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11/04/2023
( 5916 letture )
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Gli inarrestabili Overkill arrivano con questo Scorched al ventesimo album in studio. Il disco esce a quattro anni di distanza dal precedente The Wings of War, segnando il più grande lasso di tempo tra due uscite in tutta la carriera del gruppo. La band in effetti, a differenza di tanti gruppi suoi contemporanei, non si prese mai una pausa e nel giro di due o tre anni tornava sempre con un nuovo album, rivelandosi una garanzia per i propri fan dal 1985 ad oggi, regalando sempre prove dall’attitudine puramente metal e coerente con quello che il gruppo rappresenta; ovviamente sempre nei limiti dell’umano con inevitabili alti e (pochissimi) bassi.
Gli Overkill restano sempre fedeli ad uno stile più canonico e puramente orientato al thrash e all’heavy metal e questa nuova prova mostra che il gruppo ha ancora la capacità di poter suonare aggressivo e nel suo stile senza ripetersi e riuscendo a creare l’ennesimo ottimo album. Proprio come band quali Motörhead e AC/DC, gli Overkill restano legati alla loro proposta e continuano a sfornare lavori di inossidabile acciaio made in America consapevoli che il loro status di leggende nel loro genere è ormai intoccabile. I quattro anni di attesa, dovuti alla pandemia di Covid-19 che ha ritardato l’uscita del disco, vengono quindi ripagati pienamente perché il lavoro riesce nuovamente a riportare l’adrenalina tipica del gruppo in questo nuovo Scorched, e come detto lo fa suonando Overkill ma senza saccheggiare dai precedenti dischi del gruppo. L’album inizia con la title-track che si apre con un giro di chitarra a cui si aggiungono presto gli altri strumenti e una volta entrata in scena l’inconfondibile voce di Bobby Ellsworth con il suo stile sempre tagliente, la canzone si completa definitivamente rivelandosi un pezzo energico perfetto per aprire le danze; fantastico il basso di D.D. Verni che sorregge il pezzo e trova spazio soprattutto durante gli assoli di chitarra legandosi perfettamente alla batteria di Jason Bittner. Segue Goin’ Home, altra canzone potente e fedele al tipico marchio di fabbrica del gruppo come lo sono anche The Surgeon, Twist of the Wick e Wicked Place, pezzi con molto groove ma dove trovano spazio anche accelerazioni e blast beat, soprattutto nell’incendiaria Twist of the Wick; probabilmente una delle migliori canzoni del disco in cui Ellsworth dà un’ottima prova con il suo cantato acuto, che nel ritornello riesce a dare veramente una grande valore aggiunto alla musica. Decisamente più heavy Won’t Be Comin’ Back che ha uno stile tipicamente “ottantiano” e spezza un po’ il ritmo dell’album che fino a quel momento era stato serrato e procedeva come un tritaossa macinando riff e ritmi devastanti. All’ottima Won’t Be Comin’ Back segue Fever, pezzo che si apre stranamente calmo, con un’atmosfera evocativa in cui Ellsworth mostra le sue doti vocali anche con un altro stile di cantato. Ma non bisogna illudersi troppo, nelle vene del gruppo non scorre sangue ma benzina e la traccia esplode con l’entrata di riff potenti e ritmiche più lente rispetto a quelle di una Twist of the Wick ma comunque pesanti e accattivanti. Si ritorna a pestare per bene in Harder They Fall e chiudono Know Her Name e Bag o’ Bones suonando meno aggressive ma sempre pesanti e in grado di trasmettere la carica a cui la band ci ha abituato negli anni.
