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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 12991 letture )
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Dopo esserci occupati di Novembrine Waltz, Arte Novecento e del nuovissimo Dreams d’Azur (re-incisione dell’esordio Wish I Could Dream It Again), non poteva mancare, su queste pagine virtuali, la recensione del disco che ha consacrato i Novembre su scala europea (e primo per la Century Media): Classica. Il titolo non vi tragga inganno: se vi aspettate un disco pieno di dolci sinfonie di violini e pianoforti siete completamente fuori strada; qui di “classico” c’è la perfezione formale della scrittura musicale, dell’esecuzione e degli arrangiamenti, nonché quel gioco continuo tra “piano” e “forte” tipico della musica classica. Detto questo se si volesse inquadrare Classica all’interno della discografia dei Novembre si potrebbe dire che se Arte Novecento è stato il risultato di una riflessione amara e desolata, Classica è il grido di rabbia e dolore dopo quella riflessione… quasi una catarsi prima dell’ apertura ai colori della vita rappresentata da Novembrine Waltz. Mai come in questo disco la musica dei Novembre schiuma di rabbia,ma non si tratta di una rabbia cieca, ma piuttosto di un sentimento consapevole, lucido capace di aprirsi ad improvvisi squarci di serenità; ne è la riprova il trittico d’apertura (Cold Blue Steel, Tales From A Winter To Come, Nostalgiaplatz): iraconda e disperata la prima,quanto invece desolatamente serena e cupa la seconda (con un solo finale da applausi di Max Pagliuso); mentre Nostalgiaplatz sembra un incrocio impossibile tra i The Cure e i Novembre stessi… un brano clamoroso dove tutta la band si esalta in un climax emozionale da brividi! Ma Classica porta con se anche un gioiello unico e raro come My Starving Bambina, forse uno dei brani più belli mai composti dai Novembre in questi quattro minuti potete trovare racchiusi mille umori diversi, la rabbia del sentirsi imprigionati e spacciati,per poi sentirvi liberati sulle ali della speranza con un finale talmente solare e speranzoso che solo i Novembre avrebbero potuto ideare! Love Story e L’epoque Noire sono altri due frammenti di rabbia ferale e disperata;la prima è una reazione acre e rancorosa di fronte all’incomprensibilità delle relazioni personali,con ancora una volta un finale da urlo,la seconda una sorta di doom futuristico che si va velocizzando fino a toccare il death più feroce!
Ma si arriva ad un altro caposaldo dei fratelli Orlando: Onirica East; potrei stare una settimana a raccontarvi le mille emozioni che emana questo brano, che sembra un ponte ideale tra Arte Novecento e Novembrine Waltz e che si muove tra atmosfere dolci, poi sulfuree, squarci arabeggianti e infine un finale cattivissimo ma commovente e drammatico! Lo strumentale Foto Blu Infinito risponde pienamente al suo titolo:in questi due minuti e mezzo sembra di assistere allo scatto di un istantanea su una spiaggia invernale con un atmosfera talmente dolce e raffinata che la si vorrebbe protrarre, appunto, all’infinito. Chiude Winter 1941 (il cui intro si riallaccia a quello di Tales From A Winter To Come) altro gioiello del cd, dove regnano i contrasti accesi tra la rabbia, la disperazione ed il dolore da esse creato e, ancora una volta, la capacità di accettare serenamente ciò che il destino porta con se. L’outro finale altro non è che l’ultimo grido disperato alla ricerca di una pace interiore che sembra non trovare mai dimora.
Inutile aggiungere che ancora una volta la prestazione di tutta la band è superlativa: i fratelli Orlando incantano col loro talento immenso (Giuseppe ancora una volta fa strage dietro le pelli), Max Pagliuso cesella con arte e il disperso Alessandro Niola tesse e cuce nell’ombra una stupenda tela ritmica (da ascoltare il solo al fretless su Foto Blu Infinito); ma forse il modo migliore per identificare questo gioiello in musica, sono le parole di Carmelo Orlando da Onirica East: ”C’è un luogo a nord di Arcadia oltre i mari Esei, dove non c’è mai veglia ne perché… onirica…”.
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VOTO LETTORI
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93.25 su 532 voti [
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11
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Disco e gruppo fantastici, ogni tanto è sempre bene ricordarlo e tramandarlo. |
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10
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Non mi sono mai piaciuti.In quegli anni seguivo anche le varie uscite gothic e doom,tanti bei dischi, ma questo mi deluse rispetto ai vari Katatonia,Saturnus, Estatic Fear,Flowing Tears &W.F.,mi lasciarono totalmente indifferente..troppo teatrali e impostati. Uno dei miei ricordi top flop di un\'epoca unica. |
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8
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La transizione tra la rabbiosa espressività di Onirica East e la dolce malinconia di Foto Blu Infinito è da brividi. Uno dei tanti motivi che rendono chiaro come un album sia più della semplice somma delle canzoni al suo interno. |
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7
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Uno dei vertici di una delle più grandi band italiane! Lavoro pieno di sfaccettature, che racconta sempre qualcosa in più ogni volta che lo si riascolta. Mi cadono le braccia a vedere solo 6 commenti per quest'opera d'arte, anche se poi il voto lettori (con cui concordo al 100%) rende giustizia. |
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6
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Recensione stupenda come questo disco! |
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5
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Questo Classica riesce nella difficile impresa di superare il suo predecessore in termini di espressività(e non solo). Davvero non mi capacito del motivo per il quale i novembre non siano considerati tra i migliori in ambito metal mondiale, solamente per arte e classica dovrebbero stare lassù al livello di Katatonia et similia. In questo lavoro è tutto perfetto, perfino la voce che é sempre stata un po' l'anello debole del combo romano e la produzione é finalmente degna del loro talento. Ho sentito inoltre che con la reunion stanno facendo il pienone qui in Italia e questo mi fa davvero piacere, spero di riuscire a vederli un giorno. 93 all'album |
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4
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Capolavoro assoluto...amo questa band dal primo all'ultimo album |
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3
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primo album dei Novembre che ho ascoltato e comprato al volo!...uno dei pochi CD che ho letteralmente consumato e che ogni anno che passa ascolto ancora perchè rilascia sempre emozione allo stato puro!!!"My starving bambina" mi fa immancabilmente salire i brividi su per la schiena...scusate se è poco!!! IMMENSI |
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2
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Grande album questo, mi è piaciuto subito dal primo ascolto: un mix davvero ottimo di Death, Gothic e Doom Metal perfettamente amalgamato. |
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1
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L'apoteosi dei novembre..emana tristezza,dolore e rabbia da tutte le parti..complimenti x la recensione |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Cold Blue Steel
2. Tales From A Winter To Come
3. Nostalgiaplatz
4. My Starving Bambina
5. Love Story
6. L’epoque Noire(March The 7th 12973 A.D.)
7. Onirica East
8. Foto Blu Infinito(Instrumental)
9. Winter 1941
10. Outro/Spirit Of The Forest(Tales ....Reprise)
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Line Up
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Carmelo Orlando - Guitars,Vocals
Massimiliano Pagliuso - Guitars, Backing Vocals
Alessandro Niola - Bass
Guiseppe Orlando - Drums
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