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Bloodbath - Grand Morbid Funeral
( 6735 letture )
Un supergruppo come tanti altri, che vuoi che sia recensire il nuovo album dei Bloodbath?

Peccato che non sia così facile come sembri, dato l'alone di devozione nei confronti di questa formazione che comprendere membri di band tanto rinomate quanto distanti dai canoni musicali qui proposti: esseri provenienti da mondi lontani anni luce. Katatonia, Opeth e Paradise Lost negli ultimi anni hanno intrapreso percorsi differenti gli uni dagli altri: i primi sempre più eterei, i secondi nel vortice degli anni '70, gli ultimi invece indubbiamente ritornati sulle coordinate primordiali di un tempo rivisitate in salsa moderna. Tre gruppi uniti per dare alle stampe un crogiolo di death vecchia scuola. Nulla si sapeva sulla scelta del nuovo cantante, dei titolo del disco e delle coordinate che sarebbero state intraprese nella nuova incarnazione del gruppo: un fulmine a ciel sereno ha mobilitato l'intero mondo del metal quando un certo “vecchietto” ha deciso di cimentarsi nuovamente con il growl. Old Nick è il nome d'arte dietro cui si nasconde il frontman della band britannica che, invogliato molto probabilmente dai successi dello spin-off chiamato Vallenfyre, prova a cimentarsi in un campo che oggi richiede doti canore tanto elevate quanto multi-tasking per rivaleggiare con i “giovani” che inflazionando la scena contemporanea. Sicuramente il rapportarsi con due cantanti che in passato hanno aggiunto una sana dose di violenza alla ricetta dei Bloodbath risulta un compito arduo, al limite dell'impossibile. I primi due album della band sono la violenza fatta a musica, mente l'ultimo latrato è un giusto compromesso tra la volontà musicale e le doti limitate di un Mikael in chiara difficoltà compositiva. Senza altri indugi vediamo cosa ci riserva questo Grand Morbid Funeral, che a conti fatti vorrebbe riportare in vita, come sempre, la verve e la passione che tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90 creavano album immortali, oggi considerati capolavori.

In sede di intervista, Blakkheim (all'anagrafe Anders Nystorm) ci aveva dichiarato che l'intento principale della band era di creare un album più veloce e grezzo rispetto a The Fathomless Mastery, riuscire a ritrovare quel feeling perso negli anni di militanza nella band principe, fare un tuffo carpiato nell'età dell'adolescenza che combacia come sappiamo con quella dei demoni interiori: questi più li si nasconde e più tornano in vita. Non giriamoci però intorno: Grand Morbid Funeral è confezionato in maniera cristallina a livello di produzione e impatto sonoro, peccato solo che abbia come frontman un cantate che dispoe di un dinamismo e una di una capacità canora non rappresentativa ed in linea con le aspirazioni del gruppo. Un semplice paragone può essere fatto con un gruppo di amici che va ad allenarsi facendo una corsetta in compagnia, mentre un membro del gruppo non ha il fiato per tenere il ritmo degli altri, costringendo tutti ad aspettarlo e rimanendo indietro. Famine of God's Word può essere presa come una delle canzoni simbolo di questa mancanza: la partenza al cardiopalma e la matrice black influenzata dal death claustrofobico sono supportati da un cantato mediocre, prevedibile, che non viaggia in parallelo con il caos controllato del reparto sonoro. His Infernal Necrosy, Total Death Exhumed e Mental Abortion sono altre tracce che subiscono questa involontaria carenza e risultano composizioni ottime, ma con un deturpante eczema radicato nel profondo. Probabilmente il desiderio di cimentarsi con vecchie sonorità e reminiscenze del passato non è la scelta più adatta per Old Nick, il quale a conti fati risulta essere l'anello debole del gruppo. I Bloodbath di oggi funzionano meglio nelle tracce più lente e più tendenti al doom death come la magistrale Church of Vastitas: in questo brano, rispetto agli altri, riescono ad amalgamare alla perfezione le