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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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METALLIZED CHARTS 2019 - Heavy, Power
05/01/2020 (2481 letture)
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Il 2019 è stato come sempre un anno denso di uscite in ambito heavy/power: band storiche quali Helloween e Cirith Ungol sono tornate alla carica con ottimi live album mentre altre quali Angel Witch o Queensrÿche hanno pubblicato nuovi dischi in studio. Band come Freedom Call o Avantasia non hanno deluso le aspettative, così come gli italiani Rhapsody of Fire e Elvenking. Ma oltre a questi grandi nomi lungo tutto il 2019 si sono fatte avanti tante altre realtà meno note degne di interesse, che vanno a puntellare questa lista contenente il meglio dell’heavy/power/speed/shred uscito nel corso del 2019. Buona lettura e fateci sapere la vostra!
ANGEL WITCH - ANGEL OF LIGHT
Quinto album che si inserisce nella limitata produzione degli Angel Witch, fondati nel 1978. La band, in piena forma, a distanza di anni si mostra fedele a sé stessa tirando fuori dal cilindro un disco controtendenza rispetto alle produzioni contemporanee, che mantiene inalterati gli stilemi della N.W.O.B.H.M. rivelandosi estremamente coinvolgente e diretto, lontano dagli standard attuali ma piacevole.
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ATLANTEAN KODEX - THE COURSE OF EMPIRE
Anche per gli Atlantean Kodex sono passati parecchi anni, sei per la precisione, dalla precedente pubblicazione. Con The Course of Empire riescono a imporsi, senza scendere a compromessi, attraverso un solidissimo disco epic/doom, pienamente influenzato dalle solite band storiche e dalla musica tradizionale folk europea. Nonostante a tratti risulti quasi ridondante nel suo essere così epic, nel non smuoversi nelle tematiche (incentrate sull’ascesa e la caduta degli Imperi, seguendo fedelmente l’omonima serie di dipinti di Thomas Cole) e nello stile, The Course of Empire si rivela essere probabilmente il disco dell’anno in campo epic.
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AVANTASIA - MOONGLOW
Tobias Sammet torna alla carica con gli Avantasia, progetto che si attesta come sempre su livelli altissimi, ma che con questo Moonglow sembra volersi superare nuovamente. In effetti Moonglow ha le carte in regola per essere il miglior disco della band, che come sempre si mostra esplosiva, piena di ospiti di altissimo livello sempre al servizio delle canzoni, che strabordano di creatività, di genio, di teatralità, che sanno essere romantiche, a tratti misteriose e a tratti malinconiche. La qualità è eccezionale sotto ogni aspetto e molto probabilmente siamo di fronte a uno dei migliori dischi power dell’anno. Spotify
BLIND GUARDIAN TWILIGHT ORCHESTRA - LEGACY OF THE DARK LANDS
Il 2019 è stato l’anno in cui i Blind Guardian sono riusciti a realizzare un’idea nata nel 1996, l’idea di creare un album completamente orchestrale (ma a suo modo capace di essere metal). Con il prezioso contributo della Praga FILMharmonic Orchestra riescono nell’ambiziosa impresa, creando Legacy of the Dark Lands un disco con un solido concept originale alle spalle, scritto da Markus Heitz, in cui non sono presenti i convenzionali elementi che a lungo hanno caratterizzato il sound dei Bardi di Krefeld, ma in cui in ogni caso non mancano lo spirito giusto e immense qualità a livello musicale, trascendendo il genere (cosa che ha fatto storcere il naso a una buona fetta di ascoltatori) .
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BOMBUS - VULTURE CULTURE
Si cambia rotta con gli svedesi Bombus, che con Vulture Culture riescono a suonare un mix di hard rock, heavy e punk con uno stile fresco e moderno, mai scontato o ripetitivo. Il disco risulta vincente sotto ogni aspetto, sia nelle fasi più potenti sia in quelle più drammatiche, grazie a un songwriting vincente e ad una fluidità incredibile, enfatizzata da una produzione di alto livello, al passo coi tempi.
