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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Bring Me the Horizon - Sempiternal
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04/02/2023
( 3806 letture )
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This is sempiternal, will we ever see the end? This is sempiternal, over and over again and again
Nella scena -core esiste un prima e un dopo Sempiternal. Il 1° aprile 2013 è infatti la data di una rivoluzione o se preferite di un nuovo cambio di paradigma, destinato a far girare la ruota degli eventi e ad influenzare il trend musicale-stilistico degli anni a venire. Icona simbolica e generazionale, crocevia tra il metalcore/melodic hc del passato e un futuro ancora da scrivere in nome della libertà creativa e di un’espressione artistica travalicante barriere o confini di genere; la svolta impressa dal quarto album dei Bring Me The Horizon ha modificato i connotati di un intero movimento e la sua importanza -acclarata già ai tempi dell’uscita- lo ha reso una pietra miliare del secondo decennio post-2000 nonché un modello a cui i gruppi del settore continuano ad ispirarsi, oggi più di ieri.
Controversi, amati quanto osteggiati, in perenne evoluzione e mai uguali a se stessi. Gli inglesi hanno vissuto da protagonisti la terza ondata emo abbracciandone il credo in ogni sfumatura, dalla moda (altrimenti detta estetica scene phase) all’utilizzo di MySpace come innovativo canale di autopromozione della propria musica, originariamente “br00tal” (il deathcore di Count Your Blessings) e a seguire transitata in Suicide Season verso una forma incalzante di metalcore, hardcore punk, screamo e gli ultimi brandelli death. Pezzi come It Was Written in Blood, Chelsea Smile o Diamonds Aren’t Forever non si dimenticano eppure la band, già in cerca di stimoli alternativi, rivolge lo sguardo alle nuove fascinazioni elettroniche e nel 2009 pubblica una versione contenente remix dubstep, hip-hop e drum’n’bass. Il legame fra metalcore ed elettronica viene poi rafforzato nella multiforme complessità di There Is a Hell Believe Me I’ve Seen It. There Is a Heaven Let’s Keep It a Secret, un disco ambizioso perfettamente in grado di equilibrare derivazioni hardcore (Alligator Blood, It Never Ends, Visions), tastiere e cori manipolati (Crucify Me), emo e sfondi orchestrali (Don’t Go) e persino l’impalpabile rarefazione dell’ambient (Memorial).
Da un quadro così variegato emerge in maniera palese l’intenzione del gruppo di voler andare oltre i dettami tradizionali del metalcore, un ambito ritenuto fin troppo stretto e non più confacente alle idee e alla tenuta vocale di Oliver Sykes, usurata negli anni da un eccessivo impiego di scream ormai non replicabile ai medesimi livelli. In più gli screzi tra i vari membri, i dissapori con la Visible Noise (label che aveva bloccato l’extended-play The Chill Out Sessions) e le crescenti difficoltà psicofisiche del singer -ormai dipendente dalla ketamina- richiedono soluzioni estreme e infatti nel 2012 la band interrompe l’attività concertistica per focalizzarsi sulla scrittura e le registrazioni del prossimo album. In mezzo a così tanti ostacoli serve dunque una figura esterna, incaricata di portare nuove motivazioni e al contempo assecondare la visione creativa del main leader: il nome giusto è quello di Jordan Fish, tastierista dei Worship reclutato come session man e addetto ai contenuti elettronici; quello che inizialmente doveva essere solo un ruolo da comprimario diventa in fretta una posizione egemonica in termini di songwriting e arrangiamenti e, nonostante manchi ancora l’ufficialità, di fatto si può iniziare a parlare di una diarchia al comando. Un altro tassello principale riguarda l’approdo a una major come la RCA, le cui notevoli finanze permettono agli shieffieldiani di collaborare insieme al leggendario Terry Date (Pantera, Soundgarden e un’infinità d’altri), fortemente voluto da Sykes per il lavoro in cabina di regia con Deftones e Limp Bizkit. Salutato l’ormai ingestibile chitarrista Jona Weinhofen e formalizzato l’ingresso di Fish a gennaio 2013, i Bring Me the Horizon smuovono le acque con i primi due singoli e ad aprile There Is a Hell, There Is a Heaven, dopo tre anni, ha finalmente un successore, inconfondibile già a partire dal cover artwork illustrante l’armonia geometrica del Fiore della Vita.
