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INFERNAL POETRY: annunciato lo scioglimento
16/04/2014 - 18:56 (2911 letture)

SOL
Mercoledì 23 Aprile 2014, 14.34.53
75
Ecco, a mio avviso Weeder ha centrato il punto. Il solo fatto che questo breve comunicato abbia prodotto 70+ commenti di diverse tendenze più o meno a favore o "sfavore" (per dire) degli IP è la testimonianza che certe dinamiche qui da noi vengono sentite con particolare enfasi da tutti, che si prodigano di trovare a tutti i costi un'oggettività che non esiste. Per carità, se dovessi scegliere, sarei di certo più in linea con i commenti di Akira o Freedom, ma in tanti anni di ascolti e suonate, ho imparato che è meglio fermarsi un passo indietro per preservare fegato e serenità. Nel senso... ragazzi, nessuno di noi ha vissuto il vissuto degli IP. Non sappiamo in concreto quanto abbiano investito, come lo abbiano fatto, se abbiano dato la giusta importanza a certi aspetti piuttosto che ad altri, se abbiano accettato qualcosa di sbagliato o rifiutato cose che poi si sarebbero rivelate interessanti. Loro stessi, rimangono sul vago, ed evidenziano in primis l'unica cosa davvero oggettiva di questi anni: c'è crisi. Crisi per chi suona per hobby e fa sempre più fatica a farlo perché magari deve gestire tre lavori precari, crisi per chi suona "per lavoro" e deve dividersi tra insegnamenti a ore nelle salette e 3-4 cover band (esclusi, ovviamente, i pochissimi turnisti big), crisi per chi vende musica, crisi per i locali, crisi per chiunque. Banalmente, pensate anche solo quanto costa spostare un furgoncino pieno zeppo di cose e persone con i prezzi odierni del carburante... ci sono quarantamila variabili, ed è inutile scomodare i massimi sistemi, i nomi altisonanti di epoche totalmente diverse e i presunti schemi mentali dell'ascoltatore medio. Io ho apprezzato il comunicato degli IP perché, alla fine, oltre all'innegabile delusione di chi ha una passione come la musica e scrive brani originali, ci ho trovato anche un messaggio tutto sommato "positivo" e beffardo da parte loro: "Ragazzi, il mondo va così, ci abbiamo provato per un bel po', il mercato ora è ingestibile e la domanda non c'è. Sciogliamo la band così come l'abbiamo creata e viviamo tranquillamente lo stesso (vedi riferimento a carni e vino), magari concentrandoci su altre cose nella vita più soddisfacenti". E' così banale da credere? Per me, no. Certo è che dopo anni di doppi sensi e pugnalate in interviste o recensioni da parte di gruppi o addetti ai lavori, personaggi TV che risorgono grazie ai "vafanguloooo" e vanno in tour davanti ai ragazzini ad accusare tutti di non capire un cazzo di musica e di essere stronzi se non donano soldi a loro, diatribe infinite da forum nelle quali intervengono in modo sguaiatissimo gli stessi artisti (vedi Perotti su Metalitalia, "vi vengo a prendere a casa, bastardi" scritto ai detrattori), siamo un po' tutti abituati alle tifoserie e a vedere cose esagerate dove non esistono. Non dico che debbano scomparire gli articoli di fondo sul periodo di persone (si spera) competenti o che non sia lecito tirare in balle il mitico cameratismo metallaro (anche se lo trovo ormai davvero parodistico), però a volte si scade davvero nello stucchevole a prescindere da come la si pensi e ci si ritrova nel giro di due scambi di opinione a quotare gente come Steven Tyler o Steve Harris come se fossero simboli di questo o quel pensiero (a 60 anni suonati e con un vissuto lontano anni luce anche solo di tanti loro contemporanei, figuriamoci dei musicisti di oggi!). Ogni giorno ci sono band che nascono e band che muoiono IN TUTTO IL MONDO... band sepolte nel passato che tornano in auge a 50 anni grazie a un documentario (Anvil?) o ai revival di alcune scene (Glam/melodic rock?)... gruppi che avanzano lentamente e oltre a un certo livello di diffusione non riescono ad andare e gruppi che invece stupiscono facendo sold out e generando grande interesse (Destrage?)... le dinamiche sono infinite e variano anche solo per la sfumatura di una voce o il suono di una batteria. Gli IP non li conosco e non li ho mai seguiti (senza per questo avere preconcetti eh! Semplicemente, ascolto altri generi), ma forse mi deciderò a farlo proprio grazie all'intelligenza e al senso di questo comunicato stampa, breve ma intenso, triste ma beffardo e ironico. Se fosse stata la solita auto-apologia elitaria, avrei chiuso dopo la seconda riga... di telepredicatori e vecchi frustrati ne abbiamo davvero a tonnellate, e se i luoghi comuni fossero gocce, saremmo tutti affogati da anni.
Weeder
Martedì 22 Aprile 2014, 12.03.50
74
ho come l'impressione che in pochi abbiano realmente letto o compreso quel comunicato. Non dice mica "andate a cagare non ci cagate e noi chiudiamo baracca", dice siamo stufi di dover sottostare alle odierne regole del gioco. Cosa c'è di spocchioso? Quando parlano di mercato non parlano mica del loro mercato, ma di quello discografico in generale. Scusatemi, è gente che ha fatto diversi album e diversi tour all'estero, credo porprio che ne abbiano viste un pò di tutti icolori, e dopo 17 anni avranno ritenuto di averne avuto abbastanza. E il comunicato mi è piaciuto molto, lontano sentimentalismi e tutto sommato nel loro stile, che è sempre stato molto lontano dalla "seriosità" che il genere impone. Un grande peccato dal mio punto di vista, era la mia band italiana preferita assieme ai sadist e trovo nervous system failure e beholding the unpure due autentici capolavori.
Sambalzalzal
Martedì 22 Aprile 2014, 7.48.48
73
Deviz@ purtroppo mi dispiace anche dirlo ma si, anche umanamente al nord stanno un passo avanti. A livello culturale e civile gli italiani sono regrediti, c'è poco da fare. Quando entri in un pub e becchi a Bergen musicisti di gruppi famosi che si fermano a parlare, a chiedere opinioni a te che sei un semplice ascoltatore sconosciuto, che bevono con te e addirittura ti invitano a feste e poi in Italia scrivi a bands esordienti per avere informazioni su cd e merch ripetute volte e non ti si filano di pezzo allora inizi a capire che le cose non vanno bene. Al nord per quanto il movimento sia grosso ed affermato gli artisti che ne fanno parte hanno conservato in questo senso una mentalità molto "underground", sono più alla mano, prima di essere musicisti sono anche loro fans di altre bands e sanno bene che a fare le teste di cazzo di certo non ci guadagnano nulla. In Italia tutto il contrario. Ci sono da noi dei controsensi spaventosi e le cose si sono spinte talmente oltre che ora è difficile se non impossibile cambiarle, come il discorso dell'odio e della critica fine a sé stessi non fa bene a nessuno ma pare sia una moda oramai. Non vado al concerto e critico, vado al concerto e critico, scarico/non compro l'album e critico ed intanto la scena muore. Quando lo fate o quando suonate in giro allora fatti vivo sul forum e segnala!
Deviz
Lunedì 21 Aprile 2014, 18.31.21
72
@Sambalzalzal: Si ma concordo con te.Il fatto che tu l'abbia detto in maniera sarcastica non intacca la verità che hai detto. Infatti anche secondo me al concerto non ci sarebbero andate comunque le persone che dicono quelle cose.Senza contare che ormai con internet è veramente facile reperire una scaletta di un tour e guardare che canzoni fanno.Ma non ci sono cazzi, se un gruppo piace e si ha voglia d'andare a vederlo,non la si cerca nemmeno la scaletta.Si va e basta. No no io non me la tiro perchè non faccio le cose per andare in giro ad esaltarmi.Le faccio perchè le voglio fare "per me" e basta.Per me aiutarsi a vicenda è una cosa fondamentale.E se posso aiuto i gruppi underground che mi piacciono in tutti i modi.Che sia organizzare una data,comprare merch o altro.Credo che nei paesi del nord la situazione sia proprio migliore perchè forse gli scandinavi come persone in linea generale sono meglio degli Italiani!!(?)Intendo proprio come persone,tralasciando il discorso musica. Non lo capirò mai nemmeno io perchè la gente va cosi tanto in giro a criticare.Boh delle volte si leggono e si sentono di quelle cose veramente piene d'odio.Pazzesca come cosa.E' una delle cose che mi lascia sempre più allibito è sta cosa.Percepire proprio l'odio nelle parole delle persone verso alcune band mi lascia sempre un pò "turbato".Allora sicuramente un giretto nel forum lo faccio.Per ora abbiamo registrato un solo pezzo,presto verrà fatto il lyrics video che pubblicheremo su youtube.Stiamo giusto ultimando le ultime cose per organizzare l'entrata in studio per registrare un cd di 8/10 tracce.Ora facciamo sta cosa con calma,perchè chiaramente è un investimento veramente tosto fare un disco, soprattutto in sto periodo.Poi niente si registrerà e si farà uscire il disco etc etc etc..
