanno prodotto tre album (gli utlimi tre solisti) ottimi. Ma in particolare quest'album rasenta il capolavoro, ed è il miglior album su cui canta bruce dallo split dei maiden ad oggi. |
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l'ingresso di smith in formazione, e la decisione di tornare a dedicarsi al metal classico, hanno prodotto tre album (gli utlimi tre solisti) ottimi. Ma in particolare quest'album rasenta il capolavoro, ed è il miglior album su cui canta bruce dallo split dei maiden ad oggi. |
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Un album aggressivo ed epico, ispirato come pochi e assolutamente privo di filler. Voto 95, i Maiden imparino |
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Album stupendo! alla fine questa è la dimostrazione che il carattere musicale(come quello emozionale),non si puo' cambiare,modificare si' ma non cambiare e Dickinson 'lha capito facendo cio' che sa fare meglio:un disco Metal,perchè lui è UN CANTANTE METAL,non cè nulla di male nel fatto che abbia intrapreso altre strade nel suo percorso musicale,ma alla fine il metal è il suo ambiente naturale! |
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iron maiden piu black sabbath mostruoso bruce alla voce |
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Ahahahahahahah! Esattamente e qui poi arriviamo ad un altro punto: se Harris oggi come oggi è andato in fissa per le atmosfere arpeggiate o cmq in un certo modo folkeggianti mi pare che anche su quel versante Smith non sia l'ultimo arrivato... Omega Zero Day... Arc Of Space... la stessa Tears Of The Dragon (capolavoro assoluto e pezzo da infarto come pochi ne sono stati scritti) scritta da Dickinson che come sappiamo se la cava molto bene con la chitarra classica se poi pensiamo anche alle parti acustiche di Revelations... Insomma, hai la pietra filosofale dentro casa e invece di produrre oro a livelli industriali vai a chiedere l'elemosina all'angolo! Dannatissimo Harris, supporter del West Ham!!! |
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Samba, ottuso e per di più tifoso del west ham! A posto siamo... Vogliamo parlare dell'assolo di Smith in takin' the queen? Se negli anni '80 lo chiamavano mr. feeling un perchè ci sarà... |
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E' assurda come cosa Painkiller@ ma dico, Harris ha la fortuna di avere nella band una testa come quella di Dickinson e non riesce a capire che se per una volta lasciasse spazio forse davvero potrebbero tornare sulle scene con un album del calibro di Piece Of Mind o Seventh! Lasciamo perdere il marchio di fabbrica, quello ci sarebbe sempre, ma mi riesce assurdo pensare che Harris veramente non abbia mai ascoltato un capolavoro come questo o anche canzoni come Man Of Sorrow presenti su Accident of Birth e fatto un paragone con quanto proposto ultimamente dai Maiden. E' veramente un ottuso! |
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Come darti torto Samba, ma sai, zio Steve se non ha un'intro arpeggiata di almeno due minuti per brano non è contento...in questi giorni ho provato a riascoltarmi the final frontier ma non ci son storie, è un disastro. Ma credo che possano fare ancora un bell'album, e dai Maiden... |
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Album straordinario sotto ogni punto di vista, c'è ben poco da aggiungere ai commenti fatti appena sotto. Se Dickinson e Smith potessero fare nei Maiden almeno in minima ciò che hanno fatto qui allora si potrebbe finalmente sperare in un nuovo album con le contropalle dopo anni di sonno totale! |
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Concorte con jemini quando dice: "noltre secondo me questo album decreta che A.Smith è il migliore , almeno per gusto , chitarrista dei Maiden." Comunque secondo me 88 a questo album è poco, per me è un capolavoro assoluto, almeno 90. So che si tratta solo di 2 punti, ma visivamente fa tanto xD |
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Già la canzone The Tower, da quella forza che i moderni Iron Maiden (secondo me) non hanno, il cd lo compro domani per fortuna ![](../../images/smilies/bigsmile.gif) |
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capolavoro!concordo perfettamente con la recensione disco magnifico.all epoca mentre lo ascoltavo pensavo a come facevano i maiden a tenere blaze e a scrivere virtual x1....disckinson e insuperabile un artista completo e quest album lo dimostra x l ennesima volta. |
