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26/04/24
ELECTRIC VALLEY RECORDS FEST
BLOOM, VIA EUGENIO CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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( 7118 letture )
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Leader incontrastati della scena death canadese, i Cryptopsy hanno fatto molto parlar bene di loro con i precedenti "Blasphemy Made Flesh" e "None So Vile", targati '94 e '96. Dopo questi primi full-lenght, il gruppo ha visto la partenza del cantante fondatore Lord Worm, rimpiazzato da Mike DiSalvo: un cambiamento che molti fan accettarono, ma che ne lasciò molti altri insoddisfatti. Dopo questo ultimo anno, con la partenza del chitarrista Jon Levasseur, e il ritorno di Lord Worm dietro al microfono, ero molto curioso di sentire questo nuovo album targato Cryptopsy. Musicalmente e stilisticamente i nostri affezzionatissimi non sono cambiati di una virgola. Flo Mounier è e rimane uno dei più devastanti batteristi death sulla faccia del pianeta, e questo album ne è la dimostrazione: blastbeats a ripetizione, doppio pedale sparato e timpani profondi di contorno. Le chitarre di Alex Auburn ricalcano il tipico stile death old school, riff lenti e cadenzati alternati ad altri veloci e catchy, con l'aggiunta di soli e scale apprezzabili. Con la buona performance di Eric Langlois al basso, e della voce marcia e gutturale di Lord Worm, l'album sprigiona coas e violenza. "Once Was Not" comunque non riesce a raggiungere l'apice dei suoi predecessori sopra citati. Nel full-lenght non mancano le sperimentazioni come certi passaggi doom con uso di tastiere o intermezzi puramente jazz-fusion, come nella opener "In The Kingdom Where Everything Dies, The Sky Is Mortal" o nella successiva "Keeping The Cadaver Dogs Busy" che ricordano molto "None So Vile". Ottima la scelta di mettere un intro acustico lento prima della furia di "In The Kingdom...". Altre pezzi che spiaccano nel lotto, le ottime "Carrionshine", "Adeste Infidelis", "The Pestilence That Walketh In Darkness (Psalm 91 : 5-8)" e "Endless Cemetery" sulle quali è praticamente impossibile lasciarsi andare in un headbanging. Assolutamente da comprare.
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8
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Disco stupendo, secondo solo a None so vile. |
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7
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A me piace molto, non lo trovo tanto osceno come disco, non è None so Vile ma è marcio come i vecchi tempi, lontano dalle cagate degli ultimi tempi... |
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6
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Non ho ancora capito a cosa serva questo disco, può essere un ottimo fermacarte, un discreto poggialibro ma di sicuro non un album degno del monicker che l'ha prodotto. La voce di Worm è scandalosa, il caro Flo non mi esalta e questo è un sintomo evidente che più di qualcosa non va, mettere su un cd dei Cryptopsy e non venire massacrato da Mounier? E' male. Decisamente al d sotto delle loro possibilità voto della recensione e dei lettori improponibile. |
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5
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l'inizio del declino dei Cryptopsy, l'abbandono di Levasseur si sente eccome, ed inoltre la voce di Lord Word ha inficiato pesantamente sul qualità finale del disco... |
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4
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I cryptopsy sono uno dei miei gruppi death metal preferiti, mi ritengo un loro gande fan sin dal "Lontano" 1997 quando ascoltai la prima volta un loro brano tratto da "none so vile". RItengo che questi ultimi due album (the unspoken king e once was not) sono assolutamente da dimenticare. Hanno struprato tutto, dai riffs ai vocals. Senza voto. |
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3
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sono un fan accanito dei Cryptopsy e penso che con la dipartita del geniale songwriter Levasseur (che ha abbandonato definitivamente la scena estrema per esplorare nuovi orizzonti musicali....), seppur sostituito decentemente dal talentuoso Auburn, i canadesi di cui mi ero innamorato sono finiti. con Once Was Not inizia una nuova (triste) era per i Cryptopsy, preludio del recentissimo e disastroso The Unspoken King. Once Was Not è un album decente (sono sempre i Cryptopsy), per quanto mi riguarda terribilmente inferiore ai precedenti. 68/100 (di stima)... |
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2
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Grandioso ritorno!!! Lord Worm è il solo che può cantare nei cryptopsy!!! Impressionante Flo.. secondo menon è un essere umano,troppo veloce e preciso!!!! Non vedo l'ora di vederli dla vivo!!!!! |
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1
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La voce di Worm è così insopportabile... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Luminum (1:46) 2. In The Kingdom Where Everything Dies, The Sky Is Mortal (5:21) 3. Carrionshine (3:22) 4. Adeste Infidelis (4:39) 5. The Curse Of The Great (5:22) 6. The Frantic Pace Of Dying (4:33) 7. Keeping The Cadaver Dogs Busy (5:58) 8. Angelskingarden (7:08) 9. The Pestilence That Walketh In Darkness (3:26) 10. The End (2:49) 11. Endless Cemetary (5:20)
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Line Up
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Lord Worm - Vocals Alex Auburn - Guitar Flo Mounier - Drums Eric Langlois - Bass
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