capacità canore dell'uno con la composizione degli altri e probabilmente un cambio di rotta verso lidi prettamente doom-oriented sarebbe stata la scelta migliore a conti fatti, ma i risultati sono altri. Se la violenza e la dedizione proposte all'interno di questo album fossero state accompagnate da un Peter Tägtgren in forma smagliate, come accaduto su Nightmares Made Flesh, probabilmente staremmo descrivendo il miglior album nella discografia della band e uno dei pezzi da novanta degli ultimi anni. Questa rimane però mera speculazione. Non vogliatemene, il dito puntato verso l'unico colpevole, identificabile in Holmes, non è una presa di posizione, dato che il nostro ha un curriculum vitae da far paura, ma questa dimensione proprio non gli si addice. Vanificare gli sforzi di un album che altrimenti avrebbe potuto riservare molteplici soddisfazioni non è certamente voluto, così è; il resto funziona davvero ottimamente. Ogni composizione ha un carattere proprio, può essere vista come episodio solitario o tassello di un insieme più grande; si riesce perfettamente a passare dagli up-tempo alle parti lente senza mai perder un briciolo di pathos e ascoltare di filato l'album in modalità “volume & violenza” è una goduria per il palato (o meglio, per l'orecchio), ma bisogna sempre concentrarsi sul background per ottenere le maggiori soddisfazioni. La produzione è ottima, più alta e pompata rispetto a prima con il tocco vintage sempre inalterato; le idee compositive sono di altissimo livello, con canzoni dinamiche e maleodoranti in pieno stile swedish; nel complesso questo può essere visto come l'album più oscuro e grezzo della band. La volontà di creare qualcosa di sulfureo e primitivo è stata centrata in pieno anche grazie alla scelta di selezionare due membri degli Autopsy per impreziosire il tutto. Reifert è presente come vocalist sulla conclusiva title track, dove prende la scena e diventa artefice di una traccia maestosa ed epica; peccato che proprio qui dentro il caro e vecchio Nick sia un faro nel buio, messo da parte per lasciar spazio allo statunitense. Anche l'artwork è splendidamente curato sia nella parte interna che esterna, come da tradizione.

Veniamo al bandolo della matassa una volta per tutte. Questo nuovo parto in casa Bloodbath è sicuramente un ottimo esempio di come si possa ancora suonare cazzuti e vintage senza mandare tutto all'aria con produzioni ipermoderne e pompate più del sedere di Kim Kardashan. Il supergruppo non ha mancato l'appuntamento per regalarci un album duro, grezzo e primitivo a dispetto della grandezza dei nomi in ballo, che spesso e volentieri sono considerati più della musica, proponendo un album schietto e senza barocchismi di alcun genere che risulta essere un perfetto bilanciamento tra standard moderni e i desideri compositivi che buttano sempre un occhio verso il passato. La scelta del nuovo frontman ha spiazzato tutti all'inizio, ma ancora oggi quel grande punto interrogativo rimane: “Se ci fosse stato stato...” “Se invece di...” sono discorsi da bar che lasciano il tempo che trovano, purtroppo. Il voto che vedete qui sotto è la media di tutto; ci saranno disaccordi e la prova del tempo sarà l'arma migliore per soppesare in futuro questo prodotto che a qualcuno piacerà immensamente, a qualcun altro farà pena e ad altri ancora susciterà pura indifferenza. Grand Morbid Funeral è un buon continuo nella discografia della band, non è affatto da buttare, peccato che da un set d'assi così rimanga solamente da raccontare di un buon album e nulla più: le aspettative dopo molti anni erano più alte di così.



VOTO RECENSORE
73
VOTO LETTORI
84.42 su 61 voti [ VOTA]
Seba
Lunedì 27 Gennaio 2020, 11.36.11
53
Un lavoro che mi piace veramente tanto: era da parecchio che un disco death vecchia scuola non mi prendeva così tanto. Le chitarre sono devastanti, un muro sonoro pazzesco e il growl di Nick Holmes mi piace parecchio: sarà anche imperfetto ma lo trovo tremendamente personale
d.r.i.
