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CHRISTIAN METAL ITALIANO - La musica del diavolo o dell'acquasanta?
02/12/2013 (4726 letture)
Come abbiamo recentemente detto in occasione di un live report di due band che incontreremo nel testo di questo articolo, il christian metal, molto semplicemente, esiste. Che ai vostri occhi sia solo una bestemmia musicale -associazione quantomeno comica, visto il tema- un anacronismo, uno strappo nel continuum di un settore che non dovrebbe aver contatti in tal senso, che siate sostenitori di quella scena od agnostici, quel che è certo è che qualsiasi espressione artistico/musicale ha diritto di esistere e di soddisfare le esigenze di una certa fetta di ascoltatori. Il presente articolo non intende quindi esprimere un giudizio sulla legittimità di veicolare certi concetti anche nel metal (data per scontata), né vuol prendere posizione pro o contro il fenomeno stesso, ma solo fare una mini ricognizione in un mondo poco conosciuto con intenti da semplice osservatore. Considerata la vastità del settore, ci limiteremo ad "assaggiare" appena quanto avviene sul territorio nazionale per poi, eventualmente, allargare ulteriormente il discorso.

MONDI SOMMERSI
Non è certo facile approcciarsi ad un ambito del genere. I pregiudizi che spesso vengono indirizzati contro la categoria "metallari", talvolta vengono utilizzati internamente alla categoria stessa per rivolgerne altri contro una corrente metal che, pur prestando oggettivamente il fianco a facili critiche circa le liriche, c'è, esiste, ed ha diritto di esprimere le proprie idee, né più né meno come e quanto le più sataniche delle band del circus. Le posizioni personali dello scrivente non hanno alcuna importanza in questa sede e, a scanso di equivoci e fraintendimenti, sono piuttosto lontane dall'approccio religioso di questi gruppi, ma questa vuole essere solo una presa d'atto della realtà e non un giudizio morale circa i gruppi che saranno citati. Il tutto nel solco editoriale ormai tradizionale di Metallized, sempre aperto verso qualunque realtà. Come detto, il settore è molto più ampio di quanto non si creda e, come primo approccio, ci limiteremo a citare pochi gruppi a livello mondiale, per poi focalizzarci su alcuni di quelli operanti sul territorio nazionale. Il primo elemento che spicca all'analisi, è che al contrario di ciò che si potrebbe pensare dall'esterno, le band a sfondo religioso non operano esclusivamente nei settori più melodici e nel power più o meno deciso -anche se la loro partecipazione in questo campo è forse la più massiccia- ma la loro presenza attraversa diagonalmente tutti i generi disponibili su piazza, compresi quelli più estremi e più rivolti per natura verso l'atteggiamento opposto. Dovendo citare alcune realtà a livello mondiale, non si può che partire dagli Stryper, forse il primo gruppo di genere ad ottenere una grossa visibilità internazionale e, storicamente parlando, dagli svedesi Jerusalem. Buona notorietà però, citandoli in ordine sparso, hanno al giorno d'oggi band quali Golden Resurrection, ReinXeed, Theocracy, Essence of Sorrow, As I Lay Dying, The Devil Wears Prada, Immortal Souls, Miseration, Hilastherion, Virgin Black, Demon Hunter, DivineFire, Narnia, Mortification, Tourniquet, Veni Domine, Rob Rock, Cage, Forsaken, Nomad Son, Neal Morse ed infiniti altri, con varie sfumature confessionali. Come detto, però, i nomi che sarebbe possibile fare sono centinaia e centinaia, mentre noi vogliamo limitare questa prima ricognizione al solo territorio nazionale, al fine di non essere troppo dispersivi. Eccovi dunque una breve -dodici band- e, per forza di cose, incompleta lista di gruppi attivi nel nostro paese.

UNA DOZZINA DI BIANCHI GUERRIERI
Cercando di tracciare un primo sentiero che da nord conduca al sud della penisola, in Friuli troviamo gli Anima Mundi, fautori di un unblack metal con accenti sinfonici di un certo impatto nonostante la registrazione old school e, già qui, dobbiamo registrare una particolarità. Cos'è l'unblack? Né più né meno che black metal, ma con tematiche assolutamente opposte a quello tradizionale, che però, in assenza di testi tradotti, passa per normalissimo black. Si tratta ovviamente di una semplificazione estrema, dato che l'oggetto di questo scritto è semplicemente quello di scostare un velo e dare una rapida occhiata in un mondo poco noto, ma la cosa potrebbe essere approfondita in seguito. La one man band di Pordenone ha all'attivo un demo del 2011.

Spostandoci a Milano troviamo i Boarders, band storica per la scena white, appartenente al settore thrash. Operativi ormai da molti anni, rappresentano un punto fermo della scena, storicamente rilevante per tutti i "whiters" italiani. Il loro thrash metal è piuttosto catchy e, pur inglobando parecchi elementi tipicamente heavy sempre più rilevanti, è dotato di buon tiro. The World Hates Me la loro testimonianza più importante.

Sempre Milano ospita i Timesword, band power/prog (più prog) insieme dal 2005 con in formazione un tastierista come Alberto Sonzogni, diplomato in organo e composizione all'istituto musicale Donizetti di Bergamo. Il loro Chains of Sin è uscito nel 2011 e, tra le altre canzoni, presenta una suite della durata di quasi venti minuti.

Scendendo in terra toscana ci imbattiamo nei power metallers Inside Mankind. Attivi dal 2006, i cinque hanno all'attivo due album (Angels Fire del 2009 e Fear del 2011) e presentano alla voce una ragazza. In un tessuto musicale imbastito sul power melodico d'annata, si inseriscono elementi prog, goth e sinfonici. Il tutto in maniera forse un po' grezza, ma apprezzata dagli aficionados.

