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Act III, prodotto da Max Norman (Ozzy Osbourne/Megadeth) e registrato presso il Dodge City Sound in California, è il terzo lavoro in studio dei Death Angel, nonché uno miei album thrash preferiti. Quando venne pubblicato nel 1990 ero dell’avviso che la formazione originaria di San Francisco si sarebbe definitivamente affermata nel gotha della musica metal grazie all’eccelsa qualità raggiunta nel songwriting ed al magnifico equilibrio tra la spontaneità del dirompente album d’esordio The Ultraviolence ed il tecnicismo e la sperimentazione del seguente Frolic Through The Park. L’aver avuto la grande opportunità di sottoscrivere un contratto per una major label di spessore come la Geffen Records faceva, inoltre, davvero presagire un futuro più che roseo per questa formazione. Il destino, però, sa essere beffardo nel tessere continuamente le sue imprevedibili trame. Verso la fine dello stesso anno il tour bus del gruppo rimase coinvolto in un incidente stradale in Arizona nel quale il batterista Andy Galeon riportò gravi ferite, al punto che dovette interrompere l’attività per oltre un anno. La casa discografica pretese immediatamente di sostituirlo con un nuovo batterista, ma i Death Angel rifiutarono perché volevano continuare con Andy Galeon e questa decisione, per quanto moralmente encomiabile, costrinse la Geffen Records a rescindere il contratto. Il sogno era miseramente finito, certe fortune vanno colte al volo perché molto difficilmente si ripetono. La band con il monicker storico tentò di ritornare in auge nel 2004 e da allora ha rilasciato tre full lenght che rappresentano solo una copia sbiadita di quanto di pregevole avevano saputo realizzare in precedenza. E’ un peccato che le cose siano andate in tal senso e ci penso ogni qualvolta ascolto Act III, un mirabile connubio di thrash all’avanguardia, funk, heavy metal, aperture acustiche ed elementi progressivi inclini allo stile dei Rush; gli efficaci chorus, la precisa sezione ritmica, i riffing e gli assolo di chitarra di magistrale bellezza mi ammaliano ancora oggi come le Sirene fecero con Ulisse.
L’opener Seemingly Endless Time, introdotta brillantemente dal rumore delle onde del mare, rappresenta la quintessenza della filosofia musicale dei Death Angel nel loro periodo di maggior fulgore: contraddistinta da un riff arcigno e da drumming a dir poco micidiale, il pezzo è, poi, impreziosito da un refrain inaspettatamente semi-melodico nel quale si staglia l’eccellente vocalism di Mark Osegueda. La seguente Stop è un'altra perla: dominata inizialmente da una ritmica impetuosa, si struttura in seguito su di in un andamento variegato e pregno di cambi di tempo, un brano che definire camaleontico è mero eufemismo. Si cambia completamente genere con Veil Of Deception dove predomina un magnifico arpeggio di chitarra acustica e ancora musica sopraffina con The Organization -dai contorni più metal- e la funkeggiante Discontinued -song che cresce d’intensità grazie ad un tema principale straordinario. A Room With a View è una piacevolissima ballata acustica di grande fascino che sembra avere il compito di stemperare l’atmosfera riuscendovi pienamente. Stagnant inizia in modo soffuso, poi la batteria di Andy Galeon diventa protagonista e ancora cambi di tempo, e ripartenze fulminanti. La possente EX-TC, forse la composizione meno convincente del lotto pur permanendo ad un livello alto, la sfuriata metal Disturbing The Peace -in evidenza il basso di Dennis Pepa- e l’impetuoso incedere di Falling Asleep -aperta in modo quasi grottesco da un carillon- chiudono un platter praticamente quasi perfetto.
Act III è un disco di elevato spessore artistico e per certi versi innovativo. E’ un vero peccato che i Death Angel non si siano ripetuti più a tali livelli perché avrebbero potuto rivaleggiare con le migliori band del panorama thrash mondiale: il fato, come abbiamo visto, aveva riservato per loro una sorte ahimè del tutto diversa.
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Avessero continuato così, avrebbero potuto competere con band tipo Metallica, Megadeth e via dicendo. |
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disco variegato e pieno di soluzioni creative,un lavoro mai banale che avrebbe meritato un seguito sulla stessa falsariga! |
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Il solito "repertorio" insomma...
