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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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METALLIZED CHARTS 2019 - Thrash, Hardcore
02/01/2020 (2446 letture)
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Questo 2019 è stato un anno a dir poco eccezionale per il thrash metal, da anni sulla cresta dell'onda grazie al popoloso movimento revival. Gli ultimi 12 mesi si sono però distinti per le numerosissime pubblicazioni firmate dai monumenti di questo genere musicale. Che si tratti di clamorosi ritorni, come nel caso di Sacred Reich, Xentrix o Exhorder, o di puntuali conferme – vedasi Overkill e Death Angel, la valanga di album "d'autore" è davvero imponente e farà felici moltissimi fan. Il genere non è però dominio assoluto della vecchia scuola e, per fortuna, tra la miriade di nuove leve si segnalano dei lavori davvero riusciti. Sul fronte hardcore, la scelta è invece più limitata, anche se non mancano le chicche. Ecco, in ordine sparso e senza voler fare una classifica, la nostra lista dei lavori più meritevoli.
OVERKILL - THE WINGS OF WAR
In gran spolvero da quell'Ironbound del 2010, negli ultimi anni gli Overkill stanno inanellando un ottimo album dopo l'altro. Con The Wings of War, i newyorkesi si allineano alle uscite precedenti: non inventano nulla, ma regalano una buona oretta di thrash che picchia al punto giusto, un condensato devastante del loro stile nervoso e adrenalinico. Le dieci tracce spaziano dal thrash nudo e crudo all'heavy, passando per il punk, in costante equilibrio tra il lato più moderno, cadenzato e pulito del loro sound. Lontani dai capolavori della seconda metà degli anni '80 –e come sarebbe possibile il contrario?– questi "nuovi" Overkill sono in palla e stanno pure al passo coi tempi. Non è poco.
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EXHORDER - MOURN THE SOUTHERN SKIES
Ecco il primo dei grandi comeback di questo 2019. Dopo ben 27 anni di silenzio, la band della Louisiana ritorna in studio per dare un seguito all'ultimo The Law, rilasciato nel 1992. I superstiti Kyle Thomas e Vinnie LaBella mettono insieme una formazione di prim'ordine che spazza via tutti i dubbi legittimi suscitati da quest'operazione. Molta acqua è passata sotto i ponti da allora, il mondo è cambiato, gli Exhorder meno. La band firma un album di groove d'annata, un sound intriso del profondo Sud, rabbioso, pesante e compatto, fortemente legato alle proprie radici territoriali.
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XENTRIX - BURY THE PAIN
Seconda band di ritorno dai morti, gli inglesi Xentrix riemergono da un periodo travagliato. Anche in questo caso, la distanza che li separa dalla loro ultima uscita in studio supera i due decenni. Ma a 23 anni da Scourge, dopo alcuni tentativi infruttuosi, rieccoli tra noi, e anche parecchio in forma. Sebbene manchi forse un passaggio che si imponga sugli altri, l'album offre un lotto di brani omogenei ma perfettamente riconoscibili, scongiurando la nota sensazione di star ascoltando sempre lo stesso brano lungo un intero disco.
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EXUMER - HOSTILE DEFIANCE
In quest'annata ricca di uscite dai nomi altisonanti, la Germania non poteva certo starsene a guardare in silenzio. A fare da testimone illustre ci pensa l'ottimo Hostile Defiance degli Exumer, quinto album della formazione teutonica. I tedeschi riescono a confermare il buon livello mantenuto coi due dischi precedenti, grazie al perfetto bilanciamento tra le molte mazzate e i riff ispirati e melodici. Un nome forse meno blasonato di molti colleghi, ma non per questo meno meritevole d'interesse.
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FLOTSAM AND JETSMAN - THE END OF CHAOS
Le copertine dei Flotsam and Jetsam sono spesso inversamente proporzionali al contenuto degli album. È il caso anche per The End of Chaos, che sfoggia una cover davvero orrida e delle canzoni di tutto rispetto. I membri storici sono lì, e firmano una dozzina di brani che odorano molto di heavy metal. Il duo di asce imperversa lungo l'intero platter, descrivendo intrecci melodici sempre gradevoli, che però non nascondono l'anima più speed metal del quintetto. Insomma, questo quattordicesimo lavoro certifica la ritrovata vena creativa, confermando quanto la band di Phoenix sia, ancora oggi, colpevolmente sottovalutata.
