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Ad un anno di distanza dal controverso I Hear Black, gli statunitensi Overkill si riproposero sul mercato discografico con la loro settima fatica in studio dal titolo W.F.O., acronimo che sta per Wide Fuckin' Open, prodotto dal fido Alex Perials. Il disco reitera, in buona sostanza, l’approccio grooveggiante tanto in voga in quell’epoca e già marcatamente profilato nel precedente platter, ma esibisce un songwriting sensibilmente migliorato grazie alla qualità superiore, all'aggressività di cui permeano alcuni brani, nonché al lavoro più accurato in sede di produzione. Non si tratta certo di un episodio particolarmente memorabile nella carriera di Bobby “Blitz” Ellsworth e compagni che, negli anni passati seppero produrre perle di ben altra fattura; ho, tuttavia, sempre reputato W.F.O. meritevole di stima riscontrandovi momenti di grande levatura tecnica specie per quanto concerne la prestazione al basso di D.D. Verni.
Il full length si apre con il riffing dirompente di Where It Hurts, una song trascinante ma lievemente inficiata da un refrain stucchevole. Si prosegue con la veloce Fast Junkie in cui risaltano l’ottimo drumming assicurato da Tim Mallare, un’eccellente prova vocale di Ellsworth e il valido contributo dei cori. L’adrenalinica The Wait/New High in Lows ha contorni più orientati al metal con sugli scudi un consistente apporto della sezione ritmica; anche in questo caso, però, il refrain convince poco (all’inizio di questa traccia troviamo un estratto dal famoso film di Brian De Palma Carlito’s Way del 1993). They Eat Their Young è il classico pezzo thrash, tirato al punto giusto, uno di quelli in grado di scatenare dal vivo un pogo infernale! What's Your Problem? sfodera un avvio travolgente offerto dall’abrasivo lavoro delle due chitarre, mentre Under One, dallo stile più groovy, appare strutturalmente un po’ scontata. Di gran lunga meglio la vigorosa irruenza di Supersonic Hate, sebbene cali leggermente di tono nella parte centrale. Nella strumentale R.I.P. (Undone), scritta in memoria di Criss Oliva -lead guitarist dei Savatage deceduto l’anno prima- è la chitarra acustica a dominare. Un riffing assassino contraddistingue Up The Zero fregiata da un esplosivo assolo alla sei corde; arpeggi ancora una volta acustici aprono Bastard Nation, composizione che si dipana su sonorità eccessivamente orecchiabili e che, per tale motivo, rappresenta il vertice basso di W.F.O.. Chiude dignitosamente l'opera la potente Gasoline Dream dotata di un incedere ossessivo ed accattivante. Da evidenziare la presenza di una ghost track con dei divertenti rifacimenti di Heaven and Hell dei Black Sabbath, The Ripper dei Judas Priest e Voodoo Child (Slight Return) di Jimi Hendrix.
Nonostante siano passati tanti anni dalla sua pubblicazione (cavolo ragazzi, come vola il tempo) continuo tuttora ad ascoltare W..F.O., dimostrazione pratica di come la musica che possiede determinate peculiarità acquisisce sempre il dono prezioso della longevità. Procuratevelo, quindi, se non lo avete ancora fatto, non credo che ve ne pentirete!
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Ci credo è uno dei migliori lavori che hanno fatto |
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Ogni lo riascolto con piacere e lo trovo ancora un signor disco... |
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Ma rispettare invece un'opinione diversa è cosi' difficile? Qual è il patentino di essere superiore che ti consente di guardare gli altri dall'alto del tuo podio autoeretto? |
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ahahahahahaha ''Bastard Nation vertice basso'' minchia solo quel pezzo vale tutto l'album! Dai, posate il fiasco.. |
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Bastard Nation vertice basso? .. ma che vi fumate voi recensori? |
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Bastard Nation vertice basso? .. ma che vi fumate voi recensori? |
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Non un capolavoro ma... un gran disco!
La produzione mi piace molto e il suono del basso è... perfetto!