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CIRITH UNGOL - I’m Alive
Altro grande disco epic di questo 2019 è I'M ALIVE dei Cirith Ungol, un pregevole live che racchiude il meglio della storia dello storico gruppo californiano, fondato nel 1972 e tornato alla ribalta nel 2016. Con le sue 22 tracce I’m Alive trasmette tutta la potenza, il carisma e l’estro dei Cirith Ungol, rivelandosi un’ottima occasione per riscoprire una band storica (in ottima forma), lasciando ben sperare per il futuro.
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DIAMOND HEAD - THE COFFIN TRAIN
Graditissimo ritorno quello dei Diamond Head con The Coffin Train, un disco estremamente riuscito, heavy britannico al 100%, in cui ogni singola canzone funziona alla perfezione e in cui la band suona con estro e personalità. The Coffin Train non avrà il valore storico di Lightning to the Nations, ma a livello qualitativo, per quanto riguarda le canzoni e la produzione, siamo a livelli altissimi: non è semplicissimo trovare un album di una band attiva dal 1976 che sia piacevole, non stucchevole o derivativo (che non sia una brutta copia di qualche vecchio disco). Qui si va ben oltre, si tratta proprio di un bel lavoro, con una sua dignità, che non ha nulla da invidiare a quelli passati.
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ELVENKING - READER OF THE RUNES - DIVINATION
A differenza dei gruppi citati in precedenza gli Elvenking non perdono troppo tempo, ma continuano a sfornare album con continuità: si giunge così alla loro decima fatica Reader of The Runes – Divination, primo capitolo di una ambiziosa trilogia. La proposta musicalmente è convincente trattandosi di un energico power contaminato da elementi folk, diretto e godibile. Reader of The Runes – Divination è un disco facilmente fruibile, ma che si presta anche ad ascolti più impegnati, essendo ricco di elementi da scoprire, legati all’immaginario, alla trama costruite dalla band. Difficile trovare di meglio in campo power per questo 2019.
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ETERNITY`S END - UNYIELDING
Gli Eternity's End sono una band tecnicamente spaventosa, formata da musicisti di primissimo ordine: con Unyielding non fanno altro che dimostrarlo nuovamente, creando un disco speed-power estremamente frizzante, tecnico e impegnativo, capace di essere emozionante e “magico”. Con le sue dieci belle canzoni ottimamente prodotte e ben suonate da una super band, Unyielding convince praticamente sotto tutti gli aspetti.
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FREEDOM CALL - M.E.T.A.L.
In venti anni di carriera i Freedom Call non si sono mai smentiti: ancora una volta fanno centro con M.E.T.A.L. , un album azzeccato nel suo essere semplice e diretto, ma pimpante ed energico come di consuetudine per la band.
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GRAND MAGUS - WOLF GOD
Ottima uscita anche Wolf God degli svedesi Grand Magus, che pur avendo perso negli anni il loro lato più doom per svoltare in territori più epici, riescono a creare un convincente album dalle tinte oscure, dalle atmosfere nordiche. La band non sconvolge niente rispetto a quanto visto recentemente, muovendosi su una formula ormai consolidata e sicura, ma non è un problema: alla fine in Wolf God c’è tutto quello che ci si potrebbe aspettare, eseguito alla grande.
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HELLOWEEN - UNITED ALIVE IN MADRID
La reunion degli Helloween, avvenuta con il tour Pumpkins United è stato uno degli eventi più riusciti e di peso degli ultimi anni in campo power: United Alive in Madrid ne è la perfetta testimonianza. La formazione, basti pensare alla coppia di cantanti Kiske-Deris, è incredibile e rende ancor più perfetti gli straordinari brani che vanno a comporre la magnifica tracklist di questo cd live.