Sambalzalzal
Lunedì 21 Aprile 2014, 17.55.00
71
Deviz@ no problem, stavamo dicendo le stesse cose e non ci siamo capiti! Quello che dicevo io in maniera sarcastica e che nella nostra posizione non possiamo permetterci esattamente di fare le bocche fine, o meglio, il fatto di fare le bocche fine ha portato a tutta una serie di problemi che hanno massacrato la scena. E questa è solo una minuscola parte degli atteggiamenti sbagliati che imperano ovunque. Tu giustamente hai citato i TBDM, io avevo citato i Watain, nomi diversi e grossi che da noi ricevono mazzate e passano inosservati. Poi se qualcuno dice come nel caso dei secondi "non vado al concerto perché l'ultimo album fa cagare" allora io rispondo che al concerto non ci sarebbe andato comunque probabilmente. Stanno in giro dal 98' e dal vivo la scaletta non ha solo pezzi dell'ultimo. Non lo so, probabilmente disprezzare fa sentire forti, altre spiegazioni non ne trovo. Ma secondo me invece visto quello che hai fatto faresti molto bene a tirartela considerata pure la tua età perché non sono cose da tutti. Questo è quello che si dice supportare la scena ed è il motivo per cui le cose in Scandinavia negli anni sono andate sempre a gonfie vele. Tu riesci ad ottenere un contratto? bene, la prima cosa che fai è ricordarti di amici che fino a poco fa stavano nella tua posizione e tenti di proporli all'etichetta. Questo hanno fatto i norvegesi e gli svedesi e così da loro il movimento ha avuto un collante pazzesco, a parte alla bravura dico. Quelli non sono di un altro pianeta, hanno semplicemente un'altra attitudine. Pure tra musicisti del nord famosi, quando ci parli, fanno sempre riferimento al discorso di "fratellanza" nel metal, quella fratellanza che da noi eccetto pochi casi non c'è forse mai stata eccetto pochi casi. P.s. se ti capita nel forum intervieni e posta il nome della tua band, avete cd all'attivo?
Third Eye
Lunedì 21 Aprile 2014, 15.02.17
70
Come al solito mi tocca elogiare Absynthe i cui interventi sono sempre acuti e pregni di concetti interessanti; in particolare mi ritrovo d’accordo con la seguente frase: “la storia del gusto, e la (presunta o meno) arte che ne consegue, è fatta perlopiù a immagine e somiglianza di una corrente di fruitori impostasi sulle altre”. E’ vero, verissimo ed è una cosa che in qualche modo ho ravvisato anche nella storia del metal e nel modo in cui essa viene percepita e raccontata, ho sempre pensato che nel genere vigano regole (non scritte) e precetti uditivi che impongono quasi all’ascoltatore di possedere questo o quel disco e di venerare specifiche bands con il rischio, se non si aderisce in maniera pedissequa a tali canoni, di sembrare eretici o di avere una scarsa comprensione del genere. Ed è probabile che questa tendenza a sacralizzare le cose, unita anche ad una fisiologica voglia di clichè (e di registri sonori e stilistici standardizzati), abbia costituito negli anni una sorta di zavorra che, al netto delle numerose e interessanti realtà partorite dall’underground, ha reso il quadro generale più statico.
Deviz
Lunedì 21 Aprile 2014, 14.44.11
69
@Sambalzalzal: Prima di tutto io non t'ho attaccato.E' una cosa che non faccio con nessuno,figuriamoci poi se lo faccio online dietro un pc!Semplicemente dico la mia e basta.Forse ho frainteso io il tuo commento."solo perchè siamo italiani non capiamo un cazzo di musica allora il discorso è diverso,oltre che falso" Era esclusivamente legato al lato tecnico della musica.Tipo capire se uno è bravo a suonare o non bravo.Io il tuo commento l'avevo inteso in sta maniera.Non pensavo che ti riferissi al lato mentale.Ora ti do ragione,hai più che ragione sul lato mentale. Io ho fatto l'esempio dei Dahlia per far capire che se succede con un gruppo affermato,figuriamoci con uno piccolo.Poi io nel mio non ho mai detto niente a nessuno.Se uno non vuole supportare l'underground,vuole spendere i soldi solo per i gruppi ultra famosi, ok.I soldi son suoi.Ognuno spende come vuole i propri euri e ognuno ascolta quello che vuole.Però semplicemente quando escono ste notizie io mi limito a dire "Si è vero,la situazione è questa" fine.Ho sempre pensato che mi devo arrangiare e superare tutte le difficoltà per i fatti miei.Troppo facile dare la colpa agli altri.Tu hai 40 anni e chissà per davvero quante ne hai viste.Io devo fare 23 anni e suono da 6 in una band.Nella mia prima band!Ne ho viste tante di cose.Dall'organizzatore che ti promette il posto d'apertura nel concerto figo perchè sei bravo (parole sue,non mie!),ma che poi se lo vende a 1000 e passa euro.Al gruppo "d'amici" che ti dice "Appena abbiamo una data vi chiamiamo fidatevi" e poi scopri che si fanno 2 ore e 30 di concerto.Ripeto 2 ore e 30 di concerto da soli pur di non chiamarti.O per non parlare di quella volta (eravamo in Svizzera) che dovevamo iniziare a suonare all'una di notte,ma che alla fine per bastardaggine degli altri gruppi abbiamo iniziato a suonare alle 3 e 20!Rendiamoci conto alle 3 e 20!All'aperto dopo 8/9 ore passate sotto l'acqua,con le ossa strapiene d'umidità.Tutto perché i gruppi prima la tiravano lunga..E per finire hanno smontato tutto,casse delle chitarre e batteria e bla bla bla quando invece non lo dovevano fare!!!Per fortuna avevamo la nostra roba che abbiamo dovuto montare di fretta e furia..Noi in quel caso eravamo già stati anche pagati,potevamo andarcene tranquillamente,ma suoniamo per passione.Siamo rimasti mandando giù il rospo e abbiamo suonato davanti a quelle 6/7 persone che non se ne erano andate a casa e via.Guarda io non l'ho detto prima perché sembra che sto qua a tirarmela,ma io nel mio piccolo sto cercando di cambiare le cose.La scorsa estate tramite internet ho conosciuto un gruppo di Firenze che mi piace parecchio.Li ho contattati su fb e gli ho detto se gli andava di venire a fare una data con la mia band,dalle mie parti.Non gli ho chiesto nulla in cambio!Ho organizzato la data con loro,ho cercato un locale che li pagasse almeno a loro (a noi niente,ma noi chissenefrega eravamo del posto) un posto per farli dormire senza fargli pagare nulla.Mi son sbattuto e son riuscito a fare tutto.Loro si sono fatti 4 ore di macchina!Sono arrivati e hanno dovuto suonare e basta senza sbattimenti!Hanno spaccato,hanno preso i soldi del locale e hanno venduto pure 100 euro di merch.Loro mi hanno detto che è stata la prima volta che gli è successa una cosa del genere.Di conoscere qualcuno che si è sbattuto per loro senza cercare d'incularli,il che ti fa riflettere molto su tutta la merda che c'è in giro!!In ogni caso la serata è stata una figata e io son stato strafelice perché non c'hanno smenato nulla!!Persone fantastiche,ce la siamo goduta di brutto anche dopo il concerto e ora siamo amici,tantè che il 10 Maggio suoniamo ancora insieme.Aiutarsi tra band è quello che sto cercando di fare io.Adesso sto cercando d'organizzare la stessa cosa con un gruppo di Modena.Ti aiuti e alla fine ti scambi le date,loro vengono da te,tu vai da loro.Giri l'Italia in sta maniera senza farti spennare dalle agenzie e cerchi di migliorare un pò le cose.Ma soprattutto ti diverti che è la cosa che più conta.Lo so pure io che li fuori è un mondo di sciacalli e che sei un fesso se credi a tutti quelli che ti promettono le date.Ma alla fine è inutile lamentarsi se non si fa nulla per cercare di cambiare le cose.Contano i fatti e basta.Le parole se le porta via il vento.
Sambalzalzal
Lunedì 21 Aprile 2014, 14.00.44
68
Ma Deviz@ no quello che dicevo del tuo commento non era riferito alle cover bands di cui per altro ho pure parlato sotto. "Mentre ero in fila sentivo i commenti di certa gente che diceva cose del tipo "Ma chi sono sti Black Dahlia Murder?Io non li ho mai sentiti,chissenefrega di loro,sono qua per i Cannibal Corpse e basta." Ecco poi lo vedi, qua invece di tentare di trovare una soluzione ai problemi che abbiamo devi pure stare ad attaccare me che per altro ti do anche ragione, ma perché? No non è falso, è vero invece e la prova di questa incompetenza mentale (non musicale) è sotto gli occhi di tutti e la citi pure tu. Se uno è un bravo musicista ma poi è un incompetente a livello di rapporti umani e professionali allora di fatto è come se fosse anche una sega musicalmente perché si taglia le gambe da solo con i suoi atteggiamenti ed in questo NOI italiani siamo dei maestri assoluti. Qua non parliamo di Dave Mustaine dei vecchi tempi che era un pirla psicopatico e che però tirava fuori delle composizioni apocalittiche, qua si parla di persone che farebbero il culo alla nonna pur di suonare nella saletta dell'oratorio. Non mi riferisco né a te perché non conosco la tua band e né agli Infernal Poetry ma la tendenza generale è questa e ripeto per l'ennesima volta, è diffusa sia tra chi ascolta, tra chi organizza e tra chi suona. Ho 40 anni passati e ne ho viste e sentite di tutti i colori. Da riviste del settore che si facevano pagare per dare buoni voti a musicisti che tagliavano le gomme delle macchine di altri per non farli andare a suonare. Tutto ciò perché? per diventare i nuovi Maiden in Italia? Fosse così facile avremmo già cambiato il nome in Metallandia! E' la testa che non funziona non la musica perché di bands valide ne abbiamo avute e ne abbiamo.