Una line-up rinnovata, la necessità di adattarsi alle corde vocali di un Oli Sykes “inedito”, le diverse influenze e gli spunti extra-metal (dai soundscape di film quali The Beach e 28 Days Later al post-rock di Explosions in the Sky e This Will Destroy You) rendono Sempiternal un album di rottura, una segnante alterazione del passato metalcore in favore di una convergenza inclassificabile tra post-hardcore, alternative rock, elettronica, frammenti ambient/post-rock e interiorità emo, il tutto limato dalla produzione di mister Date forgiante un sound moderno e cristallino equiparabile ad un Hybrid Theory degli anni ’10. Le scorribande incendiarie di Suicide Season e in parte There Is a Hell vengono dunque sostituite da ritmiche più controllate, le gang vocals di matrice HC si trasformano in sezioni corali dall’ampio respiro (effettuate in primis dagli svedesi Immanu El) e inserti elettronici/delicatezze orchestrali convivono -fondendosi o sovrapponendosi- con la strumentazione rock. A un simile alleggerimento si lega la perdita dell’istinto vocale in your face di Oli, qui orientato su melodie e un registro semi-unclean che potremmo definire increspato, ma di certo lontano dall’eccedenza del periodo 2006-2008; i suoi testi rimangono invece personali e catartici, basati sulla dipendenza e le incognite nel superarla, l’ipocrisia della religione e il saper gestire una salute mentale affaticata dagli abusi e dal timore di ricadute durante il processo riabilitativo. L’avvicinamento a una globalità mainstream è pertanto innegabile ma Sempiternal, al contrario dei successori That’s the Spirit e Amo, non recide in maniera drammatica il nodo con le istanze -core, piuttosto le reinterpreta alla luce di contesti privati ed equilibri sonori che impongono una diversificazione ormai non più derogabile.
I venti del cambiamento soffiano già dall’opener Can You Feel My Heart, alternative rock emozionale (I can’t drown my demons, they know how to swim) con i synth di Fish e i loop vocali a riempire gli interstizi di un biglietto da visita sorprendente e ottimale. Le radici, destrutturate nel post-hardcore, emergono in The House of Wolves (dove risuonano echi dei Glassjaw) e nel magnetismo di Empire (Let Them Sing), accomunate da un riffing asciutto ma incisivo e dal sostegno dei cori in appoggio ad un Oli che torna a sforzare le corde vocali su tonalità più accese. Una batteria rinvigorita e le chitarre, unite al prezioso background tastieristico, viaggiano sulla doppia frequenza onirica di Sleepwalking delineando un altro esempio clamoroso di “post-metalcore” valorizzato dal coinvolgimento diretto e immersivo del frontman, in Go to Hell, for Heaven’s Sake propenso invece ad esternare tutta la frustrazione e l’odio contro delle relazioni interpersonali andate al macero. Agli antipodi la metà della tracklist, prima sconvolta dai breakdown cataclismatici e dal gioco a due tra Sykes e gli apporti corali nella fan-favourite Shadow Moses, poi alleviata dalle cure dell’immaginifica And the Snakes Start to Sing, una dolente marcia di rock alternativo, elettronica e suggestivi echi post-rock. Oltrepassato il mid-tempo carico di amarezza di Seen It All Before, la band fa pervenire all’ex-Jona Weinhofen un attacco frontale mediante la velenosa e incarognita Antivist (we’re fucked but you’re making it worse), un benservito a colpi di nervosi riff post-hardcore alimentati da un singer mai tanto irascibile. L’afflato orchestrale dell’antireligiosa Crooked Young conduce al gran finale di Hospital for Souls, un rehab diary di sette minuti in climax ascendente pluristratificato da layer sinfonici, bacilli post-rock e ambient a coronare la miglior interpretazione di Oliver Sykes, dietro al microfono a braccia aperte e con il cuore in mano nel disegnare una parabola emotiva realmente da brividi che nella discografia dei BMTH non ha eguali. In un album così importante anche le b-sides meritano un riconoscimento e fra queste non si può non celebrare Deathbeds, una straordinaria emo ballad cullata dai rintocchi elettronici e impreziosita dal featuring agrodolce di Hannah Snowdon, ai tempi compagna e ora ex-moglie di Oli ricordata -non in toni amichevoli- anche nella traccia di Amo in the dark.