Sempre in Toscana, incappiamo negli S91. Anche loro su piazza dal 2006, non presentano solo una, ma -udite, udite- ben tre ragazze alle voci in line up. Con alle spalle un EP ed un full lenght, anche loro basano la loro proposta sul prog-metal, venato però da inserimenti psych e pop (!). Da ascoltare: Volontà Legata del 2011.

Da una costola degli S91, visto che l'interessato è il chitarrista Francesco Romeggini, viene fuori il solo-project Sacredfice. Quello di cui parliamo in questo caso è thrash/heavy d'estrazione tradizionale, con la presenza come ospite di Egidio Casati dei Boarders nel full omonimo uscito proprio da pochi giorni.

Molto particolare ciò che vien fuori dalla Campania, dove agisce un altro gruppo storico della scena: i Members of God. Quel che si innesta stavolta sulla base prog-symphonic metal della loro musica, arricchita anche da elementi sinfonici, sono interessanti inserimenti folk ebraici con presenza di strumenti siropalestinesi, con ciò ricordando a tratti gli Orphaned Land; perlomeno interessante. Per prendere contatto con la loro musica: Ten Talking Words del 2011.

Spostiamoci in Puglia, dove il doom trova il suo senso cristiano con i Doomenicus. Dodici anni di attività alle spalle, seppur con una lunga pausa in mezzo, con la partecipazione al Festival austriaco Doom Over Vienna. Riff essenziali, intensi e buoni arrangiamenti, questi i loro principali atout.

La Basilicata offre una sorpresa della quale sono io stesso il primo a restare colpito, denominata Envyra, i quali, inseriti nel calderone white e musicalmente molto variegati, presentano la particolarita dei cori affidati a Mancan degli Ecnephias, non esattamente noti per il loro "biancore", la cui apparizione è in veste di guest ed al di fuori di ogni discorso concettuale filosofico o religioso. Ho provveduto a verificare la loro presenza su un sito specializzato, dove ho riscontrato l'inserimento della recensione del loro lavoro prima di contarli, perché francamente la presenza di Mancan mi risulta molto, molto singolare, ma l'unione degli opposti è almeno intrigante e comunque lecita.

I Seven Horizons, per quanto mi consta, non hanno una vera e propria base geografica, in quanto i membri dell'ensemble sono sparsi in varie zone, cosa che rende abbastanza difficoltosa un'attività comunque in grado di segnalarsi ugualmente. Il loro christian prog cantato anche in italiano vede una certa predominanza delle tastiere ed un buon cantante come il brasiliano Celso De Freyin a veicolare il tutto. Un lavoro omonimo risale al 2010.

Infine due realtà sicule incontrate di recente in occasione di questo live report. Per primi, da Belpasso (CT), gli Hypersonic. Inserito nel settore melodic power e prossimo alla pubblicazione del suo secondo album, il quintetto può contare su una grande carica ed un certo gusto per la melodia.

A chiudere i Metatrone. I catanesi, oltre ad un power molto deciso e potente, seppur melodico, offrono testi in italiano e la presenza di un sacerdote in formazione -Don Bruno- il quale, per inciso, oltre a suonare le tastiere è l'aggressivo growler della band. Di recente è entrato in formazione lo shredder del basso Dino Fiorenza.

UNA GUERRA INUTILE
Ovviamente questo breve excursus non esaurisce affatto né il panorama nazionale, né quello internazionale, limitandosi a fornire qualche semplice spunto a chi volesse avventurarsi nell'ascolto, fermo restando che molti dei gruppi citati sono ben noti anche al di fuori del giro prettamente white. Anche se così non fosse, tuttavia, non è questo il punto. Il focus del presente articolo, infatti, non è tanto rivolto al discorso musicale in sé, ma al diritto di esprimersi anche da parte di chi professa la religione in musica, al pari di chi, probabilmente l'ampia maggioranza, non vuol saperne di mischiare il diavolo con l'acquasanta. Molti di noi, forse, potrebbero stigmatizzare i testi dei gruppi più dichiaratamente cristiani anche soltanto dal punto di vista della qualità delle liriche, più d'una volta stucchevolmente rivolte alla celebrazione nel segno della faciloneria e della superficialità nel trattare il tema. Se questo può essere vero, almeno in alcuni casi, bisogna di converso rilevare come una discreta parte dei testi di band pseudo sataniche che accettiamo normalmente senza farci troppo caso, in quanto cantati in inglese, una volta tradotti in italiano e fatte salve le numerose eccezioni, non si candidano certo al Nobel per la letteratura. Esclusi a priori i fondamentalismi, sempre da emarginare in quanto tali, ed i tentativi di evangelizzazione forzata e/o quelli di demonizzazione dei non interessati al messaggio cristiano (posto che esistano), credo che in ultima analisi una discreta parte di ciò che certi gruppi white metal chiamano messaggio cristiano, possa essere definito come facente parte dei principi dell'etica morale da parte di chi analizza laicamente certe tematiche. In questa ottica, più di un punto di contatto può o potrebbe essere trovato tra due mondi spesso in contrasto più per dovere che per convinzione. La musica è fatta per unire e, di tutti gli stili, il metal è senz'altro quello più naturalmente deputato a farlo. Abbiamo davvero bisogno di guerre di religione (e mai la parola fu più attinente alla situazione) anche nel metal? No davvero, da una parte e dall'altra. L'unica costante che può e deve essere invocata è certamente la libertà di esprimere le proprie idee ed il diritto di non essere considerati dei reietti o degli invasati se non interessati alle tematiche religiose o le si rifiutano per questioni filosofico/scientifiche e viceversa. E' davvero così difficile? Io credo di no.



