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27/04/25
THE LUMINEERS
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Bloodbath - Survival of the Sickest
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09/09/2022
( 2997 letture )
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Ed il bagno di sangue comincia! I Bloodbath tornano alla grande, con un disco che colpisce forte, con pochi fronzoli e tanto tanto death Metal. Ma andiamo con ordine e descriviamo questo Survival of the Sickest.
L’album si apre con Zombie Inferno, le chitarre partono sotterranee, per poi innalzare un muro sonoro debordante; non si rallenta mai, le sei corde sono ora lancinanti ora stranianti, la batteria martella incessantemente, ed il growl si staglia minaccioso e potente per tutti i quattro minuti della traccia di apertura. Insomma, le carte sono subito sul tavolo, non ci sono sorprese, se non l’intensità e la qualità della musica messa in moto dai nostri.
Putrefying Corpse non sposta di una virgola quanto detto sopra, batteria e basso schiacciasassi, mentre Nystrom e Akvik disegnano melodie malate e sinistre, con Holmes che continua ad offrire un’ottima prestazione al microfono, materializzando la maleficenza portata dal gruppo. Dead Parade rallenta un attimo, ma senza recedere un secondo dalla violenza sonora fin qui ascoltata, la band anche a ritmi più cadenzati riesce a trasmettere malignità ed oscurità a pieno regime. Gli assoli finali danno il colpo di grazia alle nostre orecchie, già messe a dura prova nei primi pochi minuti.
Malignant Maggot Therapy ritorna a far girare il motore al massimo, ed i pochissimi momenti rallentati servono solo a stordirci di più quando si torna ad accelerare; Carved è un mid-tempo che porta irreversibilmente ad uno sfrenato headbanging, mentre Born Infernal ricalca alla perfezione lo schema delle prime tracce, puro death veloce e potente, lasciando alle parti più lente lo scopo di illuderci di poterci salvare dal marasma metallico partorito dai Bloodbath.
To Die soverchia quanto detto finora, le chitarre si inerpicano su tempi che rasentano a tratti il doom; Affliction of Extinction stampa un efficacissimo mid-tempo, e l’accoppiata Tales of Melting Flesh ed Environcide riportano il gruppo a velocità più sostenute. Chiude il tutto la conclusiva No God Before Me, stagliandosi lenta, solenne ed infernale, il vocione di Holmes ci accompagna al coro che sgorga dall’oltretomba, ponendo fine al nostro tormentato supplizio.
Survival of the Sickest viene presentato dalla Napalm Records come Old School Death Metal, e per quanto le etichette vadano sempre prese con le pinze, probabilmente questa volta non fa un favore ai Bloodbath, in quanto si sentono certamente suoni che richiamano un glorioso passato, ma la band ha incluso anche piccole caratteristiche che ci ricordano che il disco è stampato ai giorni nostri, in un perfetto equilibrio tra le radici del death Metal e le evoluzioni portate nel tempo nella nostra musica preferita. Le atmosfere sulfuree e maligne certo trasportano alla vecchia scuola, ma alcuni suoni glaciali ed agghiaccianti, la produzione pulita e potente, il growl cavernoso ed altre soluzioni sparse nell’album dimostrano che la band non si è adagiata su formule collaudate e sicure, ma ha inserito tutta l’esperienza dei musicisti maturata in questi anni.
Insomma, i Bloodbath fanno ancora centro, regalandoci una band in perfetto stato di forma, creando uno dei dischi migliori di questo 2022, che dovrebbe entrare di diritto nella playlist di qualsiasi appassionato di death Metal. Ed allora cosa aspettate, correte ad ascoltare Survival of the Sickest ed a tuffarvi in questo nuovo bagno di sangue!
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Accidenti che sassata! Promosso a pieni voti. |
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Uno dei dischi death dell'anno favoloso in tutto e per tutto. I Bloodbath difficilmente sbagliano un colpo. |
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Spettacolo! Sto riscoprendo ora tutta la discografia. Questo è il migliore da Nightmares Made Flesh. |
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Ci siamo, gran bell’album.
Holmes, a mio parere, sta vivendo una seconda giovinezza. |
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Gran bel disco, come -quasi- sempre del resto. |
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Ho visto parecchie trollate, ma devo ammettere che questa le ha battute tutte 😂 |
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😂😂Abbiamo il troll nullafacente |
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14
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Una sassata pazzesca.. Migliore anche del precedente, che apprezzai all'epoca.. Na bomba 🤘 |
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Gran bel ritorno! Anche per me il migliore da quando c’è Nick Holmes. Partenza a razzo con Zombie Inferno, pezzo death da manuale, ma anche nel resto dell’album il livello rimane in generale sempre alto (giusto un paio di pezzi nella seconda parte mi convincono un po’ meno). 83 anche per me. |
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11
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Metal davvero brutto e fatto male. Il death metal è altro, qui c'è solo gente che vomita sul microfono senza una logica e nessun senso musicale. Per me album bocciato al cento per cento, è una ciofeca |
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9
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Discone. Il Migliore Dell'Era Holmes . Voto Un Bel 90 . |
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8
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La musica inascoltabile è la trap, la robetta estiva di Fedez e Rovazzi.. Il Metal è la musica più bella del mondo, il death metal soprattutto 🤘.. Almeno per me è così.. |
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4
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Condivido tutto ciò che dice la recensione.. Solito album di una band che spacca e in ambito death, continua ad essere sempre al top!! Una goduria 🤘 |
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3
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Eccellente, come tutta la loro produzione. |
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2
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Spero di riuscire ad ascoltarlo presto... Il disco precedente non mi aveva fatto impazzire, ma certo si tratta di un gruppo che non delude mai! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Zombie Inferno 2. Putrefying Corpse 3. Dead Parade 4. Malignant Maggot Threapy 5. Carved 6. Born Infernal 7. To Die 8. Affliction of Extinction 9. Tales of Melting Flesh 10. Environcide 11. No God Before Me
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Line Up
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"Old Nick" Holmes (Voce) Anders "Blakkheim" Nystrom (Chitarra) Tomas "Plytet" Akvik (Chitarra) Jonas "Lord Seth" Renkse (Basso, Cori) Martin "Axe" Axenrot (Batteria)
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