Il definitivo sorpasso del melodic metalcore e una fortunata compresenza di nuance elettroniche, derivati hc e non in ultimo, una produzione inattaccabile: con Sempiternal i Bring Me The Horizon si reinventano e fissano nuovi standard ai quali si sono dovute uniformare, volenti o nolenti, tutte le band decise a stazionare in ambito -core dal 2013 in avanti, dagli amici/rivali Architects ai connazionali Asking Alexandria/While She Sleeps fino a una pletora incalcolabile di formazioni americane e non tra cui -a puro titolo dimostrativo- la recente next big thing Bad Omens. Erede (in)diretto di There Is a Hell, There Is a Heaven, non ancora inflazionato dai capricci pop di That’s the Spirit e Amo; il disco sempiterno, nella sua fulgida qualità, ha elevato gli inglesi a riferimento imprescindibile dell’ultimo decennio e l’attrattiva di questi brani non conosce ancora oggi limiti, come testimonia l’hype dei giovani ascoltatori riguardo la “scoperta” virale di Can You Feel My Heart. Parlando di storia corrente della musica, siamo dunque in presenza di un album fondamentale degno senza riserve degli appellativi “classico istantaneo e must-have contemporaneo”, titoli che non molti possono vantare nel nuovo millennio.
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Già che hanno saputo trasformarsi è tanta roba. |
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A Me di questo Gruppo, sono piaciuti molto i primi Album.. Soprattutto la prova Vocale era di mio gradimento.. Invece con l\'ammorbidirsi della sonorità verso i lidi Pop e giù di lì, non mi hanno più catturato all\'ascolto.. Tirando le somme: dal mio punto di vista non è Bigottismo o Chiusura mentale.. Semplicemente si sono allontanati tanto/troppo dalla Musica proposta agli esordi e quindi ci sono persone che legittimamente non hanno condiviso la loro trasformazione. |
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Si, è una parola usata davvero a sproposito da queste parti... Anche se nella sostanza sono d\'accordo con il commento di Dwight. |
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Non c\'entra nulla Legaliz,ma la parola sembra piacere,viene piazzata in qualsiasi alterco,evidentemente produce in chi la esclama un appagamento psicofisico irresistibile. |
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Cosa c\'entra il bigottismo con l\'opinione che un voto è troppo alto non si sa. |
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Ma sarai te bigotto che a quarant\'anni ti ascolti la musica per teenager, riciapet. |
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A prescindere dal fatto che il voto sia giusto o meno, tutti i commenti che gridano allo scandalo per esso sono scritti dai classici trve bigotti |
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Disco fondamentale! Non è il mio preferito di loro, i precedenti mi piacciono di più, ma non c’è che dire, nel metalcore questo album ha rivoluzionato tutto. Ha anticipato i tempi di almeno due anni rispetto a tutti gli altri gruppi, interpretando il cambiamento in corso nella scena meglio di chiunque altro. Il problema è che il “post-metalcore” a cui si doveva arrivare, è rimasto incompiuto e non credo che arriverà a una definizione: è passato troppo tempo. |
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purtroppo ho avuto parecchie cose da fare, però le recensioni le leggo volentieri, spero comunque in una recensione dell\'ultimo degli invent animate, disco stupendo e probabile disco dell\'anno per me |
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@Earthformer, non vedevo un tuo commento da mesi! pensavo fossi ormai sparito del tutto, quindi mi sorprende (in modo positivo) ritrovare un tuo feedback alle recensioni; meglio così
Sui BMTH aggiungo solo una breve postilla numerica: Suicide Season 85, There is a Hell... 87/88, Sempiternal 90. Tre album uno meglio dell\'altro firmati dal miglior gruppo della scene phase, non serve dire altro. |
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fa sempre piacere leggere le tue recensioni, anvhe se personalmente reputo thre is a hell venti volte sopra, soprattutto per le parti elettroniche (essendo io fan di entrambi i generi) |
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@Gravastar adoro i Placebo, 4 album spettacolari, piu si sono decisamente persi, i ogni caso il mio commento riguarda più l’odio da incognita, perchè è più facile criticare quello che non si conosce.
