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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Rival Sons - Great Western Walkyrie
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( 7197 letture )
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Alzino le mani quanti di voi pensavano ad un totale flop per questo nuovo album dei Rival Sons. Quanti si saranno chiesti se l'ammorbidimento di un sound, che li aveva consacrati ad autentico crack a capo di una nuova ondata di rock vintage band, sarebbe continuato inesorabile, o se invece i nostri sarebbero stati pronti a rimettersi in carreggiata? Beh, la risposta è molto semplice: la risposta è Great Western Valkyrie.
Sì perché definire questo nuovo album come un lavoro perfetto potrebbe risultare semplicemente banale, ma in fondo il rock è proprio semplicità, è una questione di sudore, di cuore, di sensazioni, di emozioni che pulsano fra le note, tra i vagiti di chi ha il coraggio di urlare la propria libertà, di chi ha il coraggio di osare, di chi ha il coraggio di piangere e di domare quelle lacrime con il semplice suono di una chitarra. I Rival Sons versione 2014 sono tutto questo e forse anche di più, perché oggi la loro musica assume forme mutevoli, forme che mai prima d'ora avevano osato lambire i nostri. Oggi la loro musica profuma di grandezza, di una grandezza che, o la si possiede dalla nascita, o non la si possederà mai! Qualcuno ha osato definirli dei miracolati, i nuovi Led Zeppelin, gli anni 70 in un mini bignami del rock. Ma ragazzi vi siete mai chiesti perché in quegli anni la musica che più amiamo era così bella, coinvolgente e travolgente? Forse perché le band erano determinate solamente a scrivere la canzone della vita, quella che sarebbe rimasta per sempre, o forse perché la musica era più sincera, o magari perché i suoni erano meno prodotti, meno perfetti e più vivi, chi può dirlo con certezza? Quel che è certo è che quegli anni sono stati per certi versi irripetibili nella loro imperfezione, e i Rival Sons quello spirito ce l'hanno dentro, gli scorre nelle vene come sabbia in una clessidra, e quello stesso spirito non fa che rivivere in ogni fibra, in ogni singola cellula di quest'album che definire perfetto, si, può essere banale, ma mai così calzante come in questo caso. Ogni canzone è frutto di un lavoro certosino, capace di ricreare atmosfere senza tempo, come nella zeppeliana opener che risponde al nome di Electric Man o come nelle successive Good Luck e Secret, dove rimanere fermi è pressoché impossibile. Buchanan dimostra ancora una volta, semmai ce ne fosse ancora bisogno, di essere un cantante polivalente e formidabile, se non il migliore in ambito rock, davvero straripante sia per tecnica che per interpretazione. Play The Fool è un altro brano capace di entrare in testa al primo ascolto, feeling seducente ed una capacità di scrivere grandi canzoni davvero disarmante. Poi arriva Good Things e ti chiedi se questo non sia il Valhalla della musica, con i suoi rimandi agli anni 60, messi lì, in bella mostra e ben incastrati nel riconoscibilissimo marchio di fabbrica della band californiana. Open My Eyes, primo singolo estratto dall'album la conosciamo tutti, un ottimo pezzo hard rock dal ritornello di facile presa, forse il meno trascinante del lotto ma comunque validissimo. Rich And Poor è elegante e sensibile allo stesso tempo, sopratutto nel testo, mentre la stupenda Belle Starr con i suoi ricami arpeggiati è ispirata dalla famosa fuorilegge americana.
Chiudono il lavoro la splendida ballata Where I've Been e l'epica cavalcata di Destination Of Course, altro highlight del lavoro che chiude un album che regala allucinazioni, reclamando un posto nell'Olimpo per i Rival Sons ed il loro rock d'altri tempi, incatenato alla folle corsa di un treno che gira attorno al mondo senza mai fermarsi, senza mai abbassare lo sguardo e che pretenderà un giorno una morte nella gloria ed una sepoltura degna dei più grandi Ee. Ma sino ad allora, speriamo il più tardi possibile, godetevi questo ennesimo capolavoro!
