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Grave Digger - Tunes of War
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( 11195 letture )
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Fondati nel 1980 dal singer Chris Boltendahl, i I Grave Digger sono una delle realtà più fiorenti della scena metal mondiale. Dopo un inizio fallimentare in cui la band vive vicissitudini con la label a causa dello scarso successo, ritornano sulla scene nel 1993 con The Reaper e qui è tutta un’altra storia: un heavy metal spinto e grezzo con qualche reminescenza thrash che riuscirà a far breccia nell’ambiente. Ma forse è nel 1996 con Tunes of War che gli Scavatori di Tombe raggiungono l’apice della loro carriera: una minuziosa ricerca storica attorno alla Scozia del basso medioevo sta alla base dell’album, primo capitolo di una trilogia fortunata e apprezzata, a cui seguiranno Knight of the Cross ed Excalibur. Il percorso degli scozzesi verso la sperata indipendenza è qui raccontato tra cornamuse solenni e il pesante e violento sound dei I Digger.
E le cornamuse dell’intro The Brave introducono la patriottica Scotland United: bordata sonora che rivela la sua epicità del chorus semplice e diretto. Un vero e proprio inno alla Scozia. The Dark of The Sun è un concentrato di aggressività: rude come di germanica memoria il brano è condotto dalle rauche grida di Chris. William Wallace esplode di potenza e velocità. Incalzante nel suo incedere travolgente, trova nel chorus la solennità necessaria per rappresentare il condottiero d’oltremanica.
Rulli di tamburi aprono la cadenzata The Bruce in cui il gruppo nonostante rallenti il ritmo non perde la cattiveria dimostrata in precedenza. Un riff serrato inaugura The Battle of Flodden che si assesta sulle possenti coordinate del disco ma non si rivela un pezzo d’antologia. The Ballad of Mary è una dolce e melodica ballata sulla regina scozzese che traspare grazia da tutti i pori.
The Truth è un altro brano tipico alla Grave Digger, gradevole ma non tra le migliori. Con Cry For Freedom invece il livello si innalza nuovamente per una cavalcata verso la libertà. Killing Time mescola oramai la sempre presente epicità all’irruenza del resto.
Rebellion è la sincera essenza del disco, ciò che i Grave Digger vogliono trasmetterci. Marcia trionfale all’insegna della riscossa scozzese tra assoli superbi e cornamuse eroiche a chiudere l’inno. Un classico della band e dell’heavy metal. Culledon Muir non aggiunge nulla al platter, ma senza dubbio è una canzone da non scartare, risultando rispettabile. The Fall Of The Brave sigilla questo involucro di metallo pesante lasciando l’attesa per il secondo capitolo della trilogia.
Cosa dire di questo Tunes of War? Un grandioso album forse il migliore del gruppo tedesco che riesce perfettamente nel suo intento di raccontare la terribile marcia dei clan scozzesi verso l’indipendenza a scapito degli inglesi invasori. Un inno alla libertà e all’heavy metal per un album indimenticabile.
I Grave Digger vivono nella seconda metà degli anni ’90 il momento migliore della loro carriera e la trilogia ne rappresenta a pieno lo spirito. La rabbia e la grinta scorrono nelle vene, da avere assolutamente.
