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Inutile citare la grandezza o i dischi epocali che gli AC/DC hanno regalato alle enciclopedie della musica rock a partire dagli anni '70: anche la vicina di casa o il panettiere conoscono questi eterni ragazzacci dal sound sporco e ubriaco, persino le nonnina del piano di sopra avrà fischiettato almeno una volta qualche motivetto particolarmente radiofonico, e sicuramente le personali discografie dei metal-rocker, anche quelli meno accaniti, sono fornite di almeno cinque-sei storici album di questa band popolare e longeva. Eppure il nuovo millennio era iniziato sottotono per gli AC/DC, che dopo il buonissimo The Razors Edge (1990) avevano prodotto un solo disco negli anni '90 (Ballbreaker, del 1995), finendo praticamente ai margini e venendo da molti considerati, forse, come bolliti. Il 2000 vede l'uscita sulle scene di Stiff Upper Lip, il disco che riporta sugli scaffali dei negozi il celebre logo e il rock semplice e diretto reso popolare in tantissimi anni di onorata carriera. Un pezzo classicamente in stile AC/DC apre il disco: la titletrack, imbottita di sonorità settantiane, ancor più 'datata' musicalmente, dunque, rispetto ai grandi classici heavy oriented che la band dei fratelli Young aveva esploso a cavallo tra Seventies ed Eighties. Il pezzo risulta un po' anacronistico e, cosa strana per questa formazione, poco trascinante. Sintomi che fanno preoccupare già in avvio. I veterani angloaustraliani sfornano un disco di r'n'r elegante e soft lontano dalla produzione arrembante alla quale ci avevano abituato, quasi una marcia indietro indirizzata alle radici più lontane del loro background. Molto statico, troppo ordinato, Stiff Upper Lip si muove tra brani stanchi, privi di mordente e anima. Certo, Angus non perde mai il suo gusto per gli assoli semplici, lineari e accattivanti, ma anche lui, questa volta, non sembra all'apice della sua forma. Ritornelli e refrain vocali appaiono banali e noiosi, tutti i pezzi risultano innocui, dal tiro pressochè nullo, e non faranno sentire troppo a lungo la loro eco. Riff e strutture trite e ritrite, ormai stantie, si trascinano prive di velocità. Tra i pezzi appena gradevoli spiccano Hold Me Back e Safe in New York City, col suo mood circospetto che sa tanto di rock primordiale. Ci troviamo di fronte a trame chitarristiche molto semplificate, ma di certo non può esser questo un capo di accusa valido, visto che la peculiarità citata era di prassi in casa AC/DC; piuttosto colpisce l'inconsistenza melodica delle trame stesse, smorte, così come le incerottate vocals di un Brian Johnson anonimo come non mai. La struttura è sempre la stessa: un copia-incolla di pezzi e riff che non porta da nessuna parte. Il drumwork di Phil Rudd, naturalmente, si limita ad accompagnare il tempo, perchè da sempre il sound degli AC/DC è affidato completamente all'ugola del singer e ai riff di Angus; il risultato di questo album è un pugno di canzonette vuote, che si limitano a rimanere soltanto un impalpabile sottofondo. va sottolineato in rosso, nella tracklist, un pezzo come Can't Stop Rock'n'Roll, uno dei più gradevoli, anche nel riffing. Meno male che, con un titolo del genere, aiuta a rendere giustizia a ciò che i Nostri suonavano fino a qualche lustro prima, ovvero fottuto rock'n'roll stradaiolo. Tenete ben presente una cosa: la stessa Can't Stop Rock'n'Roll, pur essendo tra i brani meglio riusciti del lotto, ha una cadenza lenta e molto, molto rilassata, distante dalle vecchie, sregolate accelerate, accompagnate dal tipico passo dello scolaretto più monello del rock. I fans si aspettavano un ritorno più brillante, eppure nonostante un disco così fiacco era ancora presto per scrivere l'epigrafe degli AC/DC...