Ti dirò come Lucio77 anche io ascolto davvero di tutto, e paradossalmente da metallaro con i paraorecchie che ero una volta, ho poi deciso sempre di dare una chance a qualsiasi cosa, cosí piano piano ho amplificato la mia sfera musicale, proprio i BMTH erano tra i gruppi che mai avrei ascoltato, ho dato una chance e questi ragazzi sanno scrivere musica, poi ripeto gusti. E anzi pure i fatti so gusti ormai. |
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Fosse per me quest\'album e questa band prenderebbe 0 come voto, ma fortunatamente non ho mai recensito nulla di questi tizi perché sarei troppo esagerato. Detto questo le motivazioni del voto stanno tutte qua sopra, Jacopo in materia è stra competente, dunque se non le condividete va benissimo, ma qua sopra nessuno scrive mai a vanvera |
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Grande Gravastar commento 45 tu si che hai capito tutto, ma vai a spiegarlo a certi Troll, é davvero dura spiegarglielo |
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ahahahahahah 90 a questa roba ahahahahah
@steelminded, si mi sa che merdallized è l\' appellativo giusta |
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Boh, io ho cominciato coi Linkin Park come molti miei coetanei... eppure tutt\'oggi penso che anche il pezzo meno riuscito di Hybrid Theory (Pushing me away) spazzi via le ultime patacche dei FFDP o dei Parkway Drive per originalità e pathos. Il lascito artistico manco lo scomodo. |
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Riprendendo un Commento precedente: La Musica è questione di gusti.. Io passo dai Napalm Death ai Modena City Ramblers.. Da Juan Luis Guerra a De Andrè.. Da Pinco a Pallino.. E quindi? A Mozart tiravano gli Ortaggi.. A Me il Jazz non piace.. Piace la Bachata.. E quindi? Si cresce e non è che ad una certa Età, per grazia ricevuta si deve per forza prendere atto che ci sono Artisti oggettivamente da ascoltare ed altri no.. Pena la disapprovazione da parte dei Custodi della Musica.. |
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@Gravastar da profano della band ti posso consigliare l\'ascolto dell\'ultimo EP Post Human....che ti farà ricredere sulle loro capacità e sul bacino di pubblico a cui possono rivolgersi, non solo adolescenziale |
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Ma mi spiegate dove sta il problema nel dare 90 a questo disco? Io sono il primo che lo ritiene un voto sparato (sopra l\'80 secondo me non ci va proprio), ma è un album fondamentale per lo sviluppo della scena -core, e nella recensione Jacopo ha argomentato alla perfezione. Poi però le valanghe di 85-90 ai dischi thrash TUTTI UGUALI (cito a caso uno dei pochissimi sottogeneri di metal che non reggo proprio), quelli vanno bene. Tra l\'altro, per riallacciarmi al discorso di Gravastar, è vero che tanti giovani si approcciano al metal partendo da band come i BMTH, ma perchè crescendo necessariamente vanno abbandonati? Perchè sono pop? Nell\'ultimo viaggio in aereo ho ascoltato BMTH, Katatonia, Worm Shepherd, Ahab e Destroyer 666. La musica è bella tutta, se fatta bene. E quest\'album è fatto bene. |
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Una cosa che spesso si dimenticano alcuni commentatori della domenica…il voto del recensore va contestualizzato: nel genere, nel periodo storico e per il valore apportato al movimento (in questo caso -core). |
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Le argomentazioni nella recensione ci sono, se si ha voglia di leggerle. Si possono condividere o meno, ci mancherebbe. Se poi pensi che i Bring Me the Horizon vadano su Tv Sorrisi & Canzoni mi sa che è parecchio che non lo leggi. |
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Numbered days, chi non sa suonare rimane tale nel corso degli anni, nel 2010 e anche oggi. Un conto sono i gusti personali, io per esempio ascolto i Placebo, che amo, ma mi rendo conto che non siano oggettivamente una grande band. Dunque, non dico che i Bring Me The Horizon possano non piacere, ma se in una recensione che dovrebbe rimanere comunque un testo argomentativo, si dà 90 ad un album che è più apparenza e tamarrate adolescenziali che altro, allora c\' è qualcosa che non va. A me non interessa giudicare band che non ascolto, ma è lapalissiano che su Metallized molti voti siano \"pompati\" a piacimento del recensore. I BMTH sono un ottima band per approcciarsi da ragazzino al metal... E dopo cosa rimane? Più si cresce biologicamente, mentalmente e artisticamente, più si preferiscono altre sonorità... E leggendo Metallized si apre davvero un mondo fantastico!