Venerdì 2 Gennaio 2015, 8.25.57
52
Grande Matocc!!
Matocc
Mercoledì 31 Dicembre 2014, 14.39.11
51
nei 10 minuti in cui siete andati OT ne aprivate 3 di topic
er colica
Mercoledì 31 Dicembre 2014, 13.41.44
50
lambru so sicuro che sarà lieto di farlo d.r.i. io c'ho sonno.... poi stasera me aspetta una serata a base de botti salsicce lenticchie cotechino birra e aborti dolciosi vari per cui devo restare a riposo e poi o c'ho sonno! hahaha d.r.i. però una cosa come ha già ricordato lambru metti il logo e i link se possibile , bene buon lavoro aspettiamo tuoi risultati!! hahaha
LAMBRUSCORE
Mercoledì 31 Dicembre 2014, 13.37.44
49
Colica, io stavo chiedendo a te di aprire un topic sui Fleshcrawl, visto che hanno una bella discografia, io po ieri ho mangiato piccante, mi brucia il culo e faccio fatica a stare seduto al pc a fare la lista, poi non sono capace di mettere i logo delle band, quindi pensateci te o d.r.i. o chi ne ha voglia, grazie mille, ragaz.
er colica
Mercoledì 31 Dicembre 2014, 13.31.18
48
ok capito......d.r.i. apri il topic dei fleshcrawl per piacere che c'ho sonno.... grazie! hahah
LAMBRUSCORE
Mercoledì 31 Dicembre 2014, 13.26.40
47
L'ho ascoltato, mi sembra un disco lineare e ben suonato, a me la voce piace, le idee sono riciclate ma nel genere dev'essere così, ahaha, io non pretendo grossi cambiamenti. Piuttosto mi piacerebbe che venissero cagati gruppi che hanno fatto la storia di questo genere, tipo i crucchi Fleshcrawl, mi sa che li considerano in pochi...
Sambalzalzal
Mercoledì 31 Dicembre 2014, 13.22.31
46
Ahahahahah fermo Elluis@ non le dire ste cose che ci sarà sicuramente chi ti prenderà in parola immediatamente! Comunque, parlando dell'album, secondo me uno dei migliori usciti in questo sporco 2014. Riguardo alla diatriba su Holmes io dico che a me me piace. Già agli esordi dei Paradise Lost c'era una moltitudine di gente che lo bastonava perché non reggeva il passo con altri colleghi di altre bands ma non mi sono fatto mai troppi problemi e né credo se li sia mai fatti lui dal momento che negli anni ha usato la sua voce come meglio riteneva opportuno. Per il resto Tanti Auguri di buon 2015 a tutti, ragazzi!!! Stasera heavy metal a palla e alcol a barilate!!!
Elluis
Mercoledì 31 Dicembre 2014, 13.08.02
45
Visto che è stato aperto anche un topic sull'argomento, vorrei candidarmi io come primo troll dell'anno: ci rivediamo tutti qui a mezzanotte e un secondo, in cui tornerò su queste pagine con una serie di insulti a random e una grossa sorpresa: STAY TUNED !!
d.r.i.
Mercoledì 31 Dicembre 2014, 12.33.25
44
Fine anno rispuntano i troll, vediamo chi sarà il primo del 2015 Er Trucido /Ad Astra lasciate perdere lo sapete che c'è chi si diverte e se date loro corda fate solo il loro gioco!
Rehim
Mercoledì 31 Dicembre 2014, 12.14.50
43
Miglior disco death degli ultimi 5 anni. Tutte queste parole per dire che non ti piace Holmes! Che analisi!
