|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
Elvenking - Reader of The Runes - Divination
|
03/09/2019
( 3213 letture )
|
Giungono alla pubblicazione del loro decimo album, Reader of The Runes – Divination, gli Elvenking. Si tratta del primo capitolo di una trilogia in cui verranno raccontate, sempre in chiave pagana e fantastica, le vicende che girano attorno alla misteriosa figura del “Reader of The Runes”. In questa prima parte verranno introdotti i vari elementi e personaggi che andranno poi a far parte della storia dell’album, primo concept in assoluto nella carriera della band friulana. Musicalmente si prosegue sulla scia dei lavori più recenti degli Elvenking: Reader of The Runes – Divination non aggiunge nulla che rappresenti una rottura o un cambio di direzione rispetto a quanto sentito in The Pagan Manifesto o Secrets of the Magick Grimoire. Va considerato che per la band questi due dischi hanno segnato la fine del loro periodo più sperimentale (terminato con Era) per a lavorare su dischi molto più quadrati e consistenti, ragionati.
Reader of The Runes – Divination dopo pochi minuti di ascolto mette già in chiaro la sua essenza mettendo in luce tutti gli elementi caratteristici degli Elvenking: il loro power metal contaminato da elementi folk, il loro sound, il loro stile emergono subito e sono sviluppati con grande coerenza ed efficacia, senza commettere nessun passo falso. Chi ha apprezzato i precedenti album non potrà rimanere deluso. Dopo la breve e occulta introduzione strumentale Perthro, inizia la carica con Heathen Divine, brano “allegro”, sorretto da un orecchiabilissimo riff di chitarra tipicamente power. Segue sulla scia Divination, che a ciò aggiunge ancor più energia attraverso un ritornello accattivante e cori incalzanti. Le sonorità si fanno leggermente più “folk” con Silverseal mentre con il piano di The Misfortune Of Virtue e l’arpa di Eternal Eleanor la band ha modo di dare ancor più dinamica e freschezza alla loro proposta, muovendosi tra momenti più lenti, leggeri e parti energiche e potenti in pieno stile Elvenking. L’acustica Diamonds In The Night spezza sul serio l’album, dando un paio di minuti per rifiatare all’ascoltatore: si tratta dell’unica canzone veramente lenta, priva del lato power dell’album. Dopo di questa si continua con Under The Sign Of A Black Star, Malefica Doctrine, Sic Semper Tyrannis, Warden Of The Bane e Reader Of The Runes – Book I, cinque brani power in pieno stile Elvenking. Il lavoro degli Elvenking è praticamente inattaccabile sotto il punto di vista tecnico: la produzione è perfetta e i suoni sono sempre all’altezza. Il songwriting è di livello e la band lavora con grande estro: tutti gli elementi si incastrano alla perfezione. La qualità degli Elvenking che emerge per la maggiore in Reader of The Runes – Divination è proprio la capacità di bilanciare e utilizzare con grande intelligenza e razionalità ogni loro elemento, che siano le sfumature folk o gli assoli e i riff di puro power. Allo stesso modo la riconoscibile e carismatica voce di Damna si fonde alla grande con i suoni e si mette completamente a servizio delle canzoni. La tracklist è consistente e si prende tutto il tempo di cui ha bisogno per sviluppare il concept: i dodici brani superano di poco i cinquanta minuti e forse è proprio la durata l’unico difetto riscontrabile (se di difetto si può parlare). È inevitabile che in un disco di questo genere nello scorrere di quasi un’ora di musica possa calare leggermente l’attenzione. Non è assolutamente nulla di grave visto che alla fine le canzoni sono ben differenziate e non ci sono filler o canzoni non convincenti.
Reader of The Runes – Divination è indubbiamente un ottimo disco, decisamente consigliato agli amanti degli Elvenking e del genere. La qualità è elevatissima, sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista compositivo. Stilisticamente gli Elvenking non aggiungono nulla alla loro discografia, ma in realtà attraverso il concept e la narrazione, aprono una nuova e importante parentesi nella loro storia: Reader of The Runes – Divination non vuole essere innovativo, piuttosto vuole distinguersi per il suo essere un disco complessivamente valido per il contenuto, per la sostanza. Se per il comparto tecnico e musicale siamo ai livelli dei due precedenti, la parte narrativa rende la tracklist coerente e compatta, con una sua dignità (non siamo di fronte a una nuova pubblicazione sulla falsariga dei successi passati, derivativa, quasi superflua). Tutto ciò non può che rappresentare un piccolo (ma gradito) passo in avanti e un apprezzabile punto a favore per Reader of The Runes – Divination, che si lascia ascoltare piacevolmente, lasciando ben sperare per i dischi successivi.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
7
|
come mai manca la recensione di The Pagan Manifesto??
|
|
|
|
|
|
|
6
|
Hanno maturato uno stile molto particolare e cazzuto da The Pagan Manifesto (purtroppo manca la recensione). Quoto i commenti precedenti, Malefica Doctrine pezzo molto interessante! |
|
|
|
|
|
|
5
|
ascoltato più volte, un buon disco, tuttavia reputo The Pagan Manifesto il loro miglior album.. |
|
|
|
|
|
|
4
|
infatti beta credo che malefica doctrine sia uno dei pezzi piu arditi che abbiano mai scritto, anche se ad essere onesti il coraggio a questa band non è mai mancato |
|
|
|
|
|
|
3
|
Un bell'album, anche se per me, inferiore di poco, al precedente Secrets of the Magick Grimoire. Ma questa musica degli Elvenking, mi piace. Metto Reader of the Runes - Book I su tutte. Mi sembra che abbiano trovato un buon equilibrio tra le parti diciamo "folk" e le parti power. Inoltre è molto migliorato il songwriting. Come al solito, copertina stupenda. Au revoir. |
|
|
|
|
|
|
2
|
disco che cresce con gli ascolti. per quanto mi riguarda a partire da the pagan manifesto sono diventati il gruppo power metal in assoluto per distacco. Sono sempre stati un gran bel gruppo, ma mancava qualcosa. Da quel disco son o andati in orbita. Su questo album dannoi il meglio nei momenti piu difficili e ambiziosi, come in malefica doctrine e nella title track. altro tre gemme assolute heathen divine, the misfortune of virtue ed eternal eleanore. Grandissimi |
|
|
|
|
|
|
1
|
Ascoltato una volta, le altre seguiranno presto in alternanza agli ascolti dell'ultimo di Tarja. Che dire, sono d'accordo con Nic, almeno da quello che ho capito al primo ascolto. Damna aveva detto che volevano stare su questo genere, che gli appartiene e che gli piace suonare, e lo stanno facendo con grande sapienza ed ispirazione. Malefica Doctrine ha un'aura quasi black, oscura, opprimente ... mi ha colpito molto e rende l'idea del contenuto del pezzo musicalmente ancora prima che testualmente. Bravi. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Perthro 2. Heathen Divine 3. Divination 4. Silverseal 5. The Misfortune Of Virtue 6. Eternal Eleanor 7. Diamonds In The Night 8. Under The Sign Of A Black Star 9. Malefica Doctrine 10. Sic Semper Tyrannis 11. Warden Of The Bane 12. Reader Of The Runes – Book I
|
|
Line Up
|
Damna (Voce) Aydan (Chitarra) Rafahel (Chitarra) Lethien (Violino) Jakob (Basso) Lancs (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|