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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 14220 letture )
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1968: Inizia la storia di una delle più grandi band progressive che il mondo abbia conosciuto. 1975: Esce il secondo disco della band, il primo con la line-up definitiva, ancora immutata dopo 34 anni.
Nel mezzo, la prima esperienza dei Rush nel grande mondo del mercato musicale; come biglietto da visita la band presenta il disco omonimo, ancora pienamente legato all'hard rock, con venature blues e sprazzi di heavy metal, e con John Rutsey (recentemente deceduto) dietro le pelli, il quale verrà sostituito, con enormi conseguenze, dal successivo Fly By Night.
Tipico disco d'esordio, Rush presenta una band ancora acerba il cui enorme potenziale si intravede a malapena, nascosto dagli schemi molto derivativi utilizzati su larga scala all'interno di questo prodotto: l'inizio è di buona caratura, col ritmo inarrestabile di Finding My Way, anche se la struttura prevedibile e gli acuti “indisciplinati” di Lee ne penalizzano un minimo la resa totale; la canzone si candida comunque tra le migliori del lotto, insieme alla conclusiva -e comunque molto differente- Working Man, in cui alla mancanza di originalità sopperiscono una bella costruzione melodica giocata sul contrasto voce/chitarra (quest'ultima mostra già alcuni sprazzi di eccellenza, per quanto mascherati, nel proprio lavoro sia di riff che solistico) e il buon livello tecnico della band (Rutsey non è Peart, ma si difende comunque discretamente, mentre i suoi due compagni mettono già in evidenza doti notevoli).
Nella mezz'ora che sta fra le due canzoni citate, tanto rock scanzonato in puro stile '70s (Need Some Love e In The Mood), blues di buon livello con vaghissimi accenni dei Rush che saranno (Here Again), e in generale un sound carico e potente, per quanto legato fermamente a schemi già sperimentati e sicuri, e che solo in rari momenti, nonché sotto l'aspetto prettamente strumentale, mette in mostra personalità e capacità degne di nota.
Fossi stato presente all'uscita di questo disco, non avrei mai potuto pensare che i Rush sarebbero potuti diventare una band stratosferica, capace di calcare 30 anni di musica senza mai passare di moda, mettendo la propria firma su alcuni dei momenti più alti mai toccati dal prog rock nella sua storia. Mi sarei limitato a constatare che Rush era un buon disco di hard rock, degno di numerosi ascolti ma non destinato a cambiare la storia.
Ed è in effetti secondo questi termini che il disco in sé va interpretato; la fama della band canadese, e l'amore che si può provare su di essa (e che io, per primo, provo) non può comunque portare a mitizzare un disco che rimane buono ma tutt'altro che eccellente. Da Fly By Night la band tirerà poi fuori gli assi (tanti, tantissimi assi) dalla manica, ma questa è un'altra storia.
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16
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Certo , manca della raffinatezza degli lAlbum che seguiranno, ma ha quella \"cazzimma\" quasi furiosa, un \"Tiro \" esagerato che mette già in piena mostra le qualità dei musicisti sostenuti da una batteria semplice ma funzionale e potente .
Lo ritengo uno dei migliori esordi di sempre |
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15
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Ottimo album che mi è sempre piaciuto un pò zeppeliniano ma non sfacciatamente voto 85 |
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14
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Here again da sola,merita tutto l'album.Si sente dalla melodia,la scelta degli accordi che l band cercava,pur restando influenzata dalle band del periodo(led zeppeli,cream),di andare un po' oltre. |
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13
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A parte working man e in the Mood non mi è mai piaciuto granché, i rush sono uno dei miei gruppi preferiti ma questo è quello che mi piace meno della loro discografia assieme a caress of steel, erano ancora acerbi e soprattutto derivativi, viceversa trovo il secondo fly by night un capolavoro dove si avverte anche il cambio di passo per l'arrivo del professore |
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12
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L inizio del tutto!
Grazie ragazzi!
(e come fatto notare, mancava the Professor!) |
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11
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Mi ci è voluta la morte di Peart (che peraltro non ci suona nemmeno) e il lockdown per spingermi a completare la discografia dei Rush. Questo esordio lo avevo sempre evitato. E facevo male. Alcuni brani li conoscevo dal Live All the World's a Stage e me li facevo bastare. SBAGLIATO! Mi stavo perdendo un capolavoro come Here again, una tensione drammatica con Lifeson già mattatore. Bellissima l'oscura Working Man. Condivido tutti i commenti degli utenti che parlano dei Led Zeppelin. Il recensore omette la questione, forse per evitare sterili polemiche, ma occorre ammettere che in Finding my way sembra che ci sia Robert Plant dietro al microfono e che Lifeson in più momenti si traveste da Jimmy Page. Album molto bello seppur molto poco originale. 75 |
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10
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Un sano album di sano Hard Rock in stile Led Zeppelin,la band ancora non aveva i connotati prog e sperimentali che i avrebbero resi celebri e imitati da tantissime band,ma ascoltando il disco si capisce che la band aveva gia' tutte le potenzialita':un ottimo song writing,la voce incredibile di Geddy Lee e lo stile potente ma anche vario e di classe di Lifeson alle chitarre. |
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9
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Here Again working man da paura solo queste 2 meritano l'acquisto del cd |
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8
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Esordio capolavoro per una delle più grandi band di sempre. Classe, potenza, raffinatezza nonostante fossero degli sbarbatelli, l'inizio di un mito. |
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6
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Un'ottimo disco rock, figlio di quegli anni. Nel mio recupero della discografia completa dei Rush questo cd arriva come sesto cd, dopo i 5 capolavori di fine anni 70 e inizio 80. Chiaramente mi suona veramente diverso da come ero abituato a sentirli, ma rimane comunque un'ottimo disco d'esordio. 75 |
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5
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80/100 Non sarà originale come proposta, ma questi quando ci si mettevano, indipendente dal genere con il quale si cimentavano, mi pare che tirassero sempre fuori delle gran cose. Gran classe e la si avverte anche qui, all'inizio. |
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4
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potevi anche aggiungere che need some love è praticamente una canzone dei led zeppelin!!! |
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3
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Ottimo hard rock ,ancora un po' acerbo,ma godibillissimo! |
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2
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Ritengo corrette le argomentazioni contenute nella recensione, tuttavia l'album si ascolta molto volentieri. Un buon debutto, senz'altro! |
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1
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Debutto bellissimo .... molto Zeppelin ... per decine di altre band "normali" questo potrebbe essere un capolavoro ma per gli immensi RUSH è "solo" un buon inizio !!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Finding my Way 2. Need Some Love 3. Take A Friend 4. Here Again 5. What You're Doing 6. In the Mood 7. Before and After 8. Working Man
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Line Up
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Geddy Lee - Vocals, Bass Alex Lifeson - Guitar John Rutsey - Drums
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