Deviz
Lunedì 21 Aprile 2014, 13.39.50
67
@Sambalzalzal: Io non ho ben capito quello che tu hai capito del mio commento.Il mio discorso era rivolto alle cover band.Se permetti se un gruppo va fuori tempo e il 90% della gente non se ne accorge significa che queste persone di musica non capiscono veramente un cazzo.Stessa cosa se nell'arpeggio di Fade to Black senti le steccate.Questo è un dato di fatto,se poi vuoi ancora arrivare a dirmi che solo perchè siamo italiani non capiamo un cazzo di musica allora il discorso è diverso,oltre che falso. Io suono da un bel pò ed ho delle date da fare,una il 10 Maggio tra l'altro.So come funziona adesso.La maggior parte delle persone preferisce spendere soldi per i soliti gruppi piuttosto d'aiutare il gruppetto underground.La maggior parte della gente se sa che a 10 kiloemtri da casa sua suona un gruppo che fa musica propria non va a vederlo.Se sa che c'è la cover band del solito gruppo famoso va di corsa.Provare per credere!Se non ci credete formate un gruppo e provate a vedere personalmente com'è.Detto questo io non mi lamento della situazione attuale della mia band.Il mio gruppo per fortuna è seguito e non puntiamo nemmeno sugli amici.Gli amici che vengono ai concerti son pochi,ci hanno visti 800 volte e soprattutto con gli amici ti trovi in sala prove.Non sono gli amici che ti fanno diventare grande o comunque meno piccolo di quello che sei.Ci sono tanti fattori che influiscono,non è mai un solo fattore.Ma la situazione in Italia è drastica..Per non parlare poi del fatto che le band raramente hanno voglia d'aiutarsi a vicenda.
Third Eye
Lunedì 21 Aprile 2014, 11.55.46
66
@ AkiraFudo (n. 47): se ti riferivi a me io non ho detto che bisogna “ascoltare tutto”, non stravolgiamo i concetti come ci pare e piace! Io intendevo dire che il pubblico dovrebbe essere un po’ più attivo, partecipativo, curioso (verso le novità), perché così facendo a beneficiarne sarebbe tutto l’ambiente, più fermento c’è, maggiore vitalità c’è, meglio è per tutti. Dunque, non capisco perché bisogna far riferimento alle proprie storie o abitudini personali… non c’entrano assolutamente nulla con il discorso che ho fatto! E poi: a te gli “Infernal Poetry proprio non piacciono” ? E allora?! Qual’è il problema? Anche qui mi pare che si tenda ad estremizzare in maniera strumentale i concetti che ho espresso… io non faccio la crociata a favore del suddetto gruppo, non sono il loro difensore d’ufficio, sento però il bisogno di spendere qualche parola a loro favore e più in generale a favore della realtà musicale che (in qualche modo) rappresentano allorquando ci sono utenti che invece intervengono per dire che sostanzialmente erano dei poveri sfigati, che nessuno se li filava, che insomma ben gli sta se si sono sciolti (tanto nessuno li rimpiangerà). E’ questo disprezzo nei loro confronti che non sopporto, questo volerli dipingere quasi come degli anonimi musicisti di provincia a cui è andata male, è la sufficienza con la quale si liquida l’argomento che non mi piace! E aggiungo anche che questa vicenda è stata poi lo spunto per riflettere sulle condizioni generali del movimento, sulla possibilità che altre bands facciano la stessa fine e così via. Un gruppo può decidere di smettere per tanti motivi per cui in tal senso non mi soffermerei neanche troppo sul caso degli Infernal Poetry e andrei oltre; più in generale dico perciò che sarebbe auspicabile che a formazioni simili o di talento venissero date le possibilità per riuscire a trovare un seppur piccolo spazio all’interno del movimento, creare le condizioni perché certe realtà emergano e riescano lasciare un segno. Di questo si parlava (fra le altre cose). Qualcuno, invece, ha voluto far passare l’idea che si trattasse di un semplice referendum pro o contro gli Infernal Poetry!
Sambalzalzal
Lunedì 21 Aprile 2014, 11.55.17
65
Absynthe@ no scusa allora avevo capito male io. il fatto di di leggere o sentire dire da tanti che non vogliono farsi "bollare" come metallari inizia veramente a deprimermi. Io ripeto per quanto riguarda il resto della discussione che secondo me non si tratta di persone che seguono solo i mostri sacri e niente altro, il calo ce l'hanno avuto sia la bands di grosso calibro che quelle medie e piccole in fatto di seguito in Italia. Forse il discorso che fai tu è che quelli che in qualche modo resistono, I Maiden, i Metallica, gli AC/DC ed altri sono quelle realtà che sono andate nell'immaginario collettivo al disopra del puro fattore musicale, sono quelle "socialmente accettate" che mettono d'accordo un po' tutti quanti, sia chi segue il metal e sia chi no. A me personalmente è capitato tantissime volte di parlare con qualcuno che mi ha detto "ascolto Metallica e Maiden però non sono metallaro", ecco in questo senso possiamo dire che quei gruppi hanno un seguito a sé stante che magari nella vita di tutti i giorni ascolta pure Shakira, lady gaga e similaria. Se questo vale però per poche bands, tutti quelli che seguivano tutto il resto che fine hanno fatto? Nella metà degli anni 90' ogni volta che suonava una band black, Death o power metal conosciuta c'era il pienone, stessa cosa succedeva per concerti di esordienti che giravano per l'Italia con demo e magliette scritte col pennarello. Mi ricordo un casino di fermento e di tanti bei gruppi scoperti "per caso", semplicemente perché quando si andava al locale era matematico che ci si divertiva sempre e comunque ed in più, appunto, c'era anche l'attrattiva di scoprire cose nuove. Se oggi quando suona qualcuno la gente se ne rimane fuori dal locale (a biglietto pagato, attenzione) è ovvio che qualcosa è cambiata. fatemi capire, mancano i soldi ed io letteralmente vado a buttare metà dei soldi del biglietto perché semplicemente non sono interessato a chi apre? E' folle. L'audience ha le sue colpe, chi organizza ha le sue colpe e pure chi suona ha le sue colpe, la costante è che nessuno delle categorie citate vuole ammettere le proprie responsabilità.
Absynthe
Lunedì 21 Aprile 2014, 10.51.19
64
La qualità dell'arte, in senso lato, non è misurabile: vero. I gusti sono personali e connotati di una moltitudine di variabili non necessariamente interconnesse: altrettanto vero. Su queste pagine, il 99,9% è destinato al dimenticatoio fra i solchi della storia: verissimo. Detto questo, approcciare la musica, il teatro, il cinema, come semplice sollazzo non è sbagliato (per carità!), semplicemente è incompleto. Dei testi e della musica della maggior parte delle band che, secondo @AkiraFudo, dovrebbero rimanere nella storia ed essere ricordati fra un secolo come QUELLI che "hanno creato qualcosa di grande e personale", resterà al massimo un cenno: quello di essere stati i primi a fare qualcosa in quel senso. Ma allora stesso discorso varrebbe anche per Korn, TOOL, il black metal, etc. Non sarà così, coerentemente col discorso che si fa riguardo agli "onestissimi e bravissimi artigiani". Tengo, per la terza volta, a sottolineare come il paragone citato (siete duri, eh!) l'ho fatto per un'altra ragione, non per dire "come gli Infernal Poetry" (non mi passa neppure per l'anticamera). In ogni caso, di sciocchezze ne rilevo altrettante, come la presunta arroganza che si avverte dalle mie parole, quando è un fatto conclamato che l'arte non sia democratica né da tutti raggiungibile: il sollazzo, la consolazione, l'empatia non giungono dall'arte ma dalla retorica. Io sarò elitario (è probabile) ma cerco di trovare, in un modo o nell'altro, qualcosa che mi elevi a uno stato migliore di quanto non fosse nel momento prima di attingervi. Per altri non è necessario e amen: tutto è relativo. Su un punto, però, ribatto con fermezza: la storia del gusto, e la (presunta o meno) arte che ne consegue, è fatta perlopiù a immagine e somiglianza di una corrente di fruitori impostasi sulle altre. Se bevi Coca Cola, ascolti AC/DC (sarebbe arte quella degli AC/DC!?), è comunque perché c'è stata un'élite che li ha imposti, cui è seguita una schiera di individui che ha dato ragione a quei dettami. Non le ho fatte io le regole, mi sono limitato a riportarne qualche effetto. P.S. resta sempre uno scarto dello 0,1% che, fra queste pagine... Tutto sta a trovare chi se ne accorge. @Sambalzalzal: non mi vergogno di esserlo stato, né ho cominciato io questa pseudo-polemica; semplicemente è fattuale che il 90% e passa di ciò che ascolto non sia strettamente legato al metal o, più ampiamente, all'heavy rock.