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72.62 su 124 voti [
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92
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50???? Ma il recensore aveva bevuto????🤡 |
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@Luca concordo lavoro ascoltabile, ma non più che sufficiente. |
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Per me la sufficienza (anche se risicata) questo album la raggiunge. \"Stiff Upper Lip\" è sicuramente un album \"stanco\", non trascinante, privo di quell\'energia elettrizzante che ogni loro album trasmette... ma è anche voluto secondo me! E\' un disco hard rock dai ritmi estremamente blueseggianti, quindi il mood generale è quello. Tutto sommato trascorre bene, anche se a volte alcune canzoni annoiano un pochino (soprattutto verso la fine), molti riff o ritornelli non sono proprio indovinati, ma ci sono sempre quel paio di songs che svettano abbastanza (anche se nulla di trascendentale), come la title-track, \"Hold Me Back\", \"Can\'t Stand Still\", \"Satellite Blues\", mentre le altre scorrono piacevolmente ma assolutamente nulla di eclatanate. Non mi sento di definirlo brutto, ma di certo è il loro album meno riuscito, da posizionarlo all\'ultimo posto nella loro discografia, poco ma sicuro! |
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Sinceramente recensione discutibile, I primi 6 pezzi hanno una buona personalità e sono particolarmente validi, gli altri sono puro Ac/dc stereotipo ... ma di certo non fanno cagare. Ottima produzione fra l\'altro... un 75 per me ci sta tutto |
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88
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Con tutto il rispetto per l\'opinione del recensore, in realtà, reputo questo lavoro di 24 anni fa (strano a dirsi!) un buon lavoro con idee musicali magari non rivoluzionarie, ma che suonano bene, a mio parere, e dove si sente la forte radice Blues/Rock della band fin dai primordi con Bon Scott alla voce. Voto 75, a mio parere. |
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86
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Non è il migliore ma io la sufficienza gliela do PS. Ruco salutami Sentenza e il biondo 😉 |
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85
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di sicuro non e\' let there be rock e non raggiunge flick of the switch ma e\' comunque buono . AUMENTATE IL VOLTAGGIO |
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84
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Daccordissimo con DestructionTrash, commento #25. la prima traccia addirittura è un capolavoro per me, tutte le altre... meglio lasciar perdere. |
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83
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Disco bellissimo! Ac dc sempre al Top! Primo lato favoloso.
Secondo lato un po’ meno bello comunque un 75 pieno! |
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82
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ORA MI INCAZZO...COME SI FA A DARE 50 A QUEST'ALBUM E 74 A POWER UP CHE NON CONTIENE NULLA? DAI MA CHE SI È FUMATO IL RECENSORE? ALBUM ASCOLTATO SEMPRE COI PARAOCCHI DA TUTTI E DAI RECENSORI CHE LO BOLLARONO COME PESSIMO...AVERCENE DI ALBUM COSI FRESCHO E VARI DEGLI ACIDI OGGI...RIASCOLTATEVI ST ALBUM...MELTDOWN È VIOLENTA, SAFE IN NEW YORK CITY È SPIRITOSA E SATELLITE BLUES SFONDA TUTTE LE FONDAMENTA DEL PROGRESSIVE! ALNUM DA 150, DA ASCOLTARE MENTRE SI FA SESSO! |
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Secondo me recensione troppo ipercritica... Non si tratta di capolavoro ma è illogico paragonare un lavoro del 2000 con i classici epoca Scott
La prima parte contiene buoni pezzi... E secondo me stiff upper è un pezzo grandioso come anche cant stand still
Ps nessuno ha notato il pezzo profetico..