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SACRED REICH - AWAKENING
Dopo Exhorder e Xentrix, i Sacred Reich completano la rosa dei ritorni di razza. A 23 anni di distanza dall'ultimo Heal, pochi avrebbero scommesso su un comeback. Se però l'album si trova su questa lista, allora un motivo ci sarà: Awakening non fa infatti che confermare le qualità fondamentali del gruppo, autore di un thrash metal da sempre venato di influenze esterne e comunque capace di evolversi. Niente a che vedere con le loro uscite migliori, ma considerando gli anni passati e tutto il contorno, si può certamente dare il bentornato ai Sacred Reich.
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DEATH ANGEL - HUMANICIDE
La seconda giovinezza dei thrasher di San Francisco, a dir poco iperattiva dalla reunion del 2001, si conferma anche su Humanicide. Il nono lavoro dei Death Angel si pone nel solco delle ultime ottime uscite degli Americani, bilanciando melodia, atmosfera e rabbia, thrash e rimandi più classici. Humanicide è quindi un lavoro proletario ed aristocratico: proletario perché è sudato e voluto, aristocratico perché ha la grazia di chi sa distinguersi tra le mille altre cose che sono in circolazione.
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WAR CURSE - ERADICATION
Dopo questa sfilata di cavalli di razza, è tempo di volgere lo sguardo alle nuove leve, per nulla decise a restare indietro. È il caso degli agguerriti War Curse, dall'Ohio, che con Eradication danno un seguito all'esordio Final Days del 2015. Thrash metal spigoloso, aggressivo, pompato dalla possente sezione ritmica. Immediato quanto articolato. La band non inventa nulla, ma che ce ne facciamo di innovazioni non richieste? Un dischetto di tutto rispetto, da gustare a volumi indecenti.
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JUDICIARY - SURFACE NOISE
I Power Trip hanno figliato. In attesa di assaporare la prossima cannonata della band di Dallas, questi Judiciary sono una valida alternativa. Provenienti pure loro dal Texas, i cinque uniscono impunemente hardcore, thrash e groove, un miscuglio potentissimo che predilige i tempi medio-bassi alle accelerazioni, traendo forza dai breakdown e dalla sua indole rocciosa. Surface Noise è un debutto consigliatissimo, che lascia presagire un bel futuro. Band da tenere d'occhio.
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HIGH COMMAND - BEYOND THE WALL OF DESOLATION
Sempre parlando di debutti americani, segnaliamo anche questi High Command del Massachussetts. Pur nutrendosi a piene mani del suono e dell'immaginario degli anni '80, i sei di Worcester compiono un piccolo miracolo e fanno funzionare la proposta senza risultare derivativi. Thrash diretto, muscolare e abbastanza primordiale, con un piccolo debole verso i tempi medi e con un tiro invidiabile. Che volere di più?
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WOLFBRIGADE - THE ENEMY: REALITY
Entriamo in territori hardcore (o crust punk per essere più precisi) con il decimo album dei Wolfbrigade. Vera e propria istituzione del genere, i ragazzacci svedesi sfornano un lavoro inaspettatamente variegato e fresco. Pur mantenendo il loro tipico stile, i Wolfbrigade si aprono ad influenze vagamente più ariose e tendenti al classic metal. Una libertà creativa che non impedisce al Quintetto di fare quello che sa fare meglio: prendere l'ascoltatore a mattonate in faccia.
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MARTYRDÖD - HEXHAMMAREN
Sempre svedesi, sempre tendenzialmente crust, i Martyrdöd proseguono il loro cammino di personale evoluzione, che li discosta dal classico d-beat senza per questo rinnegarne gli stilemi. La ruvidità e la potenza dei primi anni lasciano spazio alla cura e alla crescita tecnico-compositiva, in un suono che si apre al folk quanto allo swedish death. Non che i ragazzi abbiano perso la grinta, anzi, basta sentire la title-track per rendersene conto. Se gli album menzionati ad inizio lista celebravano l'immobilismo nel migliore dei modi, c'è ancora spazio per l'evoluzione.
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Tra le numerose uscite del 2019 è opportuno citarne anche alcune che, pur non avendo ricevuto un trafiletto, meritano comunque di essere considerate. Ecco quindi che gli ascoltatori potranno gioire degli ultimi exploit di Destruction e Suicidal Angels, altri nomi di prim'ordine del genere, senza dimenticare le chicche di Wraith, Enforced, Toxic Holocaust e i pur sempre solidi Agnostic Front.