Sambalzalzal
Lunedì 21 Aprile 2014, 9.00.20
63
AkiraFudo@ sono d'accordo per quanto riguarda gli atteggiamenti. E' stato proprio l'elitarismo e gli atteggiamenti snob tra le cause della povertà della scena metal italiana. Io non dico di te Absynthe@ per carità, però anche a me è capitato più di una volta ed ultimamente sempre più spesso di sentire di sfuggita in giro per concerti come capita a Deviz@ ragionamenti simili a quelli che fai tu e non è che portino a nulla di buono Soprattutto vorrei spostare l'attenzione su un fatto importante. Chiunque sento ascolta musica "impegnata e di qualità" ma quindi chi è che ascolta "musica di merda e suonata male"? Obbiettivamente c'è qualcosa che non quadra. Come dice AkiraFudo@ la qualità in musica non è misurabile e noi italiani non siamo esattamente nella posizione giusta per metterci a fare i maestri di conservatorio e gli intenditori. la situazione dice esattamente il contrario. Anni fa il metal era una musica che faceva socializzare, oggi stiamo alla stregua, come ripeto, di tifoserie calcistiche dove la band che seguo io è più brava/cattiva di quella che segui tu, è veramente molto triste. P.s. visto che salta fuori sempre più spesso (in un sito che si chiama Metallized poi...) ma perché questo senso di vergogna quando si usa la parola "metallaro"!?!? Mica significa essere ritardati o malati di sifilide, tocca andarne fieri perdio!
AkiraFudo
Lunedì 21 Aprile 2014, 0.32.28
62
caro Absynthe, non mi sembra di aver travisato una cippa... ho capito benissimo la tua "proposta", che rispetto ma non condivido perché la ritengo minata dall'erronea convinzione che ci sia un pubblico "ignorante" (o meno evoluto, se ti piace di più) che si accontenta del solito vecchiume ormai di quarta categoria che dovrebbe andare a "scuola" e imparare finalmente ad apprezzare geni quali infernal poetry e altri di analoga levatura (???). Ripeto - col massimo rispetto per la tua personale opinione - per me sono stupidaggini colossali, frutto di un'idea della musica evidentemente lontana anni luce dalla mia, che mi suona snob, elitaria e pure un po' arrogante... per un motivo semplicissimo: la qualità della musica NON E' MISURABILE! E lo stesso vale per l'arte in generale, parola questa con cui ci si riempie la bocca troppo spesso... Gli infernal poetry fanno arte? Assolutamente no! Loro - come il 90% dei protagonisti di queste pagine - non sono altro che onestissimi e bravissimi artigiani, ma l'arte per me è altro... tu citi Rimbaud, ma credi veramente che infernal poetry, black dahlia murder o un altro fra i gruppi citati in questo tread saranno ricordati da qualcuno fra un centinaio di anni? No. Mentre forse si parlerà ancora di Deep Purple, Iron Maiden, Judas Priest, Metallica, AC/DC, Beatles.... perché QUESTE bands hanno creato qualcosa di grande e personale, gli altri no... come dici tu hanno solo provato a differenziare la proposta ma - parere mio - fallendo miseramente o infilandosi in proposte di nicchia che non riescono a raggiungere il pubblico né sembrano volerlo... ecco perché ancora tirano i vecchi!
Absynthe
Domenica 20 Aprile 2014, 21.04.35
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@AkiraFudo, hai estrapolato giusto due cosucce del mio ragionamento e sei riuscito a travisarne il senso: anzitutto, non chiedo né pretendo che il pubblico segua qualsiasi cosa esca sul mercato italiano ed estero, a livello artistico; e, in seconda istanza, non pretendo certo che la gente si sveni o esca fuori di senno a causa di ciò. Io ho semplicemente sollevato una riflessione: stante il fatto che è praticamente impossibile investire su chiunque, il pubblico potrebbe darsi maggiori strumenti per arricchire il proprio gusto e la propria sensibilità onde premiare chi davvero meriterebbe un riscontro, rispetto alla qualità intrinseca di ciò che propone, e lasciar perdere le ciofeche. PUNTO: il mio ragionamento non andava oltre questa proposta (che ho cercato di articolare - mea culpa!). A corollario di quanto proposto, non ho assolutamente giudicato male chi continua ad ascoltare il classic (io sono fra questi, sebbene lo faccia saltuariamente), come tu sembri far passare, ma posto, invece, una questione molto semplice e che si basa su un'evidenza fattuale. Mi si corregga, se sono in errore: a furia di non ascoltare altro che vecchiume (Sacro, Illuminante e Depositario del Sacro Verbo, quanto si voglia), o nuovi pedissequi rigurgiti di tale arte, è possibile mai lagnarsi a fronte di un mancato ricambio generazionale? La mia risposta è: NO. No, se nel frattempo non si è provato a comprendere il nuovo. Tutto qui. Il mio, caro e "acuterrimo" @freedom, voleva essere un discorso decisamente orientato alla generalità della tendenza, in relazione alla situazione odierna, e non meramente alla causa degli Infernal Poetry. Per cui, no: l'esempio di Rimbaud, o Laforgue, o chi per essi, non è stato utilizzato per tracciare un paragone con l'ormai defunta band marchigiana, quanto più per dire che l'afflato, a posteriori, che si esprime in un "cazzo che band sottovalutata! se solo, all'epoca..." spesso sarebbe possibile evitarlo a priori. Certo, sicuramente non è il caso degli Infernal Poetry (cui, comunque, andrebbe riconosciuto un tentativo nel differenziare la proposta) ma, qui in Italia, il precedente illustre si è creato decenni or sono: si chiamavano Area! In tutti i modi, tolgo il disturbo con un inciso: neanche io sono metallaro né, se lo sia mai stato, lo ero da manuale. Mi sono votato, però, nella maturità, al culto di quei percorsi artistici che fossero impregnati di contenuto e ricerca. Non condanno chi prende l'arte solo come intrattenimento; mi limito a ricordargli che non si limita a quella funzione (mi si permetta il gioco di parole). Saluti.
Deviz
Domenica 20 Aprile 2014, 20.27.50
60
Io ho una band ormai da 6 anni.Facciamo parte anche noi del filone "metal estremo" che dire?Secondo me il comunicato che hanno fatto gli Infernal è preciso,non c'è nulla di spocchioso!C'è solo la verità,ma certe persone fanno fatica a comprenderla questa terribile verità.Il valore della band è assoluto!!Musicisti eccezionali e soprattutto musicisti geniali.Io ho avuto a che fare con Paolo (cantante) perché ha mixato un brano della mia band.E' una persona gentilissima e molto umile!!Cazzate che sono spocchiosi!Tremende cazzate!Certo ci vuole culo per sfondare,alcune band l'hanno altre no.Ci sono tante cose che influiscono!il genere che si fa,le conoscenze (leggasi amici importanti) che ha una band etc.Ci sono i Destrage che sono di Milano e sono dei fottuti geni,loro ce la stanno facendo ad emergere,sono una band spaccaculi ma in Italia nonostante siano dei boss li conoscono in pochi.Però anche i Destrage fanno un genere che è molto più "commerciale" rispetto a quello degli Infernal.Gli Infernal Poetry sono una band difficile d'ascoltare appunto perchè fanno musica strana e la gente fa sempre un pò fatica a digerire/capire la musica cosi.Per me sono una band eccezionale e io sono un loro fan!Sono veramente molto dispiaciuto per questo comunicato.Il discorso pubblico in Italia è sempre il solito.Non capisco come facciano ancora certe persone a non averlo capito!Il metallaro medio o ascoltatore di metal medio in Italia è molto strano e fissato solo su determinati gruppi.Per lui esistono solo i big 4 i Maiden e pochi altri gruppi.No il metal è formato da molto altro.Ci sono un infinità di band che spaccano nell'underground Italiano e se non ci credete vi faccio un elenco senza problemi.Ma il punto è sempre il solito,il metallaro medio italiano non ha nemmeno voglia di sbattersi per supportare le band underground,lui pensa solo ai Metallica o alla tribute band dei Metallica.Non gli interessa nemmeno se la cover band suona bene o male,l'importante è che faccia Seek & Destroy,poi lui è felice.Ah si c'è da segnalare che nel 90% dei casi manco riesce a capire se una cover band è brava o no.Per me è una cosa assurda.A febbraio 2013 sono andato all'alcatraz a vedere Cannibal Corpse,Hour of Penance,DevilDriver e The Black Dahlia Murder.Mentre ero in fila sentivo i commenti di certa gente che diceva cose del tipo "Ma chi sono sti Black Dahlia Murder?Io non li ho mai sentiti,chissenefrega di loro,sono qua per i Cannibal Corpse e basta." Ne ho sentita molta di gente dire queste cose.Tralasciando il fatto che possano piacere o non piacere (io li amo e dal vivo sono delle macchine) questa gente non si è inculata i "Dahlia" che sono una band "famosa" figuriamoci come si comportano con una band emergente.Io non vedo l'ora che i grandi della musica metal si ritirino..Sarò molto curioso di vedere come si comporterà questa gente che la musica non l'aiuto,anzi l'ammazza proprio.Per finire io i dischi e il merch delle grandi band non li acquisto più.Acquisto solo dischi e merch di band emergenti che mi piacciono.L'Underground italiano è una cazzo di figata pazzesca!
