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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Bruce Springsteen - Western Stars
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06/05/2020
( 3165 letture )
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Questo album è un ritorno alle mie registrazioni da solista, con canzoni ispirate ai personaggi e con travolgenti, cinematografici arrangiamenti orchestrali. È un gioiello di disco.
E’ lo stesso Bruce Spingsteen a descrivere in siffatta maniera il suo nuovo progetto uscito lo scorso anno, un album influenzato dalla musica pop della California del sud degli anni 60-'70, inclusi artisti come Glen Campbell e Burt Bacharach. E come lo stesso Boss chiarisce nel definire i solchi:” una gamma di temi americani, di autostrade e deserto spazi, di isolamento e comunità e permanenza della casa e della speranza”. Western Stars è il diciannovesimo lavoro in studio del cantautore americano, 13 pezzi prodotti da Ron Aniello, che ha lavorato con Springsteen nei suoi due album precedenti: Wrecking Ball (2012) e High Hopes (2014). La pubblicazione è stata anticipata dall'uscita del singolo, alla mezzanotte del 26 aprile 2019, Hello Sunshine, accompagnato dal video-clip ufficiale. Il disco è stato registrato prevalentemente nello studio costruito nella residenza del cantante nel New Jersey, con l'aggiunta di alcune incisioni in California e a New York. Con lui, ovviamente, la fedele compagna di vita e di musica, Patti Scialfa. Western Stars ha ottenuto affermazioni nelle classifiche negli Stati Uniti, debuttando al numero due della Usa Billboard, accolto con grande consenso dalla critica, che ha definito il contenuto come musica elegiaca e suggestiva del West americano; ottimi riscontri conquistati anche nel Regno Unito e nel nostro Paese, con posizioni di vertice nelle chart di tutta Europa. Ma questo ellepì senza E Street Band, da alcuni definita la release “meno Bruce” di sempre, ha tenuto a battesimo anche l’esordio del nostro come regista: il film documentario, che ha segnato il debutto dietro la macchina da presa, presenta una performance completa dell'album ed è stato presentato, in anteprima, al Toronto International Film Festival a settembre 2019, con un'ampia uscita teatrale nell'ottobre 2019, insieme ad una colonna sonora di accompagnamento per il film. Bruce Spingsteen ha deciso di non andare in tour per promozionare l'album, annunciando un futuro ritorno discografico in studio con la E Street Band prossimamente. Insomma, staremo a vedere se e quando accadrà.
Senza il suo classico gruppo di supporto, il Boss si è affidato ad un'orchestra di trenta elementi in cui, spesso, spiccano archi, e a volte i fiati, il sound si fa delicato con tanto di steel guitar e batteria suonata con le spazzole. Una sorta di dilatazione del tempo, un viaggio ricco di suggestioni con un taglio intimista che racconta tante storie, immaginifiche, e quasi tangibili da vicino, vista anche la forma di cui è vestito il CD, un ipotetico appuntamento al bar per sorseggiare una birra fresca o uno shot di whisky, fianco a fianco con il cantore. “Stiamo per iniziare il racconto con un uomo fermo al ciglio della strada”, così l’autore introduce Hitch Hikin’, e il cammino tra le strade estese, polverose e soleggiate del West, prende l’abbrivio. "Sono passati 19 anni e scrivo sempre di macchine in America", riflette per introdurre la seconda traccia The Wayfarer. "Quarant'anni fa la macchina era una metafora di libertà, oggi è simbolo di movimento, di andare sempre avanti". Lettura perfetta sospesa tra musica e parole. Tucson Train, con accenti sudisti chiari, racconta la vicenda di un uomo che cerca di trovare il suo lato migliore, eliminando quella parte distruttiva che lo pone in conflitto con se stesso, anzitutto, mentre la title track rappresenta il nucleo pulsante dell’intero disegno, una storia amara come la vita di una star del western che vede il mondo andare avanti, senza mai fermarsi, mentre lui si è ridotto a vivere facendo pubblicità al Viagra ed esibendosi nei rodei. Va detto che Springsteen aveva già provato a inseguire situazioni di questa