Per concludere, a me sta storia che la musica sia solo questione di gusti mi fa parecchio incazzare per la sua pochezza... Possiamo dire che il festival di S. Remo proponga contenuti di qualità solo perché piace alla gente? Svegliatevi gente, che non siamo su TV Sorrisi e Canzoni qui. |
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Wow, non credevo che riaprendo Metallized avrei fatto un viaggio nel tempo, con questi commenti sembra di essere tornati al 2010, ragazzi, suvvia, non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace |
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Io ho conosciuto questo Gruppo quando mi sono interessato al Death Core ed affini.. Primi Album devastanti e poi con la Svolta morbida mi è calato l\'entusiasmo.. Sonorità che non mi scaldano.. Detto ciò: se Indigo ritiene che questa Band sia l\'espressione migliore del Genere che suonano attualmente, credo che ci sia poco da obiettare.. Umile parere personale.. Anche i Parkway Drive sono ormai indirizzati sullo stesso percorso.. Che peccato! |
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Io pure ho ascoltato solo qua e la qualche loro singolo e il loro primo album, dove facevano tutt\'altro genere, e non mi sono nemmeno piaciuti... Ma è appunto un problema di principio che esula da questo o quell\'altro gruppo o genere musicale. |
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Ti do ragione. Non voglio citare la solita band incriminata, ma credo che l\'astio che si è creata attorno abbia raggiunto vette da record. Sarebbe da studiare approfonditamente questo comportamento. Difatti comunque, io spesso vengo considerato un fan di, quando invece cerco solo di andare contro ad alcuni approcci e prese di posizioni totalmente estreme e fuori luogo. Ad esempio dei BMTH non conosco manco una canzone. |
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Il ragionamento \"io centrico\" è abbastanza tipico dell\'essere umano in molti ambiti, così come tanti altri bias che portano a generalizzazioni a partire dal proprio vissuto. Ma questo è un altro discorso. Rimane poi il fatto di provare astio, se non odio, verso ciò che non ci piace, che applicato alla musica x me è davvero una stupidaggine... Ripeto, non mi piace un genere, un disco, un gruppo? Non lo ascolto... Perché dovrei denigrarlo o denigrare chi invece apprezza? |
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X DaveHC. Le polemiche nascono perché il ragionamento dei soliti Troll rimane il medesimo. La band non mi piace, quindi fa schifo, Quindi fa musica per Bibbi( cit colta), quindi chi la ascolta è un bimboM o non capisce na sega di musica. Ragionamento Io Centrico. |
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...e infatti, sono spuntati nomi di band che non c\'entrano nulla coi BMTH. |
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Più che altro il problema è chi ha dubbi sul valore e l\'importanza di sta band senza conoscere o seguire per davvero il genere. |
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Io non capisco sempre queste polemiche... Tolti alcuni casi dove la qualità è innegabile a prescindere dai gusti (parere mio ovviamente), nella maggior parte dei casi la musica, come ogni forma d\'arte, è di per se soggettiva. Una cosa che piace a me può fare schifo a un\'altra persona, ma nessuna delle due opinioni è giusta o sbagliata, in quanto si tratta appunto di soggetti diversi, con gusti e sensibilità diverse.