Sambalzalzal
Domenica 20 Aprile 2014, 18.35.53
59
Spiderman@ si intendevo il discorso di buttare sempre e comunque merda su bands ed eventi, questo per quanto riguarda l'audience, ma anche la "testa" per gestire certe situazioni e parlo degli addetti ai lavori. Il metal non è un genere "mainstream" ed avere la pretesa di trattarlo come tale (quindi aspettarsi introiti massicci ecc), in Italia è da idioti e da veri sciacalli. Tra proprietari di locali, organizzatori e sedicenti agenzie di promotion ne hanno fatti pochi di danni in questi ultimi 14 anni. Adesso il nuovo trend imposto sono le cover bands... ma andassero a cagare tutti. Poi vabè, gli esempi che fai tu sui lanci di bottiglia e sugli insulti, lasciamo stare... i comportamenti da tifo calcistico mi hanno fatto sempre cagare e in anni non sospetti non mi sarei mai immaginato che avrebbero preso piede anche nella musica. Ecco parlando appunto di attitudine e testa funzionale... se uno non è d'accordo con un bill o si sente infastidito dalle bands che aprono, invece di rovinare il divertimento a terzi e alla band che suona, potrebbe prendersela in privata sede con gli organizzatori e di modi per farlo nei limiti del legale ce ne sono tanti.
spiderman
Domenica 20 Aprile 2014, 17.37.55
58
@Samba,e' vero e' tutta una serie di problemi,di cause e concause che sommate assieme,in perido di crisi ci fanno notare tutta la differenza tra italia e altre nazioni riguardo al metal,tracui giustamente credo che per testa delle persone ti riferissi al punto base fondamentale all'attitudine e alla mentalita' sulla questione culturale per far sviluppare degnamente la scena metal,credo ti riferissi alle perenni e becere polemiche per es,sui festival metal e sulle ultime discussioni sul bill di Roma e su quelle in Sicilia che hanno scatenato da sempre polemiche assurde,ne avevamo parlato in precedenti post citando il confrontonper es. col festival di Tolmin in Slovenia,dove le persone non si fanno seghe mentali e non protestano ma pensano a divertirsi senza fare caso alle scalette proposte,inoltre ha ragione Trucido sui fattori organizzativi disatrosi in italia e al fatto di molte persone se se ne frega dei gruppi minori(invece dame sempre rispettati) nei concerti a favore degli headliners ubriacandosi e sfasciando bottiglie per terra nei piazzali antistanti e visto che si parla sempre a sproposito dei Lacuna Coil lessi da qualche che al parte in una loro intervista che al loro concerto di debutto furono oggetto qui in Italia di insulti orribili e frasi oscene con lancio ripetuto e pericoloso di oggetti verso di loro inneggiando agli headliner e cercando di mandarli via,questa e' barbarie e incivilta',e' proprio cosi' oltre al fattore economico pur importantissimo anche quello attitudinale-culturale e' altrettanto importante,oltre al cronico disinteresse istituzionale,il problema della testa delle persone e loro attitudine purtoppo rimane,sperando, e sono fiducioso ,che in futuro cambi davvero.
Sambalzalzal
Domenica 20 Aprile 2014, 13.20.01
57
è una serie di cose Steelminded@ secondo me, e quella che ha fatto la differenza per davvero (in male) è stata la testa delle persone non il gusto
Steelminded
Domenica 20 Aprile 2014, 12.46.25
56
Trucido e Samba: Sono d'accordo con quello che dite, che è un discorso più bilanciato e multifattoriale, di quello fatto per esempio da Third Eye, Absynthe etc. Che in Italia ci siano problemi per lo sviluppo della musica, che non sia da talent show, è innegabile... Ma non mi sembrava che si potesse addossare la colpa in generale ai gusti del pubblico metal (non parlo ovviamente del publico mainstream) che non capisce e supporta la musica di qualità... Ovvio, che rispetto i punti di vista citati, ma non credo che sia quello il punto.
Sambalzalzal
Domenica 20 Aprile 2014, 12.12.52
55
Trucido@ esatto è una questione attitudinale, appunto. il brutto è che non si vuole ammetterlo.
Sambalzalzal
Domenica 20 Aprile 2014, 12.10.11
54
Eh si Steelminded@ nell'altro intervento appunto avevo detto che il metal in Italia è cresciuto a dismisura e "male". Con male intendo alcune delle cose che hai citato tu ed anche altre. Rispetto agli 80' oggi c'è molta più gente che ascolta metal ma per assurdo questa moltitudine il genere lo ha affossato, non migliorato come è capitato altrove. Secondo me i motivi risiedono in un'attitudine di fondo che è sbagliata ed è culturale (le cose in Italia vanno male a tutto tondo, non solo nell'arte) e chi più chi meno siamo tutti colpevoli. Da noi che siamo semplici ascoltatori alle persone che ci lavorano e che hanno voluto mungere la rapa fino all'ultimo. Io non penso che alla fine la mancanza di soldi pesi tanto sulla questione, come dicevo se guardiamo all'est Europa di soldi ne hanno pure di meno ma la situazione sia live che di vendita è migliore. Slovenia, Polonia, Bulgaria hanno dei festivals che noi ci sogniamo col telescopio. Ciò che danneggia veramente l'Italia è il continuo svicolare dai paragoni con gli altri paesi, per stare meglio con la coscienza e non ammettere che siamo dei falliti di prima categoria, non ci confrontiamo e non prendiamo esempio da altri, questo è. Se fuori ci sono dei canoni che aiutano la scena a godere di buona salute dovremmo guardare a quelli e seguirli non stare a perdere tempo dietro a soluzioni bislacche che da sempre si sono rivelate fallimentari.
Er Trucido
Domenica 20 Aprile 2014, 11.54.03
53
Infatti la colpa non è solo del pubblico, nel comunicato (che mi pare in molti non abbiano letto accuratamente) si fa riferimento a "le regole a cui sottostare, per sopravvivere OGGI in questo orribile settore". Sinceramente non ci vuole molto a capire che i problemi sono anche a livello organizzativo, parlate con i musicisti e vi diranno le stesse cose. Poi sul discorso saturo, soldi eccetera ok, però vi faccio una domanda: quante volte ad un concerto medio ricco di gruppi di apertura avete visto gente fuori dal locale sbattersene il cazzo dei gruppi prima degli headliner? Eppure la gente ha pagato per vedere pure quelli, ma non gli interessano.
Steelminded
Domenica 20 Aprile 2014, 11.46.58
52
Samba ammesso che tu abbia ragione nei fatti, il che è probabile, non prendi in considerazione il fatto che in Italia non girano più soldi da una decina di anni a questa parte (se non più), per cui se vai a vedere e acquisti i Behemoth, poi non hai il becco per andare a vedere i Watain e gli Infernal Poetry, etc.? Ve lo ha detto chiaramente Spiderman qual è la situazione. Poi come si fa a non capire che il mercato è strasaturo, con dozzine di nuovi dischi e nuove band che escono fuori regolarmente, più quelle vecchie che comunque vuoi continuare a seguire... Mercato iperinflazionato, download illegale, crisi economica e anche qualità non elevata della proposta in generale (con dovute eccezioni) portano a risultati del genere in Italia. Ma non mi menerei troppo la cippa con l'ignoranza del pubblico italiano, se i gruppi si sciolgono o fanno fatica.
Steelminded
Domenica 20 Aprile 2014, 11.46.40
51
Samba ammesso che tu abbia ragione nei fatti, il che è probabile, non prendi in considerazione il fatto che in Italia non girano più soldi da una decina di anni a questa parte (se non più), per cui se vai a vedere e acquisti i Behemoth, poi non hai il becco per andare a vedere i Watain e gli Infernal Poetry, etc.? Ve lo ha detto chiaramente Spiderman qual è la situazione. Poi come si fa a non capire che il mercato è strasaturo, con dozzine di nuovi dischi e nuove band che escono fuori regolarmente, più quelle vecchie che comunque vuoi continuare a seguire... Mercato iperinflazionato, download illegale, crisi economica e anche qualità non elevata della proposta in generale (con dovute eccezioni) portano a risultati del genere in Italia. Ma non mi menerei troppo la cippa con l'ignoranza del pubblico italiano, se i gruppi si sciolgono o fanno fatica.
Steelminded
Domenica 20 Aprile 2014, 11.45.36
50
Samba ammesso che tu abbia ragione nei fatti, il che è probabile, non prendi in considerazione il fatto che in Italia non girano più soldi da una decina di anni a questa parte (se non più), per cui se vai a vedere e acquisti i Behemoth, poi non hai il becco per andare a vedere i Watain e gli Infernal Poetry, etc.? Ve lo ha detto chiaramente Spiderman qual è la situazione. Poi come si fa a non capire che il mercato è strasaturo, con dozzine di nuovi dischi e nuove band che escono fuori regolarmente, più quelle vecchie che comunque vuoi continuare a seguire... Mercato iperinflazionato, download illegale, crisi economica e anche qualità non elevata della proposta in generale (con dovute eccezioni) portano a risultati del genere in Italia. Ma non mi menerei troppo la cippa con l'ignoranza del pubblico italiano, se i gruppi si sciolgono o fanno fatica.