Siete d'accordo con la nostra lista? La trovate assolutamente inetta, colpevole di gravi dimenticanze o tendente a incensare i vecchi nomi? Diteci la vostra, e soprattutto, buon ascolto!
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Di dischi interessanti ne escono sempre in ogni genere, il fatto è che se si dice è stata una buona annata e mi si tira in mezzo il nuovo Xentrix, a mio parere forse c'è qualcosa che non va. Forse troppi si accontentano di dischi di una mediocrità sconcertante? Non ho citato i Death Angel eh...  |
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Ma infatti, dipende da quello che una persona si aspetta da un genere musicale. Il thrash è il thrash. Cioè ha le sue caratteristiche le sue peculiarità. Ha dei confini ben precisi. Se non fosse così, non si chiamerebbe thrash. Tra gli album pubblicati lo scorso anno, ci sono titoli interessanti, magari non masterpiece, ma sicuramente validi. Poi ovviamente tutto è soggettivo... 😉🤘🎸 |
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Quoto abbastanza deep Blue. A me il thrash piaceva molto, ma ora mi ha veramente annoiato. Se secondo qualcuno la qualità proposta dai sopracitati dischi è di alto livello, abbiamo un diverso modo di valutare le cose, ma soprattutto aspettative e pretese differenti. |
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il problema e' che mi piacevano anche le sue diramazioni solo che e' finito in un vicolo cieco. Non se ne esce. |
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A chi non piace questo genere musicale ha solo da volgere le proprie attenzioni verso altre sonorità. Là fuori c'è solo l imbarazzo della scelta. A chi invece continua ad essere il proprio filone musicale preferito beh lo scorso anno è stato pregevole... 🤘🎸 |
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il thrash e' morto. Basta |
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Manca il disco dell'anno, delirium dei ghost ship octavius |
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Segnalo anche un gruppo con disco uscito a novembre ma scoperto solo ora ma veramente ottimo: DECADENCE: SIX TAPE. |
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Exhorder pe me vincono su tutti, proprio un gran bel comeback. |
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buona annata con Overkill, Xentrix e Death Angel sul podio. non male il ritorno dei Sacred Reich e disco discreto quello degli Exumer e dei F&J. Suicidal Angels e Destruction invece non mi hanno convinto |
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Insanity alert nulla di nuovo ma trascinanti |
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Five Finger Death Punch. Bellissimo disco. |
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non conoscevo i fusion bomb , ma grazie a quanto scritto qui sotto da Shock li sto scoprendo..sono una botta di adrenalina |
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Più o meno i dischi sopracitati li ho ascoltati tutti. Beh, sinceramente nessuno ha suscitato il mio interesse. Nessun disco mi è sembrato pessimo anzi, però nessun lavoro mi ha stimolato al punto da sborsare qualche soldo. Quindi, per il thrash quest'anno passo. |
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....puo' darsi....se per esempio uno ha 400 dischi thrash.....che senso avrebbe comprarne altri 100 che suonano uguali?...meglio rispolverare i classici....e guardare altrove.... |
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Se vuoi novità non vuoi thrash, semplice! |
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...dai giovani....penso che sia giusto aspettarsi una ventata di novita'...come dice il proverbio....chi si ferma e' perduto.... |
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@Duke: essere ancorati alla tradizione? È thrash, cosa vuoi fare di diverso? Prendi i tanto osannati (da chi segue ed anche da me) Power Trip: sembrano un gruppo uscito dritto dagli anni 80, ma lo fanno dannatamente bene. Come sempre: è già stato detto tutto, cosa si può fare di nuovo? |
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Sul fronte hardcore melodico volevo citare l'ottimo album dei Bad Religion |
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@rik/duke concordo sul fatto che i grandi abbiano ancora molto da dire come ho scritto nel mio primo commento ed è vero che le giovani band sono ancorate alla tradizione però secondo me alcune hanno molto tiro e già questo è un ottimo punto di partenza imo. Vedremo se sapranno fare il grande salto, secondo me questo è un periodo di transizione x il thrash ma in questi ultimi anni c'è stato molto fermento 😃./// @rik, l'album degli Exhorder mi è sembrato molto ben suonato e vario ad un paio di ascolti./// @dariomet, io attendo quello degli Exodus da anni ormai 😅 |