Er Trucido
Lunedì 29 Dicembre 2014, 12.08.47
42
Sicuramente qui non decidi te, quindi fai poco il furbo dato che non sai niente di noi. Per il resto come mi aspettavo sei il solito cialtrone anonimo che viene a fare il gradasso su internet, dammi retta lascia perdere, se non ti andiamo bene vai da un'altra parte.
per aspera
Lunedì 29 Dicembre 2014, 12.01.33
41
dai che figo, le prendi tu le decisioni? almeno hai un posto immaginario dove comandare visto che nella vita sei obbligato ad ubbidire!
Er Trucido
Domenica 28 Dicembre 2014, 10.47.37
40
Stai sereno, non sei certo te a decidere chi va via e Andre non è minimamente intenzionato a farlo, quindi se non ti vanno bene le nostre recensioni puoi sempre andare da un'altra parte a leggere, nessuno ti obbliga a rimanere. Poi se pensi di essere tanto bravo a scrivere puoi sempre candidarti, sarei proprio curioso di vedere cosa si nasconde sotto tanta spocchia.
per aspera
Domenica 28 Dicembre 2014, 10.18.39
39
Solita recensione pessima, ad astra perché non segui il tuo amichetto di storielle scritte male? Nick Holmes è perfetto, forse siete abituati a quel plasticone tutto effetti di Tagtgren...
macellaio
Martedì 23 Dicembre 2014, 16.33.53
38
Ottimo disco! Li ho persi di vista dopo Resurrection , qui sono in gran forma e credo che insieme l' ultimo Allegeon è tra i primi 5 dischi death metal 2014. Il mio voto è 83.
enry
Lunedì 22 Dicembre 2014, 8.38.18
37
Sto continuando con gli ascolti e confermo quanto detto al post n 4. Un disco che per me non raggiunge i primi due ma che trovo superiore a TFM. Nessun problema con la voce di Nick (scelta assolutamente voluta che non ha tolto nessuna marcia al disco) che dà un tocco black al tutto e disco che a mio avviso si colloca intorno all'80 per dirla in numeri. Niente da aggiungere e per me discussione finita.
draKe
Domenica 21 Dicembre 2014, 21.04.52
36
mi allineo con quanto detto da Er Trucido... comunque non capisco come si possa dire che la scena di vocalist odierna manchi di personalità; per me è evidente che con un cantato più vario questo disco avrebbe spiccato decisamente il volo e ribadisco di ascoltare la titletrack dove subentra Chris Reifert per capire cosa intendo; in fondo anche a me la voce di Holmes non dispiace, ma è troppo piatta! Non credo sia solo un problema di capacità tecniche...sembrerebbe proprio una scelta voluta e imho si sono persi la chance di mettere una marcia in più!!
Er Trucido
Domenica 21 Dicembre 2014, 15.59.52
35
Personalmente continuo a ritenere i primi due Bloodbath superiori e per quanto riguarda i dischi death degli ultimi anni ritengo che ci sia troppa roba superiore. Che poi Nick sia un capostipite nessuno glielo toglie, solo che non lo vedo più centrato in un progetto del genere, io ero uno di quelli che facevo il tifo per Sandstrom, che era tra i nomi usciti in rete tra i papabili, e non lo nascondo. Ma vabbè, pazienza, non si può essere tutti uguali.
Flv
Domenica 21 Dicembre 2014, 15.44.09
34
Er Trucido i nomi che hai elencato fanno parte di quella cerchia di voci che hanno caratterizzato il genere , timbriche riconoscibili e personali che sono ormai merce rara in questa scena attuale in cui le voci si assomigliano tutte inesorabilmete .Io credo che Nick con la prova offerta su qusto disco possa essere accostato tranquilamente a quei nomi senza dimenticare che lui agli inizi degli anni '90 era proprio uno di quelli che con la sua voce (e grazie a dischi incredibili) ha influenzato una scena intera . Io ero scettico quando era uscito il suo nome ma ora a conti fatti mi sto godento con la massima sorpresa uno dei dischi death metal piu' belli degli ultimi anni ,sicuramente per me il migliore dei Bloodbath
Er Trucido
Domenica 21 Dicembre 2014, 15.15.43
33
Ne dubito, ma sono pareri, quindi amen. Non posso far cambiare opinione alla gente, a me come ad altri non è piaciuto, così come c'è a chi è piaciuto. Nel commento 5 ho detto che è una scelta "borderline" che divide, quindi ci stanno le differenze di vedute. Sono le dichiarazioni roboanti sui growler che mi danno dei dubbi e sinceramente vorrei vedere il buon Holmes (che stimo, per carità) dal vivo a cantare questi pezzi. Pace e bene, chi vivrà vedrà.