Ottimo il lavoro alle chitarre di Dave Linsk e Derek Tailer che per tutto il disco hanno regalato assoli frenetici e anche ben elaborati, andando oltre il semplice stile al fulmicotone delle ritmiche prettamente thrash. Scorched è un disco fedele al cento per cento allo stile degli Overkill e riesce anche a non essere troppo monotono nella sua tracklist, alternando sapientemente pezzi più veloci ad altri che sono orientati verso un riffing più heavy come Won’t Be Comin’ Back ad altri ancora con uno stile groove come Know Her Name e Bag o’ Bones e lasciando spazio a una canzone come Fever che tenta anche un approccio e uno stile diverso. Certamente la maggior parte del lavoro suona thrash come ci si aspetta con i cliché tipici del genere, ma tutte le canzoni sono ottime e senza evidenti punti deboli, quindi cosa si può chiedere di più ad una band che dopo perle come Feel the Fire e Horrorscope arriva a tagliare il traguardo del ventesimo album in studio?
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VOTO LETTORI
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78.05 su 178 voti [
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a me non ha fatto impazzire |
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40
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Intanto mi ha colpito l\'altissima qualità non solo della produzione, ma anche della masterizzazione su vinile... possiamo dire bravi a quelli della Nuclear Blast? |
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38
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Disco che si allinea alle ultime produzioni della vecchia guardia che stanno vivendo una seconda giovinezza, un album efficace, fresco, violento, tecnico, che guarda al passato con suoni moderni. I pezzi funzionano un po\' tutti, su tutti harder they fall vero mosh style dei bei tempi. Chitarristi sopraffini, batteria tritaossa e un bel basso presente. Sicuramente fra i top del 2023 assieme all\'ultimo metal church, metallica, winger e in flames. Tanti bei ritorni. Voto 80 |
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36
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Che mazzata, un muro alto e duro contro il quale scontrarsi che non molla dalla prima all\\\'ultima nota.
Volendo questo potrebbe anche essere l\\\'unico punto debole perché non spicca una canzone sulle altre, ma la qualità è davvero alta e a me sta bene così.
Sezione ritimica come sempre da paura.
In genere una produzione molto standard per il periodo che crea un ottimo muro sonoro.
Gli Overkill sono tra i pochi gruppi thrash che non mi hanno mai deluso.
Meriterebbero di stare nei i big four al posto dei Metallica
Voto: 85. |
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35
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Quest\'album mi sembra una versione incattivita degli ultimi accept,non parlerei neanche di thrash ma di heavy metal molto tirato.invecchiano anche loro ed è giusto accettarlo. Per me è da 6 politico |
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Ottimo disco, devastante, sono sempre una garanzia. Voto 80 |
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Bel disco, mi sta piacendo più del precedente. Certo, un disco nel loro classico stile, nessuna novità da questo punto di vista. Però quello che fanno lo sanno fare ancora bene. Punto di forza, come sempre, una sezione ritmica notevole; il timbro iconico di Baffo Blitz a me piacerà sempre. Come detto in alcuni commenti precedenti, anche per me la prima parte meglio della seconda e forse manca il pezzone da dieci e lode, ma nel complesso l’album è assolutamente buono. E arrivati a quota venti non è cosa da poco. Voto 79 |
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Bel disco mi e\' piaciuto parecchio, produzione eccezionale… bravi ! |
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Grandi Over kill. Bel disco. Coerenza e attitudine |
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hail hail overkill! Sempre alla grande loro qui |
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Aggiungi che forse proprio la pausa dovuta alla pandemia ha giovato all\'album, più fresco dei precedenti, a risposta di quanto sia importante rendersi il giusto tempo per comporre un album non fotocopia |
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Più vario rispetto ai precedenti, che per me erano davvero insulse fotocopie plasticose. Questo mi sembra migliore, parte molto bene, ammetto che i primi pezzi mi hanno sorpreso, poi nella seconda metà si appiattisce. Peccato che questa band che ha la politica del pubblicare un album ogni due anni, rinunciando all\'ispirazione in favore della quantità, che ormai trovo stucchevole. Lo dico da vero amante del gruppo, lo adoro, ma se facessero dischi ogni 5 o 6 anni verrebbero fuori album spettacolari, quelli sì da 80. Voto 70 |
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27
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buon album, sempre potenti e coinvolgenti. Goin\' home won\'t be che gran pezzi! da fever in poi non mi prende moltissimo, in generale dire un 77 |