the hellion
Lunedì 14 Marzo 2016, 12.06.18
58
Raven, ti ringrazio per aver inserito nell'articolo gli Envyra; per qualsiasi chiarimento puoi contattarmi alla mia mail, sarò lieto di risponderti. Un saluto a tutti
Third Eye
Mercoledì 4 Dicembre 2013, 15.55.26
57
@ deedeesonic (n. 45): ce ne sono diversi e non è il caso che io ne parli… come già spiegato in precedenza ci tenevo a sottolineare il fatto che la questione religiosa può essere discussa ed analizzata a prescindere dalle malefatte di qualche prete, tutto qua. Non mi voglio addentrare in discorsi che esulano da questa specifica discussione e che a quanto pare potrebbero urtare la sensibilità di qualcuino.
Radamanthis
Mercoledì 4 Dicembre 2013, 14.34.08
56
Quoto post 47 e 48...in toto!
Sambalzalzal
Mercoledì 4 Dicembre 2013, 13.40.06
55
Si si ti seguo ed è dove volevo andare a parare io col discorso di "immaginario comune" o simbologia che è proprio per esempio del black metal. Io credo che per tutte quante le bands sia molto limitante avere una visione unica dei temi trattati, in generale, alla fine parlando sempre e solo degli stessi argomenti penso si arrivi poi ad essere per forza di cose pacchiani ed a volte anche infantili. Ci posso mettere appunto una miriade di bands black metal che da anni dicono sempre le stesse cose "lode a satana" "la mano sinistra è meglio della destra" "il fuoco dell'inferno" "il sangue del demonio" "massacrare gli angeli". In definitiva per come è nato quel genere ed è concepito da chi lo ascolta alla maniera intransigente degli esordi la vedo molto difficile stabilire un punto di contatto con qualcosa che è l'opposto tanto poi da appunto ridicolizzare chi tenta di metterla in atto appropriandosi alla fine di un genere che non è il suo. Io a volte trovo molto difficile separare i testi dalla musica e riconosco che è un forte limite ma appunto come dici tu diventa impossibile farlo se uno è cosciente di quello che la band in questione vuole effettivamente fare. Insomma, quando la musica, che sia black, White, Yellow o altro diventa un manifesto è li che inizio a storcere un po' il naso. Apprezzo sempre la coerenza, intendiamoci, ma dipende da che tipo di messaggio porti. La varietà quindi di argomenti nelle tematiche trattate penso sia la chiave di lettura per godersi buona musica, quando invece si monopolizza un tema è la che si rischia di finire nel "io sto contro quello e basta". Se una band punta a livello pubblicitario a definirsi White Metal allora ci saranno buone possibilità che tante persone la snobberanno senza possibilità di appello e finirà inevitabilmente nella nicchia. E' anche vero che per come è cresciuto il mondo del metal negli ultimi anni a livello di classificazioni nulla dovrebbe stupire più di tanto ma penso che determinate barriere continueranno sempre ad esserci, poi magari la cosa prenderà in futuro una piega diversa ma per come stanno le cose ora la vedo dura
Troll Attack !!!!!
Mercoledì 4 Dicembre 2013, 13.30.34
54
Ma ammazzatevi.. con ste boiate, Christian metal, Evil metal... ma vaffanc.......
blackiesan74
Mercoledì 4 Dicembre 2013, 13.13.04
53
Che poi io sono di quelli che sta attento al messaggio che i testi vogliono diffondere, perciò se mi viene sotto gli occhi un disco definito "christian metal" è fuor di dubbio che non potrò mai pensare che all'interno ci siano inni a Satana o esaltazioni della guerra, anche se nella cover ci sono 4 tizi truccati col face-painting e il logo è illeggibile (come nella stragrande maggioranza dei dischi black).
blackiesan74
Mercoledì 4 Dicembre 2013, 13.09.30
52
Ok, ti quoto alla grande! Riguardo il discorso "musica estrema vs religione", credo dipenda da qual è il focus su cui ci concentriamo; mi spiego: se partiamo dal presupposto che un genere musicale si definisce attraverso l'unione di musica e testi allora sono d'accordo con te, per rimanere all'esempio che hai fatto tu non c'è dubbio che sotto quest'ottica black metal e cristianesimo non possono stare nella stessa frase. Viceversa, se uno definisce i generi musicali SOLO attraverso la musica, allora c'è qualche possibilità in più che accada una cosa di questo genere. Ma la stessa cosa accade con la definizione di "christian metal", utilizzata dallo stesso Raven nell'articolo sotto al quale commentiamo: la trovo limitante (e non me ne voglia Raven) perché così facendo si evidenzia un solo aspetto della proposta musicale dei vari gruppi, senza porre l'accento sullo stile. Tanto per fare degli esempi (ma l'avevo già scritto nel forum da qualche parte), i Mortification fanno death, gli Stryper fanno class (?), altri gruppi fanno power. Ci sono anche dei portali internet che nella descrizione utilizzano questa definizione, però mi sembra fuorviante.
Sambalzalzal
Mercoledì 4 Dicembre 2013, 11.44.15
51
