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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Doro - Strong and Proud - 30 Years of Rock and Metal
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16/08/2016
( 2454 letture )
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Ci sono artisti e ricorrenze che è giusto festeggiare, quasi a prescindere dall’effettiva necessità per i fan di avere o meno un nuovo prodotto discografico del loro beniamino/a. I trent’anni di attività di Doro Pesch, una cantante che incarna letteralmente l’heavy metal old school sia per stile musicale che per stile di vita, non potevano pertanto passare in cavalleria senza che la nostra (e la casa discografica, a dirla tutta) ne approfittasse per immettere sul mercato un’opera celebrativa imponente. Le varie modalità della mastodontica operazione Strong and Proud - 30 Years of Rock and Metal vi sono già state segnalate mediante la pubblicazione di questa notizia e dei successivi aggiornamenti. Pertanto, sta a voi scegliere a quale soluzione ricorrere se l’articolo dovesse essere di vostro gradimento. Noi, intanto, vi proponiamo la recensione della versione CD, comprendente quattordici canzoni arricchite dalla presenza di vari ospiti.
L’analisi della scaletta presentata, estrapolata da esibizioni tenute tra gli anni 2013 e 2014, non rileva sorprese di sorta, trattandosi di un semplice excursus attraverso la carriera della bionda di Dusseldorf, coadiuvata da una band affidabile che svolge il suo compito esattamente come ci si aspetta che faccia. Ad essere messa quasi sempre in primo piano da una produzione mirata è però la voce della cantante, piacevolmente arrochita dallo scorrere delle primavere. Doro parte da On the Run e termina con una (troppo) lunga versione di All We Are, snocciolando per strada una serie di inni al metal vecchia scuola che è stato, resta e rimarrà per sempre la sua ragione di vita. In mezzo, tante canzoni che hanno fatto battere altrettanti cuori e scuotere innumerevoli criniere dal 1986 in poi, ed andando giustamente a pescare anche dal mai troppo ricordato repertorio Warlock. Raise Your Fist, Earthshaker Rock, Rock Till Death, Hellbound e tutte le altre scorrono via come devono, nel quadro di una piacevole atmosfera da ricorrenza importante, mettendo in mostra la solita, generosa, entusiasta Doro Pesch. Vista la situazione molto prevedibile, allora, sono forse le cover comprese nella scaletta di Strong and Proud ad attirare maggiormente l’attenzione. La prima è quella di Fear of the Dark, eseguita col buon Blaze Bayley il quale, oltretutto, si prende la scena cantando la gran parte del pezzo e relegando la nostra ad ospite della sua esibizione. In Rock Till Death, poi, è Hansi Kürsch a duettare con Doro. Immancabile l’omaggio a Ronnie James Dio, effettuato con una Egypt nella quale spicca la presenza pesante di Chris Caffery. In Für Immer è Uli Jon Roth a fornire il suo apporto, sempre a dir poco eccellente, alla chitarra. Con Balls to the Wall è Udo Dirkschneider a riproporre con Doro un pezzo che conserva sempre la sua forza, nonostante gli anni trascorsi dalla pubblicazione e con lei ancora in retrovia. Cover tutte un po’ didascaliche, a dire la verità, ma accettabili anche in quest’ottica. Nella versione DVD dell’opera, comunque, la batteria degli ospiti è molto più nutrita, comprendendo anche Biff Byford, Lordi, Chris Boltendahl, Phil Campbell, Sabina Classen e svariati altri che potete scoprire tornando alla notizia prima linkata.