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30
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A leggere i commenti sotto, sono una band che spacca la critica, io mi allineo con chi li considera` una grande band. Certo l`influenza Zeppelin e` evidente, ma per me in ogni album fatto da loro hanno saputo mettere del loro componendo grandi canzoni, come dimostra questo disco. Forse e` meno irruento dell`esordio, si stanno spostando verso una direzione piu` blues (basta ascoltare l`ultimo album per rendersene conto), ma tutto il disco e` intriso della grande prova di Buchanan, uno dei migliori vocalist usciti negli ultimi anni, ma anche della prova di Scott Holiday, un signor chitarrista. Voto in linea col recensore. |
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Bell'album che li conferma campioni assoluti. Il che non è difficile con un fuoriclasse come Jay Buchanan alla voce |
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Premessa: Russian wild degli Howlin Rain è uno dei più bei dischi del decennio. |
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Per Gigi lo sciocco: Howlin rain FAVOLOSI!!! |
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Nel commento "Tipica recensione ottusa e conservatrice scritta, per altro bene nella forma, del classico metallaro prevenuto, miope e convinto che qualsiasi cambiamento dalla propria forma mentis sia automaticamente "il male". Definire questo come il peggior disco della discografia dei Mastodon non è un'opinione, ma una provocazione vera e propria per far salire visite e commenti di tenore opposto." Non vedo nessuna offesa al recensore. C'è chiaramente scritto che la recensione è scritta bene nella forma, ma che valutare male il disco dei Mastodon e ritenerlo il peggiore della discografia solo perché c'è stato qualche cambiamento (quando i Mastodon sono un gruppo che muta sin dal primo disco) è secondo me (credo che il "secondo me" sia implicito in ogni commento, sbaglio?) aver preso un granchio clamoroso, tant'è che le recensioni e i pareri negativi su quel disco si contano sulle dita di una mano, e ancor meno quelli che sono motivati in tali termini. Non c'era nessuna offesa alla forma, ma solo ai contenuti, che ribadisco "sembrano" essere scritti da chi ha una visione limitata del mondo musicale. A maggior ragione se l'ha scritta uno che apprezza gli Arcturus e l'Avantgarde la cosa stona ancora di più, ma magari tali gusti hanno influenzato negativamente un disco volutamente più immediato (ma tutt'altro che da "compitino" valutabile come 66, e quindi come peggiore della discografia quando non lo è di certo). Poi, ripeto, se continuate a vederci delle offese in un paragone e in un discorso che verte sul contenuto della recensione non è certo un problema mio, si chiama permalosità o coda di paglia e non posso farci niente. Saluti. |
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Pikkio il tuo commento l ho letto dopo...qui nessuno è permaloso diciamo solo che un giudizio dato va benissimo ..altrimenti i commenti che ci sarebbero a fare...ma un parere non può passare come qualcosa di assodato e certo ecco perché io e trucido ti diciamo questo...penso che si possa esprimere un concetto senza per forza essere offensivi e dire che la recensione suoi Mastodon sia pessima....sicuramente sia quella che questa non rispecchiano il tuo pensiero puoi dirlo e va benissimo....ci mancherebbe altro...però c'è modo e modo non credi?detto ciò io ti dico che non mi offendo e puoi criticarmi quanto e quando vuoi...mi dispiace però quando accade ai miei colleghi per il semplice fatto che dietro ad ogni recensione c'è un lavoro dietro che va rispettato. |
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Vorrei solo comprendere cosa non si capisce delle frasi "Non voglio aver ragione, esprimo solo il mio parere." scritta qui e " Questo resta un gran disco, e questa sopra una pessima recensione, ovviamente IMHO" scritta nella recensione dei Mastodon. Siamo tuttti su internet da una vita e ancora nel 2014 si deve specificare sempre che si parla di gusti e opinioni a titolo personale? Sarà mica che siete un po' permalosetti? Comunque sia più chiaro che negli incisi riportati non riesco a essere, buona domenica e buoni ascolti qualunque cosa vi piaccia. |
