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22/03/25
MASS EXTERMINATION FEST
DEVILS AREA – BIKERS CORNER, VIA DELLA TECNICA 2 - SAN CESARIO SUL PANARO (MO)
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Grand Magus - Triumph and Power
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( 5122 letture )
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Se si vuole puntare su una band heavy affidabile, con forti accenti epic, in grado di assicurare agli ascoltatori un tasso qualitativo medio molto elevato all’interno di una tracklist senza sbavature, capace di scrivere pezzi solidi e quasi sempre esaltati da grandi ritornelli, un nome ricorre molto facilmente tra le poche scelte da fare: quello dei Grand Magus. Puntuali come un orologio svedese (a proposito: quei simpatici nordici ne hanno appena inventato uno che segnerebbe l’ora della morte del possessore), più o meno ogni due anni i nostri tornano sulla scena con un nuovo album che, altrettanto puntualmente, si rivela perlomeno interessante. Il nuovo lavoro intitolato Triumph and Power non fa eccezione, trattandosi di un disco che farà, ancora una volta, la felicità degli appassionati di questa band o, perlomeno, di quelli che apprezzano la loro evoluzione stilistica più volta all’heavy.
Rispetto alle prove precedenti, Triumph and Power si posiziona, grosso modo, stilisticamente a metà tra Hammer of the North e The Hunt, essendo basato su canzoni dal piglio maggiormente heavy -spesso addirittura hard rock- nel senso più ampio del termine, ma non tralasciando affatto quell’antico spirito forte e fiero che caratterizza l’epic più raffinato, quello che non ha bisogno di effetti speciali per colpire nel segno, mentre il doom rimane ora di sottofondo rispetto al corpus completo dell’opera in questione. Nell’ascoltare il risultato finale, poi, appare chiara l’importanza del lavoro svolto dal produttore Nico Elgstrand, assolutamente adeguato alle composizioni del cd, sia in fase di mixaggio che di arrangiamento dei brani. Suoni puliti, netti, chiari, molto devoti alla decade d’oro dell’heavy ed in grado di esaltare le prestazioni dei singoli. A questo proposito vanno sottolineate in particolare quelle del vocalist e chitarrista JB Christoffersson, sempre pienamente nel mood delle canzoni, ma non si può certo dire che anche Skinner e Witt non facciano il loro. Niente cedimenti di sorta all’ascolto. Dall’opener On Hooves of Gold, al grande singolo potenziale Steel Versus Steel, vero paradigma di come è possibile ottenere un grande pezzo mischiando solo pochi elementi base, nel segno della classe e della semplicità (in questo caso con l’ispirazione dei romanzi di Elric di Michael Moorcock), passando per la critica della dittatura di Dominator, all’ariosa ed ottantiana Fight, all’irruente The Naked and the Dead, fino alla conclusiva ed epicissima The Hammer Will Bite, l’ascolto è sempre appagante. Sono forse proprio la maggiore ariosità generale e l’alternanza sapiente di situazioni musicali proposta dalla scaletta, che passa da quelle più amichevoli a quelle più pesanti con grande naturalezza e semplicità, a rappresentare gli atout vincenti di Triumph and Power.
I Grand Magus non saranno certo dei rivoluzionari, ma sono solidi, concreti e niente affatto privi di una bellezza musicale solenne, che rispecchia certe caratteristiche della loro terra d’origine. La parte più recente della loro carriera e quest’ultimo album in particolare saranno probabilmente graditi meno da coloro i quali li seguono dagli esordi, apprezzandone in particolare la vena doom di un tempo, oggi decisamente di sottofondo rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, i Grand Magus di oggi, più asciutti ed essenziali (come spesso accade a tantissimi artisti con l’avanzare dell’età e dell’esperienza ed in ogni settore), più volti all’enfasi che alla velocità, non sono meno interessanti di una volta, ma solo “diversamente bravi”, se così si può dire. In questo senso, Triumph and Power non sarà probabilmente giudicato a posteriori come l’apice della loro carriera, ma piuttosto come uno step maturo e godibile verso il prosieguo della loro storia. Da valutare solo dopo un congruo numero di ascolti, dato che, per sua natura, cresce col passare del tempo, Triumph and Power si rivela magari più prevedibile rispetto ai loro lavori più rappresentativi, ma sempre di gran classe.