bloob
Domenica 21 Dicembre 2014, 15.05.20
32
@ Er Trucido a parer mio invece non solo regge il confronto con i nomi che hai fatto, ma ad un paio li sorpassa pure...
Er Trucido
Domenica 21 Dicembre 2014, 14.21.32
31
Nel momento in cui fai old school death metal ti metti in paragone con quei nomi, soprattutto se sei un coetaneo, quindi viene automatico paragonarli, visto che poi nell'ultima traccia Reifert dà veramente delle piste al buon Holmes. In un giudizio si tiene conto anche di quello.
Keyser Söze
Domenica 21 Dicembre 2014, 14.12.17
30
Ho forse nominato solo uno di quei nomi? No. Cosa li tiri in ballo a fare, se non per cazzimma? E il voto dei lettori, se tu che sei un responsabile del sito lo reputi fuorviante, cosa lo mettete a fare? Suvvia.
Er Trucido
Domenica 21 Dicembre 2014, 14.09.06
29
Van Drunen, Tardy, Reifert (qui pure presente), Petrov, Sandstrom, Tagtren, Fischer, Karki... tutti uguali e tutti piatti, come no. A parer mio non regge il confronti con i mostri sacri, se poi ti piace è un altro discorso. Tirare in ballo poi il voto lettori nel momento in cui sono stati dati 4/5 99 di fila appena pubblicata la recensione (probabilmente solo per andare contro il voto recensore, un po' come quando danno i 30) è fuorviante.
Keyser Söze
Domenica 21 Dicembre 2014, 12.59.30
28
Sono contento che i 24 votanti stiano rendendo giustizia a questo album. Holmes, lungi dall'essere l'anello debole come lascia intendere la recensione, fornisce alle tracce una riconoscibilità immediata, staccandosi dagli innumerevoli growler tanto perfetti quanto piattamente uguali a 1000 altri.
ALFONSO MARTINO
Sabato 20 Dicembre 2014, 21.30.03
27
album stupendo grandi Bloodbath....Nick offre un cantato black death vecchio stampo da paura ..unico nel suo genere.comprate a scatola chiusa...............
Markus
Venerdì 19 Dicembre 2014, 9.24.10
26
mi chiedo cosa volete di più...disco dell'anno nel suo genere
Remedy
Giovedì 18 Dicembre 2014, 18.30.26
25
a me è piaciuto ma con un Tagtgren incazzatissimo sarebbe stato un disco da 100
Kenos
Giovedì 18 Dicembre 2014, 9.54.35
24
Aò. Scelta commerciale quanto vi pare, ma per me Nicckazzo ci sta tutto e stop. Per il resto non aggiungo nulla a quanto già detto dal recensore, voto compreso.
Resurrection
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 18.37.37
23
Ho la stessa opinione di enry al commento 4, anche se avverto un leggero calo nella parte centrale (anche se nulla di troppo eclatante) quindi in numeri mi tengo un po' più stretto e vado sull'80 o poco meno.
Pacino
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 17.52.33
22
il loro album più Old School e più svedese,una bomba,mi é piaciuto molto,anche Holmes mi ha convinto dopo alcune remore iniziali,gli altri 2 growler erano di un'altro pianeta,ma Holmes se la cava abbastanza,semmai l'incognita é nei live...