Sambalzalzal
Domenica 20 Aprile 2014, 11.21.07
49
Trucido@ ma infatti a me sembra che si stia portando il discorso parecchio lontano da quella che è la realtà delle cose. Sembra che ci siano bands di serie B e bands di serie A che suonano bene e riscuotono successo sempre e comunque sia con le vendite che con i concerti, non è assolutamente vero, i grandi numeri in Italia non li fa più nessuno. Suggerisco di andare a leggere il report sul concerto dei Watain di qualche giorno fa. I Watain sono svedesi e quando suonano fuori riempiono locali e palazzetti con sold out fatti pure a distanza di mesi dalla data (ieri sono stati headliner all' Inferno Fest a Oslo per la cronaca), perché in Italia non succede? No in Italia al concertino dei Watain non ci va nessuno "perchè l'ultimo album fa cagare", vabè. Qualcuno citava i Lacuna Coil, che per carità possono piacere oppure no ma è innegabile che quando mi metto a leggere qualche commento in giro sul web i più cattivi sono sempre quelli degli italiani. In ASSOLUTO le commedie più feroci saltano sempre fuori con gli italiani, tutto questo astio nei confronti della musica e degli artisti in generale fuori non ce l'ha nessuno e quando c'è astio non c'è supporto, poco ma sicuro. Quello che negli anni ho notato io è che il fenomeno del download sfrenato è andato di pari passo con lo svuotamento dei locali ergo chi scarica se ne frega altamente di andare per concerti, se ne sta a casa a riempirsi l'hard disk con tonnellate di files e a dispensare giudizi sulla bravura o meno di questa o di quell'altra band in giro per il web. Io se avessi un gruppo e volessi fare qualcosa di serio l'Italia sarebbe l'ultimo paese a cui penserei (la cosa è facilmente estendibile al lavoro in generale di questi tempi), se poi invece uno vuole essere ottuso e stolto ad ogni costo allora tentare di sfondare in Italia va bene, campi 1000 anni e non ci riesci. Miley Cylum@ ahahahah mi fa piacere!
freedom
Domenica 20 Aprile 2014, 1.00.16
48
Quoto e straquoto quest'ultimo intervento di AkiraFudo. Molti qui sembrano dimenticare che alla fine ascoltare musica sia un attività ricreativa oltre che culturale. Poi mi si vengono a fare esempi assurdi veramente....Rimbaud addirittura. Ma per piacere. Io ascolto e supporto quello che mi piace, punto, che si tratti di italiani, ebrei, africani o albanesi. Giuro su Dio, la prima volta che ascoltai gli Infernal Poetry non sapevo assolutamente che fossero italiani, e mi lasciarono indifferente. E' così difficile da accettare? A quanto pare si. Comunque per concludere, preferisco restare nella mia "realtà parziale" piuttosto che impormi certi schemi e modelli di comportamento che farebbero di me il metallaro da manuale. Non sono metallaro evidentemente, e non voglio esserlo a questo punto, non voglio essere niente, sono solo una persona che si diverte ad ascoltare musica. Io vivo di passioni, e amo tutto ciò che è naïf.
AkiraFudo
Sabato 19 Aprile 2014, 23.53.45
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Leggendo i commenti a questa notizia - non particolarmente clamorosa a parer mio - mi viene da pensare che essere "metallaro" sia diventata un'attività analoga al volontariato, il cui scopo è il supporto incondizionato nei confronti di centinaia di individui che, fortunelli, vengono baciati dalla musa e decidono di fare i musicisti... Secondo alcuni di voi gli appassionati di musica metal DOVREBBERO ascoltare tutto - ma proprio TUTTO - al fine di premiare chi merita; tenendo presente che escono oltre una dozzina di dischi death al mese e che ci sono sempre una discreta quantità di gruppi in concerto, questo significa devolvere a questa attività la quasi totalità del tempo libero e una porzione consistente dei propri introiti... bello non c'è che dire, ma vi prego di prendere in considerazione il fatto che per la maggior parte delle persone tutto ciò non sia possibile... se solo si ha l'assurda pretesa di dedicare qualche ora ad una relazione (per non parlare di una famiglia) o a qualche altro interesse e ZAC! ti sei perso l'ultima uscita degli Infernal Poetry o dei Coram Lethe e passi per un ex metallaro imbolsito e coglione che caga solo i Behemoth o i soliti grupponi "commerciali" pompati dalla NB e bla bla bla... Ma scusate, a qualcuno di voi è per caso passato per la testa che c'è chi preferisce i Behemoth agli Infernal Poetry? E magari c'è qualcuno a cui gli Infernal Poetry proprio non piacciono... è forse un delitto? Ed è forse un delitto continuare a seguire Iron, AC/DC e Metallica? Volete decidere voi cosa dovremmo ascoltare? Il pubblico "dovrebbe farsi un grosso esame di coscienza ed essere maggiormente vigile, attento!" ?? Ma che cazzate colossali! Io sono "vigile e attento" al lavoro, nel mio tempo libero voglio rilassarmi e divertirmi, non passare ore a catalogare centinaia di pseudo artisti fotocopia sperando di scovare una scintilla di genio... Vi sentite artisti ma non vi piace la competizione? Ci sono le strade, i centri sociali e persino il diabolico internet che tutti disprezzate... se avete qualcosa da dire qualcuno lo noterà - com'è sempre successo - ma se nessuno vi nota i casi sono due: o siete bravi ma tanto tanto sfigati oppure quello che dite interessa solo a quei 4 gatti che vengono ai vostri concerti, che presumibilmente sono gli stessi guru che su siti come metallized sparano merda sui grandi gruppi che si "vendono" e su di noi, la MASSA che si accontenta....
Steelminded
Sabato 19 Aprile 2014, 23.16.19
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Ho riletto i commenti e rimango d'accordo con Freedom e di netto. Aggiungo tre commenti telegrafici. 1. Il mercato metal rimane un mercato di nicchia, e lo è vieppiù in Italia - ergo se non sei veramente bravo, rischi di dover smettere, e magari anche se sei bravo. 2. mi spiace, ma l'Italia, fatte salve le dovute eccezioni, non ha mai prodotto fenomeni nel campo metal - dobbiamo dare la colpa al pubblico o al governo se non c'è una tale predisposizione? Ormai, con Internet, il mercato è globale se hai mercato puoi sfondare anche fuori. E in questo senso, non è puerile lamentarsi del fatto che il pubblico (quello metal) non si apre abbastanza alla nuova buona musica? I gusti non si possono eterodirigere 3. qualche giorno fa ho parlato con una rodie degli Haken (giovane band inglese prog metal, non ancora iper conosciuta, ma emergente) che mi ha detto che in tutto il tour i numeri migliori li hanno fatti in Italia (circa quattrocento persone a Milano), a riprova che se un gruppo merita può avere riscontro anche in Italia.
Steelminded
Sabato 19 Aprile 2014, 18.31.17
45
Leggero i nuovi commenti con attenzione, pero gia prima volevo dire che se una band si scioglie non si puo mai dare la colpa al pubblico, salvo che non ci si voglia riferire al download illegale... In questo senso ero molto d'accordo con freedom...
Third Eye
Sabato 19 Aprile 2014, 18.03.00
44
@ Absynthe (n. 41): sei troppo forte! Gli esempi letterari da te menzionati sono spiazzanti, in senso positivo, s’intende! Riguardo ai gruppi italiani poi ti rispondo, per oggi ho scritto abbastanza (questo monitor mi distrugge la vista!).