Blackiesan74@ scusa forse mi sono avvitato mentre scrivevo ma ciò che dici è esattamente quello che intendo io, appunto quando parlo di differenza tra credo religioso personale e credo organizzato che sempre a mio parere è sempre deleterio. Stessa cosa la dicevo commenti fa quando ho parlato di artisti che vengono ispirati dal sentimento religioso ed altri invece che lo usano come arma nei confronti di altri che non la pensano come loro. Sono questioni delicate (voglio dire, sono morti milioni di persone dall'alba dei tempi a causa della religione, quindi mi pare scontato dire che a livello di organizzazione abbia fatto più danni che altro). personalmente vedo il metal si come una fede ma nel senso di ispirazione per combattere le battaglie che uno affronta nella vita, stessa cosa la fanno le persone religiose che hanno una mente lucida, credo. Il problema che penso sorga in molte persone quando si parla di cristianesimo e metal è che almeno in superficie i due elementi si annullano a vicenda perché uno opposto all'altro. Uno veicolatore di un tipo di idee (libertà, ribellione, divertimento ecc ecc) l'altro tutto il contrario. Io non sto parlando di persone equilibrate, io sto parlando della massa. Parlando del tipo di audience più estrema, della quale non sento di fare parte, quella del black metal per esempio. Io con tutta la buona volontà ora non credo sia possibile nessun tipo di apertura verso un tipo di concezione cristiana. Come poi sia potuto capitare il contrario assolutamente non ne ho la benché minima idea.
blackiesan74
Mercoledì 4 Dicembre 2013, 11.11.36
50
Perdonami, Samba, ma non sono d'accordo quando dici "è automatico che il cristianesimo o cmq ogni tipo di religione organizzata venga vista male perché fondata sul soggiogamento di chi la segue ad occhi chiusi". Non è nei principi di una fede (qualunque essa sia) soggiogare qualcuno; questo è uno dei principi delle organizzazioni religiose (a partire dalla Chiesa di Roma), che da sempre sono più degli organismi politici che altro. È vero che c'è molta gente che vive la religione in maniera quasi fanatica, ma questo si può dire di tante altre cose: il metal stesso è o non è una fede? E quanti metallari ci sono che diventano oltranzisti perché "io ascolto i Death e tu che ascolti i Manowar non capisci un cazzo" (ho preso le prime due band che mi sono venute in mente, non ho niente contro nessuna di loro)? Il problema sta nella gente squilibrata, non certo nella fede. Come ripeto, altra cosa sono le organizzazioni religiose. Ma il sentimento religioso è sempre esistito, credo sia insito nel DNA dell'essere umano, le organizzazioni religiose sono un'invenzione dell'uomo che se ne serve per i propri scopi.
Sambalzalzal
Mercoledì 4 Dicembre 2013, 9.32.16
49
Asteroid@ Hai ragione e mi dispiace che tu sia vittima di discriminazioni simili. Il credo è personale e non va assolutamente giudicato, da nessuno è un fatto estremamente privato. Personalmente, come poi avrai letto, io non ho nulla contro chi crede, io me la prendo con l'oltranzismo volto a fare proselitismo e a tagliare le gambe a chi non la vede allo stesso modo. Purtroppo (questa non è una critica a te, premetto, o al tuo modo di vivere la religione) però a livello di immaginario comune io penso che sempre e comunque il metal a livello di concetto avrà sempre punti di vista diametralmente opposti a quelli "cristiani". Adesso non penso di dire una fesseria se affermo che da sempre ciò che la cultura metal combatte è l'imposizione di false morali ed ipocrisie, quindi, perdonami, è automatico che il cristianesimo o cmq ogni tipo di religione organizzata venga vista male perché fondata sul soggiogamento di chi la segue ad occhi chiusi. Insomma, per te la situazione capisco che non debba essere per nulla facile. Secondo me politica e religione dovrebbero sempre e comunque essere tenuti da parte xchè argomenti delicati e fonte di litigi. Il fatto che queste due tematiche sempre più vengano fuori anche nel metal che in teoria dovrebbe essere un'isola felice e neutrale non è per niente bello.
deedeesonic
Mercoledì 4 Dicembre 2013, 7.15.08
48
@Asteroid, quello che dici è tristemente vero
Asterøid
Martedì 3 Dicembre 2013, 21.25.39
47
Senza aizzare polemica alcuna, dico solo che sembra che oggigiorno se uno esce fuori dicendo che è cristiano, va a messa e tutto il resto, che crede insomma, sia sbagliato, che fa una cazzata e che sia deprimevole ciò che fa. Io, quando dico che sono cristiano, i miei coetanei mi guardano storto da morire, e iniziano con i soliti discorsi. Nel metal, succede lo stesso. Io sono metallaro, anche peso, e non ascolto white. Allora? La mia opinione non è la stessa? Perchè io non guardo male uno che mi dice "sono ateo, che cazzo vuol dire credere, fanculo la fede ecc", e invece io mi devo sentire ai margini solo perchè...credo? Boh. Per me il rispetto viene prima di tutto, io la penso così. Penso che verso quelli che la pensano come me alcuni dei commenti li sotto siano un pelo offensivi (no nomi, io mi sono sentito così). Cerchiamo di accettare tutte le visioni...io per primo. Buona serata, ottimo articolo.
jek
Martedì 3 Dicembre 2013, 20.10.50
46
Naturalmente quoto @Samba al 100%. Io non intendo dire che la CEI a tavolino metta insieme un po' di band metal per infiltrarsi tra le truppe nemiche, io sospetto sempre tentativi di infilarsi in qualsiasi "giocattolo" da parte della chiesa per fare proseliti, in questo caso in un mondo come il metal che non vorrebbe avere connotazioni ideologiche o religiose (insisto nel dire che il satanismo nel 98% dei casi è solo uno scherzo o un modo di essere "contro"). Poi ognuno e libero di suonare quello che vuole e dire ciò che vuole, al massimo non compro il CD e naturalmente non confondo religione da chiesa. Questa mia diffidenza resta sempre una mia opinione.
deedeesonic
Martedì 3 Dicembre 2013, 20.03.49
45
Scusa Third eye@, ma a questo punto sono io che non ti seguo più... quali sono le idee o i "punti cardine" della religione ad essere suscettibili di biasimo?
Third Eye
Martedì 3 Dicembre 2013, 19.54.29
44