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18
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Tanta roba sto disco... metallo pesante tutto da scapocciare. Altro che Power da ghost |
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Entro le otto l'ultimo commento si autodistruggerà  |
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[EDIT: niente bestemmie!] che disco!!!!! 95 |
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15
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Li adoro e seguo da sempre. Amo sia i primi più doom che quelli più heavy. Questo è un bel disco ma non mi convince fino in fondo. Stell versus steel è uno scopiazzamento dei Judas Priest, con Fight fanno il verso ai Manowar...poi è un bel crescendo. Ma l impressione è che non sia un disco ispiratissimo. Comunque voto 72. |
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14
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I Grand Magus sono attivi dal 2001 con il loro demo seguito da Monument e Wolf's return rispettivamente del 2003 e 2005. Partono da un estrazione doom sabbathiana ai più recenti album heavy epic sinceramete preferisco i primi tre lavori doom oriented |
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13
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Li seguo dal 2000 dall'ottimo esordio omonimo. Detto questo ttrovo i dischi usciti per Nuclear Blast ossia The Hunt e Triumph and Power, i più deboli della discografia, in particolare l'ultimo. Albi da sei politico. |
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12
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hammer of the north era veramente un buon disco lo comprai dopo aver letto la bella recensione , anche questo promette bene dalla rece e dai commenti. |
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11
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Pezzi molto belli... però accidenti.... quel suono di chitarra!! Lo trovao davvero detestabile, assolutamente inadeguato al genere proposto. Nonostante le qualità compositive ed esecutive, per il mio gusto il non aver azzeccato la produzione penalizza il lavoro completamente. A malincuore, 55/100. |
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10
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d'accordo con morphinechild.. un gradino (forse anche uno e mezzo) sotto the hunt, per non parlare di hammer of the north. Cmq un buon disco, ma onestamente mi sembrano in parabola discendente (o se vogliamo hanno perso un pò di originalità) Sottoscrivo il voto del recensore |
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8
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La rece ottima come sempre,il voto un pò risicatino,secondo me sono una delle migliori band HM in assoluto in giro da anni e non sbagliano un disco,voto secondo me almeno 80 bello pieno! |
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7
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Uno dei pochi gruppi realmente epic metal. Io li adoro, amo quest'album come tutti quelli da iron will in poi. Voto 85 e non di stima ma perchè li vale realmente. |
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6
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piacevolissimo ascolto, anche se un gradino sotto a The Hunt e anche un paio al fantastico Hammer Of The North, i quali vantano un songwriting complessivamente più ispirato. nonostante ciò, pezzi come On Hooves Of Gold e la title-track risultano epici e trascinanti come da tradizione. giuste le lodi alla produzione, molto migliorata rispetto al precedente |
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4
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professionisti dell' heavy metal... |
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3
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Bel lavoro,e sempre magica e suggestiva la sua voce,il suo timbro particolare ed evocativo,E'una garanzia di qualita'.Epici.voto:80. |
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2
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Bello, garanzia Grand Magus... 80 pure per me... |
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Sto disco sprizza metallo da tutti i pori, bella recensione Raven.....80 pieno! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. On Hooves of Gold 2. Steel Versus Steel 3. Fight 4. Triumph and Power 5. Dominator 6. Arv 7. Holmgång 8. The Naked and the Dead 9. Ymer 10. The Hammer Will Bite
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Line Up
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JB Christoffersson (Voce, Chitarra) Fox Skinner (Basso) Ludwig Witt (Batteria)
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RECENSIONI |
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