Dopo i primi 5 dischi leggendari, questo è quello che preferisco di più. Long live to the kill! Leggendari Overkill |
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Sarò io, ma per me più riesco a sentire il basso in un disco e più mi piace. Infatti impazzisco per questo disco, 88 per me! |
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riascoltato di recente. lati negativi: la quasi totale assenza di assoli di chitarra e il suono del basso, protagonista sì, ma che sembra a tutti gli effetti una molla o una pallina di gomma che rimbalza. poco convincente |
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Sulla scia del precedente ma, con un parziale recupero di velocità e qualche accenno di "vecchia" melodia ("The Wait/New High in Lows"). Probabilmente, D.D. Verni voleva rispondere alle critiche del periodo con una "What's Your Problem"..?! Non lo sapremo mai..fatto sta che, è lui a monopolizzare il disco eccedendo col suo basso! Peggiorano le cose quando, invece di risultare personali, si cerca di seguire la corrente "groove" che, di fatto, offrirebbe buoni spunti ma, alla fine, penalizza l'ascolto dell'intero blocco di canzoni per una eccessiva pesantezza di fondo. Non invidio chi, per problemi di varia natura o per preferenza personale, opterà per le cuffie.. |
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Album schiacciasassi, tonnellate di Groove con di basso ipercompresso rullo comprossore!! 85/100 |
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L'ho appena comprato usato! Ricordo che all'epoca della sua uscita fui dissuaso dall'acquisto da una recensione pessima di Metal Shock. Il recensore in questione non si limitò a demolire il disco, ma espresse giudizi negativi sull'intera carriera degli Overkill! Che dire? Era l'epoca dell'alternative e a commentare certi dischi mettevano gente evidentemente incompetente. |
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ma ciò che conta è che il valore del disco permane alto e li siamo d'accordo un po' tutti, (TUTTI) ci aggiungo io W.F.O. GRANDE album !! |
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No ma nn tutti i pezzi, però ad esempio a me Under One piace! |
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@ S.V.: azz abbiamo gusti differenti! Comunque leggendo i vari commenti la scelta dei pezzi reputati migliori è varia, ma ciò che conta è che il valore del disco permane alto e li siamo d'accordo un po' tutti |
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Al tempo non mi prese come i precedenti, ma comunque molto meglio di I hear black, ma con il passare degli anni posso dire che è un bel disco, forse con una produzione non all'altezza. Il suono è prettamente thrash ma un po' "amatoriale" per gli standard della band, ma comunque sempre di alto livello. Alcuni pezzi sono un po' scontati, altri decisamente belli. Facendo una somma il mio voto combacia più o meno con quello del recensore anche se a lui piacciono dei pezzi che a me piacciono meno e viceversa! |
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Concordo con Gabriele, non si può vedere quel 80 a TYOD. A me questo disco piace ma non posso considerarlo alla stregua di TO, FTF, UTI e il sopracitato capolavoro. In questo disco il missaggio valorizza il lavoro di DD Verni, che si è sempre distinto, ma qui sembra che ti suoni accanto! |
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Ammetto che W.F.O. mi è sempre piaciuto... Lo trovo decisamente easy e scazzone come approccio e ha diversi pezzi che a distanza di anni continuano a fomentarmi. Non un disco imperdibile, ma assolutamente divertente e di spessore. |
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Concordo con il recensore, alla fine è un buon album fermo restando che i capolavori deglii Overkill sono brn altri. |
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Bah... a me è sempre strapiaciuto un casino...piuttosto a volte mi vengono gli occhi a palla a leggere che Horrorscope sia meglio di TYOD..... O-O |
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A me piace a parte qualche traccia più debole come Under One e Bastard Nation |
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Mah, è quello che ascolto meno insieme ad Under the influence, da un certo punto di vista mi piace di più I hear black. In ogni caso un disco davvero brutto gli Overkill non l'hanno mai fatto. 70 per me e lunga vita a loro!!! |
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Mah, è quello che ascolto meno insieme ad Under the influence, da un certo punto di vista mi piace di più I hear black. In ogni caso un disco davvero brutto gli Overkill non l'hanno mai fatto. 70 per me e lunga vita a loro!!! |
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They Eat Their Young e Gasoline Dream su tutte, Bastard Nation non l'ho mai sopportata |
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Bastard nation e gasoline dream sono da pelle d'oca. Stupende! |
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L'ho amato e ancora lo amo mi gasa quanto The Years of Decay, per quanto diversi. Bastard Nation vertice basso? Ad averne vertici del genere... |
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I hear Black a me piace molto. |
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peggiore di I hear black non ce ne sono secondo me... quoto Vakereds!!! |
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@ Galilee: peggio di I Hear Black? Non credo proprio! |
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Buon disco, ma il peggiore dal debutto. Comunque sto in linea col recensore ma abbassò di un pò il voto. 73. Gli ultimi due, soprattutto ironbound è dieci gradini sopra a questo. Da fan questo è tutto. |
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Lo sto ascoltando proprio ora. per me vale 80. un bel lavoro. diversi pezzi mi piacciono di brutto. tra l'altro il primo cd degli Overkill che ho comprato! |
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Un disco che divide come tutti quelli fatti uscire all'epoca dai gruppi thrash. A me piacque e devo dire che loro ne uscirono meglio di altri gruppi, vedi Testament. Tralasciando il contesto storico musicale, sarebbe stata dura per chiunque sopravvivere a se stessi dopo Horrorscope, ma alla fine gli Overkill hanno vinto e resistito al tempo. |
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A me piaque molto quando uscì, oltretutto dopo la ciofeca di IHB. |
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Un disco con alcune grandi canzoni che invecchiando è cresciuto... 80 ci sta |
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Vedo che il disco divide eh! |
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mi dispiace leggere i primi commenti perchè io la penso come SHRED, anche per me questo W.F.O. merita un 85 su 100 GRANDE disco |
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Certo, gli Overkill hanno fatto di meglio, ma è comunque un album più che buono (come dite voi, giustamente). Il mio voto è 85 |
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In Linea con i commenti qui sotto....qualcosa si salva...e qualcosa no...certo DD Verny stavolta esagerò con il basso..anche se spacca. Comunque devo dire che i brani di W.F.O dal vivo rendono di brutto....confermo il 74 |
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Alla fin fine qualcosa si salva, ma gli Overkill hanno fatto di meglio. Comunque do 76 |
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Non mi piace minimamente la produzione di questo disco, basso sin troppo in evidenza, per il resto ci sono delle buone canzoni (la migliore per me è "Bastard Nation") ma sopra il 73 non riesco ad andare, gli Overkill hanno sfornato molto di meglio. Forse se fosse stato più corto mi sarebbe piaciuto di più. |
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