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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 12529 letture )
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Personalità. Un concetto tanto caro agli Amorphis, un modo di porsi al cospetto della musica fiero e deciso, talvolta pericoloso ma assolutamente irrinunciabile.
Qualcuno sa con esattezza cosa suona questa band? Da Tales From the Thousand Lakes a Tuonela, da Elegy a Far From the Sun i finlandesi si sono divertiti a giocare con death, doom, folk, gothic, rock, progressive e persino un pizzico di psichedelia settantina, riuscendo a plasmare un sound camaleontico e cangiante, mai uguale a se stesso ma soprattutto mai uguale agli altri, eppure sempre fortemente intriso di quella classe e quel carattere che sono ad appannaggio soltanto dei grandi.
Tuttavia, da un paio di album a questa parte, il suono della band di Esa Holopainen si è cristallizzato su uno stile apparentemente semplice e lineare che, guidato da grandi melodie e atmosfere malinconiche e crepuscolari, coniuga la potenza del metal alle suggestioni folkloristiche del Kalevala (poema epico nazionale finlandese) in un gioco di virtuosismi e arrangiamenti curatissimi: è stato così per il precedente Eclipse ed è così anche per il nuovo Silent Waters. Merito (o colpa) del nuovo cantante Tomi Joutsen? Chi può dirlo, quel che è certo è che potendo attingere da un bacino creativo illimitato gli Amorphis sono riusciti anche questa volta a produrre un disco di caratura superiore, che trae la sua forza da un songwrtiting ispiratissimo e sapientemente dosato tra l'energia e l'irruenza delle chitarre e della sezione ritmica e una sensibilità e una cura delle melodie e dei particolari che pochi possono vantare. Da una parte le scariche adrenaliniche di Weaving the Incantation, A Servant, Towards and Against, dall'altra le emozioni e le atmosfere ora sontuose ora dimesse di piccole perle di melodia come l'incantevole e struggente Her Alone, la bellissima titletrack (esempio di come non sempre commercialità faccia rima con banalità) o l'acustica e medievaleggiante Enigma. Nel mezzo due veri e propri pezzi da novanta che rispondono al nome di I of Crimson Blood e Shaman, capaci di fondere in un irresistibile tutt'uno tutte le caratteristiche e le sfaccettature di un sound così completo e affascinante. Ad incarnare le molteplici anime della band troviamo la voce di Tomi Joutsen, capace di passare dalla tormenta del growl rabbioso ed abrasivo alla quiete di linee vocali dolci e delicate che fanno il paio con una dose abbondante (ma mai invadente) di accompagnamenti di pianoforte e chitarre acustiche.
Tuttavia la sintesi perfetta delle caratteristiche di questo disco è da affidare alle immagini più che alle parole, e nessuna illustrazione può rappresentare Silent Waters meglio dell' artwork di copertina curato da Travis Smith (disegnatore anche per Opeth e Katatonia tra gli altri): un solitario, elegante e splendido cigno rosso che solca le desolate acque del fiume della morte in un'atmosfera spettrale e dominata da tinte cupe e senza speranza. Ai buoni intenditori non serviranno ulteriori parole, per tutti gli altri ne basterà solo una: chapeau.
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VOTO LETTORI
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81.79 su 110 voti [
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14
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Comprato oggi dopo tanti anni, bellissimo veramente. L'influenza di Eclipse come dicono molti si sente tutta, ma la loro classe è veramente rara: una canzone più bella dell'altra, un album equilibrato e omogeneo senza filler o riempitivi, ispiratissimo. Per me questo sta subito dietro allo stesso Eclipse, Skyforger e Under The Red Cloud che sono i migliori in assoluto con Joutsen alla voce. Voto 85 |
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11
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Molto melodico, mi è piaciuto più di CIrcle (è il mio terzo album degli Amorphis, dopo Tales e Circle). Mi è piaciuta soprattutto la prima metà, approfondirò ulteriormente perchè fino a che non ho ascoltato loro il gothic mi infastidiva abbastanza. Un bel gruppo! |
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10
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Mi sto preparando per il prossimo Live degli Amorphis con i Leprous...Ho ri-apprezzato molto questo lavoro del 2007. Anche Eclipse e Skyforger, direi che insieme suonano molto bene. Io non amo molto questo genere, ma confermo anche i commentatori e il loro giudizio espresso: un disco interessante. Jimi TG |
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9
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Secondo me nettamente superiore a Eclipse. Su tutte Silent Waters, I of Crimson Blood, Her Alone e Black River |
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8
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bellissimo album. non mi stanco di ascoltarlo. siamo ai livelli di Skyforger! |
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7
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Asoltate L'ultimo SKYFORGER,CAPOLAVORO!!!! |
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6
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Rimasto estasiato dal precedente Eclipse, appena è uscito questo album l'ho racattato subito....purtoppo non sono rimasto molto soddisfatto pertanto credo che il voto del recensore sia TROPPO...io calerei un pò.. |
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5
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...posso solo dire una cosa di quest'album e di questo gruppo...geniali! ...era praticamente da un anno che non sentivo Musica con la M... è il mio parere...ma il cd merita un bel 95! |
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4
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D'accordo con l'ottima rece, più lo ascolto più mi piace. Tra i miei preferiti del 2007. |
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3
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bravi amorphis bel disco.. |
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2
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album intrigante,, ma si sente che è figlio di un albo altrettanto belloo come eclipse.. percio' nn dice molto di piu' rispetto al precedente, non darei un voto cosi' alto.. ma comunque massimo rispetto agli Amorphis ke sono ancora parlare di se dopo molteplici cambi di front man |
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1
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troppo bello anke se io personalmente il voto lo avrei alzato leggermente...vabbè...95 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Weaving The Incantation 2. A Servant 3. Silent Waters 4. Towards And Against 5. I Of Crimson Blood 6. Her Alone 7. Enigma 8. Shaman 9. The White Swan 10. Black River 11. Sign (bonus track)
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Line Up
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Tomi Joutsen: voce Tomi Koivusaari: chitarra Esa Holopainen: chitarra Santeri Kallio: tastiera Niclas Etelävuori: basso Jan Rechberger: batteria
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