Third Eye
Sabato 19 Aprile 2014, 17.52.01
43
@ freedom: se non riesci a capire come mai certi parallelismi siano assolutamente fuori luogo non so che farci, tutti partono dal nulla (che scoperta!) ma non tutti cercano o possono permettersi di arrivare al grosso pubblico, mi pare evidente (per mere questioni stilistiche)! Più semplicemente a me pare che tu abbia una visione della realtà musicale di tipo parziale, sei legato prevalentemente al mainstream e a partire da esso fai le tue considerazioni e analisi. Poi dici: “il mercato si sta inculando da solo”. In parte è così ma noi gli stiamo dando una grossa mano. E poi, proprio perché l’offerta è sproporzionata che (come dice Absynthe) il “pubblico dovrebbe farsi un grosso esame di coscienza” ed essere maggiormente vigile, attento! Invece, noto con dispiacere che quello del mercato saturo è diventato ormai l’argomento che molti usano a sproposito per giustificare la moria del settore, pare che sia diventato un alibi con il quale coprire o nascondere la svogliatezza del pubblico; si vuole fare passare l’idea bislacca che siccome siamo inondati da migliaia di uscite allora è normale che i concerti siano semideserti e che si vendano pochissimi dischi (non lo si dice ma la logica conseguenza è quella). In sostanza, manca la domanda o è troppo carente, il pubblico (in linea di massima) è interessato a seguire e supportare poche bands, le stesse che si possono permettere di ottenere dei profitti con la musica. “La gente si sta stufando”, dici?! Ci sono “centinaia e centinaia di band che suonano tutte allo stesso identico modo”? E tu credi che gli ascoltatori si sforzino di fare la selezione di cui parlavamo? Che cerchino, cioè, di capire in mezzo a questo mare magnum chi merita di essere supportato e chi no? Non scherziamo, dai! La gente si preoccupa se Tizio ha lasciato il gruppo X e verrà sostituito da Caio, è curiosa di andare a vedere il film in 3D realizzato dalla band di successo, è pronta ad organizzarsi per vedere il concerto dei propri beniamini che si svolgerà però tra un anno, rimane in attesa che esca l’ennesimo disco scialbo della propria band del cuore e così via…
Absynthe
Sabato 19 Aprile 2014, 17.28.50
42
Niente, neanche oggi mi riesce di scrivere un post che leggibile dall'inizio alla fine. Proverò a rialzare il livello sui miei standard morfosintattici, appena smaltita la stanchezza di questa primavera singhiozzante. P.S. aggiungo che la fortuna editoriale di Jean Nicolas Arthur Rimbaud cominciò a vedere un'alba a partire dagli anni '10/'20 del secolo scorso, pur avendo stampato nel 1872 Une Saison en Enfer e nel 1886 Illuminations (ma scritte a cavallo fra il '72 e il '74). Gli appassionati di poesia e letteratura capiranno quanto si possa essere miopi di fronte alla "diversità". Rimbaud è l'esempio più famoso ma ci sarebbe la vicenda editoriale di Laforgue, di Majakovskkij, e... Ponderare un attimo: è bene andar dietro agli Airbourne, Rival Sons, Wolfmother et similia, oppure tentare approcci diversi per scovare qualcosa che sia non soltanto nuovo e fresco, ma non solo anagraficamente?
Absynthe
Sabato 19 Aprile 2014, 17.14.11
41
@Third Eye: già, e il paradosso ancora più clamoroso è che la band più internazionale che abbiamo ricade, a fronte di critiche argomentate (perché gli insulti o le invettive non sono critiche, questo andrebbe ricordato SEMPRE!), ricade nel più maldestro provincialismo impugnando l'equazione: non mi piaci = invidio il fatto che tu ce l'abbia fatta. Mai che gli passasse in mente che, per la mia sensibilità, cultura, attitudine, la loro proposta non sortisce effetti gradevoli. Questa è la malafede, di cui parlavi, peggiore che possa esserci perché abbatte il confronto e ragiona soltanto coi numeri di vendita e coi dollar$ incassati. Prosaicamente parlando: 'fanculo, per me fabbricano prodotti modellati su un target specifico, esattamente come la l'indagine di marketing che farebbe una Danone a caso. @freedom: sono in linea con la tua analisi sul mercato, poiché ho parlato di "bassa (quando non infima) qualità, generata dall'odierna possibilità ecumenica di posizionarsi sul mercato" nel mio commento. Riallacciandomi al discorso che faceva @spiderman in merito alle risorse che il pubblico ha da spendere e alla ristrettezza cui il più delle volte è soggetto, non posso che confermare quanto sia necessaria una più alta consapevolezza da parte dei fruitori in relazione a ciò che gli viene proposto. In Italia, abbiamo nuove leve decisamente valide dal punto di vista artistico, alcune delle quali con un buon/ottimo margine di riuscita. Non sono amico di nessuno di questi gruppi, quindi non ho alcun interesse a spingere taluni piuttosto che altri, perciò mi limito a segnalarne i due otre che reputo degni di essere seguiti e su cui investirei attenzione e risorse: i math-rockers Morkobot, gli psych-doom Ufomammut e gli psych-stoners Elevators to the Greatful Sky (provate ad ascoltare il nuovo Cloud Eye, di questi ultimi, sul tubo e fate finta per un attimo di non sapere che vengono da Trapani). Visto che ci siamo, se doveste rispondermi, gradisco anch'io qualche suggerimento in merito.
Third Eye
Sabato 19 Aprile 2014, 16.48.12
40
@ Absynthe: ho trovato molto interessante il tuo intervento. In particolare sono d’accordo con te quando affermi che “per sfondare devi metterti dietro le mode legittimate"; l’omologazione di suoni e stili e la necessità da parte delle labels di avere un target specifico di riferimento rendono meno animato il panorama metal, depotenziandolo. Condivido anche l’idea secondo la quale “il pubblico dovrebbe farsi un grosso esame di coscienza” ma qui entriamo in un campo minato dal momento che nessun ascoltatore vuole sentirsi parte del problema, è molto più comodo per alcuni far prevalere il concetto secondo cui le responsabilità sono di tutti e di nessuno o tirare fuori argomenti inconsistenti legati ai gusti e alle libertà di scelta del singolo, considerazioni queste che paradossalmente fanno trasparire l’idea per cui un ascoltatore di metal ha più o meno gli stessi limiti (in termini di visione e di prospettive di ascolto) di chi segue in maniera distratta il pop, non c’è alcuna differenza! Infine, sottoscrivo la frase relativa alla selezione naturale di cui tutti noi evidentemente dovremmo essere i protagonisti ma ciò è collegato alla “mediocrità dilagante” a cui accennavi tu per cui… P.S. Una piccola considerazione sui Lacuna Coil. Premesso che non seguo il gruppo e non nutro nessuna stima nei loro confronti, vorrei però semplicemente far notare che al netto della musica che producono (su cui ognuno ha la sua idea) loro come persone sono alquanto discutibili, mi è capitato infatti di leggere una loro intervista e devo dire che recitano alla perfezione il ruolo di band di successo: arroganti e maliziosi come pochi, in particolare la Scabbia che ha più volte criticato i loro detrattori e una parte dell’audience italiana parlando a più riprese di invidia nei loro confronti, di gente frustrata e di ignoranza.
freedom
Sabato 19 Aprile 2014, 15.49.01
39
Pazienza, non sono d'accordo. La selezione naturale la facciamo noi giusto, e chi siamo noi? Esseri provenienti da un altro mondo? Mah...@Third Eye: mettere a confronto una realtà per così dire underground con fenomeni musicali e commerciali di portata mondiale non è insensato. Molti gruppi famosi a livello mondiale sono partiti dall'underground, e sono arrivati dove sono arrivati non solo per fattori di culo e di piazza, ma anche e soprattutto grazie alle loro capacità, alla loro musica. Qui mi si vuol dire che gli Iron Maiden sono ciò che sono perché inglesi e non italiani? Sul serio? Quindi qui da noi c'è stata gente a livello dei Maiden dei Metallica o dei Meshuggah (loro si son fatti strada con un modo di suonare più unico che raro, non li paragonerei nemmeno lontanamente agli I.P.) che non ha sfondato per colpa dell'indifferenza del pubblico e degli addetti ai lavori? E chi sarebbero? Non me ne vengono in mente personalmente. Per cui, caro Third Eye, tutta questa insensatezza io non riesco a capire dove la vedi. Anche i grandi partono dal nulla, sicuramente da luoghi e realtà differenti tra loro, ma non per questo necessariamente migliori della nostra, anche se ammetto che l'Italia è uno dei paesi messi peggio. Ad esempio in un luogo come gli Usa di band come gli I.P. ne trovi un mare, per cui lì loro sarebbero destinati magari ad un esistenza più semplice dal punto di vista del suonare in giro e cercare di tirare avanti con la musica, ma allo stesso tempo cadrebbero nell'anonimato più totale, cioè in quella fascia di gruppi bravi e tutto ma che restano lì dove sono. Sai quante ce ne sono di buone band non famosissime in America? Qui da noi invece qualcuno (tra cui, mi spiace dirlo, molti critici che muoiono dalla voglia di sentirsi diversi e di non appoggiare ciò che viene importato dall'estero, a costo di tapparsi le orecchie) ha la tendenza a gridare al miracolo per poco, e a santificare band che altrove sarebbero nella media...errore in cui io stesso sono caduto ad esempio con gli Extrema (che comunque mi piacciono). La mia opinione resta quella: il mercato si sta inculando da solo. La domanda c'è, è l'offerta ad essere sproporzionata, è l'inflazione della musica. E il brutto è che tutta questa miriade di band mi sta dando l'impressione di far calare la qualità della proposta, almeno parlando genericamente, eccezioni a parte. Internet in questo fa la sua parte, nel bene e nel male. Tutti hanno qualcosa da dire e da dimostrare, anche quando non ce l'hanno, vale per la musica come per la scrittura o le ricette di cucina. La gente si sta stufando, non si può sopportare di trovare centinaia e centinaia di band che suonano tutte allo stesso identico modo. E in mezzo a questo casino ogni tanto ci va di mezzo qualche artista valido, potrebbero essere gli I.P., anche se io - ma è una mia opinione - non li ritengo così originali ed unici. Anche questa cosa della nostra presunta "esterofilia" mi sembra parecchio gonfiata. Che i Lacuna Coil facciano milioni negli USA e poco da noi ad esempio io lo vedo come un bene. Evidentemente qui in Italia quella minoranza che ascolta musica vera è molto esigente, molto critica, anche verso i propri artisti (più a fatti che a parole, visto che sui siti dedicati si fa a gara a chi è più sostenitore dell'underground e poi ai concerti vanno solo in poche decine o centinaia). L'esterofilia nasce semmai da fattori storici più che evidenti: la cultura del rock qui da noi è stata importata. Lo stesso "periodo d'oro" del progressive italiano (PFM, New Trolls, Area....) non è altro che figlio diretto di gente come Genesis o King Crimson. Questo alone di "scimmie imitatrici" sarà difficile - se non impossibile - toglierselo di dosso, e continua infatti a manifestarsi chiaramente (almeno per il sottoscritto) ancora oggi. Da qui il nostro fascino per il rock americano o inglese, più che motivato secondo me. Mi scuso inoltre se parlando della mia vicenda personale sono apparso ridicolo per qualche motivo...anche se non capisco quale.
