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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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( 10480 letture )
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Stabilitasi ormai da tempo come entità unica e inimitabile nel panorama metal internazionale, la band finnica degli Amorphis torna sulle scene con un nuovo disco. Amorphis come amorfo, ovvero "senza forma", amorfo come non identificabile, non identificabile come egida sotto la quale compiere il proprio cammino evolutivo, lontano dalle mode, dalle sirene del modernismo e da qualunque fine che non fosse la crescita artistica.
Cammino evolutivo che però ha cominciato ad attorcigliarsi su sè stesso circa tre anni fa con l'avvento del nuovo singer Tomi Joutsen: da allora tre dischi per i quali l' obiettivo dichiarato della band non è più l'evoluzione artistica e la crescita musicale ma semplicemente la scrittura delle migliori canzoni possibili. Intento nobile quello dei finlandesi che, adottando come concept lirico le vicende del Kalevala (poema epico nazionale), hanno sfornato in sequenza Eclipse (2006) e Silent Waters (2007), e nel 2009 danno alla luce l'ultimo capitolo della trilogia, il quipresente Skyforger.
Simili per stile, struttura e sound, i tre album hanno un filo conduttore solidissimo, che ne caratterizza gli umori e i colori: stiamo parlando del concept, elemento imprescindibile se si vuole capire a fondo la musica degli Amorphis. Triste e rassegnato è Eclipse, che narra le vicende di Kullervo, personaggio caratterizzato da una storia personale tormentata e difficile, culminata col suicidio; oscuro e arrabbiato risulta invece Silent Waters, epica di Lemminkäinen, obbligato a superare prove durissime per ottenere la mano della sua amata, mano che non otterrà per la sopraggiunta della morte e dello smembramento durante una di queste; profondo e sognante si rivela infine Skyforger, basato sulla storia di Ilmarinen, fabbro capace di opere prodigiose, tra cui la forgiatura della volta celeste.
Compreso il profondo legame tra musica e testi, si capisce come questo possa essere al contempo punto di forza e freno per sei finlandesi. Incapaci di insubordinarsi alle suggestioni dei loro racconti, gli Amorphis imprimono ai propri pezzi le emozioni e gli stati d'animo delle storie narrate, che nella nuova dimesione musicale assumono una valenza fisica e concreta, quasi tangibile.
Ecco quindi l'iniziale Sampo ad aprire le danze epica e pomposa in virtù della creazione dell'omonimo prodigioso oggetto, un macina magica in grado di donare ogni tipo di ricchezza, rappresentata in copertina come la quercia gigante che oscura il sole e la luna. Il racconto prosegue con la disillusione dell'hit-single (almeno in patria) Silver Bride e la consapevolezza che la creazione di una compagna fatta d'argento e d'oro non potrà mai sostituire la vita e il calore umano, e va avanti in un'altalena di emozioni e situazioni che rendono il racconto - e quindi l'album - sempre fresco e dalle mille sfaccettature, basti pensare al ribollire di voglia e determinazione nella scintillante The Sky is Mine e nella successiva Majestic Beast, che parlano della volontà del protagonsta di conquistare il cielo e della creazione di un'aquila (la "bestia maestosa") atta a raggiungere il proprio scopo, o ancora alla profondità e alla minuzia del lavoro del fabbro che sfociano nella commozione e nella soddisfazione allorchè il risultato gli si presenta alla vista: forgiare il cielo è impresa epica e Highest Star e la titletrack sono lì a domostrarlo.
Come già detto in precedenza, musicalmente il disco attinge all'impasto sonoro messo a punto sin dalla pubblicazione di Eclipse, perfezionato e portato qui a compimento, che nasce dal riffing multiforme della coppia Holopainen - Koivusaari e si arricchisce della preziosa cesellatura melodica delle tastiere di Santeri Kallio, coadiuvato dalla solidità e dalla fantasia della sezione ritmica e impreziosito dalla profondità dell'interpretazione del singer Tomi Joutsen, capace di accarezzare e aggredire a proprio piacimento e pertanto di caratterizzare e valorizzare al meglio le storie narrate. I pezzi, dal canto loro, perdono rispetto al precedente capitolo un pizzico di dinamismo a favore di una maggiore concentrazione sulle atmosfere e sugli arrangiamenti. Caratteristica questa che semplifica la struttura delle canzoni, mai come oggi lineari e di facile assimilazione, rubandone un pò di profondità e restituendogli una veste sonora comunque appagante e accattivante.