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QUEENSRŸCHE - THE VERDICT
Tra i gruppi più influenti del metal trovano posto i Queensrÿche, che con The Verdict giungono al terzo album dopo la dipartita di Geoff Tate. Il disco come da tradizione è estremamente orecchiabile, con una consistente componente heavy a predominare sul lato prog, anche se le influenze e le sfumature stilistiche sono infinite e mescolate con sapienza. Fare paragoni con i vecchi album dei Queensrÿche è difficile, quel che è certo è che The Verdict è un ottimo album, una pubblicazione imperdibile di questo 2019.
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RHAPSODY OF FIRE - THE EIGHTH MOUNTAIN
Con una line-up rinnovata e ben coesa i Rhapsody of Fire hanno detto la loro in questo 2019 con The Eighth Mountain, primo capitolo della Nephilim’s Empire Saga, trilogia creata dal tastierista e leader Staropoli. Un gruppo in grande spolvero, un impressionante Giacomo Voli alla voce, una fantastica orchestra e una dozzina di ottime canzoni hanno reso possibile alla band la creazione di un disco power elegantemente pomposo, piacevole e scorrevole, praticamente inattaccabile.
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SASCHA PAETH`S MASTERS OF CEREMONY - SIGN OF WINGS
Sascha Paeth`S Masters of Ceremony, progetto capitanato da Sascha Paeth, storico chitarrista e produttore tedesco, accompagnato dalla giovane cantante Adrienne Cowan, con la pubblicazione di Sign of Wings si rivela una scommessa vinta: si tratta di un disco heavy-power, con le sue virate verso suoni più moderni e accattivanti, formalmente perfetto, ben prodotto, dagli arrangiamenti impeccabili. Probabilmente è una delle sorprese più piacevoli dell’anno.
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Nel corso del 2019 sono usciti numerosi altri dischi degni di una menzione speciale: CIRCLE OF WITCHES - NATURAL BORN SINNERS
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HOLLOW HAZE - BETWEEN WILD LANDSCAPES AND DEEP BLUE SEAS
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SABATON - THE GREAT WAR
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SINNER - SANTA MUERTE
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MIDNIGHT PRIEST - AGGRESSIVE HAUNTINGS
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RIOT CITY - BURN THE NIGHT
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TRAVELER - TRAVELER
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Grandi i diritti ungol |
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Atlantean kodex disco dell'anno!! |
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Judas se alzi appena lo sguardo dal tuo post, sono in fondo all'elenco |
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I Traveler non li nomina nessuno? |
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....in effetti il disco dei majestica non era male.....bravo sandro70.... |
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Purtroppo ascolto poche novità quindi scelta obbligata l'ennesimo capolavoro partorito da sammet e reso possibile dagli innumerevoli fuoriclasse che lo affiancano, praticamente tutti. Non ho ancora ascoltato il nuovo lavoro di Sascha ma i singoli sono veramente ottimi quindi approfondirò senza dubbio quello che sembra uno spin off di Avantasia con felix e adrienne |
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Majestica - above the sky disco dell'anno, seguito in ordine sparso da M.e.t.a.l., Wolf god, Paradigm , Santa Muerte, The great war, Moonglow, Burning sermons ( liv sin ), Origami ( S.o.t.o. ) . Delusione , senza dubbio i Sonata arctica e ,in parte, i the darkness. |
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The Verditct disco dell'anno. Grand Magus mi hanno lasciato un pò deluso. Angel Witch ottima sorpresa e discreto lavoro quello dei Rhapsody. Devo ancora ascoltare i Diamond Head |
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Lista ben fatta; non so se è piú power o prog ma io ci aggiungerei il disco dei Dimhav, nella mia top3 lavori power di quest'anno, mentre toglierei gli album dei Diamond Head e degli Angel Witch, carini ma che mi sembrano troppo "di mestiere" e non da inserire in una top. |