Mi sento sicuro a new york... Un anno prima del fattaccio
Voto finale 70 |
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80
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Onestamente l’ ho trovato un buon album divertente e ben prodotto molto buoni i suoni, per non parlare di Brian Jonson meno forzato del solito.Non vedo cos’ altro aspettarsi da una band che ha già detto tutto e di più stabilendo gli standard del hard blues. |
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79
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Quando è stato pubblicato, quest’album non mi piacque proprio per niente. Lo trovavo spento, non mi arrivava quell’elettricità che ho sempre dato per scontata anche negli album meno riusciti degli Ac/Dc. Con gli anni pian piano ho finito per rivalutarlo un po’. Certo, rimane uno dei meno belli della band, assolutamente non tra gli indispensabili. L’energia, a parte rari momenti, ancora non mi arriva come in altre prove (compreso anche il successivo Black Ice), manca il “pezzone”, quello che ti fa saltare dalla sedia, quello che - almeno io - ho sempre trovato anche negli album “minori” degli ac/dc. 4 pezzi (forse mi sto tenendo basso) sono dei filler tout-court, ma il resto devo dire che funziona, anche se... senza mai arrivare al top. Però devo dire che Satellite Blues, Safe in New York City, la conclusiva Give It Up e anche altri pezzi stamattina li ho ascoltati con piacere. Voto 74 |
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78
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Rispondo Area 71: Presente! /// Tino 72: vero, su For Those About To Rock c'era molto Blues. /// Replica 73: JANIS JOPLIN diceva "non puoi cantare il Blues se non hai sofferto!" /// Metal Shock 74: Boogie Man 1995, le altre pezzi vecchi ma performance recenti. BRIAN canta bene i pezzi di BON xchè ha tonalità + alte. I pezzi "suoi" invece, live ci è sempre arrivato a stento. In ultima non ci arrivava +. Nella tournee di Black Ice, finalmente, i fratelli YOUNG gli hanno abbassato tutto di 1/2 tono /// 75 e 77: Presente! |
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77
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@Galilee lo show al delle Alpi fu epocale!!! |
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@Galilee lo show al delle Alpi fu epocale!!! |
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75
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Le canzoni del disco che apprezzo particolarmente sono... la titletrack che è fantastica, meltdown, House of jazz, hold me back, safe in new York city, cant stand still. Seconda parte un po' sottotono. Peccato. Ma fino a canstop è tutto da leccarsi i baffi. E ottimo Brian. Io li vidi durante questo tour e ne rimasi piacevolmente entusiasta. |
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74
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@Fabio: hai notato di aver citato tutte vecchie canzoni? Ci sarà un perché...non è che Brian non possa cantare blues, ma in una certa maniera come nei brani da te citati, in questo disco per me sono proprio questi che non funzionano, parere personale😉 |
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73
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@ quoto Fabio al commento 70,la "bella" voce conta fino ad un certo punto,ci sono delle voci pessime che in un determinato contesto però acquistano nobiltà,la voce di Brian johnson non è propriamente la classica "voce blues" ma in questo contesto mi trasmette qualcosa che profuma di blues,cosa,per dire,che non mi fa lo stesso effetto quando ascolto Eric Clapton,ok bravo ma non mi prende (credo sia un input dalla nascita ancora irrisolto).Comunque mi tira troppo il trittico iniziale,peccato poi ritorni su binari più classici. Poi chiudo,non c'è una voce giusta per "cantare" blues (certo,nell'immaginario collettivo si),ci vuole quella cosa che si chiama blues,la voce può essere bella o brutta ma senza questo anche la voce più adatta non funziona.Personale,ciao. |
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Rasta bel commento...hai citato cod, ma in inject the venom non è mostruoso??? |
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Gli AC/DC fino al 2009 Live sono andati bene... io li avevo visti a Milano e mi erano piaciuti. |
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70
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Oggi BRIAN JOHNSON è un vecchietto e pure sordo. Gli si vuole bene e mi fa piacere che non si sia sparato sulla croce rossa. Ma se qualcuno avesse dei dubbi sulla sua qualità in materia Blues, oltre alla già citata R'n'R Ain't Noise Pollution, lo rimando a Boogie Man, a The Jack live in Monaco del presente tour, dove fece anche Up To My Neck In You e Bad Boy Boogie sontuosamente, alla R'n'R Damnation live at Circus Chrone, ma soprattutto all'ascolto attento di C.O.D., concentrandosi sulla performance vocale. Che BRIAN sia particolare è un dato di fatto, che possa piacere o no è fuori discussione, ma l'ugola da "urlatore Blues" alla HOWLING WOLF, e il portamento da Bluesman Workin' Class, ce l'ha eccome. E sulla title track qua, lo dimostra ampiamente ancora una volta. |
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😂😂😂 non riesco a smettere di ridere, #65, e #61 mi ero proprio chiesto "ma che cazzo c'entrano gli africani?" |
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Trovo sta polemica sul blues/Johnson davvero strana. Loro fanno rock blues, lui ha una voce unica, il resto mi sembra un esercizio di presunta competenza musicale. Questo disco alla lunga un po’ mi stanca, gli preferisco Ballbreaker che trovo più energico e vario. Tra i loro dischi quello meno ispirato per me è rock or bust, sembra un disco di b-sides fatto per obblighi contrattuali. |
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Meno male che non so neanche come canta Modugno 🤣 |
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Urlatore lo dicevano anche di Modugno, per me una delle più particolari e fighe voci del rock. PS fly on the wall e Flick of the switch grandissimi dischi, sottovalutati senza dubbio |
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Ahahaha....al mio 61 e' uscito un africani, invece era acdciani... |
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X Mic. Non ho sentenziato. Ho fatto un esempio in contrasto apposta. Forse non si è capito. X Shock 61, ok così ci siamo, avevo ccmpreso male. Su Brian non ho mai letto invece critiche di questo tipo. Personalmente lo trovo troppo limitato in generale , ma non che sia un pessimo interprete del blues. |
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Ah, un'ultima cosa: pure se fosse fatto da un gruppo nuovo questo disco non mi piacerebbe e lo giudicherei allo stesso modo.