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....per me sacred reich....Death angel....overkill.....restano molti gradini piu' in alto......ci sono anche bands giovani che hanno fatto bei dischi.....ma sono troppo ancorati alla tradizione..... |
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e come augurio di quest'anno spero in un nuovo album degli exciter..li ho visti da poco a Roma e spaccano ancora |
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anche gli acid reign hanno sfornato un lavoro davvero degno di nota, sullo stile dei vecchi anthrax |
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Non ho ascoltato molto perché è un genere che ho smesso di seguire se non per i soliti noti, i sacred Reich sono stati un gradito ritorno di fiamma be un ascolto obbligatorio perché da sempre tra i miei gruppi preferiti. Invece ho clamorosamente saltato flotsam e death Angel, sarà per la prossima volta |
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@Rob ciao, noto con piacere che hai già provveduto all acquisto 🤘e che hai dato un pregevole assist a Silvia 😉🤘. Silvia se ne hai occasione cercala perché ne rimarrai favorevolmente impressionata 🎸. Silvia, ti dirò, gli exhorder anche nelle Playlist estere hanno ottenuto ottimi gradimenti e parlo di Playlist fatte da fan del thrash. Per dire che nonostante tutto ci sono molte old band che si propongono con ottimi lavori. Tutto ovviamente imho 🤘🎸 |
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@Rob, ricordo che la nominaste tempo fa, ti ringrazio tanto x il suggerimento!!!  |
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@Silvia: so che dovrei attendere le classifiche sul metal classico, ma temo di dimenticarmene al momento opportuno.Una certa rivista per la quale @Rik Bay ed io spendiamo i soldi ha dedicato 10 pagine monografiche a Kay Hansen post Zucche con discografia commentata anni 89-99. Peraltro l'articolo è di un ex del sito. Non sbagli: ci sono gli Scorpions in copertina e i magnifici Great White (goduria totale). Per i commenti alla chart attendo quelle a me più confacenti |
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Ciao rik , fammi sapere che ne pensi se ti capita di sentirli! Non ho avuto modo di ascoltare molte volte i titoli da te citati quindi ancora non mi esprimo su un giudizio definitivo pero' a mio parere i Sacred Reich hanno mostrato di essere ancora convincenti e ho trovato ottimo l'inserimento di una seconda chitarra nei Destruction |
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Shock ciao, ti ringrazio, cercherò di dargli un ascolto... 😉... E forse anche quelli indicati da Silvia (ciao anche a te)... 🤘🎸 |
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@Rik: prova ad ascoltare quelli da me indicati, per me ti piacciono😉 |
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Ricordo che negli eighties le 'famose' Playlist erano un must di fine/inizio anno, soprattutto per il thrash, quindi ben venga questo excursus del 2019 🤘. Beh per me, chi mi ha sorpreso positivamente sono stati gli exhorder, i sacred reich senza dimenticare gli exumer. Gli xentrix sarebbe un valido album ma a me non piace la voce del singer. Per i flotsam & jetsam qui la cosa si complica : questo album è tutto 'nuovo thrash' cioè di scuola millennials che a me non piace, quindi... Beh avete capito. Bene i destruction e i suicidal angels. Gli altri non li conosco. Non aggiungo nomi in quanto ho acquistato re-issue di album pubblicati negli eighties... Cmq ragazzi/e bene così. Il thrash ha ancora molte vite davanti a sé... 😉🤘🤘🤘 |
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Inoltre non penso che abbiate incensato i vecchi nomi, x me hanno comunque ancora molto da dire e mantengono grande personalita' |
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Ottima la vostra lista, io aggiungerei Fatal Visions degli Inculter che a me e' piacuto tantissimo e penso anche che sia una delle uscite piu' significative dell'anno e poi ho ascoltato parecchio Warlust dei Black Mass. Niente di nuovo ma porta a premere play a ripetizione! Una domanda, in questa lista avete escluso di proposito l'hc melodico e lo inserirete altrove? Perche' x me ci son stati grandi ritorni e ottime uscite quest'anno ma non so se le posso citare qui |
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Per me l'annata thrash è abbastanza buona: Overkill su tutti, Death Angel sempre grandi, idem Flotsam & Jetsam, e più che discreto ritorno dei Sacred Reich. Ci aggiungo Suicidal Angels, ma sopratutto Ravareg e Fusion Bomb con ottimi album. |
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