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Frozen crown e vision divine? |
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@Hero, Adrienne Cowan cantante eccellente anche x me! @redazione dove inserire il metalcore? |
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In assoluto gli Atlantean Kodex, come disco migliore ma metto vicinissimi Rhapsody of Fire e Elvenking. Rhapsody of Fire, in particolare è un disco che ascolto molto spesso e molto volentieri, quando "esco" dal black. Gli Eclipse sono Heavy, Power? Comunque un ottimo disco. Avantasia e HammerFall mi hanno detto poco. Le delusioni dell'anno: i Sabaton, l'indigeribile Turilli/lLione, il pallosissimo Blind Guardian (non può essere power...) e soprattutto i Sonata Arctica. Au revoir. |
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Pochi dischi power mi hanno colpito quest'anno, però ovviamente non posso non citare Moonglow e lo strapotere di Sammet come songwriter, pur forse essendo un gradino sotto Ghostlights. Il live degli Helloween è un diamante che funge da operazione nostalgia ed è realizzato alla grande (il blu ray è super), The Verdict dei Queensryche non male ma faticano ormai a prendermi, mi manca da ascoltare la BG Orchestra. Sinceramente ho evitato Freedom Call (ormai fatico ad ascoltare loro brani nuovi), Timo Tolkki's Avalon (i singoli mi hanno annoiato a morte), Sabaton e Rhapsody (stesso discorso dei Freedom). Il disco di Paeth invece gran sorpresa, suonato e cantato alla grande dalla Cowan che diventerà, spero almeno, nome di spicco nella scena. |
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Il live dei Cirith Ungol assolutamente fantastico!! |
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Effettivamente mancano i Soilwork, ma essendo recensiti come melodia death dovrebbero li ma siccome non mi fido e mancando pure nel prog i Myrath aggiungo alla mia lista: SOILWORK - VERKLIGHETEN e MYRATH - SHEHILI. |
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P.S.
Ma i soilwork me li sono persi io?
Dove sono?
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Le zucche su tutti. Sono tra i pochi non entusiasti del live dei cirith ungol e del'ultimo avantasia.
i bardi (Hansi e Andrè) con l'orchestra lo ascolterò, ma per uno come me che li adorava in TFTTW e SFB e già in IFTOS intravedeva quell"intricato che da Nightfall in poi me li ha fatti perdere di vista, immagino già il risultato.
Ho trovato invece molto piacevole l'ascolto dei Masters of Ceremony, nonostante il growl, e dell'ultimo Avalon. So che mi beccherò le badilate... ma de gustibus  |
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a parte gli amati Helloween, grandissimo disco quello dei diamond head |
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Cirith Ungol,Diamond Head e Helloween. Avantasia bello ma al di sotto di Ghostlights. Menzione particolare per Paeth..ottimo.Infine L'orchestrale dei BG interessante. |
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per me....rhapsody of fire....helloween...cirith ungol... |
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Ci sono alcune band che, redivive, han tirato fuori i denti. Sorpresa il fatto che entrambe le facce dei Rhapsody abbiano sfornato degli ottimi dischi. Però leggere il nome hammerfall in questa lista mi lascia più che perplesso, il disco è di un piattume mostruoso secondo me. Non male the Great War dei Sabaton ma addirittura nella lista dei migliori...ho il forte sospetto che la qualità generale del genere sia stata bassina nel 2019... |
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Anzi, o mi ricordo male o le cose sono cambiate. Mi devo aggiornare, vedo che ora non sono nella stessa area! |
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@Shock: scusa, hai ragione....facevo automaticamente riferimento alla redazione Ancient power di riferimento... |
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@Master: qui si parla di heavy metal/power, i The Darkness sono hard rock....(e preparatevi ad una bella lista).