Io nel 90 avevo 4 anni e non sapevo manco cosa fosse la musica, figuriamoci i death angel, però li conobbi alcuni anni dopo e boh complice anche il fatto che nella mia vita ho ascoltato e ancora oggi ascolto generi diversi questo disco mi pare un capolavoro di inventiva dove ci sento tutti i loro i loro ascolti del tempo o gran parte di essi.
Capisco però che chi aveva amato il primo album già era rimasto un po deluso dal successivo e questo ssarà stato una coltellata non da poco.
E pensare che l'omonimo dei Metallica o Black Album come dicono alcuni piacque (anche in Italì) persino a chi non ascoltava Metal e in base a questo Act III avrebbe dovuto aprirgli le porte del Festivalbar XD jajaja |
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Il 90 si era in piena evoluzione crossover. Diciamo che gli anni erano quelli. Però i Death Angel erano una band thrash e le recensioni ai tempi furono parecchio altalenanti e i moltissimi thrasher snobbarono la band. Nel 90 non comprai il disco, primo perché non seguivo ancora bene i Death Angel, secondo perché tutti ne parlavano male. Solite minchiate.. Disco commerciale, pop radiofonico, non è metal etc etc... |
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@Galilee: Un flop? E pensare che se questo disco ci sono anche suoni Funk Metal e Alternative e il Grunge stava per arrivare da lì a poco... erano tutti generi che andavano in quel periodo... cioé sarebbe dovuto essere un successo.
La Geffen poi era l'etichetta che decise di scommettere sui Nirvana... |
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Già discone, e pensare che ai tempi fu un flop, anche a causa di centinaia di recensioni negative fatte dai soliti true metallers di stocazzo, mi viene da piangere. Ai tempi la band si sciolse tra l'altro. |
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Disco incredibile!! Il più bello che hanno fatto.
Questi Death Angel con questa formazione erano un vero spettacolo, riuscivano ad evolvere in una maniera incredibile.
Quelli della reunion nonche quelli attuali li trovo alquanto impersonali e statici.
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Comprato nel 1990. Ai tempi ascoltavo quasi solo pestilence, deicide, slayer e sepultura, ma lo stesso questo mi è sembrato subito un capolavoro. Fanculo se non martella continuamente, Act III assieme a Nothingface dei Voivod sono 2 dischi che mi hanno aperto parecchio l'orizzonte musicale |
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Non a caso fu un album prodotto da Geffen, la loro fortuna e sfortuna, mai andare contro a Geffen. |
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e ora lo possiedo e non mi stacco piu' da sto disco |
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Uno dei 5 più grandi capolavori del thrash metal! Impossibile non volerlo possedere.... |
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...l'ho appena riascoltato......un gioiello del thrash metal usa.... |
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Grandissimo album! Onestamente tra il feroce The Ultraviolence, il più elaborato Frolic e il maturo e vario Act III non saprei scegliere! Io li adoro tutti, pur essendo molto diversi tra loro. Da prendere in blocco (e magari aggiungendo anche The Art of Dying, che a me piace un casino). Voto 93 |
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Altro capolavoro dei Death angel!! |
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Il migliore disco della band |
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Il migliore della loro discografia, Veil of Deception è una perla! Osegueda miglior voce thrash, cattiva abrasiva perfetta! 80/100 |
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Mi unisco al coro degli amanti di questo album. Un trittico da favola ma questo sicuramente il più maturo e il più vario dove esplode il genio di cabestany e cominciano a sentirsi le influenze funky che tanto andavano di moda in quegli anni (in this life, here comes trouble, the american way...) |
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E` un peccato che alcuni ne siano rimasti delusi (Rik bay e Lambru) perche`, almeno per me, questo e` un capolavoro tanto quanto Rust in peace o Master o The Legacy. Si e` vero e` diverso dai primi due, ma qui i Death Angel hanno osato come non mai e, sara` perche` sono anche un amante dell`hard rock, Veil of deception e A room with a view sono due pezzi straordinari. |
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Per uno (sarei io ) che ritiene i primi due album dei death angel imprescindibili, questo disco mi demoralizzo' oltremodo. Avevo il vinile originale che ho rivenduto poco dopo. Questo vi fa capire la delusione. Qui di thrash c'è pochino. È vero che qualcosa si salva, forse. Che sappiano suonare questo è innegabile e la produzione non è artefatta o finta, ma per me i death angel sono sui primi due album. È solo la mia opinione, portate pazienza..... |
