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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Razor - Open Hostility (Reissue)
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( 3209 letture )
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Come già per Violent Restitution e Shotgun Justice, Relapse Records ripropone questo Open Hostility -settima fatica in studio dei Razor uscita originariamente nel 1991- con una veste grafica più attuale e accattivante e con un remaster che migliora la già buona -per gli standard di allora- produzione ad opera dello stesso Dave Carlo, vero mastermind dei thrasher provenienti dall'Ontario.
Come nasce quello che per alcuni è il miglior disco dei Razor? In realtà le premesse non erano delle più incoraggianti; dopo la defezione di Adam Carlo i canadesi arruolano Jon Armstrong al basso per supportare la sezione ritmica ma qui sorge un problema: a causa di un incidente Rob Mills si ritrova suo malgrado impossibilitato a suonare la batteria sul successore di Shotgun Justice. Che fare dunque? Nonostante la situazione non certo favorevole, il chitarrista Dave Carlo non si perde d'animo e decide di risolvere l'impiccio tramite l'uso di una drum-machine da lui stesso programmata: il risultato delle registrazioni è più che apprezzabile, l'escamotage non appare né freddo né fittizio o "esagerato" (quando Mills avesse recuperato dall'infortunio avrebbe comunque dovuto trovare dei pattern che fossero replicabili in sede live). Per quanto riguarda il songwriting, all'interno del disco non si trova nient'altro che thrash in puro stile Razor, affilato come una lama, caratterizzato da riff taglienti (scusate, non ho resistito!) affidati alle capacissime dita del buon Carlo, autore qui di una prova sopra le righe; così come eccelsa è la prestazione di Bob Reid, molto superiore a quella presente sul predecessore di Open Hostility, nonostante fosse uscito solo l'anno precedente. La voce del cantante è abrasiva come non mai e rende alla perfezione le tematiche di cui trattano i testi disincantati, i quali vomitano disagio sociale, problemi personali, rancore verso i poteri forti e sentimenti anarchici contro i governi sfruttatori, senza però rinunciare al sarcasmo e all'ironia: del resto copertina e titolo sono tutto un programma. Come detto le ritmiche sono a dir poco serrate e gli assoli si incastonano alla perfezione all'interno delle composizioni, alcuni tra l'altro di pregevole fattura (vedi Road Gunner) anche se la specialità della casa sono i riff spaccaossa che fuoriescono dalla chitarra indemoniata del buon Dave. Dall'opener In Protest a End of the War passando per brani come Bad Vibrations e Psychopath sono mazzate sui denti con relativo scapocciamento assicurato; qua e là salta fuori pure qualche gemma nascosta a riprova delle capacità di questo gruppo che, causa la poca popolarità, non ha ricevuto il riscontro che avrebbe meritato nel panorama metal internazionale. Gli extra -ben otto pezzi aggiunti alla tracklist originale tra cui alcuni inediti- presentano invero complessivamente una qualità da demo, quando non si tratta addirittura di vere e proprie prove (come la traccia 17, che vede seduto dietro le pelli Mills) e quindi questi sono più che altro delle chicche, ma sicuramente potranno incuriosire l'ascoltatore che decide di acquistare questa validissima ristampa.
Open Hostility è un album che ogni amante dello speed/thrash dovrebbe ascoltare o ri-ascoltare, sia che appartenga alla nuova generazione che alla vecchia guardia: ad eccezione di qualche bonus track nessun pezzo può essere etichettato come filler, infatti durante la riproduzione del disco in questione il risultato è uno solo: headbanging all'ennesima potenza!
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3
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Il solito disco dei razor...va bene cosi\' . |
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2
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Grandissima band troppo sottovalutata come tutte le band canadesi. Il 24 ottobre un salto a Brescia! Uuuoooaaaargh! |
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1
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Il mio preferito del gruppo, finalmente qui hanno avuto una produzione valida, peccato per quel drum programming ,che solo a pensarci mi fa ricrescere i capelli, comunque è usato molto bene, li avevo perdonati, ahaha, sentiremo anche questo, rimasterizzato...Per me l'originale valeva 80, quindi d'accordo col voto del recensore. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. In Protest 2. Sucker for Punishment 3. Bad Vibrations 4. Road Gunner 5. Cheers 6. Red Money 7. Free Lunch 8. Iron Legions 9. Mental Torture 10. Psychopath 11. I Disagree 12. End of the War 13. Tow the Line (1990) 14. Taking the Strain (1990) 15. Violent Propensity (1990) 16. Taking the Strain (Instrumental Version) (1990) 17. End of the War (Rehearsal with Rob Mills) 18. Tow the Line (Demo) 19. Red Money (Demo) 20. Iron Legions (Demo)
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Line Up
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Bob Reid (Voce) Dave Carlo (Chitarra e Drum Programming) Jon Armstrong (Basso)
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RECENSIONI |
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