Klavos
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 16.44.19
21
Che branco di italiani...
freedom
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 15.25.49
20
Certo perché offendere i recensori è vietato, mentre offendere i lettori va bene...
Galilee
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 15.23.25
19
E' incredibile come lievitino i voti quanto si tratta di generi come il black, il death, il brutal etc etc... L'anima ignorante del true metaller viene subito fuori con tutta la sua prepotenza. E non mi riferisco di certo ai recensori eh.
freedom
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 15.20.45
18
A me è piaciuto molto. Voto 80.
bloob
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 15.13.30
17
...a studiare la storia del death... ma come state messi...
culovic
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 14.36.27
16
Comodo eh, chiuderla così? Dai espertone, vai a studiare un po' di storia del death, almeno la prossima volta sarai più preparato e credibile.
Keyser Söze
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 13.59.26
15
Dai culovic c'hai ragione te, sei er mejo. Ci vediamo alla notte della taranta di melpignano, pare che l'anno prossimo ci siano i Wolves in the Throne Room.
er colica
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 13.37.44
14
devo ancora ascoltarlo tutto perché ho sentito solo alcune canzoni che mi erano piaciute, avevo notato un feeling molto più svedese rispetto al disco precedente che invece acchiappava di più dalle sonorità prettamente più americane con blast beat costanti e tecnica avanzata. probabilmente lo trovero un sano e onesto disco di Death svedese sicuramente godibile ma attenzione però che per quanto buono possa essere cerchiamo di non esaltare tutta la questione, cioè del tipo si è un buon disco ma non il miracolo musicale, non so se mi spiego, diamo il giusto peso, almeno io faccio cosi.
culovic
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 13.15.41
13
Certo espertone, fai pure lo spiritoso per coprire le tue baggianate, si vede che ne sai a pacchi e che puoi dare consigli in giro per internet
Keyser Söze
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 12.45.41
12
Grazie culovic, me l'ero persa la notizia della svolta neomelodica degli Avulsed, tu l'hai saputo che ora i Katatonia fanno reggae?
Culovic
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 12.32.02
11
E se lo dice uno che pensa che gli Avulsed facciano brutal c'è da crederci
Keyser Söze
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 12.24.03
10
Disco da 90, fregatevene il pippolo della recensione ingenerosa e se non l'avete ancora fatto procuratevelo. Chi cerca death puro e arcigno non rimarrà deluso.
bloob
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 11.33.47
9
dimenticavo, la copertina è favolosa!
bloob
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 11.29.55
8
Come dice la recensione, questo disco a qualcuno piacerà immensamente, a qualcuno farà pena.... a me fa impazzire, lo reputo un album da 90, a parte la canzone His Infernal Necropsy che è un pelino sottotono le altre scorrono che è un piacere! la voce poi è il punto di forza, è bruttissima (ma in senso buono!) e riesce a trasmettere una malvagità incredibile... mi rendo conto che possa non piacere a tutti, mi dispiace solo che la recensione non ha colto pienamente lo spirito con cui è nato questo disco.
Ad astra
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 10.49.29
7
@akira. Comprendo e rispetto il tuo pensiero,guai al mondo... Se per proviamo a paragonare questa con le altre uscite in casa bloodbath si troverà una linearità compositiva a tratti prevedibile e discontinua... Non si parla di commerciale ma pure capacità. Canore dell'inglese... Ma come siamo soliti questa é una opinione troppo personale spesso e volentieri... Qualcosa si diverso non lo vedo anzi... L'unica vera differenza sta nella produzione e nel aver voluto provare ad andare più veloci a livello compositivo... 😊
AkiraFudo
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 9.47.37
6
Sono totalmente in disaccordo con la recensione, credo infatti che la voce di Holmes sia uno dei punti di forza di quest'ottimo disco, per le stesse motivazioni già espresse da FLV nel commento #3: si voleva proporre un death grezzo come si faceva 20/25 anni fa e si è cercato un cantante adatto ad esso, sguaiato, lontano dalla roboante - e omologata - perfezione dell 99% dei growler attuali, e a parer mio hanno fatto centro, perché il cantato risulta molto più fresco e maligno della maggior parte della concorrenza recente. Permettetemi un piccola (e benigna) nota polemica: si lanciano sempre strali contro chi percorre le solite strade in nome del vil denaro, e una volta che una band nota fa qualcosa per differenziarsi dalle altre la si punisce, arrivando anche a parlare di scelta "commerciale", come se i Paradise Lost vendessero milioni di dischi...