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Pikkio ognuno ha i suoi gusti....se la critica e i fans di mezzo mondo li incensano non vuol certo dire che sono il top...come se tanti altri li additano solo come dei cloni questo non vorrà dire che sono indecenti...io rispetto i tuoi gusti ma tu, come dice er trucido, rispetta quelli degli altri....il tuo discorso sui Led non è mica sbagliato....ma stiamo giudicando un album del 2014 non del 1970....band come i Led Zeppelin forse non nasceranno mai più...quel che vorrei farti capire è che si valutano tanti aspetti in sede di recensione...ma soprattutto si valutano le emozioni che un disco riesce a darti...per fortuna queste sono diverse da persona a persona....ecco perché non ti trovi con questa recensione o con quella dei Mastodon....ma fondamentalmente non esiste una verità oggettiva quando si valuta un disco...ci sono tante verità soggettive e nient'altro.....tu pensa che molti album dei 70 che oggi incensiamo,all'epoca venivano massacrati dalla critica...de gustibus...nn mi stancherò mai di dirlo.. |
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Non voglio aver ragione, esprimo solo il mio parere. Date pure 88 a questo, mica me la prendo! Ancora una volta il "voto lettori" mi pare ben più mirato (forse si saranno ascoltati i 40 anni di musica prima dell'avvento dei fenomenali Rival Sons e avranno problemi a capirne il genio!) |
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Punti di vista, io la ritengo inutile, ma tanto vuoi avere sempre ragione te, per cui lascio perdere. |
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La frecciata ci sta tutta. OK, che son generi diversi, recensori diversi, dischi diversi, ma 88/100 per un disco di un gruppo clone e senza idee per me è fuori dal mondo. Ai primi 4 dischi dei Led Zeppelin se a questo diamo 88 quanto dovremmo dare? 300 elevato alla ventesima? |
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La simpatia era per la manco tanta celata frecciata che hai tirato. Sul disco è giusto che tu abbia una tua opinione come un altro la può avere diversa, non è mica un problema. Basta non imporla agli altri. |
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Non c'è bisogno di essere simpatici per rendersi conto che i Rival Sons son partiti con disco manieristico decente, replicato stancamente nel secondo, e in maniera ancora più spenta in questo. Se già parti come gruppo clone con grado di innovazione pari a zero per lo meno cerca di farlo bene il compitino, c'hai giusto 40 anni di roba suonata uguale (ma meglio) da cui attingere. Questo disco è il classico dischetto da 6, pacca sulla spalla e scaffale a vita. Al massimo divertenti dal vvio, come tutte le cover band che si rispettino. |
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Ammazza quanta simpatia, ti ha morso un pagliaccio? |
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Massì, diamogli 100 ad un gruppo clone che ha fatto 3 dischi con qualità in caduta libera. E diamo 66 al nuovo Mastodon. Massì. E Lizard esulta... ahahhaah |
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Provate a mettere a confronto Out on the Tiles da led Zeppelin 3 con pressure and time...oppure thank you con face of light (tutte e 2 dal precedente disco dei rival sons)...in quest'ultimo Great Western Walkyrie almeno i plagi sono meno evidenti...ma vi consiglio di ascoltarvi gli howlin rain, qui li conoscono in pochi, ma sono una grandissima band se vi piace il classic rock!!! |
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Da assoluto adoratore dei Zep li ho sempre odiati visceralmente. Il primo disco è al limite del plagio, il secondo peggio. Adesso provo a dar loro un'occasione di redenzione, ma non penso che mi piaceranno mai. Va bene il revival, ma copiare spudoratamente no. Ci sono band che ripropongono il sound anni 60/70 in maniera personale: Witchcraft, Scorpion Child, Blues Pills, Free Fall, Kadavar, Subrosa ecc...(ho scritto i primi venutimi in mente). |
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Bellissimo, come i precedenti del resto. Perfettamente d'accordo con Witchcraft e Lizard. |
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@lizard..nn te ne dispiacere...in fondo i grandi album saranno sempre destinati a spaccare critica e pubblico...trovo in realtà molto interessante constatare a quanti non piacciano....e poi confrontarsi con chi ha gusti diversi penso sia estremamente costruttivo.. |
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Ho ascoltato il singolo dei Rival Sons.non é male,ma se dovessi scegliere un gruppo clone degli zeppelin sceglierei senza ombra di dubbio i Kingdom Come,il primo dei Kingdom Come.Lenny Wolf come cantante si avvicina molto più che il cantante dei Rival . |
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10
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Li ho visti come gruppo di supporto ai Kiss. Non mi hanno entusiasmato gran chè . Però questa recensione mi ha incuriosito . |