@ Radamanthis: non capisco perchè tirare in ballo "la politica, la musica, lo sport"... Molto semplicemente lasciavo intendere che sarebbe un'errore pensare che tutte le critiche che possono arrivare adosso alla chiesa siano una diretta conseguenza del comportamento ambiguo del clero, a parte cioè le azioni miserevoli di taluni cristiani sono le idee stesse (i punti cardine) di questa religione ad essere scuscettibili di biasimo.
Raven
Martedì 3 Dicembre 2013, 15.43.10
43
Vedo che l'argomenta desta un certo interesse. Credo che non appena possibile cercherò di proporre un approfondimento.
Sambalzalzal
Martedì 3 Dicembre 2013, 15.34.10
42
Attenzione che poi sempre più negli ultimi anni tantissimi musicisti hanno deciso di abbracciare la fede cristiana dopo una gioventù di eccessi di ogni tipo. ora nella maggior parte dei casi è stato fatto in maniera molto discreta, in altri è stato fatto in pompa magna e con uscite pubbliche abbastanza oltranziste. Mi riferisco a Mustaine che fa escludere Dissection e Rotting Christ da un festival e a Blackie Lawless degli WASP che spesso e volentieri ora è solito iniziare i concerti con una preghiera generale e che ha "amputato" dalla scaletta pezzi storici come Fuck Like A Beast e Sleeping In The Fire perché da lui ritenuti non più in linea con il proprio pensiero. Insomma, quando è che la religione (qualsiasi essa sia) arricchisce la musica e quando invece la svilisce? Il discorso secondo me è che il fattore religioso può essere una bellissima influenza nella musica se appunto è gestito da una mente equilibrata mentre diventa fastidioso e pacchiano quando si ha a che fare con leaders spirituali improvvisati o pecorelle smarrite che hanno ritrovato la via.
Radamanthis
Martedì 3 Dicembre 2013, 15.34.04
41
Beh, non solo la religione, anche il sociale, la politica, la musica, lo sport...qualunque cosa uno fa o predica (anche la stessa anarchia) può essere intaccato da critiche...
Third Eye
Martedì 3 Dicembre 2013, 15.19.51
40
@ deedeesonic: la tua osservazione è pertinente, però, sarebbe il caso di mettere in evidenza quanto questo separare le due cose non sia comunque risolutivo rispetto alla questione religiosa che rimane divisiva ed inestricabile. Tanto per capirci, al netto delle istituzioni terrene, fallaci e corruttibili, la religione costituisce comunque un qualcosa contro cui molti si sentono di poter avanzare delle critiche.
Radamanthis
Martedì 3 Dicembre 2013, 14.02.35
39
Si, quoto deedeesonic: la Chiesa intesa come persone, insieme di persona, preti ecc è una cosa, la religione intesa come Dio è altro...non confondiamo il mungere con tettare...
deedeesonic
Martedì 3 Dicembre 2013, 13.53.57
38
Però leggendo i commenti qui sotto, mi sembra si stia facendo grande confusione tra quello che è (o è stata) la Chiesa come istituzione e quello che è la Religione, che (ovviamente per chi crede) trascende l'uomo e la sua natura fallace e materiale, andando ad "alimentare" quel bisogno di spiritualità che un credente ricerca.
Third Eye
Martedì 3 Dicembre 2013, 12.13.36
37
Mah, io credo che sia difficile esprimere un giudizio netto su certe tendenze musicali; da una parte ritengo infatti che occorrerebbe valutare senza pregiudizi la tipologia dei testi e il modo in cui essi si sposano con la musica (aspetto questo non da poco), dall’altra, però, ho delle convinzioni tali che mi portano a marginalizzare o ignorare tematiche di stampo religioso. Inoltre, non si può tralasciare il fatto che alcuni sottogeneri del metal siano difficilmente compatibili con idee o pensieri riconducibili al cristianesimo, per cui comprendo e condivido lo scetticismo di molti ascoltatori che reputano certe associazioni contraddittorie, se non addirittura risibili.
blackiesan74
Martedì 3 Dicembre 2013, 0.03.03
36
Splendido articolo, complimenti a Raven per l'oggettività.
Sambalzalzal
Lunedì 2 Dicembre 2013, 22.11.16
35
Waste@ si capisco bene cosa dici però io penso che anche se sulla carta nessuno si schiera apertamente dalla parte della chiesa e del cristianesimo, irrimediabilmente tutti quanti ne sono sudditi. non parlo ovviamente del ragazzetto di 15 anni, parlo della classe dominante che sa quali fili muovere. se chiedi in giro nessuno ti dirà "si sono fervente cristiano" però poi a livello di vita pratica tutti sono sotto quel piede la. leggevo tempo fa di parecchie agenzie interinali che di fatto sono sovvenzionate dal vaticano o cmq da gruppi che sono direttamente sottoposti a quello come la milizia cristi. è talmente inserito nel tessuto sociale che anche chi dice di non farne parte poi alla fine lo è
waste of air
Lunedì 2 Dicembre 2013, 22.00.27
34
@Samba: lo so bene, però allora non si spiega questo cambiamento sociale drastico a livello religioso! Le nuove generazioni mica sono credenti, se non vanno a catechismo nessuno dice niente; idem per battesimo, divorzio, aborto ecc... Credo che qualcosa sia sfuggito di mano, e ripeto, in neanche un secolo! Non che sia un male eh...anzi.
Sambalzalzal
Lunedì 2 Dicembre 2013, 21.40.47
33
era*/è
Sambalzalzal
Lunedì 2 Dicembre 2013, 21.40.05
32
Waste of air@ io penso che oggi come oggi non sia considerato un problema perché per come stanno le cose non può arrecare alcun danno al loro sistema (che poi è quello sociale). Anni fa, specie negli USA i loro apparati di "lotta" contro il metal li avevano eccome. In Italia non ce ne fu mai veramente bisogno considerando che la massa era già ben indottrinata a fare scudo verso tutto ciò che e/è considerato "deviato".
Macca
Lunedì 2 Dicembre 2013, 21.38.49
31