Er Trucido
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 9.31.54
5
La penso come Andre, la voce per me qui è il punto debole, troppo piatto Holmes a mio parere, anche se capisco che essendo una scelta "borderline" il pubblico si possa dividere.
enry
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 9.02.01
4
A me è piaciuto parecchio, anche più di The Fathomless Mastery a dirla tutta. Nessun problema con la voce di Nick che anzi dona al disco una venatura black, la cosa è voluta altrimenti avrebbe fatto lo 'stura-lavandini' come negli ottimi 'remake' dell'anno scorso...."un ottimo esempio di come si possa suonare cazzuti e vintage senza mandare all'aria tutto con produzioni ipermoderne e pompate"...Ovvero quello che mi aspettavo dalla band, e visto che non 'skippo' neanche un pezzo per me è un 82 convinto, anche perchè io non sono un fanboy di nessun musicista e non mi sono mai fatto impressionare dai grandi nomi in sede di valutazione. Detto questo, quello dei Vallenfyre mi è piaciuto un pelo di più, giusto per restare nei supergruppi.
Flv
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 7.17.06
3
per me e' proprio la scelta di Homes l'arma vincente di questo ottimo album ,un cantato differente dal piattume monocorde e fotocopia che si trova oggi nel 99% dei gruppi death e che fa del timbro e dell'interpretazione malavagia il suo punto di forza . Blakkheim in sede d'intervista ha spegato coerentemente le motiazioni della scelta di Homes ,rimarcando come in passato e voci del death metal fossero personali e riconoscibili ,non posso che essere d'accordo con lui. voto :90
Malleus
Martedì 16 Dicembre 2014, 23.52.12
2
Analisi onestissima e voto giusto per un album old school e decisamente piacevole. Io probabilmente avrei tolto quei 3 punti e sarei stato sul 70 secco, ma va bene così.
draKe
Martedì 16 Dicembre 2014, 22.35.41
1
quoto ogni singola parola della rece!! Per me la scelta di Holmes è una scelta schifosamente commerciale checchè si neghi la cosa da parte dei membri della band...non ci sono altre scuse! Va bene cercare di incidere un growl comprensibile, come detto dallo stesso Holmes nell'intervista, e va bene che sostiene di aver registrato una voce più calda e profaonda di quella finita sul disco x "scelta artistica" ma qua la piattezza non lascia scampo....non a caso la traccia migliore è proprio la titletrack in cui comoare Chris Reifert a donare dinamismo e tridimensionalità! Ma se devo dirla tutta anche alcune composizioni non sono riuscite così bene...ci sono dei passaggi geniali in mezzo a parti più scontate e "nella media"
INFORMAZIONI
2014
Peaceville Records
Death
Tracklist
1. Let The Stillborn Come To Me
2. Total Death Exhumed
3. Anne
4. Church Of Vastitas
5. Famine Of God's Word
6. Mental Abortion
7. Beyond Cremation
8. His Infernal Necropsy
9. Unite In Pain
10. My Torturer
11. Grand Morbid Funeral
Line Up
Nick "Old Nick" Holmes (Voce)
Anders "Blakkheim" Nyström (Chitarra)
Per "Sodomizer" Eriksson (Chitarra)
Jonas Renkse (Basso)
Martin Axenrot (Batteria)

Musicisti Ospiti
Eric Cutler (Chitarra su traccia 2,6,9 e 10)
Chris Reifert (Voce su traccia 11)
 
RECENSIONI
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