Strong and Proud - 30 Years of Rock and Metal è, né più né meno, ciò che il titolo annuncia e promette. Una raccolta celebrativa che alcuni potrebbero giudicare ridondante rispetto alle sue varie uscite -ed in questo c’è sicuramente del vero- se non addirittura esclusivamente autocelebrativa ed artisticamente poco onesta. Per quanto riguarda questo secondo punto ed a prescindere dalle possibili considerazioni puramente commerciali, c’è da dire che trattandosi di Doro Pesch, questo è da escludere. La piccola tedesca, infatti, ha dedicato una vita intera al metal anni 80, evitando di farsi una famiglia in proprio per identificare la propria in quella degli appassionati di quella che non è solo musica, ma uno stile di vita. Ciò elimina quindi ogni considerazione maligna. L’operazione Strong and Proud, ad ogni modo, è assolutamente inutile se proposta ad un pubblico cresciuto con ben altri suoni (è solo una considerazione oggettiva, senza giudizi impliciti, si badi bene) e ben diversi modi di intendere il metal, ma può essere un altro utile Bignami per scoprire un’artista vera ed onesta, ed una nuova uscita da collezione per gli appassionati. Ci sono anche alcuni difetti connaturati allo stile ormai demodé, come il ricorso decisamente troppo massiccio ai soliti “Hey, hey, hey” per stimolare la reazione del pubblico, che troviamo quasi ovunque, e l’eccessiva durata di All We Are, portata a quasi nove minuti. Serve a chiudere il disco con epicità, sentimento e cuore e, probabilmente, supportata dalle immagini del DVD farà ben altra impressione, ma quel che è troppo, è troppo. Almeno su CD. Aggressività e mestiere da un lato, passione e purezza dall’altro, a confezionare un nuovo lavoro sempre in bilico tra ingenuità e struggimento per un mondo sempre più raro e del quale forse, avremmo più bisogno oggi rispetto a quando questo era al suo massimo splendore. Strong and Proud - 30 Years of Rock and Metal è “solo” metal di un tempo allo stato puro, cantato da un’artista che ne è schiava. Niente che passerà alla storia, ma un altro documento da conservare, se siete fatti in un certo modo ed anche se non sarà mai annoverato tra i migliori live prodotti.
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Grazie sono d'accordo pace fatta! |
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Ok chiudiamo il siparietto... |
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Ce l'hai con me? Ti ho chiesto scusa ho capito che volevi fare una battuta cerchiamo di non tenerla lunga, mica ti ho mandato a cagare come ha fatto quell'altro |
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In effetti a leggere i tuoi interventi c'è solo da piangere... |
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La stessa battuta in due discussioni distinte. Scusa non avevo capito che scherzavi. In effetti è veramente divertente. Ah ah! |
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Le discussioni pirivate, invece, non interessano a nessuno e non sono adatte a questo spazio. |
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Il filofemminismo di certi cagnolini scodinzolanti sempre pronti ad abbaiare contro il proprio genere (nello specifico per un'innocua battuta) pur di ottenere il consenso della Padrona tanto adorata (quando non bramata) è cosa assai peggiore e di una pericolosità inaudita per la società occidentale. |
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Il maschilismo di certi personaggi quando reiterato puzza di patologico o di senso di inferiorità malcelata |
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“Sono una ‘metalhead’, amo quello che faccio, mi piace avere ‘followers’, mi piacciono i concerti, i dischi, la vita mi ha dato delle opportunità e io non mi sono tirata indietro". Questa frase detta dalla Doro dice tutto del personaggio e della sua carriera musicale. Onore alla tedesca!!! |
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A stirare... e alla svelta...  |
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Bè, è un'operazione chiaramente mirata per la massima parte alla versione DVD. |
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Interessante ma forse avrei fatto un doppio cd, perchè i pezzi storici di questa grande artista sono molti di più (considerando che dentro ci sono anche cover). Son curioso di ascoltare le cover in quanto le altre canzoni le conosco tutte più o meno bene Album perfetto per chi non conosce ancora la regina del metallo |
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Quando c'è passione, sentimento e purezza di valori in cui si crede e cioè nell' heavy metal, beh doro ne ha tutto il diritto di dispensarlo a piene mani. È un' artista che crede fermamente in quello che fa e nonostante per molti la sua proposta può risultare 'fuori dal tempo' a me invece non può che far piacere. Heavy metal allo stato puro e poi tre decadi di metallo non sono un traguardo da poco. Sempre bellissima comunque ... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. On the Run 2. Save My Soul 3. Raise Your Fist 4. Fear of the Dark 5. Revenge 6. Earthshaker Rock 7. Without You 8. Rock Till Death 9. Egypt 10. Für Immer 11. Hellbound 12. Balls to the Wall 13. You’re My Family 14. All We Are
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Line Up
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Doro Pesch (Voce) Bas Maas (Chitarra) Luca Princiotta (Chitarra, Tastiere) Nick Douglas (Basso, Cori) Johnny Dee (Batteria)
Musicisti Ospiti: Blaze Bailey (Voce nella traccia 4) Hansi Kürsch (Voce nella traccia 8) Udo Dirkschneider (voce nella traccia 12) Chris Caffery (Chitarra nella traccia 9) Uli Jon Roth (Chitarra nella traccia 10)
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