tipologia, sia musicale che lirica, una decina d'anni fa, in certi passaggi del non brillantissimo Workin' On A Dream, gennaio 2009, esperimento ora portato a termine con questa ultima opera. Sleepy Joe's Cafe si avvicina al classico repertorio springsteeniano con vaghi sapori celtici nelle note e testi che narrano di un sabato sera, mentre il protagonista di Drive Fast (The Stuntman) è ovviamente una controfigura a cui piace spingere il piede sull'acceleratore: metafora del rischio, di qualcosa che si è rotto dentro, anno dopo anno. Se Chasin' Wild Horses illustra il prezzo da pagare per gli errori che ogni uomo commette in questa vita terrena, Sundown parla di una ragazza che aveva spezzato il cuore del Boss tanti anni fa, mentre Stones lambisce l’itinerario delle bugie che finiscono per farti ritrovare in un giardino brullo senza vegetazione, guarnito con tante pietre. Si può, innegabilmente, affermare che la seconda parte del disco sia più rivolta ai sentimenti e alle atmosfere da essi creati; There Goes My Miracle, ad esempio, cita l’amore come un dono di Dio, e risulta un pezzo fatto di strizzate di cuore e melodie ricercate, impostate con un tono dolce-amaro che traspare chiaramente dall’ascolto, mentre la scaletta si conclude con Hello Sunshine e Moonlight Motel, usati come schermi dove scorrono le pellicole di vita e di catalogo musicale di Bruce e della moglie Patti Scialfa: lui stesso racconta che una volta, a Manhattan, hanno inciso il loro nome su una panchina di legno, come fanno i ragazzini.
Western Stars ha un filo conduttore chiaro e lampante: il mito della frontiera viene tratteggiato al massimo grado, fattore che spicca sin dalla copertina, con quel cavallo selvaggio, nero, e lucente, sotto un cielo imponente e infinito, per poi proseguire con tematiche, atmosfere, gusti e odori in salsa cinematografica. Il West di Bruce Spingsteen racconta le vite, spesso borderline, sospese tra il luccichio dei riflettori e l’amarezza della sconfitta o del fallimento, introspezioni e analisi agrodolci, una chiara risultanza di vita fusa in un platter importante sotto il profilo cantautorale e dei testi, mentre sotto l’ottica puramente musicale non può dirsi certamente energico ed elettrizzante. Qui comandano i toni soffusi e gli strumenti posti sul velluto, il rock, quello classico, è distante miglia lunari. Un ennesimo tassello nel percorso a sette note che si avvicina alla ricorrenza cinquantennale, con Springsteen che non mostra nessuna intenzione di appendere chitarre e corde vocali asprigne al fatidico chiodo dell’addio. Per la gioia di eserciti di suoi fedeli hard die fans.
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Comunque il disco è uno dei due validi post catastrofe (leggasi Human Touch) |
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Ah! Ah! Ah! Un Blu di Yves klein! |
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Caaaaaaaavo amico, eeeeeee si eeeeeee io ho lavoghato eeeeeee in quella emittente pegh tanti anni, eeeeeeee tanti caghi ghicoghdi ! Noto e sceghtamente pghesumo, cheeeeeee eeeee dal suo nickname lei ami il cologhe Blu, e quindi le posso consigliaghe di compghaghe un bel Monocromo tutto dipinto da tale cologhe ? Le fascio un pghezzo da ughlo ! Le fascio un pghezzo senza pghescedenti ! Anche lei entra di diritto tra i piu' Grrrrrrrrrrrrrrrrandi protagonisti del '900 ! E mi cgheda, otteneghe tale titolo da me non è fascile ! |
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ma non è che L'imBONItore è il Critico d'arte di TeleProboscide? |
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Cambiaghe dita lingua o tastiegha ?? Eeeeee ma caaaaaaaavo amico, pegh caso lei èèèèèèè un cultoghe ed espeghto dell'aghte intercambiabilista del movimento Newyoghkese degli anni '80 ? Possibile sciò ? Su un sito di comune metal ?? Eeeeeee questa sua cultugha eeeeee questa sua voglia eeee sfida di volegh polemizzaghe, sull'aghte, la fa entrare di diritto tra i piu' Grrrrrrrrrrrandi protagonisti del '900 ! Lei è un novello Achille Bonito Oliva o EEEEEEEEE Carlo Arturo Quintavalle ! |
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Bello il commento di imBONItore. Cambia dita, lingua o tastiera. |