Oltre al fatto che l'articolo è ben scritto e interessante, mi colpisce l'oggettività con cui è presentato visto che porta la firma di una persona per sua ammissione non credente. Complimenti ancora una volta
waste of air
Lunedì 2 Dicembre 2013, 21.35.27
30
Mah..La chiesa ha una storia millenaria; se però paragoniamo il suo impatto nella società dei nostri nonni a quello che ha nella nostra, possiamo ben capire quanto abbia perso in neanche un secolo. Mi sa quindi che il metal, allo stato attuale delle cose, sia l'ultimo dei loro problemi!
Unia
Lunedì 2 Dicembre 2013, 21.31.05
29
Come citi giustamente: "Il focus [...] non è tanto rivolto al discorso musicale in sé, ma al diritto di esprimersi anche da parte di chi professa la religione in musica", sempre detto che se da una parte c'è il bene, dall'altra c'è il male. Sono due facce della stessa medaglia in fondo e le tematiche bisogna prenderle con le pinze, oltre che saperle esporre, altrimenti è automatico cadere nella banalità (il discorso vale anche per i gruppi black) Detto questo, io non credo e non ho nulla contro chi professa un qualsiasi dio. Conosco dei gruppi death internazionali "white metal", e mi piacciono.
Sambalzalzal
Lunedì 2 Dicembre 2013, 20.50.05
28
Raven@ speriamo non nella maniera del vecchio testamento! Jek@ guarda magari quello che dici tante persone lo prendono come una battuta ma penso che alcune considerazioni al riguardo sia giusto farle. Poi vabè entriamo nella dimensione personale e quindi non tutti i credenti cristiani sono automaticamente attivisti della madre chiesa ma è ovvio che c'è la volontà da parte dei loro potenti di mettere le mani ovunque e quindi controllare. D'altronde ciò che dico non è paranoia o supposizione, insomma, sono la potenza più grande al mondo ed in qualche modo i sistemi per mantenerla durante i secoli li hanno trovati e bene pure. Quello che dico sempre io quando si parla di queste cose è di stare accorti. Vorrei ricordare a questo proposito, mantenendoci in ambito musicale, la copertina di Masquerade dei Running Wild, ispirata al dipinto di non ricordo chi... il patto "satanico" tra clero, legge ed esercito... i tre apparati che da sempre si spartiscono il potere in terra. Una certa ideologia metal si è sempre battuta contro tutto ciò ovvero il controllo indiscriminato sulle masse da parte dei potenti. La mia non vuole essere una critica verso chi crede ma penso che avendo una conoscenza storica più o meno scolastica non ci vogliano dei geni per capire che alcune note in certi casi suonano davvero stonate.
jek
Lunedì 2 Dicembre 2013, 20.23.03
27
Altro interessante argomento proposto da Metalpedia Raven. Per sfiga o per fortuna il mio inglese si ferma a "the book is on the table" (non so neanche se l'ho scritto giusto) per cui la voce per me è uno strumento misicale, quindi, i testi se non li traduco hanno un valore "0". Considerando ciò, poco importa se i testi sono black o white finchè non li traduco, il problema arriva dopo la traduzione perchè, forse a torto, continuo a vedere un tentativo ruffiano da parte del clero di infilarsi in un mondo che non controllano. Come sempre trovi un prete in confindustria, nei quartieri vip, in quartiere degradati in un sindacato nei partiti e contro i partiti, nell'esercito e nei pacifisti forse per essere sempre dalla parte giusta. Forse sono considerazioni a cazzo ma il dubbio c'è sempre e sono sempre scettico, perchè nella stragrande maggioranza satana e metal e uno scherzo, mentre Dio e metal lo prendono sempre seriamente.
Raven
Lunedì 2 Dicembre 2013, 19.15.30
26
Vi perdono cristianamente
Sambalzalzal
Lunedì 2 Dicembre 2013, 17.51.15
25
pardon Raven!
Radamanthis
Lunedì 2 Dicembre 2013, 17.37.50
24
Scusa Raven...
Raven
Lunedì 2 Dicembre 2013, 17.32.55
23
Ragazzi, restiamo IT, grazie. Per le discussioni di politica c'è il forum
Radamanthis
Lunedì 2 Dicembre 2013, 17.30.02
22
Allora la situazione è più nera di quello che possa sembrare....i ragazzini di oggi stanno crescendo con gli One direction....cosa potremo aspettarci dai politici del futuro????
Sambalzalzal
Lunedì 2 Dicembre 2013, 17.22.02
21
Ahahahahahah bella questa Radamanthis@ e purtroppo penso tu abbia ragione! Oh parlando di musica e politici poi ricordiamoci che questa gente è cresciuta a pane e Venditti, Modugno, Mina ecc ecc tanto positivi molto probabilmente i messaggi di quegli artisti non erano ahahahahahah!
Ivo
Lunedì 2 Dicembre 2013, 17.18.32
20
@Radamanthis Sai che hai ragione? Non avevo pensato a questa eventualità...
Radamanthis
Lunedì 2 Dicembre 2013, 17.13.04
19
Mhmm, se i nostri politici avessere maggiore apertura mentale credo che studierebbero nuovi metodi per inculare noi poveri plebei inventando nuove tasse...lasciamoli li come sono che è già nera la situazione così senza che siano dei geni...figuriamoci se si evolvessero....
Ivo
Lunedì 2 Dicembre 2013, 16.38.43
18
Se i nostri politici avessero solo la metà dell'apertura mentale e della onestà intellettuale del buon Raven, saremmo sicuramente al posto della Germania come leadership in Europa... Bell'articolo, è sempre un piacere leggerti.
CauldronBorn
Lunedì 2 Dicembre 2013, 14.44.43
17
Bell'articolo, non conoscevo molte delle bands nostrane citate. Condivido molto la riflessione finale soprattutto sull'importanza dei testi. Se guardiamo il primo esempio dell' "opposta fazione" credo quasi tutti adoriamo i primi Deicide, che hanno però testi veramente pacchiani e ridicoli. Stà alla bravura delle bands evitare refrains fondamentalisti o passaggi stile "papaboys" sul convertire la gente o combattere il demonio con spade infuocate . Anzi, il white metal ha grosse potenzialità sotto questo aspetto perchè le tematiche bibliche sono molte e anche interessanti.