Altra cosa che non comprendo è questo astio verso un genere musicale piuttosto che un altro. Se un genere o un gruppo o un album mi piace lo ascolto, altrimenti ne faccio a meno. Ma non è che se non piace a me allora non deve piacere a nessuno. |
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@Ezio, potrei essere anche d\'accordo che in quel periodo soprattutto lasciavano a desiderare, specialmente per i problemi vocali di Sykes.
Detto questo, non dovrebbe essere difficile accorgersi che qui si sta valutando un album in studio, non un live.
inoltre, il fatto che questo gruppo sia molto amato dalle nuove generazioni non significa che siano un gruppo per ragazzini, ed i motivi sono stati ampiamenti sviscerati da recensore e commenti. |
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Galilee io ho 35 anni e non apprezzo la musica di plastica, tu invece si visto che difendi e apprezzi questo genere musicale come i five finger death Punch, avengend Seven..e i bring me the Horizon, sei il paladino della musica di plastica, quindi direi a fatti che il teeneger sei tu non io, un saluto |
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Li ho visti all\'alcatraz con machine head, Devildriver e darkest hour nel 2012 nel live report qui a fianco, al sonisphere a Imola se non sbaglio l\'anno dopo e forse a wacken ma non ci diedi peso visto che c\'erano band
di ben altro spessore. |
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Sia santificato Jacopo e l\'enorme pazienza che ci mette in ogni risposta |
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@Ezio: quando li hai visti dal vivo? |
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Per riallacciarmi ad alcuni messaggi scritti precedentemente, la recensione di Indigo è abbastanza chiara.
Il gusto personale è legittimo e ognuno “ha il suo orecchio”, ma deliberatamente ripudiare questo album mi sembra un po’ infantile. Il cambiamento che ha portato al genere -core è innegabile ed è questo che ha portato il recensore ad alzare così tanto il voto. |
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Metaller se li vedi dal vivo ti spaventi, io personalmente ho visto piú di 200 band dal vivo fra concerti open air e non, ma credimi che una buffonata come i loro concerti non l\'ho mai vista, pessimi sotto tutti i punti di vista, infatti il loro pubblico é composto prevalentemente da teeneger, ci sarà un perché. |
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L\'ambito -core è un \"macrosottogenere\" che a sua volta può essere suddiviso in ulteriori correnti: i BMTH appartengono (meglio, appartenevano) al melodic metalcore/post hardcore ed erano esponenti cardine della scene phase, gemella della cosiddetta terza ondata emo. Quindi, tanto per iniziare, non c\'entrano nulla con i gruppi citati (tutti esponenti dello swedish-core e i Devildriver più inclini a un groove metal moderno) e la loro importanza è da ricondurre in quella determinata scena, popolata da band quali architects, the devil wears Prada, of mice and men, asking Alexandria ecc. Sempiternal ne ha cambiato il volto e quelle formazioni si sono ispirate a tali \"nuove regole \", ossia una forma core più leggera e melodica aperta all\'utilizzo dell\'elettronica (in modo comunque diverso dalle cafonate electronicore). Più mainstream? Certamente, ma non per questo meno rilevante e Sempiternal, rappresentandone il miglior paradigma, merita una valutazione corrispondente al suo status.