Il risultato è il solito, bellissimo album degli Amorphis. Ispirato, profondo e mai banale, Skyforger è il terzo centro consecutivo della band finnica dopo il mezzo passo falso di Far From The Sun e ci restituisce una formazione che ha ormai il pieno controllo della propria arte. Pur collocandosi (parere personale) un gradino sotto il suo predecessore, questo nuovo disco merita un ascolto approfondito in quanto capace di regalare ogni volta nuove e diverse emozioni. Questo è in fondo ciò che gli Amorphis hanno sempre fatto e che dopo diciassette anni di attività e nove album alle spalle, gli ha permesso (sempre parere personale) di conquistare l'unica forma veramente ambita: quella dell'immortalità nei cuori degli appassionati.
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VOTO LETTORI
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83.36 su 152 voti [
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35
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Uno dei miei preferiti degli Amorphis. Anzi, a chi non li conosce consiglio sempre di partire da questo , perché riassume molte delle loro caratteristiche e la qualità complessiva è elevata. |
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34
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Per quanto mi riguarda, nell’ormai lunga discografia degli Amorphis - a parte 3/4 casi (su 14) - se devo scegliere cosa ascoltare posso pure pescare a caso; album confinati tra il buono e il capolavoro. Oggi è toccato a Skyforger, che tende sicuramente verso il capolavoro. Non aggiunge molto ai due precedenti (e imho Eclipse è un pelo sopra), ma l’ispirazione è sempre al top. Sampo, Silver Bride, la title-track… grandi pezzi. Voto 86 |
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33
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Comunque l'album è fantastico, uno dei migliori |
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31
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Ma quanto è bello quest'album. Io gli do 90. |
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30
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Per me è il capolavoro degli Amorphis con Joutsen, forse cala giusto un po' dopo Majestic Beast ma nulla di che.... direi 90, il mio preferito di questa band fantastica assieme a Elegy. |
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29
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io alzerei il voto di 10 punti, non un filler come dice Rob, suonato con una classe sopraffina. |
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28
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Non sbagliano un colpo. Un album senza filler, eccellente dall'inizio alla fine. 80 |
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27
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Dopo diversi ascolti mi sono dovuto ricredere, finora è sicuramente il mio preferito degli Amorphis. Il trittico iniziale è veramente da paura, melodie splendide, e non vi sono cali neanche nel prosieguo. Davvero un gran bell'album, dovessi dargli un voto saremmo sull' 85. |
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26
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Gli preferisco Silent Waters, ma rimane cmq un buon lavoro. Grandi questi Amorphis, scoperti da poco e mi piacciono un botto! |
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25
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Non conosco molto bene questo gruppo, ho ascoltato solo i loro ultimi lavori e di musica non me ne intendo granché... ma comunque devo dire che skyforger sia uno degli album più evocativi che io abbia mai sentito.. sfiora quasi l'epicità. Sky is mine e majestic beast rappresentano al meglio le emozioni che stavo cercando di esprimere... |
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24
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Poche palle,quì siamo di fronte ad una delle più importanti metal band degli ultimi 20 anni,fin dagli esordi han fatto capire di essere unici,e hanno saputo mantenere vivo il loro sound mischiandolo sapientemente con altri generi,tirando fuori un loro originale suono distintivo.Questo è un altro grandissimo disco della loro immensa discografia voto 85,e non di meno.Band assolutamente unica per la facilità con la quale compone melodie inarrivabili ai più. |
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23
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Quante pippe che ci si fanno con la parola commercializzazione...è ora di togliersi le mani dal pacco e iniziare ad ascoltare i dischi perchè dentro a Skyforger c'è soprattutto arte... a piene mani....a disposizione dei fans e di chi ha voglia di approcciarsi a loro. Li seguo dagli inizi e sono molto legato a Elegy e Black Winter Day ma ritengo Eclipse, Silent Waters e Skyforger assolutamente all'altezza dei 2 sopra e ritengo che per il bene degli Amorphis sia ora di mischiare di nuovo le carte per il futuro(altrimenti non sarebbero più gli Amorphis) ma per ora il risultato è fantastico e quindi giù per l'ennesima volta il cappello con grande grande rispetto... Leggermente inferiore a Silent Waters voto 92 |
