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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Rob Zombie - Hellbilly Deluxe II
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( 9272 letture )
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E' proprio un star dura a morire questo Robert Bartleh Cummings, in arte Rob Zombie! Dopo l’ultimo flop discografico Educated Horses criticato sotto ogni punto di vista per la scarnezza dei suoi contenuti compositivi, per l’ubiquità delle idee a cavallo tra musica e cinema, noioso e deludente nei confronti delle aspettative dei suoi seguaci, già fortemente ustionati dal precedente lavoro The Sinster Urge, sembrava quasi scontato e cinicamente comprensibile, che la carriera discografica del caro Rob avesse raggiunto il capolinea, che fosse arrivata l’ora di appendere il microfono al chiodo e continuare a maneggiare la macchina da presa ancora calda, per continuare nella fruttuosa produzione di opere visive ispirate alla corrente horror anni ’50.
Dopo 4 anni di silenzio discografico, l’eclettico Rob Zombie si ripropone e si abbandona all’ennesima sequel, ispirata dal successo giunto con le pellicole Halloween e Halloween II sfornando quelli che molti definiscono l’album della rinascita dal titolo Helbilly Deluxe II, capitolo che cerca di emulare il fortunato primo album della carriera solista Helbilly Deluxe del lontano 1998, a mio parere molto più industrial e sintetico rispetto all'ultimo nato che di uguaglianze e parallelismi ne ha ben pochi, a parte il titolo stesso dell'album. Lo vedevamo vagare nell'oscurità in uno stato fisico di semi-vita fin dal 1985 e la virata verso la carriera solista lo ha portato ad una graduale ma drastica “trasformazione“, inizialmente di carattere compositivo, buttandosi su ritmiche più morbide ed orecchiabili rispetto al fantastico successo ottenuto cavalcando i White Zombie per poi mutare anche lo sfarzoso look ammorbidendo abbondantemente l'apparente sfrontatezza caricaturale, soffiando via l'ipertrucco e sciogliendo quei rasta marci ed impolverati che lo rendevano più comico che tetro ed orribilante.
Il buon vecchio Rob altera la sua forma ma non cambia la sostanza del suo essere e soprattutto non cambia il fine dei suoi intenti, rimanendo sempre legato all'esasperato bisogno di celebrare della sua ampia cultura artistica, impossessandosi ciclicamente e con forza delle tre forme creative che lo rappresentano -musica/cinematorgrafia/fumettistica- frequentemente scisse per poi essere ricomposte traendone un unico robusto componente dall'elevato potere commerciale e mediatico. I personaggi che ha “interpretato” durante tutta la sua carriera sembrano stati creati per incarnare l'allucinante protagonista di una fantasia adolescenziale, surreale ed estremamente cinematografica, unendola ad una corrente alternative/industrial metal, coerente alla sua immagine, incoronandolo come regnante del limbo ed esponendolo sul banco vendita etichettandolo come vera e propria icona di uno “style” e direi che la formula ha avuto decisamente successo con le tasche gonfie di dollari guadagnati vendendo ben 15 milioni di album in tutto il mondo. E' per questo che il caro vecchio Rob continuerà a vendere dischi, anche se artisticamente deludenti, perchè è in grado di raccogliere consensi in qualunque campo artistico, in quanto visibile. Non a caso il commercio investe più sull'immagine per stimolare i desideri d'acquisto piuttosto che basare le loro campagne reclamizzando la qualità. Helbilly Deluxe II nasce dopo il divorzio con la Geffen Records, che coraggiosamente aveva prodotto i suoi tre precedenti album solistici ma che al quarto tentativo sceglie di sostituire le serrature delle porte, di chiudere le persiane e di non farsi trovare in casa, costringendo Robert Bartleh Cummings a scovare un altro giaciglio che riesce a trovare dopo anni accordandosi con la Roadrunner Records, allestendo una band di grossi nomi da mettere alle sue spalle e che avevano già collaborato con il frontman in varie fasi della Rob Zombie saga; John 5 alla chitarra -ex David Lee Roth, Marilyn Manson e Loser- Piggy D. al basso e Tommy Clufetos alla batteria, che avevano già cooperato in diverse situazioni discografiche.
