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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Redemption - Snowfall on Judgment Day
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( 6137 letture )
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I Redemption sono una band metal prog che nel corso degli anni si è fatta una discreta reputazione per aver pubblicato degli album assai validi ed interessanti. Nati come un progetto del chitarrista/tastierista Nick Van Dyk, i Redemption hanno visto già visto nel corso dei primi tre album diversi cambi di line-up: tra i nuovi innesti, vanno senz'altro segnalati quelli di Ray Alder, singer dei Fates Warning, subentrato a Rick Mithiasyn (Steel Prophet, Taraxacum) e Bernie Versailles (Agent Steel, Fates Warning), già dai tempi di The Fullness of Time, disco che li portò all'attenzione internazionale con maggior vigore. Dopo la breve parentesi con l'ottimo debutto dei Fool's Game, Van Dyk è tornato ad occuparsi del suo progetto principale, giungendo così alla pubblicazione del quarto album dei Redemption, intitolato Snowfall on Judgment Day.
Prima di proseguire, riteniamo opportuno però fare alcune considerazioni: parlando di metal prog, ci sono senz'altro alcune band che possono considerarsi i "colossi" del genere ed i principali punti di riferimento, a prescindere da quella che può essere la loro produzione più recente: parliamo ad esempio di Dream Theater, Fates Warning, Symphony X, Pain of Salvation e via discorrendo. Ogni uscita in ambito metal prog viene inevitabilmente (e a volte anche inopportunamente, aggiungerei) analizzata alla luce dei loro lavori. Prassi che è diventata quanto mai fastidiosa specialmente in rapporto ai Dream Theater; ogni disco metal prog viene subito messo a confronto con loro, scatenando immediate divisioni: da una parte si schierano gli strenui difensori della band di New York, dall'altra gli accaniti denigratori della stessa. Diatribe spesso futili, che ovviamente non portano da nessuna parte e che rischiano di essere persino fuorvianti. Ho aperto e chiudo questa parentesi per due ordini di ragioni: innanzitutto, perché i Redemption sono di certo fortemente influenzati dai Dream Theater (di prima mano), ma presentano delle peculiarità proprie e distintive che rendono poco produttiva qualsiasi forma di confronto. Secondariamente, perchè dietro quelli che abbiamo prima definito i "colossi" ci stanno una serie di band validissime che magari, nel bene o nel male, però presentano qualcosa in meno rispetto alle prime in termini di genialità, originalità ed importanza. Ho sempre collocato idealmente i Redemption in questa seconda fascia, perché trovavo i loro album validi ma abbastanza canonici per il genere: gradevoli sì, ma che non aggiungevano né toglievano nulla alla scena metal prog in generale. Con questo Snowfall on Judgment Day devo dire che il discorso va un po' rivisto. Van Dyk e compagni hanno infatti realizzato un disco veramente maturo, con un sound solido e roccioso, sorretto dai riffs possenti del chitarrista di origini olandesi e di Bernie Versailles, oltre che da un drumming vigoroso e tecnico ad opera di un ottimo Chris Quirarte. Menzione speciale poi per uno straordinario Ray Alder, in grandissima forma ed autore di performance da brivido, ad avviso di chi scrive probabilmente la migliore in assoluto di tutta la sua carriera. Da segnalare poi come la band losangelina sia riuscita persino a far duettare i cantanti di Dream Theater e Fates Warning, le due principali influenze dei Redemption, dato che troviamo su Another Day Dies insieme proprio Ray Alder e James LaBrie: un'accoppiata straordinaria che rende davvero speciale un brano già di per sé notevole.
Ma in generale, Snowfall on Judgment Day è un disco di grandissimo livello, che si rivela interessante anche per un nuovo modo di proporre metal prog ai giorni nostri. Dicevamo prima, infatti, come, al di là delle influenze, i Redemption siano riusciti a sviluppare un sound abbastanza personale, che riesce ad essere aggressivo ed ammaliante allo stesso tempo, grazie a degli arrangiamenti deliziosi ed alla grande capacità di creare atmosfere, resa possibile da una particolare attenzione ai dettagli, unite ad una produzione eccellente ed ad un song-writing di grande qualità. I brani sono mediamente abbastanza lunghi (intorno ai sei minuti), specialmente la conclusiva Love Kills Us All/Life In One Day di circa undici minuti. Va detto che tale aspetto a volte tende un po' ad appesantire il disco, non sempre di ascolto facilmente accessibile, anche se di tanto in tanto la pesantezza del suono viene spezzata da intermezzi acustici o con il piano, come nella raffinata Black And White World, nella delicata Keep Breathing o nell'emozionante What Will You Say. Nel complesso però, lo ribadiamo, Snowfall on Judment Day è un disco estremamente maturo, bello ed intenso, che consacra definitivamente i Redemption tra i grandi del genere.