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sulla carrera, sulle capacità e sulla potenza nessuno discute. Si discute sul fattore monocorde delle idee..e della voce....ma la voglia di rendere bello un lavoro?...Cantato troppo monocorde per aver voglia di risentire e risentire...66/100 |
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rompete le scatole un giorno si e l\'altro pure a Zetro Souza e invece Bobby vi va sempre bene?? Sinceramente non vi capisco più... |
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Si merita l\'80, è anche un po più vario di alcuni album precedenti e anche meno plasticoso. Si ascolta senza noia, ma come sempre manca il colpo di coda del pezzone, che altre band coetanee e di egual fama sanno ancora tirar fuori. Comunque quelli che amano ancora l\'Hi FI, sempre meno, consiglio di passare dal transistor a pre amp e finale valvolare.... |
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Bello, potente e scorrevole. Grandi Overkill, come sempre. Anche per me voto 80 |
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Il disco è anche bello. Ma come ormai da anni la produzione ingenerale che comprime a dismisura la sorgente rovina il lavoro. In impianti hifi di medio livello si percepisce la piattezza e la pochissima dinamica. Certo se uno lo ascolta in cuffia ….ma ormai la loudness war imperversa e continua a rovinare il lavoro degli artisti. Sentirci 72 seasons: è quasi peggio |
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Acquistato online oggi. Prima di acquistare un album leggo i vostri commenti. Possa il metal trionfare sempre nel mondo. |
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20
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Pro Tools album
voto 50 |
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Veramente un bel disco e ben prodotto! |
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Ho sentito solo Scorched, ed è un pezzaccio. Solo un po\' lunga per la capacità di tenere l\'attenzione nel 2023. Però stupenda. Ascolterò il resto. |
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Mitici e ineguagliabili |
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Qualche anno fa sul Mulo anche più di una settimana prima...ora non saprei. |
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@Shock, come ormai capita da diversi anni a questa parte, tutti i dischi sono disponibili su canali alternativi (e sicuramente non legali) anche una settimana prima dell\'uscita ufficiale sulle piattaforme streaming. |
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Finito di ascoltare ora.Bello e pesante.Come sempre |
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comunque venerdi sicuramente andrò a vederli a Parma e spero proprio,che facciano pezzi del nuovo album |
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Ancora nessuna spiegazione sul giudizio anticipato, c\'è da farsi qualche domanda 🤭 |
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I dischi migliori degli ultimi 20 anni sono Ironbound e Electric age, tutti gli altri sono almeno 10 punti sotto. |
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quoto Epic, che poi, tra i nuovi lavori un disco da 80 dovrebbe essere Ironbound non questo. |
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Temo che sarà il solito lavoro fotocopia che ormai fanno da tempo. Dubito sarà un disco da 80, comunque li ho tutti, quindi prenderò anche questo |
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20 sono tanti... e ce li abbiamo tutti! |
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ordinato il vinile. DAJE |
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Allora .. anche io aspetto il disco,ma voi come fate a dire che è bello se non è ancora uscito?? Ovviamente non mi riferisco al recensore che l\' avrà ascolto in anteprima..ma voi suppongo proprio di no |
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Dopo necroshine x in bel pezzo non li ho più seguiti, poi mi è capitato x le mani the grinding wheel e lo avevo apprezzato molto, anche se già il disco successivo non mi aveva particolarmente colpito... Vedremo come sarà questo, anche se mi sembra chiaro che seguirà il loro stile come sempre... |
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4
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...esempio di coerenza....invecchiati meglio dei metallica.....voto giusto... |
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Attendo un grande album dai tempi di Ironbound, il cui voto è relativa recensione su Metallized gridano ancora vendetta. Quanto ho sentito finora mi fa pensare al solito disco di mestiere, ma nulla che valga un 80. |
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\"80 assolutamente meritato\"......il disco esce venerdì..... |
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80 assolutamente meritano. |
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