waste of air
Lunedì 2 Dicembre 2013, 13.46.13
16
Personalmente sono per la libertà di espressione più totale; certe tematiche/prese di posizione non mi toccano in nessuna maniera. Trovo strano e restrittivo il fatto che ogni genere debba avere la sua tematica (legere Radamanthis); ci può stare, ma quante sono poi le band che effettivamente hanno qualcosa da dire a questo livello? È un discorso che va di pari passo con la musica: perché seguire un filone in tutto e per tutto? Si ottiene solo saturazione e impersonalitá. Un metallaro navigato sa già di che genere è un disco guardando il 90% delle copertine di ciò che viene messo sul mercato; sa di situazione artisticamente statica.
Raven
Lunedì 2 Dicembre 2013, 13.45.17
15
Intanto grazie a tutti per i complimenti. Nessuna esclusione voluta, solo la citazione di una dozzina di band e di conseguenza l'esclusione di una marea di altre e di singoli artisti. In generale: l'unblack non esaurusce certo il settore white/christian o comunque lo si voglia chiamare. Può suonare strano, ma è una scelta che certi artisti ritengono di dover fare e, come tale, non criticabile. INteressante il commento di Ribbon quando dice: "il rischio di una carriera musicale votata alla divulgazione della parola di Dio è che i testi finiscano per essere banali e scontati, oppure di propaganda. Nel primo caso c’è poco da dire, continuando a parlare dello stesso argomento è difficile non cascare nelle ripetizioni. Nel secondo, invece, la mia paura è di nuovo quella che le parole assumano più importanza della musica. Si tratterebbe di una propaganda religiosa (forse addirittura senza che il compositore se ne renda conto durante la fase creativa) che, come ogni propaganda, aumenta il fervore di chi già condivide quelle idee, piuttosto che guadagnarsi le simpatie di nuovi proseliti." Credo che molti gruppi cristiani non si rendano conto di questo aspetto, anche al di fuori della musica.
deedeesonic
Lunedì 2 Dicembre 2013, 13.35.52
14
Mi piacerebbe addentrarmi in queste tematiche, ma mi dilungherei troppo. Dico che mi unisco ai commenti di Rada@,Fiery Phoenix@,MrFreddy@ e a coloro che hanno ricordato Mario Di Donato, persona molto colta e preparata su queste tematiche, nonchè artista a tutto tondo (è anche ottimo pittore, molte gallerie in giro per il mondo hanno delle mostre permanenti su di lui), e come al solito molto più conosciuto all'estero che in italia.
Sambalzalzal
Lunedì 2 Dicembre 2013, 13.32.16
13
Sicuramente la musica e l'intelligenza nei testi è ciò che conta, ragazzi. Io penso appunto che il White metal faccia storcere il naso a parecchi perché si tende ad identificarlo come uno scimmiottamento di quello black, in molti casi per quello che mi è capitato di vedere purtroppo è così. Insomma, secondo me ogni tipo di musica è buona e degna di credito fino a prova contraria, ciò che proprio non riesco a digerire è quando viene monopolizzata, come dice Ribbon@ per veicolare idee e per tentare di indire crociate contro fazioni ritenute opposte, la in molti casi si parla di fanatismo. Alla fine io penso che un po' tutte le bands si siano cimentate in argomenti "cristiani" senza però essere identificate propriamente come religiose. Maiden, Manowar, Metallica, Virgin Steele, Iced Earth, Candlemass, tanto per citare quelle più note. Queste bands hanno puntato sulla qualità della musica, altre, sempre a mio avviso invece hanno puntato più che altro sull'effetto che certe prese di posizione suscitano in certi tipi di utenti.
er colica
Lunedì 2 Dicembre 2013, 13.13.21
12
a me sinceramente non frega nulla se sono cristiani, pagani , nazisti ecc se la musica per me è meritevole allora li apprezzo, mi ricordo che per un periodo ascoltavo parecchio i mortification che erano cristiani e facevano un Death thrash buono per me , come ascolto anche roba politicamente scorrettissima tipo i korrozia metalla ( anche se non sono assolutamente d'accordo con le loro idee) ma credo che l'apertura mentale sia assolutamente indispensabile nella musica e uno non si deve far frenare da ideologie e paletti, conta la musica e basta, poi ovviamente se ci sono bei testi meglio ma prima la musica
Ribbon
Lunedì 2 Dicembre 2013, 13.05.28
11
Raven è sempre un passo avanti. Ogni volta riesce a scrivere di una argomento nel modo più oggettivo possibile, ma soprattutto riesce ad illuminare spicchi della grande torta del metal di cui molti non hanno nemmeno il coraggio di parlare. La tematica è interessante e vorrei esprimere il mio parere per cercare di focalizzare l’attenzione su sfumature che spesso sfuggono. Premettendo che sono un credente, non mi è mai piaciuta l’etichetta di christian/white metal. Mi viene da paragonarla al termine “hair metal”. Si sta parlando di band che suonano e cantano, e se per identificarle si utilizzano marchi che descrivono i temi trattati nei testi, dell’aspetto musicale non si è in grado di immaginare nulla se non dedicando loro un ascolto. È vero che, dati dei gruppi che trattano un determinato argomento, ci deve anche essere un modo per classificarli, ma mi piacerebbe molto di più una definizione come power metal con testi cristiani, piuttosto che metal cristiano. In secondo luogo, il rischio di una carriera musicale votata alla divulgazione della parola di Dio è che i testi finiscano per essere banali e