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VOTO LETTORI
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87.25 su 150 voti [
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36
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Disco strepitoso, album cardine della loro discografia. Della trilogia epico-medievale il mio preferito rimarrà sempre \"Excalibur\" (anche per una questione affettiva) ma questo ovviamente è quello più iconico. Album di robustissimo ed epico heavy/power metal nel loro classico stile, con la voce ruvida e battagliera di Chris (che a me è sempre piaciuta, a differenza di molti) a dettare legge, per un concept meraviglioso (come si fa non amarlo) in cui le vette compositive sono rappresentate dall\'inno battagliero \"Scotland United\", la folgorante \"The Dark Of The Sun\", la commovente ed atmosferica \"The Ballad Of Mary (Queen Of Scots)\", \"Killng Time\" e il vero e proprio pezzo trainante e simbolo del disco \"Rebellion (The Clans Are Marching)\". |
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35
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Album molto ben fatto, altamente divertente prodotto in un periodo non propizio per l HM, tuttavia chi si lamenta del voto basso per me è fuori strada, altrimenti ad esempio Hall o. T. M. K. Dei Savatage cosa prende 1000? Voto 80 |
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Per me questo è un disco perfetto. Epico, divertente, con testi meravigliosi. È stato uno dei dischi significativi della mia adolescenza, quindi per me ha un senso speciale. Da ragazzino, 20 anni fa, anche io criticavo la voce. Col tempo per me è diventata un marchio dei Digger e oggi non la cambierei. Del resto col tempo ho imparato ad amare queste voci... sono diventato persino un fan di UDO |
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Una band che mi mancava da ascoltare..l'album mi sembra davvero bello e non poco,ma-come ha detto gia' qualcuno-,la voce è l'anello debole..in un genere come questo,ci starebbe bene una voce in stile Dickinson,Halford o kiske... |
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32
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ma perchè danno un voto cosi basso a questo capolavoro ? |
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Album da avere assolutamente. L'intro e rebellion gli apici assoluti. |
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Hey, ce l'avevo questo CD e mi faceva discretamente impazzire, in particolar modo la opening The Brave/Scotland United. Granito allo stato puro. Spero di averlo conservato perché senno dovrò (ri)aggiornare le mie wishlist.  |
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Il problema è SEMPRE stato il cantato, ma per questo grande lavoro e gli altri due della trilogia (anche se Excalibur è un po' inferiore) non ci sono altre critiche da fare... |
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28
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sicuramente l'apice di questa band...sono affezionato a quest'album per motivi personali per cui non riesco ad essere molto obiettivo nel valutarlo, ma tutto sommato non è che abbiano inventato la luna...il genere in cui si incanalano è ben definito e senza troppe pretese a livello tecnico ma indubbiamente è un album riuscito e appassionante. Ricordo di averli visti dal vivo in quel di Biella al Babilonia prima di fine millennio di spalla ai gamma ray e forse anche da headliner l'anno successivo ma i ricordi sono un pelo annebbiati...una performance di mestiere e al termine la band girava per il locale per bersi una birra e parlare con i fan...molto umili e disponibili! |
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Quest'album è un capolavoro e, la sua efficacia non è cambiata di una virgola: non c'è nemmeno un pezzo debole in tutta la track-list! Sì, forse alcuni urli di Chris ora fanno sorridere..però, per i tempi erano molto liberatori! E poi, vogliamo parlare dei cori moolto più maschi di quelli dei Blind Guardian..? Purtroppo, subito dopo il tour, il bassista se ne andò e persero molto in immediatezza: difatti, questa ipotetica trilogia nata quasi per caso (à la Dario Argento..) continuò con due dischi debosciati. Il primo, "Knights of the Cross", è un semplice reboot di questo con appena due-tre tracce ascrivibili come tali. Il successivo "Excalibur" essendo, invece, un remake risulta molto più omogeneo: vi basterebbe sentire 'Lancelot' e capirete perché stia usando dei termini cinematografici per descriverli! Anche se ci fu una parziale rifondazione dopo l'abbandono del fido Uwe Lulis, con l'omonimo disco Io decisi di smettere di seguirli! Comunque, tutto questo per dire che: è un delitto non avere recensiti su queste pagine i precedenti album "The Reaper" e "Heart of Darkness"! Il primo è un capolavoro alla pari di questo..il secondo, invece, è a suo modo sperimentale & thrashy! Anche se, in entrambi, le evidenti influenze Priestiane sono ancora presenti. Così come, in quelli precedenti allo scioglimento, la paternità di alcune soluzioni era direttamente riconducibile ai loro eredi Accept! Io, sinceramente, preferisco considerare una trilogia, piuttosto che in base al tema, in base alla qualità..e, quei due + questo ne formano una bella sostanziosa! |
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L'ho ritirato fuori da poco e non c'è niente da dire hanno azzeccato un disco strepitoso. Sicuramente il migliore della loro carriera ma anche tra i migliori dischi heavy di sempre. Continuo a non godere molto la voce tutte le volte che lo ascolto penso come sarebbe venuto sto disco con Udo. |
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Mancano le recensioni di Excalibur e Knights Of The Cross, altre due perle. Ad Excalibur assegno di cuore un 90, a Knights un 88 e a Tunes Of War 95. Una trilogia spettacolare e ingiustamente trascurata ma che merita di stare alla pari (pur con le molte differenze stilistiche) con la trilogia dei Blind Guardian: Somewhere Far Beyond (per me il meno incisivo tra i tre), Imaginations From The Other Side (classicissimo) e Nightfall In Middle Earth (indimenticabile). |