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Questa recemi ha incuriosito, così sono andato a sentirmitutte le tracce possibile sul youtube....per me è una presa per il culo....cioè io penso a tutti quei gruppi che da adolescenti quando lo ero anche io ( negli anni 90 ) venivano sbeffeggiati da tutti perchè "erano uguali agli zep" e si sono sciolti o cambiato genere perchè non avevano uno straccio di futuro e ora spuntano queste "cover band" come fossero funghi e la gente li produce anche.....ma che presa per il culo è? Questi sono plagi legalizzati, come gli psicofarci sono droghe legalizzate....che tristezza infinita...non voto nemmeno. |
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8
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Dal vivo secondo me la sostanza trasmessa era proprio poca. Da fan del genere poi sono solito ad apprezzare certe sonorità, invece cosi non è stato. quasi irritanti nel loro essere cosi poco personali e derivativi. Oltretutto la voce dal vivo , cosi alta l'ho trovata freddissima e incapace di trasmettere qualsiasi tipo di emozione. Posso comunque dire che c'era ben poca gente interessata alla loro performance e ho visto anche ben poche facce appagate. Però devo ammettere che erano tutti fans di altri generi, più figli degli Sweet ,Aerosmith, e crue piuttosto che di Zeppelin, Deep Purple e Sabbath.. Comunque ritenterò un approccio con questo nuovo lavoro in studio, non si sa mai. |
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Concordo in tutto e per tutto con la recensione. Disco splendido e maturo, elettrico e saturo. Canzoni perette che si insinuano nella testa e non ne escono più. Io di sostanza ne sento davvero tanta, tantissima e un songwriting di questo livello e spontaneità è rarissimo al giorno d'oggi (di canzoni dell'intensità di Where I've Been o di Jordan dal disco precedente non se ne sentono a giro). Che si veda come gruppo nostalgico o come derivativo, questo disco è l'album della maturazione completa di una band strepitosa. Mi spiace leggere tanti commenti negativi qua sotto. Io credo che meritino molto di più che un ascolto e dopo averli visti due volte dal vivo, non posso che confermare la loro grandezza. |
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6
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È una questione di gusti...cm in tutto del resto....rispetto i vostri commenti siamo qui per confrontarci...io dal vivo a Bologna li trovai eccezionali..non inventano nulla ma almeno per me forse tra tutte le band rock loro sono quelli che incarnano meglio lo spirito degli anni 70 riproponendolo in modo personale...Freedom ha ragione cmq...la critica mondiale li osanna...ho trovato ingiro addirittura due.100...per me.cmq grandissimo disco e band di1altro livello |
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modesti, sia dal vivo che in studio. il fatto che siano derivativi non è un problema mancano proprio i pezzi validi. |
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La risposta mi è arrivata leggendo il titolo del live report sulla destra. Erano proprio loro a far da spalla ai Kiss. Il problema oltre al suono derivativo e ad una voce si tecnicamente ottima, ma priva di qualsiasi appeal, erano proprio le song che non c'erano. Tutte uguali e senza spessore, almeno per me. Un jam session Led Zeppeliniana di mezz'ora. |
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Ma in effetti non capisco come si faccia a parlare di nuovi mostri del rock (non dico necessariamente qui, ma in giro per il web) con band come questa...cosa già avvenuta con gente tipo i Wolfmother. Secondo me in giro c'è tanta nostalgia. |
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Non ricordo se sono loro che suonarono in apertura ai Kiss l'anno scorso a Milano. O loro o i Graveyard. Concerto di un piattume enorme. Disarmante. Chi è che se lo ricorda? Il disco non l'ho ascoltato, ma le band cosi derivative non fanno molto per me. Gli unici che ho un pò apprezzato sono i The Answer, che però stilisticamente centrano poco. Dalla recensione però sembra una potenza. Se avrò tempo gli darò una possibilità. |
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1
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Lo sto ascoltando da poco, e ad un primo impatto mi sembrano una cover band dei Led Zeppelin. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Electric Man 2. Good Luck 3. Secret 4. Play The Fool 5. Good Things 6. Open My Eyes 7. Rich and the Poor 8. Belle Starr 9. Where I’ve Been 10. Destination on Course
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Line Up
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Jay Buchanan (Voce) Scott Holiday (Chitarra) David Baste (Basso) Mike Miley (Batteria)
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RECENSIONI |
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