scontati, oppure di propaganda. Nel primo caso c’è poco da dire, continuando a parlare dello stesso argomento è difficile non cascare nelle ripetizioni. Nel secondo, invece, la mia paura è di nuovo quella che le parole assumano più importanza della musica. Si tratterebbe di una propaganda religiosa (forse addirittura senza che il compositore se ne renda conto durante la fase creativa) che, come ogni propaganda, aumenta il fervore di chi già condivide quelle idee, piuttosto che guadagnarsi le simpatie di nuovi proseliti. Senza contare che si sfrutterebbe la musica per veicolare messaggi più o meno condivisibili, invece di concentrarsi sull’opera d’arte che nasce dalla fusione di musica e parole. Lo stesso discorso vale, a mio avviso, per chi canta di politica. Tematiche sociali ed antropologiche sono un altro paio di maniche, ma non voglio allontanarmi troppo dal nocciolo della questione. In definitiva, preferisco l’antico testamento di Creeping Death o la rilettura in chiave gotica della Passione di Cristo contenuta nelle liriche di Hallowed Be Thy Name. Trovare tematiche religiose nei testi di band da cui non ce li si aspetta è sicuramente più intrigante di una band che le dichiara apertamente. Ma questa è solo la mia opinione.
Sambalzalzal
Lunedì 2 Dicembre 2013, 12.12.23
10
divusdprinceps@ io credo che dietro a questo fenomeno del black metal cristiano ci sia semplicemente voglia da parte di chi lo propone di emulare a modo proprio chi lo aveva fondato anche se il messaggio è totalmente l'opposto. Se vediamo il termine black metal fu ufficializzato dai Venom e con black non intendevano il colore dell'abbigliamento o della pelle, intendevano il colore delle tematiche (quindi magia nera, satanismo ecc) come poi sia stato ripreso da gente che la pensa totalmente al contrario è una questione di puro stile musicale che fissarono le bands scandinave ed anche io la vedo come una mezza barzelletta. Che sappia io non esiste nessun circuito di seguaci di "black" metal cristiano. Magari qualcuno riesce a mettere da parte l'assurdità della cosa e fermarsi solo al lato musicale inglobando quindi nei propri ascolti anche qualcuna di queste bands ma per il resto sono convinto che sia un fenomeno destinato comunque sempre a perdere.
Radamanthis
Lunedì 2 Dicembre 2013, 12.11.41
9
Non vedo quale sia il problema: nel black si canta di Lucifero, nel white si canta di Dio, del glam si canta si figa, nel thrash si sta sul sociale, nell'epic sul fantasy nel power di battaglie e gloria e così via...ci sono degli standard (con eccezioni sia chiaro) che fanno parte del gioco e non vedo quale sia il problema che una band affronti certi temi a lei care...massima libertà di espressione, nella musica come nella vita!
divusdprinceps
Lunedì 2 Dicembre 2013, 11.01.29
8
Non capisco l'ossimoro Black metal e Cristianesimo...non lo capirò mai. E anzi mi fa molto ridere. E' come se uno per ribellarsi, si iscrivesse a Forza Italia. Mah. Perchè non esiste proprio il concetto di ribellione nella dottrina cristiana...Anzi, l'accettazione quasi stoica delle sventure terrene, è lodevole, perchè si è fiduciosi nella vita premiante ultraterrena e nella salvazione. Già all'epoca uscirono gruppi white metal, che vivevano nell'anonimato e nella paura. Poi in qualche modo sparirono...ora ci risiamo? bah. Comunque, segnalo l'eccelso (scherzo) disco di Frate Metallo a tutti coloro si vogliono riempire le orecchie di cristianismi vari. Per me alla stessa stregua di Padre Maronnno di Maccio Capatonda.
Sambalzalzal
Lunedì 2 Dicembre 2013, 10.55.38
7
Si si lo so Arrraya@ pensa che la mia domanda era partita proprio da la perché ci pensavo! Sicuramente uno degli artisti più sottovalutati e snobbati di sempre, un vero peccato.
Fiery Phoenix
Lunedì 2 Dicembre 2013, 10.44.52
6
Articolo molto interessante. Conosco La musica degli Stryper e a me piace, i testi un po' meno... Da persona areligiosa affermo comunque che ognuno ha il diritto di esprimers come preferisce, finché ciò che fa non è rischioso per chi non vuole esserne coinvolto, e la musica non lo è.
MrFreddy
Lunedì 2 Dicembre 2013, 10.37.43
5
Ottimo articolo, molto interessante! Personalmente, pur essendo agnostico, ritengo che ognuno debba potersi esprimere liberamente, specie nel metal, un genere in cui si parla continuamente di fratellanza e libertà senza purtroppo mettere in pratica queste belle parole. A chiunque sia interessato ad approfondire l'argomento consiglio il portale Internet holysteel. Talvolta si scoprono piacevoli sorprese!
Arrraya
Lunedì 2 Dicembre 2013, 10.18.20
4
è appena uscita la biografia di Mario Di Donato, personaggio fin troppo dimenticato.
Compagno di Merende
Lunedì 2 Dicembre 2013, 10.17.37
3
Dove c'è religione c'è guerra, la storia insegna e al contrario della fede, è la musica unisce.
Sambalzalzal
Lunedì 2 Dicembre 2013, 10.04.01
2
Bellissimo ed interessante articolo come sempre, Raven@ P.s. hai omesso volutamente The Black di Mario Di Donato?
tino84
Lunedì 2 Dicembre 2013, 9.26.04
1
Grandissimo Raven, come darti torto, tante band osteggiate per i contenuti, ma immagino che chi porta avanti queste critiche, non abbia la minima idea di cosa cantino le altre band.. io personalmente adoro gli Antestor, la scena italiana invece la conosco poco
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02/12/2013
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CHRISTIAN METAL ITALIANO
La musica del diavolo o dell'acquasanta?
 
 
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