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Mi ricordo ancora quando era uscito, io da giovinotto gasato e già da tempo malato di thrash, avevo atteso con fiducia questo disco, poi quando l'avevo ascoltato in un negozio, a momenti mi mettevo a piangere, pensando: mo nooo, mo nooo, mio amato thrash, mi stai lasciando, mo dai... in effetti non mi stavo sbagliando di molto, il genere che in tanti adoravamo stava in parte mutando, come le mutande che ho cambiato quel giorno lì, dalla delusione di questo disco. Dopo anni però ho cambiato un po' l'approccio all'ascolto, l'ho apprezzato, riconoscendone lo stile, il coraggio di osare.è chiaro che dopo 3 quarti d'ora così, devo rifarmi con almeno 2 o 3 vinili di vecchia roba thrashcore ,Death, thrash o hardcore come si deve, ehehe, però dai, alla fine è un bel disco, con una produzione nitida e soprattutto suonato da una band e non da un pc, come purtroppo troppo spesso accade oggi, secondo me. |
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album meraviglioso. Discontinued e gli utlimi due pezzi valgono da soli l'acquisto. per me un bel 90. |
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Lo posseggo in vinile. Un gioiello. Voto 95 = voto giustissimo. |
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Crimson@ hai ragione, ma i DA fecero il botto riuscendo a personalizzare e rendere unico un album favoloso. Oltre alla gia citata "A Room" direi che un vertice è "Veil Of Deception". Musicisti straordinari e non fossilizzati.Album da 90 |
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Veramente "infilare venti riff diversi" nei brani lo avevano già fatto i Megadeth anni prima, di cui i Death angel sono dei meri "follower" (a parte alcune novità introdotte da loro). E prima di questo disco c'erano già un bel po' di dischi techno-thrash decisamente più avanti di questo album. |
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Seemingly Endless Time, ovvero come infilare una decina di canzoni in una. Risparmiando cogli incentivi. Avanti una cifra, ma al tempo stesso in linea con la tendenza dell'epoca di fare qualsiasi cosa con la scusa del thrash-famo quel che ce pare. E dire che poi divenne normale infilare venti riff diversi nei brani, solo che qua si capiva tutto. |
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Una band troppo avanti,ed in pochi l'hanno capito,questo è un disco meraviglioso,ma ovviamente molto meno immediato dello strepitoso ,chi riesce a comporre brani come "A Room With a View"no è umano,ma un alieno,una delle mie canzoni preferite di sempre!Voto 90 assolutamente! |
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che piattezza, signori.. dopo un grande esordio come the ultra-violence mi sarei atteso ben altro |
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DA AVERE è SEMPLICEMENTE SUPERBO, TROPPO AVANTI BAND COSI' NON CE NE SARANNO PIU' IN FUTURO |
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Una bomba della madonna, grandissimi suoni e una varietà inconsueta per un disco thrash....un must! |
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Vinile comprato appena uscito....Intramontabile, voto 90. |
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@ themadavenger: è una vecchia storia quella delle medie basse; sostanzialmente sono derivate dall'operato di alcuni troll, i quali in precedenza si divertivano votando 0 (in seguito la soglia minima è stata alzata a 30) a ripetizione su quasi tutte le recensioni. Non farci caso, purtroppo i mentecatti si trovano in qualsiasi contesto. |
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Come mai il voto dei lettori è così basso ogni volta??? Sempre gente che abbassa i voti mettendo voti non coerenti alla qualità del disco. Non solo qui ma l'intero sito ha dei voti dei lettori assurdamente bassi anche con capolavori di ogni genere. Questo disco merita molto di più di un 65. D'accordissimo con la recensione, voto anche giusto. Il livello di quest'album è altissimo. Niente da dire a una band che ha fatto la storia del thrash. Il mio voto è identico al recensore, 95 |
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Ma chi cazzo è che viene ad abbassare i voti a questi capolavori? e che cazzo...Voto 90 |
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potenza allo stato puro |
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Francamente non riesco a confrontare il valore dei primi tre lp, talmente sono belli e molto diversi l'uno dall'altro, fine di un percorso perfetto: the thrash, the funk, the power |
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imprescindibile, oltre il thrash, molto di più. Ricordiamoci che è uscito 22 anni fa ... questo CAPOLAVORO! Non solo il loro miglior album, ma anche uno dei più vari del genere. |
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Buonissimo disco, ma Ultra-violence e Frolic li preferisco di parecchio Quoto Dimmoniu73, grossomodo il mio pensiero. |
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Capolavoro. Custodisco gelosamente sia il vinile che il cd. |