Ascoltare Helbilly Deluxe II è stato veramente faticoso, ma molto più faticoso è stato riuscire a ripetere l'impresa per più di 10 volte, cercando di scovare situazioni interessanti che potessero far rivalutare il mio giudizio su questa band avvizzita e sempre più vicina alla data di scadenza. Apre Jesus Frankenstein che mantiene la stessa identica fattura di tutti i suoi precedenti lavori, presentandoci un'ambientazione tenebrosa, lugubre, fredda e ventosa, seguita da riff rotondi e potenti in segno di riconoscimento per poi partire con un 4/4 di batteria che non ci abbandonerà fino alla fine dell'album, proseguendo solida e salda sui binari della scontatezza, per poi servirci su un vassoio da portata una voce piatta, gracchiante, deteriorata e stanca del Rob, che per essere percepita sotto forma di “piacere” devono forzatamente camuffarla con l'inserimento di massicce quantità di riverberi e delay dal ritardo cortissimo. L'album prosegue sempre sulla falsa riga, ma mescolando ancora di più le carte con brani influenzati da riff stile Tom Morello & Co., vedi Virgin Witch, Cease To Exist e Burn per poi sfiorare le valli del country e Southern rock con Mars Needs Women, Werewolf, Baby! per concludere con arrangiamenti orchestrali della prolifica -in durata di tempo- The Man Who Laughs.
In tutta franchezza Helbilly Deluxe II avrebbe potuto avere delle grosse possibilità di resa artistica, ma ripensando ai al solo di 5 minuti interpretato da un Tommy Cufetlos scolastico, banale e legato come un alievo di una qualsiasi scuola di musica, un Piggy D. timido e nascosto dietro tutti e al seguito di tutti, un John 5 strepitoso, dal suono caldo e pastoso, praticamente perfetto nei suoni e nella precisione d'esecuzione, che prende il volo mostrando la sua classe e gusto nel fraseggiare in 10 miseri secondi di solo messi a disposizione per dare spazio ad un Rob Zombie svuotato, dai testi prevedibili e superati, freddo nell'esecuzione, monotonale e ruvido come carta vetrata, nel mio sangue ha iniziato a scorrere rabbia e ira perchè la musica non dev'essere questo, quest'arte non dev'essere maltrattata solo per fini di lucro o usarla per accrescere una già vasta popolarità, violentadola. Un album deve emozionare, deve farti uscire da qualsiasi spazio tu l'abbia ascoltata, sentendoti vivo, gonfio d'adrenalina che non ti lascia dormire, incapace di parlare d'altro emozionandoti fisicamente e non mortificato e senza parole com'è riuscito a fare Rob Zombie. In tutta sincerità, Rob: appendi veramente il microfono al chiodo, lascia liberi i tuoi musicisti d'esprimersi al meglio e continua sulla strada del cinema.
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Un 65/70 lo prende, il problema è la produzione |
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A me non dispiace. Non un capolavoro ma lo ascolto volentieri. Album da sottofondo,mentre preparo la cena o faccio ginnastica. 68 |
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Album fiacco,forse non proprio da 45.C'e roba molto peggiore in giro,molto. Poi siccome sono affezionato all'artista io lo salveri con un 65. |
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E' un album non molto ispirato e abbastanza penoso rispetto agli altri ma comunque raggiunge la sufficienza. Un 60/65 glielo avrei dato. Capisco il condizionamento e la rabbia provata nell'ascoltare il disco ma non bisogna farsi condizionare da esso. |
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quella dei rasta marci ed impolverati è la prima volta che la sento e non è male... ottima battuta... comunque, troppo severo nel sminuire l'immagine del rob... io l'ho sempre reputato un grande proprio per la sua immagine! i barboni che dormono in stazione sono più curati di lui! comunque, scherzi a parte, la sua carriera solista non la conosco molto bene... conosco solo feel so numb tratta da the sinister urge e come canzone mi piace parecchio. invece lo conosco molto meglio per quello che ha fatto coi white zombie, e devo dire che astro-creep: 2000 è un'autentica pietra miliare dell'alternative. di questo hellbilly deluxe II avevo visto il video di sick bubblegum e la canzone non mi era dispiaciuta affatto... il video poi mi era piaciuto tantissimo! vedeva la regale presenza di sua gnocchità sheri moon! e beh, non so se mi spiego...  |
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anche io la penso come enry, ci sono 5/6 brani davvero ben fatti |
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nei 5/6 il giochino riesce?? Troppo buono enry ... veramente troppo buono!!! |
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Recensione troppo severa. Siamo lontani dal primo Hellbilly ma il disco è sicuramente migliore dei due precedenti. Alla fine quello che voglio da Zombie è industrial rock cazzaro da ascoltare senza troppe pretese, e in 5/6 brani il giochino riesce bene. Ripeto, siamo lontani dagli White Zombie e dal primo -ottimo- capitolo, ma la sufficienza la strappa. Molto bene John 5, riffmaker di classe superiore. |