@Archangel, volevo differenziarlo da Suicide Seasons e There is a Hell e ho messo inclassificabile perché cosi sono state etichettate le uscite successive qui sul sito. |
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Già uno che scrive bibbi non può avere più di 13 anni, quindi in teoria non si capisce perché non sei fan dei BMTH. Ci mancava 7n nuovo troll.... :/ |
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Ma li hai visti ancora dal vivo? Se mi dici che sono bravi scoppio a ridere, vuol dire che di musica sai davvero poco. |
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Ascolta ciò che vuoi a me non fa differenza i bmth sono sempre stati band per teeneger bibbi e band per teeneger bibbi rimarranno, un saluto |
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@Ezio: io ascolto le band che hai citato e non darei 90 a un loro disco manco se fossero gli ultimi quattro gruppi rimasti sulla faccia della terra, mentre ai dischi dei BMTH darei, a tutti i loro dischi, in ogni loro incarnazione stilistica, voti alti/altissimi. Tiè e statt\' citt\'. |
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Mi dispiace indigo ma io apprezzo il core ascolto gli Heaven shall burn, all shall perish, darkest hour i devildriver ecc... Ma purtroppo i bring me the Horizon fanno proprio schifo sia su CD che in sede live, non dare la colpa agli altri con la scusa che non capiscono il genere quando sei tu che hai dato un voto esagerato a un album di merda, in tanti la pensano così ci sarà un perché, ci sta sbagliare una recensione dovresti fare meno il sapientone, un saluto |
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Effettivamente forse avrei optato per l\'etichetta Metalcore piuttosto che inclassificabile |
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Beh, l\'etichetta inclassificabile vuol dire tutto e niente, alternative invece, proprio perché ha un respiro ampio può andare più che bene. Inoltre ho citato i Prong in quel brano perché il riff mi ricorda il sound di Cleansing. Che poi abbiano influenzato decine di gruppi in diversi generi può essere (evito il.....core) ma questo album a me non ha impressionato, de gustibus, e comunque le critiche finché senza esagerare ci possono stare, ma finire lì. |
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@Indigo, riguardo agli \"odiatori\": purtroppo persone che confondono (forse apposta) gusto personale e oggettività, affetti da un ingenuo elitismo che forse li fa sentire migliori, bho.
Comunque, aggiungo: i BMTH sono uno dei pochissimi gruppi che hanno scritto pagine importanti in 3 bolle differenti, ovvero Deathcore, Metalcore e più recentemente Rock-core/ Pop-metal.
Difficile quindi dire quale sia il loro album più importante - anche se forse è il qui presente.
@Shock, sicuramente questo disco ha influenze Alternative, ma non basta per definire questo un disco Alternative.
In oltre ho ascoltato qualcosa dei Prong, che non conoscevo, e non centrano nulla con le sonorità di questo disco. |
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Critiche ferme a più di dieci anni fa, almeno aggiornatele o fate uno sforzo maggiore con la fantasia. Al di là di questi commenti davvero illuminanti, basterebbe leggere l\'introduzione e la conclusione per capire che l\'importanza di Sempiternal va inquadrata nel contesto metalcore/post-hardcore, ma più che scriverlo ripetute volte non posso fare. Questo album dalla sua uscita ha influenzato tantissime band, ha dettato regole e coordinate stilistiche, pertanto un 9 è il voto giusto, altrimenti che game-changer sarebbe?
@Archangel al commento 4, hai ragione su tutta la linea ma prova a spiegarlo a chi odia il metalcore a prescindere, qui i risultati li vedi subito.... |
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Dopo aver letto i commenti esaltanti sotto, 🤣, ho dato un ascolto veloce a questo disco, di portata importante secondo alcuni utenti. Mah, un alternative metal, per niente rivoluzionario (giusto per dire, The house of wolves sembra una canzone dei Prong) rovinata semplicemente dal cantante che o usa una sottospecie di scream filtrato, o una lagnosissima voce pulita. Senza contare alcune canzoni veramente pessime. Saranno i tempi che cambiano ma a me questo album lo considero proprio insignificante. |
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Francamente Steelminded dopo questo battutone puoi tranquillamente scegliere un\'altra webzine di tuo maggior gradimento. |
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@Steelminded al posto di inclassificabile, ci sarebbe dovuto essere scritto inascoltabile |
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Snobbate i Radiohead e date visibilità alla musica per ragazzini (scemi)? Ma è Metallized o Merdalized? 😂😂 |
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90 a questo schifo? voi state male, molto male... |