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Disco eccellente, pieno di brano melodici e ben arrangiati, che valorizzano le doti interpretative del grande Bruce. Su tutte la titletrack e l'immarcescibile "Gates Of Urizen", ma ogni brano merita almeno un ascolto. |
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fantastico!! non vedo l' ora di leggerne la recensione |
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@leonardo: Silicon Messiah già c'è, Tenth Dimension arriverà presto mentre Blood & Belief può aspettare, così come As Live as it Gets. |
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preso anche in versione cd extended , davvero ben prodotto , un gran disco , senza pecche , dickinson canta molto bene qui e il sound è molto potente...88 è il voto perfetto ora però sarebbe bello leggere le recensioni anche dei dischi solisti di blaze così da vedere i due singer ognuno nel suo contesto stilistico ! |
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preso anche in versione cd extended , davvero ben prodotto , un gran disco , senza pecche , dickinson canta molto bene qui e il sound è molto potente...88 è il voto perfetto ora però sarebbe bello leggere le recensioni anche dei dischi solisti di blaze così da vedere i due singer ognuno nel suo contesto stilistico ! |
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bellissima recensione davvero, concordo con ogni parola scritta. Forse il miglior Dickinson solista, perchè rinuncia in qualche caso ad urlare per interpretare con maggior pienezza le note. Smith davvero "mastro-cesello". 90 |
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D'accordo con tutti i commenti, e mi unisco in un pensiero su Adrian Smith, che è sicuramente il miglior chitarrista dei Maiden, e uno dei migliori del mondo, perchè ha uno stile molto personale e tecnico, e pur essendoci oggettivamente chitarristi migliori, lui è il mio preferito in assoluto. Il discorso sulle canzoni attuali: Adrian purtroppo ormai è un vecchietto! Ha ormai alle spalle una carriera lunghissima, io non mi stupisco che le idee migliori siano già uscite dal suo cervello e suonate. E' quello che è successo a tutti i "dinosauri" del metal. Piuttosto che lamentarmi delle canzoni oggettivamente brutte che sfornano adesso, i ringrazierò a vita questi personaggi per le canzoni stupende che hanno saputo comporre. |
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Concordo assolutamente con jemini...Smith è il chitarrista più completo dei 3...A livello compositivo è davvero ottimo, ed anche a livello solistico, pur non avendo la velocità di Murray, ha un gusto per i solo davvero sopraffino. Pur apprezzando anche Gers, il confronto tra i due non si puù nemmeno tentare. Mi stupisce però notare come Smith abbia co-composto la maggiorparte delle canzoni di quella cagatella di The Final Frontier... |
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concordo con Nightblast. Inoltre secondo me questo album decreta che A.Smith è il migliore , almeno per gusto , chitarrista dei Maiden. Ovunque si trova Adrian , salta fuori un capolavoro. Basti pensare a 7°son of a 7° son e Somewhere in time. |
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7
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Che album grandioso...Magari i Maiden pubblicassero dischi di questo spessore... |
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Il capolavoro del Dickinson solista, album quasi perfetto su tutti i punti di vista! |
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il capolavoro assoluto di bruce. meglio di alcuni lavori dei maiden.. soprattutto gli ultimi.. certo che The Alchemist piace come titolo a Dickinson, visto che c'è pure in Final frontier... |
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4
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Concordo in tutto con la recensione: il migliore di Dickinson. Che suoni, che chitarre, che voce. Qui siamo una spanna sopra a tutte le produzioni dei Maiden del dopo Seventh son. Questo disco esprime classe e potenza. Certo se si pensa che nello stesso anno uscí un dischetto anonimo come Virtual XI il paragone é schiacciante. Grande merito alla produzione di Roy Z! |
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3
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Io ce l'ho, e me lo tengo stretto stretto!! Un album stupendo dall'inizio alla fine, soprattutto la prima parte, che trova il suo picco qualitativo in Jerusalem.. |
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1
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album fantastico! Voto: 90 |
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