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Caro zannifive ... non eviterò MAI di dire quello che penso, questo è un sito libero, chiunque di noi critica in base alla più totale obiettività nel massimo del rispetto per tutti, sia artisti che lettori. Attento ai termini che usi ... |
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madò zanny se vuoi ti presto qualche virgola, qualche punto, qualche punto e virgola  |
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-ciao a tutti so che mi ucciderete ma x me e un grna album a me troppo bello a me emoziona caro bone pumpkin magari dira che nn ne capisco un cazzo cmq evita certi commenti su batteristi e camtanti visto che clufetos fa il suo nn dire che e imabarazzante mahhhhh mi piacerebbe essere scolatico come lui cmq tutti poi come cazzo ti permetti di dire che nn fa emozionare e usarl come motivo discriminante un fattore cosi personale mahhhhhh se nn si fosse capito a me e piaciuto bella rob!!!!!!! basta cinema |
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ma come sei cattivooooo!!! Hellbilly Deluxe 2 contiene alcune chicche di rock danzereccio che farebbero ballare anche quelli che al fu Mamamia stavano impalati bevendo birra a guardare chi si divertiva. Spero proprio passi anche per l'Italia il suo tour! voto: 73 |
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A me è sempre piaciuto il vecchio Rob....e anche se quest'album è carino non sono rimasto colpitissimo. Gli do sufficiente. |
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( D=== Pelato col pizzo lungo!!! ... ahahahahahahahahahahahaha |
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@ Bone: pupazzetto?  |
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Bene ... grazie per gli sfottò ))) ho proprio raggiunto il capolino!!!! Son contento di leggere che concordate con me, almeno lì errori non ne ho fatti ( D=== (Khaine ... il pupazzetto al lato, non assomiglia un po' al vecchio Giasse?) |
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Buona rece e pessimo album! |
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Beh dai ogni tanto anche io raggiungo il capolino :_D |
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7
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Potresti aver ragione John5 ... non ho usato un giusto termine! la prossima volta starò più attento ... mea culpa! Ma che ne pensi dell'album e soprattutto del contenuto della recensione?!  |
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"Capolinea", non "capolino"! |
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5
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Guarda Tribal axis ... l'unico piacere che si può provare nell'ascoltare questo album è appunto sentire la classe di John5, ha una tecnica ed un calore fuori dal comune, una pulizia nel suono e nell'esecuzione da fare paura. Vale la pena concetrarsi solo su di lui ... Rob ed il batterista sono i più pietosi, soprattutto Tommy Clufetos (è vergognoso) esegue dei passaggi da prima elementare!! Mi hanno fatto cadere le braccia a terra ... poi, ad alcuni potrebbero anche piacere, perchè puntano tutto sulla spettacolarità e l'immagine, ma le orecchie allenate come le nostre non tollerano più certe versioni compositive. |
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4
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Stroncatura cattiva... o devo senti |
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3
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Anche a me non dice nulla. |
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2
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non l'ho ascoltato e non so se farlo. il primo hellbilly mi era piaciuto molto. i suoi due successori mi hanno lasciato un amaro in bocca che speravo di ripulire con questo acclamatissimo secondo capitolo. le varie critiche che ho letto mi hanno scoraggiato parecchio. direi che l'unica cosa che mi spinge ancora a scaricarlo (non ci penso neanche a comprarlo) è la presenza di Jhon 5 uno dei miei chitarristi preferiti. |
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1
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Inutile, mai sopportato. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Jesus Frankenstein 2. Sick Bubblegum 3. What? 4. Mars Needs Women 5. Werewolf, Baby! 6. Virgin Witch 7. Death And Destiny Inside the Dream Factory 8. Burn 9. Cease To Exist 10. Werewolf Women Of The SS 11. The Man Who Laughs
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Line Up
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Rob Zombie – voce John 5 – chitarra Piggy D. - basso Tommy Clufetos – batteria
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