Giudico la musica non il nome del gruppo.. |
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Quello che dice agli altri che questo disco non è merda (affermazione che condivido) sentenzia poi che Flick of The Switch sia merda... non comment |
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61
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@Galilee: di cacca ha parlato Replica ed io ho risposto a lui, leggi bene cosa ho scritto.
Poi ho scritto che per un buon disco blues la voce di Brian, che da quando avevo tredici anni quando ho iniziato ad ascoltare gli australiani ho sempre letto e sentito dire che è un urlatore, non è il massimo, non che fa cagare (e due!), e che la voce di Bon era più adatta.
Sul giudizio dei dischi anche il tuo dire "con la mia esperienza e i miei gusti" è sbagliato, quel che conta è l'opinione, i gusti personali. Io ho riportato il mio che è lo stesso di tanti altri africani che ho conosciuto.
Quindi quello che per me è cacca (e tre) magari per te no e viceversa, chi ha ragione? Nessuno, ognuno è libero di dire la propria opinione. |
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Gli AC/DC dopo razor di certo non hanno sfornato più capolavori. Ma discreti album piacevoli da ascoltate per me si. Ultimo escluso che in effetti era proprio una sola. |
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Brian dal vivo è ormai un po' così ma su disco se la cava ancora alla grande. Ma poi da quando su disco farebbe cacare come cantante rock blues? Boh.. questa è nuova. È inutile Shock che tu dia per scontato che questa sia merda, perché non ne hai di sicuro la certezza. Io con la mia esperienza e i miei gusti ad esempio, dico che questo è Black ice sono buoni dischi. E ad esempio un Fly on the wall, esclusi 3 brani è una merda. Come il successivo e il precedente. Quindi non è se vi piace la cacca buon per voi. Perché oggettivamente la cacca potrebbe essere ciò che ascolti tu. O no!? |
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...non sara' certo il migliore....ma e' piacevole da ascoltare... |
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@Tino: capirò poco, e' assodato, ma tra una voce come quella di Gary Moore e quella di Brian a cantare blues c'e' un abisso. |
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Non certo il migliore ma piacevole. L'unico davvero da bocciare è l'ultimo. Black ice non male, solo un po' lungo. 3/4 pezzi in meno e sarebbe stato ottimo |
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Gran cantante Johnson, sa di whisky scozzese, va da Dio con il blues |
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Ah beh, allora metti Barnes a cantare blues...una meraviglia 🤣 |
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Un blues è a prescindere dalla voce,anzi,azzardo che sia a prescindere da tutto,tranne che dall'anima,cacca o meno,fattene una ragione.ciao |
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Ah beh che il mio commento sia soggettivo è ovvio, c'è a chi piace anche la cacca a me no.
Se vuoi fare un disco bluesseggiante ti serve prima di tutto un cantante che lo sappia eseguire, cioè un Bon Scott e non un urlatore come Brian.
Secondo: prima di questo Angus e soci avevano già fatto canzoni più blues, basti pensare ad una R'n'R ain't noise pollution, fondamentale un blues elettrico che da sola vale più di questo disco.
Ma tutto è soggettivo, se vi piacciono pure Black ICE e l'ultimo....