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Concordo..questo e' un album fantastico! Apparte che la triologia medievale mi piace tutta (ottimo pure knights)...e che di loro veramente butto via pochissima roba...se non nulla!il video di Rebellion a Wacken con Hansi non ha prezzo! |
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Per me questo rimane il loro capolavoro e Rebellion un inno. |
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Bello ma il loro capolavoro per me è Excalibur. |
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Mai capito le ragioni di tanta venerazione. Buono, ma quando penso al termine capolavoro la mia mente lo associa ad altri dischi 70 |
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20
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Uno dei loro capolavori...sicuramente tra i più ispirati. A sto punto bisogna rispolverare anche il resto della triologia😉...voto perfetto. Rappresentano per me una delle garanzie in ambito Heavy...mi piacciono tutti i loro album, tranne il secondo e terzo che non ho mai avuto modo di ascoltare. A sto punto...programmo un viaggio in Scozia appena si può! |
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capolavoro assoluto anche se gli preferisco knights of the cross ma il livello di entrambi è oltre il 95 |
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Apprezzo molto questo sito, mi diverto a leggere i commenti, la recensione di tunes of war e'ottima .Ma mancano un sacco di recensioni Su album dei G.D. tra cui il fantastico KNIGHTS OF THE CROSS ,loro capolavoro , |
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Apprezzo molto questo sito, mi diverto a leggere i commenti, la recensione di tunes of war e'ottima .Ma mancano un sacco di recensioni Su album dei G.D. tra cui il fantastico KNIGHTS OF THE CROSS ,loro capolavoro , |
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Come si fa a resistere ascoltando un ritornello come quello di rebellion... Epicità allo stato puro! Tuttavia forse heart of darkness è un tantino più potente e completo, rimane il loro lavoro migliore! |
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Dio che musica,che potenza,che energia!.Il tutto rachiuso in una potente epicita'.Questi scavatori di fosse sono anche degli ottimi fabbri artigiani,sanno come forgiare il vero metallo trasformandolo in vere e proprie opere d'arte.Oggi questa musica non sinfa piu'.voto:99. |
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vado controcorrente, ma io preferisco di gran lunga l'accoppiata "the Grave Digger - Rehingold" |
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Album meraviglioso, da ascoltare obbligatoriamente per chiunque si avvicini al genere. |
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se ascolti metal e non hai questo album.....non ascolti metal!!! |
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Ho seguito i Grave Digger dal debutto a Knights Of The Cross e non mi hanno mai deluso, nonostante preferisca decisamente alcuni albums (come questo) rispetto ad altri. Sul disco dei Digger del 1987 non posso pronunciarmi, in quanto mai ascoltato, ma -secondo me- è dalla reunion del 1993 che questa band ha dato il meglio di sè. Non mi aspettavo assolutamente un loro ritorno quando uscì The Reaper, ma non ebbi alcun dubbio nell'ordinarlo (allora acquistavo molto per corrispondenza), assieme ad altre novità di allora... Non restai deluso dall'impatto del puro metallo sprigionato da quel platter, un pò più spinto rispetto al materiale degli anni 80, ma sempre ampiamente riconoscibile, così come la voce di Chris (nel bene e nel male). Bello anche Heart Of Darkness (il cui digipak riportava la dicitura "limited edition in 6666 copies"), ma con questo Tunes of War la band seppe sfornare un piccolo capolavoro., a mio parere davvero coinvolgente ed ispirato, a cui lego anche il ricordo di un'esibizione dal vivo (purtroppo breve) al Gods Of Metal di Milano... Bei ricordi! |
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9
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Grande recensione! Prima o poi dovreste recensire anche Heart Of Darkness, altro album capolavoro!!! |
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I primi grave non mi entusismavano, ma questa loro "seconda" vita è meravigliosa. Un disco sublime con ritmi incalzanti e una potenza fantastica. L'unica nota leggermente stonata è, come gia fatto notare, la voce non sempre all'altezza. Per il resto Heavy Metal. |
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Disco da avere obbligatoriamente! Due anni fa ho avuto la fortuna di fare una vacanza in Scozia (terra favolosa, magica, oserei dire spirituale), e i Grave Digger sono stati la mia colonna sonora! Ascoltare "William Wallace (braveheart)" dall'alto delle mura del castello di Stirling, con il sole in fronte e il vento tra i capelli, non ha prezzo. 96/100 |
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capolavoro....per me insieme a knight on the cross il migliore!Band molto sottovalutata.. |
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il loro capolavoro.. nonostante la voce non mi piaccia particolarmente questo è un album veramente ottimo. Rebellion è il capolavoro del disco.. purtroppo già con Knights of the cross sono abbastanza scaduti... |
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A me gli iizi dei GD piacciono parecchio, HMB spaccava. Benvenuto. |
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Se ti presenti recensendo un disco simile sei già da amare  |
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Mi sembra un ottimo inizio: benvenuto Fabio  |
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