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Il miglior disco dei Death Angel. Un concentrato di attitudine, perizia tecnica, melodia e abilità compositiva. Come sottolineato dal recensore è incredibile quanto il destino talvolta possa essere beffardo. A mio parere Act III è uno dei pochi dischi metal che avrebbe potuto avere un successo commerciale paragonabile a quello del Black album. |
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Apice compositivo ma, come molti hanno già scritto, preferisco i primi due (e non capisco come mai Frolic Through the Park sia così poco menzionato) perchè erano più Thrash, in Act III si sente una voglia di aprire la materia verso lidi più orecchiabili e non sempre questo è un bene, secondo me un onesto 82 |
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Uno dei dischi da far ascoltare ai detrattori thrash metal, continuo a preferire The Ultra-Violence, ma questa è la prova della definitiva maturazione dei Death Angel che nel giro di pochi anni si erano evoluti come pochi loro coetanei. un peccato per quello che è successo dopo e l'ultimo mi ha veramente lasciato l'amaro in bocca |
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@ Hellion: grazie, corretto! |
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..disco incredibile, recensione dovuta, alla fine c'è scritto Fallen Angel... |
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cavestany-osegueda.... mamma mia che binomio eccelso di songwriting.... all' uscita mi spiazzò non poco |
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Capolavoro. Anche se forse quello dell'esordio glielo preferisco, ma di pochissimo. Il ritornello dell'opener è grandioso. |
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Grandissimo album, una perla. Ciascuno dei primi tre album ha un suo fascino particolare e mostra una band dalle enormi potenzialita'. Ho amato band come queste, capaci.di spaziare su piu' generi conservando comunque una profonda matrice metal. Grandi Death Angel. |
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All'epoca di uscita restai molto deluso da questo disco, che in breve tempo purgai dalla collezione senza rimpianti. Con il senno di poi ammetto di essere stato troppo duro (ma nel biennio 89-90 mi ero staccato dalle novità, disgustato da diverse uscite, alcune delle quali considero tuttora discutibili) e di essermi ricreduto su alcuni lavori, tra cui questo. L'affetto però è tutto per i primi due albums, in grado di darmi maggiori emozioni. Comunque, dal punto di vista della maturità questo Act III è senz'altro il più significativo. Della reunion salvo solo The Art Of Dying, il resto mi lascia completamente indifferente. |
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Il migliore dei Death Angel anche per me, The ultra violence bello, grezzo, diretto ma non un capolavoro, questo lo supera di gran lunga, un altro livello. Poi il tracollo IMO |
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The Ultra-Violence rimane l'assù, inarrivabile vista anche l'età pre-puberale dei musicisti coinvolti e quello che hanno saputo creare. Questo lo considero molto buono, non un capolavoro, ma forse meglio di Frolic trough the park. |
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Mi fa piacere leggere questa recensione molto positiva anche perchè ho sempre pensato, a torto evidentemente, che questo disco fosse considerato dalla critica un episodio minore. |
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E' il loro capolavoro, la massima espressione di ciò che questi ragazzi han prodotto, di lì in poi... sempre più giù, sino ad arrivare alle ultime prove quasi imbarazzanti. |
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@Nightblast: ebbene si: secondo me questo supera "The Ultra-Violence", anche se di poco  |
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Vai sicuro! I primi 3, in particolare "The Ultra-Violence" e questo, sono fonte di gioia per gli amanti del thrash tecnico! Quelli del dopo reunion.... è un continuo climax discendente: buono "The Art of Dying", discreto "Killing Season", insufficiente "Relentless Retribution". |
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Grazie Nightblast, appena smetto di ascoltare i Cradle of Filth mi dedico a Ultraviolence!  |
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...eccheccazzo, finalmente qualcuno che la pensa come me....Questo è il migliore dei Death Angel...E' superiore a Ultraviolence...@vichingo: recupera Ultravilence e questo prima di tutto...Poi dedicati al resto della discografia se ti va. L'ultimo Relentless Retribution e me è piaciuto molto, ma non si può dire che sia ai livelli dei due dischi che ti ho citato. |
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Abbiate pietà del sottoscritto, ma di questa band ho ascoltato soltanto qualche canzone di Frolic Through the Park, che tra l'altro non mi erano piaciute più di tanto e avevo lasciato perdere. Come devo muovermi ora? Provo ad acoltare questo Act III? |
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Il miglior disco dei Death Angel. |
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