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Quoto Replica. Conosco molto bene la band, avevo già tutta la discografia ma questo disco lo apprezzai. Molto blueseggiante. Per me voto 75. |
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50
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Il tuo commento è oggettivo come una palata di "cacca" sui germogli di rosaspina della mia vicina.Lo leggo volentieri comunque.ciao |
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Se si conosce la storia del gruppo, 50 come voto è più che giusto. Se non parliamo di voto parliamo di un disco, alla pari di tutto quello fatto post Razor che è ben poca cosa. Di Ballbreaker si salva una canzone, idem in questo, nei due successivi nessuna..... |
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Con un voto così è come sparare sulla crocerossa (recensore),scherzo ovviamente,è musica ragazzi,non deve essere altro.Detto questo a me questo suono lento/cadenzato molto blues mi piace,anzi,secondo me questi sono i pezzi migliori,blues da riva elettrificata del grande Mississippi,peggio quando si va sul classico suono hardrockettoso,non mi dicono nulla,comunque pareri personali.Una considerazione,Brian E' la vocepuò piacere o meno,ma in un pezzo come Stiff Upper Lip spacca ma non è una voce blues,no,per nulla.ciao.A proposito del voto,se non si offende Thrasher gli darei un buon 75. |
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50??? Mah può darsi... io che ero adolescente questo disco l'ho vissuto in maniera diversa.
Ebbene si in un Italia del 2000 in cui alla radio sentivi solo La Pausini, Alexia, gli Eiffel 65 e Gigi Dag... vedere ritornare i Bon Jovi e poi gli AC/DC con Stiff Upper Lip per me che in quel momento avevo voglia di sentire del Rock fu magico!
Ok c'era il Nu Metal e mi piaceva però vi dico solo che per chi si lamenta del periodo attuale se ci pensate bene esattamente 20 anni er quasi peggio. |
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Siete un branco di Somari! Voto 90 |
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Mai piaciuto questo molto meglio ballbreaker |
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Mi è piaciuto molto piu' questo di Ballbreaker,non è certo un capolavoro ma con l'eta' avanzata non cè piu' da aspettarselo ma è sicuramente un bell album di sano rock..molto blues,anzi il piu' blues della loro carriera..ricorda un po' i primi album.. |
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Sono daccordo sul fatto che vi sia qualche filler di troppo, (fatto comunque opinabile visto che se leggete i commenti, ad alcuni piacciono), ma la faccenda che se una Band di quasi sessantenni si diverte a proporre un po' di sano Rock Blues, senza pezzi a mille all'ora, debba venire quasi insultata a 'sto livello, mi lascia un po' malamente. La title track è x me uno dei pezzi migliori di tutta l'era JOHNSON, anacronistico cosa significa?, se mi va di mettere su un disco di ROBERT JOHNSON sono anacronistico? e tutti quei Bluesman tipo HOWLING WOLF che non hanno fatto altro che copiarlo e riproporre lo stesso pezzo con la stessa struttura x quasi 100 anni? Anche io tendo a criticare l'assenza di sforzo dei fratelli YOUNG, nel variare un po' lo scheletro strofa/ ritornello/ strofa/ ritornello/ assolo/ ritornello, ma è lo schema tipico Rock Blues, a loro piace così e tocca a noi farcene una ragione. Va da se che non siamo obbligati a comprare il disco, ne tantomeno ad ascoltarlo. E comunque qualche novità sul piatto c'è: ad esempio lo stile di Hold Me Back (x me bellissima) o Can't Stand Still (con solo di MALCOLM!!!, sfido chiunque ad accorgersi della differenza), non mi risulta sia mai stato approcciato prima. La stessa title track è lontana anni luce da qualsiasi song loro precedente. Poi bisogna aggiungere che si tratta di un disco ben suonato, sempre ultra-metronomico (qualcuno pensa che sia facile?), con un bel sound ed un piglio magari non eccezionale, ma senz'altro + che dignitoso. Alla luce di queste considerazioni mi sento di affermare quanto segue: sempre col massimo rispetto e sempre secondo la mia modesta opinione, la mia impressione è che Stiff Upper Lip sia stato valutato troppo con orecchie "Heavy Metal" e x nulla con l'approccio Low Gain che avrebbe meritato; x "The Thrasher": nulla di personale ovviamente. |
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album che ho rivalutato ultimamente;il piu' blues e tranquillo degli acdc.ma contiene ottimi brani sinceramente piu' ispirato rispetto a ballbreaker dove in certi pezzi mi sembra forzato e poco incisivo.bellissima la title track,trascinante meltdown.interessante hold me back..e altrettanto belle satellite blues. all screwed up e safe in ny |
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Il prossimo che parla male di fly on the Wall (album con riff e sound frutto del massimo impegno da parte dei fratelli Young) dovrebbe uscire sul balcone e sputare controvento,per quanto riguarda questo stiff upper lip, nulla da dire, quando una band è versatile c'è poco da fare, voto 75 a causa delle ultime 3 tracce, che non colpiscono ne per sound ne per la voce del caro brian. |