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Sono stato sempre molto critico con Springsteen forse perchè gli riconosco una capacità che ben pochi hanno, sa scrivere canzoni pregnanti e emozionanti. Col passare degli anni ha accumulato una serie di errori imbarazzanti e delle improvvise rinascite. Questo è uno dei suoi album più sentiti e sinceri e, nell'ambito della sua discografia, una bella sorpresa. |
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Il Boss fa album di mestieghe da anni.... Gli album fatti con il cuoghe li ha smessi di faghe anni e anni fa. E ho detto educatamente tutto . Puntate sul mondo dell'aghte eeeeeeeeeeee avghete piu' soddisfazione ! Volete metteghe la sana ghabbia e voglia di ghivinscita della classe opeghaia ameghicana degli album 70-80 con eeeeee la pghoduzione adagiata ed pigha di oggi ? |
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Appunto... A noi deve andare bene tutto, gente che ci dice di cambiare mestiere, offese di qualunque tipo, off topic a ripetizione e se rispondiamo siamo quelli che se la tirano, altezzosi, che non accettano le critiche etc etc. Che poi si chiede solo di rispettare le opinioni e le persone eh, cose elementari... Pero' se invece uno vi risponde in maniera puntuale, senza offendere, allora e' giusto e corretto mandarci a quel paese e pretendere anche di avere ragione... Dai, e' troppo facile cosi'... Mi spiace, spero ci ripensi e sono sincero nel dirlo, perche' a mia memoria i tuoi commenti sono sempre stati corretti. |
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Va be', Frankiss, pensavo che fosse chiaro quello che volevo dire ma tu preferisci attaccarti ai sofismi. Rilassati, che se anche Dio esiste di sicuro non sei tu. E con questo mando te e questo sito cordialmente a quel paese. Addio. |
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blackiesan74 ...se mi trovi l'aggettivo entusiasta nella mia recensione....quindi è una tua personale interpretazione...incoerente? Io sono responsabile di ciò che dico e scrivo non di ciò che capisce chi legge...e chiudo qui |
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Leggendo la recensione capisco che Frankiss sia entusiasta del disco, poi guardo il voto e leggo 65... e allora nella mia testa si forma una serie di "?????" perché percepisco scarsa coerenza tra rece e voto. Non è la prima volta che mi succede quando leggo le recensioni di Frankiss, e credo che accada a molti. |
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A) la mia riposta al tre non e' offensiva in alcun modo, quindi isterismi non ce ne sono e il concetto espresso mi sembra trasparente e oggettivo. B) se ti senti chiamato in causa e' un problema tuo. C) ho scritto chiaro che si ha tutto il diritto di non essere d'accordo e di manifestare il propio disappunto. Dire a qualcuno ch dovrebbe occuparsi di altro e' un intervento offensivo sulla persona che non spetta a nessuno. Non e' una critica e se nin capisci la differenza, ancora una volta, e' un problema tuo. D) di commenti del genere ne riceviamo tutti i giorni e quando diventa un accanimento, si passa il limite dell'accettabile. |
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A rompere i coglioni sei tu Lizard, basta leggere il tuo commento numero 3: i due utenti hanno espresso la loro opinione sul disco e sulla recensione in modo pacato e senza offese, Vitadatrasher è stato forse duro ma siccome è possibile anche criticare una recensione (oppure è vietato qui?) ha parlato di soggettivismo, che - guarda un po' - può essere tranquillamente il difetto peggiore per un recensore, se spinto oltre. Vitadatrasher e davide hanno confrontato i due recenti giudizi del medesimo recensore su due dischi diversi che a parer loro (e di tanti altri) sono distanti anni luce e che secondo loro non possono essere giudicati così: ti dà fastidio? La redazione di Metallized non è criticabile a prescindere? E' inutile che ti trinceri dietro paroloni da libertario quando poi è palesemente l'opposto. Se fare recensioni pubbliche, il pubblico ha diritto di criticare le recensioni. Parolacce o offese non ce ne sono, a meno che per voi dire "il parere del recensore è stato troppo soggettivo, ma cosa ha ascoltato?" sia un'offesa. Poi certo, coi tuoi interventi al limite dell'isteria è ovvio che gli animi si scaldino. |