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22
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Sicuramente il mio album preferito, dopo lo strepitoso Tales From The Thousand Lakes. Niente da rimproverare a questo vero capolavoro degli Amorphis! |
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21
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Il mio preferito degli Amorphis, le prime quattro sono un brivido continuo, così come la title-track. Che dire, favoloso! 90 |
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20
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Ma quando recensite Beginning of Times ? |
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19
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Effettivamente, da quando uscì, è cresciuto anche per il sottoscritto. Molti brani sono effettivamente un deja-vu, tuttavia il feeling c'è ed è positivo! |
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L'ho ascoltato in montagna, mi sembrava il luogo perfetto per lasciarsi coinvolgere: ha qualcosa di selvatico, intenso, ancestrale... credo sia un disco stupendo. |
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17
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Album scontato che tradisce tutte le buone aspettative che aveva lasciato il valido silent waters. Melodie pacchiane, suoni finti e ritmiche stiracchiate. Noioso. Commercializzazione servita. |
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16
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album stupendo! ho dovuto ascoltarlo un pò ma alla fine l'ho apprezzato! complimenti per la recensione! |
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15
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L'ho ascoltato a lungo. In definitiva è davvero un bell'album! |
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14
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Mi ha impressionato in positivo la loro scioltezza nel suonare questi brani, molto fluidi e non stancano o annoiano. Veramente un bel disco. |
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13
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E' chiaro che riferisco la mia aspettativa ad un gruppo di punta come gli Amorphis... non vorrei che si fraintendesse... |
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12
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La cosa che mi ha lasciato perplesso di questo album è la facilità con cui ricordo i brani, nonostante soli 3 o 4 passaggi. Ammetto di averli ascoltati con in modo molto concentrato, tuttavia mi è venuta in mente la parolina... "commercializzazione"... no? A me l'unica che piace veramente è la title-track: le altre mi sanno tutte di minestra riscaldata... Concludo mettendo l'accento su una produzione davvero spettacolare e su una capacità tecnico-esecutiva di assoluto prim'ordine, aspetti importantissimi che però da soli non possono servono a soddisfarmi appieno... |
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11
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Veramente superbo,travolgente,ben suonato e ben cantato. |
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10
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complimenti per la recensione, da vero apassionato. Interessantissima la prima parte, con i riferimenti al kalevala negli ultimi 3 album. Unico appunto: per me Skyforger è superiore al precedente Silent Waters (bellissmo comunque) e Far from the sun non fu un intero passo falso  |
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9
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Bello, "Elegy" resta il loro masterpiece, ma gli Amorphis negli ultimi anni sono ritornati ad essere una certezza. |
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8
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molto bello... mi scombussola l'emotività... grandi Amorphis |
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Non l'ho ancora sentito ma conto di rimediare al più presto. |
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Bellissimo, come di tradizione... |
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onnittelut!  |
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Kiitos  |
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2
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quoto  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Sampo 2. Silver Bride 3. From The Heaven Of My Heart 4. Sky Is Mine 5. Majestic Beast 6. My Sun 7. Highest Star 8. Skyforger 9. Course Of Fate 10. From Earth I Rose
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Line Up
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Tomi Joutsen - voce Esa Holopainen - chitarra Tomi Koivusaari - chitarra Niclas Etelävuori - basso Santeri Kallio - tastiere Jan Rechberger - batteria
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