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40
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Da fan della band sono poco attendibile, ma il lavoro non'e male per nulla..... meglio di BUYV o FOW, dove i riempitivi li erano l'80%... questo lavoro e' più' blues , la title track e' fantastica, ed il gorge in generale e' ottimo. voto 75/100 |
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Ci sarebbe da correggere l'etichetta discografica: fino a poco fa, era sbagliata anche su Wikipedia! Loro, non sono mai stati sotto-contratto per la EMI.. _ In Europa uscì per la Elektra, negli USA per la East West..in ogni caso, trattasi sempre di Atlantic o ATCO (che dir si voglia..)! Comunque, tutte appartenenti al Warner Music Group.  |
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Non é il più brutto degli AC/DC, è solo un po' più raffinato degli altri, ma a quasi tutte le band è capitato. Comunque la Title track, satellite blues e meltdown sono davvero belle. |
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Punto debole della discografia degli AC\DC, ma Save in NYC e' un pezzone! |
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Ho votato 75...non è fiacco o piatto è semplicemente più blues e raffinato...e la cosa mi piace molto. Otrime le prime 8 tracce, il resto lascia a desiderare. |
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Io preferisco personalmente questo. Si tratta di gusti. |
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ne hai dimenticati giusto un paio di album superiori a questo: un certo for those about e un certo the razors edge, ecco non proprio cazzatine |
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Disco sottovalutatissimo, il migliore dell'era Brian Johnson dopo Back In Black. Peccato per i riempitivi finali, però canzoni come Stiff Upper Lip, House Of Jazz e Safe In New Yourk City non le dimenticherò facilmente. Voto 75\100 |
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Se provi ad ascoltarlo il tuo timpano decide di autoperforarsi per protesta. Voto 45. |
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Recensione troppo severa a parer mio. Sinceramente non lo trovo malvagio come disco, solo è un po' più calmo. Tra i pezzi migliori stiff Upper Lip, Safe In New York city, All screwd Up, can't stop rock'n roll, satellite blues, give it up e meltdown. Voto 70 |
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30
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Peggio di Ballbreaker, ma qui c'è del bel blues, gente. Nulla per cui strapparsi i capelli, ma un 62 per me lo merita! |
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Gli AC/DC sono il mio gruppo preferito è penso che anche i loro album peggiori, come blow up your video e Fly on the wall, meritino 60 almeno. Ma questo, a parte get it up, stiff upper lip lip, satellite blues e Hold me back, è piuttosto ripetitivo e sicuramente il peggiore dei canguri. Infatti lo metto su solo per ascoltare le canzoni sopra citate. Voto:53 |
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Non posso credere che questa gemma del vecchio Hard 'n Blues del '00 abbia preso solo 50. Uno dei dischi degli australiani che ho ascoltato di più e al quale sono molto affezionato. Escludendo le ultime gradevoli 4 tracce siamo su livelli alti. Il migliore post Back In Black, un vero disco con le pallle. Stiff Upper Lip= 9 Meltdown= 8 House Of Jazz= 9,5 Hold Me Back= 8 Safe In New York City= 9 Can't Stand Still= 8 Can't Stop Rock'n Roll= 8 Satellite Blues= 8 Damned, Come and Get It , All Screwed Up, Give It Up= 6 Voto: 70\100 |
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Staff Upper Lip e' un album bello, l' ho sto ascoltando proprio adesso!!!! Gli AC/DC sono una delle mie band che mi piacciono tanto!!! Vorrei tanto avere tutti i dischi degli AC/DC |
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Prima di ascoltare l'album ho, come sempre, letto prima la recensione che il vostro sito propoone. E come sempre l'ho trovata sotto tono. Semplicemente non vedo il motivo di questa caterva di creitche. Gli AC/DC forse non si chiamano cisì rircordando l'acronimo 'Alternative current - Direct current', per segnalare la loro versatilità e pluricità di toni? Questo è un esempio di questa caratteristica. Il loro distaccamento, ovvio, da suod puramente hard rock per ritornare a stili blues rock, non va interpretato negativamente solo a causa di un attaccamento maggiore al primo genere piuttosto che al secondo. Alcune tracce sono forse troppo lente ma credo che in tutti i loro album ci siano delle tracce 'NO'. Passando in rassegna tutto l'album poi ci sono sicramente dei tiloli di valore: title track a parte, sattelite blues, safe in new york city, can't stop rock and roll e house of jazz. Non comprendo questo rifiuto così categorico. Potrei alencare vari motivi per cui questa band non se lo merita, ma farei solo delle ripetizioni di cose che altri hanno detto. |