Su di esso si è proiettata purtroppo un'ombra oscura, visto che quasi in concomitanza con l'uscita del disco, è stata resa nota dallo stesso Van Dyk la notizia che gli è stato diagnosticato un male ritenuto incurabile. Una notizia che ci riempie di tristezza e che fa vedere probabilmente anche Snowfall on Judgment Day sotto una diversa luce, quasi si trattasse del suo testamento musicale. Speriamo però che non sia così e che potremo sentire ancora tanta musica da parte di questa grande band. Per adesso, non possiamo far altro che fare i migliori auguri al buon Nick, nella speranza che tenga duro e sia forte nell'affrontare quella che sicuramente sarà la più dura battaglia della sua vita.
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21
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Capolavoro inestimabile. Ancora nel 2023 |
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20
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Gioiellino, sicuramente da avere! |
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19
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Vorrei sapere chi sono quei pirla che 0 per abbassare la media del voto |
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18
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Veramente ottima band e album!...metal neo/prog di ottima fattura se amate le influenze tra Queensryche,Fates Warning e primi DreamTeather beh.....aquistate subito questo album!!!!....ne vale la pena👍👍voto 85 |
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17
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Personalmente non credo che la performance di un cantante vada valutata in base alle ottave che riesce a raggiungere...ammesso e non concesso che in questo disco Alder non raggiunga vette altissime ne ha guadagnato tantissimo in potenza e forza espressiva! Poi ho apprezzato anche parecchio il suo approccio alle linee melodiche. Mi limito ad un esempio: in questo disco fa un uso più misurato di semibrevi, una costante nel suo modo di cantare che a volte si traduce in un vero e proprio abuso. Per questi ed altri motivi che non cito per brevità, sono perciò convinto che sia davvero una delle sue migliori performance, ma è ovviamente una mia opinione personale |
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16
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gran disco, ma evitiamo di spacciarlo per la migliore performance vocale di Alder, che evidentemente ha perso per strada qualche ottava dalla sua palette...e io che m'aspettavo un confronto alla pari col pur deprezzato (ingiustamente) La Brie. |
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15
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Infatti è proprio quello che ho detto! Evitiamo confronti con i Dream Theater perchè sarebbero fuori luogo... |
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14
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Sono senza parole, lo avro ascoltato piu di 50 volte..! Snowfall On Judgment Day ha un songwriting strepitoso, atmosferico e con un sottotono melancolico! Paragonarli con i Dream Theater nn ci sta per niente! Mi dispiace! Miglior album 2009, seguito da O.S.I. - Blood! Grazie Nick e buona fortuna! |
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13
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un disco potetente,pieno di cuore!bellissimo!da sentire sempre.chitarre a palle e melodia che esce dai pori! decisamente OTTIMO!!!! |
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12
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Grazie per i complimenti  |
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11
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Disco davvero bellissimo... E complimeti Elio per la recensione! |
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10
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Disco davvero bellissimo... E complimeti Elio per la recensione! |
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9
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quello dei transatlantic lo affonda a quello degli S Gallery |
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8
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In effetti, il disco è molto bello. Insieme a quello degli Shadow Gallery, sono per me i dischi prog-metal più belli di quest'anno. |
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7
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Love Kills Us All/Life In One Day per me è un capolavoro!! |
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6
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disco dell'anno,solo "Black and white"negli ultimi 2 minuti vale tutti i soldi spesi.Signori,questo è prog!!!!!!!! |
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5
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Mah...Lo ascolto di continuo da ieri, ma non mi dice nulla. Troppo simile a Origin of the ruin...Indubbiamente è una spanna sopra la media delle uscite in ambito prog, ma mi sembra poco ispirato. |
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4
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Ray è una delle voci + belle ed espressive della scena prog metal!!!! |
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3
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Non avevo dubbi sul fatto che fosse un grande disco, lo sapevo! Molto bene, acquisto obbligato. |
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2
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Grandissimo album,acquisto consigliato a tutti gli amanti del prog. |
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Bella recensione... ancora non l'ho ascoltato ma non vedo l'ora di farlo. Infine, vorrei fare i miei più sinceri auguri a Van Dyk... tieni duro Nick! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Peel 2. Walls 3. Leviathan Rising 4. Black And White World 5. Unformed 6. Keep Breathing 7. Another Day Dies 8. What Will You Say 9. Fistful Of Sand 10. Love Kills Us All/Life In One Day
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Line Up
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Ray Alder - Vocals Nick van Dyk - Guitars, Keyboards Bernie Versailles - Guitars Sean Andrews - Bass Greg Hosharian - Keyboards Chris Quirarte – Drums
James LaBrie – vocals on “Another Day Dies”
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