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Purtroppo li vidi anche al sonisphere a Bologna e la cosa non andó meglio. |
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Album molto bello, forse 90 è esagerato ma alcune chicche come la title track, Shadow Moses e Antivist. Voto 82 |
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C’ero anche io a quel concerto e, per quanto mi ricordo, non se la cavarono poi così male. Il problema è che non puoi mettere una band così fra i DevilDriver e i Machine head, perché si sa già come andrà a finire. |
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10
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C\'ero anche io. Schifo totale... Però avevano sotto il palco i loro supporter con le facce più che sbalordite per la nostra reazione. |
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9
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Quando li vidi con i machine head all\'alcatraz fecero cosí schifo che quasi il pubblico li tiró giú dal palco da quanto fecero schifo e litigarono anche con della gente del pubblico, una delle peggiori band che ho visto dal vivo, é tutta corda vuota, io la considero una band per teeneger per lo piú molto sovravvalutata. |
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8
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Penso che la prima frase della recensione dica tutto: \"esiste un prima e un dopo Sempiternal\", potremmo già chiudere qui il discorso, nel bene e nel male. Disco spartiacque che, lo si voglia o no, rimane uno dei lavori più significativi degli ultimi quindici anni in campo metal (declinato nella sua accezione -core, ma il discorso a mio avviso è più ampio) e che presenta una scaletta equilibratissima dove tutto funziona quasi alla perfezione. Infine, come dico da anni, qui inizia ad emergere con prepotenza il talento spiccatamente pop di Jordan Fish, un piccolo genio per quanto riguarda songwriting e arrangiamenti; senza di lui io non credo nemmeno che ad oggi i BMTH esisterebbero ancora, di sicuro non ai livelli attuali. E ora via che torno ad ascoltarmi questo disco, che ormai è da un bel po\' di tempo che non lo faccio girare nello stereo!  |
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7
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Disco questo che è stato un vero Gamechanger per tutto il movimento core cambiando totalmente gli standard. Voto secondo me troppo alto, ma recensione ottima. |
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6
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😁
La musica è figlia dei tempi purtroppo |
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5
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\"sono il gruppo più influente degli ultimi dieci anni\" \"oggettivamente sono tra i gruppi più eclettici e rivoluzionari degli ultimi 25 anni.\" PENSA UN PO\' COME SIAMO MESSI xD |
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4
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Questo disco è per il movimento -core (e oltre) è ciò che il Black Album fu per il metal nel 1991.
Dopo i primi tre dischi segnati da una crescente sperimentazione, culminata con \"There is a hell...\", qui i BMTH propongono una soluzione più \"semplice\" e lineare ma che presenta gli stilemi di tanto \"metal orecchiabile\" degli ultimi 10 anni, come fa notare il Recensore.
Che piacciano oppure no, oggettivamente sono tra i gruppi più eclettici e rivoluzionari degli ultimi 25 anni.
Voti ai dischi precedenti decisamente bassi, considerato che qui vedo 85 regalati a gruppi che suonano le stesse cose dopo 10 dischi. |
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3
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Discone da paura!!! Nel genere uno dei top album!!! |
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2
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No infatti, sono il gruppo più influente degli ultimi dieci anni nell\'ambito -core e nel mainstream dal taglio alternative, dunque l\'esatto opposto di quanto hai scritto. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Can You Feel My Heart 2. The House of Wolves 3. Empire (Let Them Sing) 4. Sleepwalking 5. Go to Hell, for Heaven’s Sake 6. Shadow Moses 7. And the Snakes Start to Sing 8. Seen It All Before 9. Antivist 10. Crooked Young 11. Hospital for Souls 12. Join the Club (Bonus Track) 13. Chasing Rainbows (Bonus Track) 14. Deathbeds (Bonus Track)
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Line Up
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Oliver "Oli" Sykes (Voce, Chitarra, Programming) Lee Malia (Chitarra) Jordan Fish (Tastiera, Sintetizzatori, Programming, Campionamenti, Cori) Matt Kean (Basso) Matt Nicholls (Batteria)
Musicisti ospiti: Capital Voices (Coro su tracce 1, 6, 10) Claes Strängberg (Cori su tracce 4, 6-8, 11) Per Strängberg (Cori su tracce 4, 6-8, 11) Hannah Snowdon (Voce su traccia 14)
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