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La merda fatta musica! Rino ti stimo per la recensione, e che non hai regalato un sei perchè "eh ma sono gli EISIDISI!!!!". Disco piattissimo, con ritornelli fastidiosi, riff riciclatissimi e banalissimi. Si salva la prima canzone, per il resto è un disastro. 45/100 |
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Album bellissimo, lo adoro. Il più brutto degli Ac/Dc |
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Non è di certo un gran disco, ma a me piace lo stesso. Gli AC/DC mi piacciono sempre. Tranne fly on he wall credo che tutti i loro dischi siano almeno da 6, e questo non fa eccezone. 65 |
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non son un grande fan di loro, ai tempi l acquistai, lo considero buono alla fine alcuni pezzi veramente buoni, altri un po riempitivi..ma un 6 comodo se lo merita |
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Concordo con il recensore, l'album è sostanzialmente fiacco. Gli unici pezzi che mi hanno conquistato sono Stiff Upper Lipp, House of Jazz e Hold me Back |
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copertina che mi fa impazzire...disco piatto come pochi e insieme a Fly on the wall il peggiore degli australiani |
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io stravedo per ballbreaker mentre tutti gli altri mi annoiano... |
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Mah, per quanto apprezzi di più Brian Johnson, sono fermamente convinto che gli Ac/dc i veri capolavori li hanno sfornati durante l'era Scott. Stiff upper lip, Ballbreaker e Fly on the Wall sono album che ho sempre evitato come la peste, dato che non riesco mai ad andare oltre la seconda traccia. |
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Stiff upper lip il lavoro degli Australiani che ascolto meno... |
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a me piace ... ho amato powerage allora criticato come debole e fiacco . ... un po' piu' blues e un po' piu' oscuri , questo e' un gran bel disco e a me e' piaciuto . ac dc un po' piu' tranquilli , ma il piedino si muove sempre al tempo ..... da rivalutare . ( ho visto che powerage ha 90 , allora ho consumato la cassetta che avevo .... ehm ho qualche anno ... allora stroncato perche' moscio ....) stiff upper lip 90 per me , meglio di black ice e ballbreaker e neanche di poco ... |
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sono fan degli ac dc,quindi alla fine anche questo e un album che mi piace abbastanza, comunque e tra i piu deboli mai prodotti e si sente un certa mancanza di idee.molti criticano ballbreaker ,ma io lo ritengo molto superiore a questo. |
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è un album un po debole...insomma,sembra di ascoltare gli zztop,appena un po piu' potenti..è troppo blues'n rhitym,ci sono pochi pezzi di rock duro....non è brutto come album,la title track,e satellite blues sono pezzi fantastici..ma non è propio un album che ti fanno scatenare! ottimo per bere whisky e rilassarsi,gli altri album invece per fare headbanging e sfogare le frustrazioni quotidiane |
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Il peggiore della loro discografia,non l'ho preso e non lo ritengo degno di far parte della mia collezione.A dire il vero è l'unico vero passo falso della band visto che anche i loro dischi meno riusciti come Blow Up Your Video o Fly On The Wall meritano almeno la sufficienza... |
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certo è più sul blues e va adottato un tipo di ascolto diverso ... |
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Una sogliola è meno piatta..... |
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Lo vedo molto più come un album rock/blues piuttosto che hard rock... si fa ascoltare, basta non paragonarlo ai dischi precedenti o risulterà abbastanza deludente |
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Forse sono io ad essere severo, ma penso che, in 37 anni di onorata carriera, gli album veramente degni di nota si possano contare sulle dita di una mano. Per fortuna, questi pochi sono capolavori inarrivabili! |
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Disco noioso e privo di carica... Lo comprai subito e quasi subito finì a prendere polvere (dopo qualche disperato ripetuto e inutile ascolto...) |
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..beati voi che riuscite a cogliere la differenza nei dischi degli AcDc, Back in black lo adoro, poi mi sembrano tutti uguali! |
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Brutto. Non molto altro da aggiungere. |
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non che black ice fosse un capolavoro...... |
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