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Io invece dico la mia, da semplice collega del recensore, che per anni ha collaborato e collabora con lui: la professionalita' di Franco merita ben altro rispetto e voi che vi nascondete dietro un nickname ler sparare queste infelici sentenze dovreste proprio astenervi e andare felicemente altrove ad esercitare la vostra supponenza. Avete rotto i coglioni, lo dico chiaro. Tutto questo vi arriva gratis, non avete nessun diritto di allargarvi in questo modo. Avete tutto il diritto di non essere d'accordo e manifestare il vostro disappunto, magari argomentando invece di dare aria ai polmoni. Altro non vi spetta. |
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io dico la mia semplice mia..da scrittore e artista.
Mettere un voto maggiore a Scotto rispetto a questo album di Springsteen, seppur album normale, denota una cosa: che forse il recensore dovrebbe chiaramente occuparsi di altro. Se non altro per il suo bene ! |
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7
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Le tue recensioni infatti non le leggo nemmeno mi limito nei miei minuti in cui non ho niente da fare di cliccare sui dischi che mi interessano e per caso leggo il voto e sempre per caso ci leggo la tua firma e sempre perché ho un minuto e c'è pure il sole.....sottolineo i tuo sfondoni. Chiaramente il tutto con il sorriso, con ilarità, indifferenza e cazzeggio, per la mia fiorentinità non potrei fare altrimenti. |
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Emozionante e differente, sicuramente tra i suoi migliori. Bellissimo e tutto da scoprire. |
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@Vitadatrasher...mi ero riproposto di non rispondere alle tue pesanti insinuazioni e provocazioni che, a me personalmente, provocano solo un misto di ilarità e indifferenza, ma oggi lo faccio perchè ho un minuto di tempo libero e c'è pure il sole, quindi giornata celeste....aspetto con impazienza il manuale dell'oggettività a tua firma che salverà il mondo e innalzerà il tuo microcosmo imperniato di soggettività e opinioni che ritieni migliori di altre, manco fossero state certificate da chissà quale ente o istituzione...ciò che sfugge a me è un concetto semplice, visto che mi ritieni pessimo, ma perchè continui a leggere le mie recensioni? |
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Se c'è quel numerone, va messo sul filo dell'equilibrio, non sulla trave del soggettivismo. |
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Il perchè di un voto è espresso nella recensione... Un parere critico si puo' condividere o meno, ognuno ha diritto al proprio. Possibile si debbano ridire sempre le stesse cose? |
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65 ad un album come questo? trovo sia uno dei suoi album migliori. Mette un voto alto a scotto, un voto basso a tooth e nail dei dokken per la produzione e decine di altre recensioni con voti di ultra soggettivismo acuto. E' fuorviante per chi non conosce le band e si basa sulle recensioni per conoscere un gruppo o l'altro. Pessimo, orecchi foderati di kiss |
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che album fantastico...è vero che non nulla di rock, ma secondo me questa è musica emozionate, da viaggione proprio. Perchè 65??????  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Hitch Hikin' 2 The Wayfarer 3 Tucson Train 4 Western Stars 5 Sleepy Joe's Café 6 Drive Fast (The Stuntman) 7 Chasin' Wild Horses 8 Sundown 9 Somewhere North Of Nashville 10 Stones 11 There Goes My Miracle 12 Hello Sunshine 13 Moonlight Motel
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Line Up
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Bruce Springsteen (Voce, Chitarre) Ron Aniello (Basso, Tastiere) Patti Scialfa (Voci e arrangiamenti vocali)
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