Comunque tra i dischi da segnalare mi sono dimenticato: AERODYNE - DAMNATION (il primo disco era più hard rock street, qui tirano fuori un bel dischetto di puro heavy metal). |
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Degli album in lista, ho apprezzato in particolare Blind Guardian Twilight Orchestra e qualche brani del nuovo Avantasia. Anch'io avrei aggiunto Turilli Lione's Rhapsody e anche i The darkness, autori di un ottimo hard rock anche 15 anni dopo il grande successo planetario. Mancano i Sonata Arctica tra gli album del genere che ho ascoltato, ma posso ben capire il motivo, dato che anche per me l'album è stato piuttosto deludente. |
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Tranne i Bombus che devo ancora recuperare e mi hanno sorpreso, il resto lo lascio decisamente sullo scaffale. Tutta musica che non mi interessa più, e non mi suscita alcuna emozione. |
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@Silvia in effetti se non altro la proposta di turilli e lione è abbastanza originale. In ogni caso si se ti ti piace il power i freternia non dovrebbero dispiacerti . I dhimav sono più prog e sono per me fantastici |
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@dariomet l'ultimo Rhapsody of Fire non mi e' dispiaciuto, di sicuro e' piu' ancorato alla formula classica. Il disco dei TL spazia un po' di piu' e ha diviso in Italia invece ho letto grandi consensi all'estero. Non ho sentito gli altri da te citati ma daro' un ascolto |
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@Rob: tolti gli AK da me iper lodati ti consiglio alcuni gruppi da me citati, sopratutto YEARS OF THE GOAT, TANITH e GYGAX....due nomi per capire:Blue Oyster Cult e Thin Lizzy😉 |
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Questa classifica mi ha fatto riflettere. Mi ha fatto capire che i miei interessi sono cambiati nel tempo. Non ho nessuno dei gli album menzionati pur essendoci gruppi (Diamond Head, Angel Witch, Queensryche, R.o.F., Helloween, Cirith Ungol, Avantasia) di cui ho numerosi dischi. Mi incuriosiscono gli ATLANTEAN KODEX. Li sto ascoltando ora e in effetti mi intrigano. Saranno i nuovi (nel senso di: "mai sentiti prima, ma visto che molti utenti li magnificano ci provo?") Witherfall? |
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Dunque, io toglierei i due live (bellissimi, ma parlerei solo di dischi in studio) e Blind Guardian perché non è un disco metal ma orchestrale e quindi non c'entra niente (trascendera' anche i generi ma non è heavy metal); alcuni dischi proprio non li avrei messi ma sono gusti; mancano alcuni grandi dischi:
ENFORCER: ZENITH
BEAST IN BLACK: FROM HELL WITH LOVE
MAGO DE OZ: IRA DEI
AVATARIUM: THE FIRE I LONG FOR
SCREAMER: HIGHWAY HEROES
GYGAX: HIGH FANTASY
IDLE HANDS: MANA
YEAR OF THE GOAT:NOVIS ORBIS TERRARUM ORDINIS
TANITH: IN ANOTHER TIME
TURBOKILL: VICE WORLD
Alcuni sono al confine con l'hard rock ma li inserisco qui.
Menzione anche per gli Hammerfall che hanno fatto il loro miglior disco da anni
Su tutti però gli ATLANTEAN KODEX: se si pensa che i BG siano epici dovrebbero ascoltare questo capolavoro! |
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Silvia concordo sugli hammerfall e rilancio con i freternia che avevo dimenticato e hanno fatto un signor disco. Su turilli lione non so so , ammetto che gli ho preferito l'ultimo rhapsody. Menzioni speciali anche per i crypt sermon e gli idol hands |
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Concordo sui Blind Guardian (album straordinario anche x me) e altri titoli e aggiungerei Iron Savior (almeno una menzione) e HammerFall che a mio parere hanno scritto un altro ottimo capitolo ma soprattutto Zero Gravity dei Turilli/Lione che non solo mi e' piaciuto tantissimo ma x me rientra fra i gioielli del 2019 x elementi innovativi, arrangiamenti e interpretazione vocale (magnifici a mio parere ) |
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allora con le classifiche dei dischi black e thrash ero più o meno d'accordo, ma qui no. Mancano dimhav , toxikull e chevalier..Pure iron griffin se vogliamo. Per me però soprattutto i dimhav meritano e nella lista non metterei mai i freedom call, che hanno decisamente fatto di meglio in passato, cosi come gli avantasia ( ovviamente per me). Sull'album orchestrale dei blind non mi esprimo perchè l ho sentito troppo poco , ma ho notato che ha diviso più dell 'ultimo film di star wars |
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