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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Jorn - Lonely Are The Brave
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( 4391 letture )
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Nuovo lavoro solista per il leggendario e carismatico frontman norvegese che licenzia questo Lonely Are The Brave per la Frontiers Records. A voler approfondire la biografia di Sua Maestà Jørn Lande non basterebbe lo spazio che ho a disposizione, aggiungo solo che tra i tanti gruppi in cui ha militato e i sette album da solista finora pubblicati, ha vantato, tra l’altro, collaborazioni di tutto rispetto con artisti del calibro di Arjen Lucassen, Russell Allen, con il quale ha pubblicato la “sfida” (Allen/Lande – The Battle) bissata qualche anno più tardi con la “vendetta”(Allen/Lande – The Revenge), e di un certo Yngwie J. Malmsteen.
L’album, un vero e proprio schiacciasassi e che stilisticamente poco si discosta dalle precedenti releases, è un opera possente di puro hard rock che, spesso e volentieri, vira verso territori più marcatamente power e thrash. L’intenso e precisissimo guitarwork di Jørn Viggo Lofstad e Tore Moren è la matrice di base di un sound che si giova, oltretutto, di una produzione priva di ogni difetto rispolverando, inoltre, chiare sonorità anni novanta. Il lavoro eccelso sulle ritmiche di Sid Ringsby e Willy Bendiksen, rispettivamente al basso e alla batteria, conferisce omogeneità e potenza al tutto.
L’opener, title track dell’album è, a mio parere, già un classico: sound granitico, songwriting pressoché perfetto con qualche spruzzatina di AOR e, naturalmente, l’immensa voce di Lande ispirato più che mai. Night City è invece un pezzo molto cachty nel suo ritornello, che anche dopo diversi ascolti non convince pienamente e che lascia l’ascoltatore con la fastidiosa sensazione di già sentito. Fanno capolino i Metallica del caro vecchio Black Album nella successiva War of the World, dal duro riffing e molto speed così come anche la bellicosa e tiratissima Shadow People che pesca nel calderone del power e dell’hard rock più massiccio. Un intro soave lancia Soul of the Wind che col passare dei minuti esplode in tutta la sua forza assumendo contorni possenti e maestosi grazie soprattutto al drumming incredibilmente pieno e avvolgente. Nemmeno faccio in tempo a riprendere fiato, che vengo subito ricatapultato nelle pesanti atmosfere precedenti con la successiva Man of the Dark, che ricalca la scia delle song appena ascoltate pur mantenendosi ben distinta e riconoscibile fin dalle prime note. Più dichiaratamente power è invece Promises che si fonda su un songwriting abbastanza vario e su un ritornello piacevolmente cachty. Lonely are The Brave si chiude con la tirata The Inner Road, di chiaro stampo speed metal ma che mantiene il proprio indiscutibile marchio di fabbrica hard rock, e con la più sperimentale Hellfire, che invece si avventura in territori musicalmente diversi da quelli finora proposti, ricchi di dissonanze e cambi di tempo assolutamente piacevoli e che mettono ancora una volta in luce, come se del resto ce ne fosse ancora bisogno, le capacità di scrittura dell’istrionico cantante scandinavo.
A dire il vero avrei gradito qualche altro pezzo sulla scia di quello di chiusura. Purtroppo quelle che mancano nell’album sono proprio le sperimentazioni, che lasciano spazio ad un sound ormai consolidato da diversi anni, e che difficilmente si sposta da un imprinting chiaro e ben codificato. A parte questa piccola pecca, non posso non riconoscere la qualità del platter che sicuramente aggiunge un tassello di tutto rispetto nella carriera di un grande personaggio del panorama metal.
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1
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Cantante incredibile, ma se mi è concesso dirlo la sua penna puzza di vecchio quanto il mondo. Derivativo, pesantemente influenzato da mostri sacri quali: WhiteSnake e Dio.. Io spero in un bellissimo ritorno nei suoi vecchi progetti quali Ark o beyond twilight ma è un sogno bello e buono. Do il 65 solo per la sua incredibile voce. Per favore Jorn fai un piacere al mondo metallico. vogliamo un ritorno con Macaluso e Østby |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Lonely Are The Brave 2. Night City 3. War Of The World 4. Shadow People 5. Soul Of The Wind 6. Man Of The Dark 7. Promises 8. The Inner Road 9. Hellfire
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Line Up
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Jørn Lande - vocals Jørn Viggo Lofstad - guitars Tore Moren - guitars Sid Ringsby - bass Willy Bendiksen - drums
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