spiderman
Sabato 19 Aprile 2014, 15.05.29
38
Mah!Devo dire che non conoscevo questa band,e mi dispiace assai che sia finita.Per quanto riguarda il discorso scena metal italiana gia' mi ci sono avvelenato in precedenti post,sono stato a concerti di band con ragazzi giovanissimi che spaccavano a mio parere ed eravamo 80-85 persone,ed ora fanno elettricisti e camionisti,ma anche di band che non erano il mio genere preferito,ma in quanto italiane le seguivo,come per es. I Death SS,in un loro concerto eravamo credo 100-150 al massimo, con questi numeri e' durissima sopravvivere,Steve Sylvester gestisce un bar quando non canta mi sembra,tanti sono i problemi per band nuove che vanno dal costo degli affitti dei locali per esibirsi al costo della benzina per spostarsi in tour,fino ai mutui bancari per comprare e assicurare la strumentazione,poi vai ai concerti 4 gatti contati,e devi chiudere.Per i gusti che noi decidiamo faccio un discorso molto pratico introduco un fattore importante che nessuno ha citato,quelle delle saccocce,gia' perche' parlando per me che non sono ricco,devo fare delle scelte in base alle mie tasche,quest'anno posso permettermi solo 2 concerti nei mesi estivi,perche ho trovato lavoro da poco e devo pagare l'affitto e devo laurearmi fra 2 mesi.Per gli album posso permettermene 4 al massimo,tranne le uscite economiche,andro' ad un concerto di un grande nome ed ad un altro di un gruppo emergente e cosi' per gli album. A mio avviso non si puo' supportare tutto e tutti,chi non e' ricco deve fare delle scelte e purtroppo alcuni non ce la fanno ad emergere,non e' la prima volta e non sara' l'ultima che succede.Spero che la politica intervenga con degli incentivi,prestiti agevolati,sgravi e detrazioni fiscali per far emergere il metal in italia,come in Norvegia che ha fatto addirittura una legge per tutelare il loro rock e metal,considerato come industria da esportazione o come per es, Avalon di Timo Tolki,in cui il governo finlandese ha concesso degli incentivi e delle detrazioni,non ricordo dove l'ho letto ma e' cosi'.E' dura ammetterlo ma purtoppo in Italia le cose vanno cosi'.Comunque non e' solo il metal ad essere in crisi anche noi lo siamo (e credo in molti)che fanno fatica veramente ad arrivare a fine mese.
Absynthe
Sabato 19 Aprile 2014, 13.07.27
37
MODE. Non penso ci sia da dire molto altro. Semplici mode ed esterofilia patologica, altro che qualità! Spiegatemi, del resto, come si spiega che una band assolutamente mediocre, in grado di aderire soltanto al sound del momento, come i Lacuna Coil ce l'abbia fatta a costruirsi la reputazione che ha. E, nonostante non abbia alcuna stima per il loro lavoro, arrivo, paradossalmente, a pensare che la meritino eccome! Già, paradossalmente: perché se, da un lato, la loro "arte" (che per me è marketing) non verrà mai ricordata come rivoluzionaria né qualitativamente eccelsa, d'altra parte, gli va riconosciuta la grande capacità di aver avuto un buon occhio sulla situazione del mercato mondiale: per sfondare devi metterti dietro le mode "legittimate". Qualcuno, più in basso, ha nominato i Meshuggah. Beh... Sveglia! Sono attivi dal 1989 ma sono riusciti a fare numeri buoni solo da Nothing (2002) per poi sfondare con obZen (2008); nel frattempo, quanto hanno impiegato i Periphery, o gli Animals As Leaders, a farsi conoscere? Risposta: giusto il tempo di promulgare come "genere" quella cazzata del "djent". Ora chiunque mangia su quello stile, abbia o meno qualcosa di genuino da proporre. Mia personalissima analisi interpretativa: se non sei etichettabile (quindi, se provi a portare del tuo nella scena, anche provando a "dire le stesse cose ma in modo diverso"), fai letteralmente la fame, in Italia come all'estero. A questo punto, posto che la bassa (quando non infima) qualità, generata dall'odierna possibilità ecumenica di posizionarsi sul mercato, vada comunque scansata e subito, io direi che il pubblico dovrebbe farsi un grosso esame di coscienza, e magari cercare di elevarsi un po' dalla mediocrità dilagante, per darsi qualche strumento in più per capire anziché liquidare tutto come "beh, se non piacciono, è inutile fare il piangina". Sia come sia, lo scrive anche @Third Eye, per strapparsi i capelli ci sarà tempo: giusto quello che serve a cariatidi assolutamente inutili, oggigiorno, come AC/DC, KISS, Iron Maiden, Metallica, Slayer, Motorhead, e compagnia cantante, di scomparire dal mercato e creare la voragine, il nuovo "anno 0"; a quel punto, ci si guarderà indietro e si vedrà cosa si è lasciato cadere in frantumi (e non mi riferisco agli Infernal Poetry, nello specifico, anche se con mezzi migliori avrebbero potuto ritagliarsi uno spazio più consistente). Qualcun altro parlava di selezione naturale: no, la selezione la facciamo noi, e vale esattamente lo stesso discorso del nostro mercato interno (se tutti comprano all'estero, si polverizza).
Third Eye
Sabato 19 Aprile 2014, 12.52.31
36
Mah, mi pare che ognuno abbia espresso il proprio parere e che le analisi fin qui fatte siano del tutto inconciliabili tra di loro. Sembra che si tenda a commentare l’accaduto partendo da due approcci opposti, ovvero avendo una diversa percezione della realtà musicale. Prendendo spunto dal commento di brainfucker (n. 9) a me piacerebbe che gli appassionati di metal riuscissero a fare una disamina un po’ più approfondita della situazione che tenga conto cioè di quelle che sono le problematiche generali del mondo musicale a prescindere poi da quella che è la vicenda personale degli Infernal Poetry. Invece, leggendo molti commenti ho notato che c’è una superficialità senza limiti, un disprezzo verso la musica che mi lascia francamente basito; ridurre tutto ad una questione di “culo” o tirare in ballo le vicende della propria band personale per motivare lo scioglimento di un’altra formazione mi pare francamente ridicolo! Trovo inoltre assurdo l’atteggiamento di chi (e qui mi rivolgo a freedom) dà per scontato che simili vicende vadano considerate come esempi di mancato “successo” tracciando una linea di demarcazione tra “buona musica e grande musica”; mettere a confronto una realtà per così dire underground con fenomeni musicali e commerciali di portata mondiale è insensato! Il pensare poi che in un genere come il metal, di cui l’underground costituisce per così dire l’asse portante, possano andare avanti solo quelli che hanno “successo” significa avere una visione distorta della realtà, dal momento che il successo è parola che mal si concilia con generi e stili che notoriamente fanno piccoli numeri, a sfondare o ad avere il privilegio di firmare per una grossa etichetta sono in pochi (una minoranza), tutti gli altri (la maggioranza) cercano di sopravvivere, di crearsi un piccolo seguito di fans e di ottenere delle piccole o grandi soddisfazioni artistiche.
Miley Cylum (high on hate)
Sabato 19 Aprile 2014, 11.42.53
35
Oh...incredibile....mi immaginavo la solida sbrodolata del Samba...e invece mi ritrovo qui a quotare e sottoscrivere ogni singola parola del suo post. La vita ci riserva sempre delle sorprese....
Er Trucido
Sabato 19 Aprile 2014, 11.39.48
34
Non ho voluto partecipare alla conversazione finora ma ho letto tutto, dico solo una cosa: sabato scorso si parlava con un amico musicista proprio di questo e lui mi ha detto chiaramente che a questo punto non vale la pena sbattersi per suonare in Italia, quando devi fare carte false per ottenere delle date in cui ci saranno quattro gatti (perché è così per quasi tutti, non raccontiamoci balle, pure i gruppi stranieri suonano davanti a locali semivuoti in Italia). Tanto vale rivolgersi all'estero e fare sacrifici per provare ad ottenere qualche soddisfazione fuori dall'Italia, ben consci che soldi e successo con questo genere non se ne ottengono.
Sambalzalzal
Sabato 19 Aprile 2014, 11.10.10
33
Non li conoscevo benissimo ma quando leggo cose così ci rimango sempre male. Ho seguito qualche intervento qua e la dei posts sotto... che dire? Io non leggo nessuna spocchia nel comunicato ma parecchia tristezza, incazzatura e frustrazione, come è pure naturale che sia dopo anni passati a tentare di fare qualcosa di buono avendo come paghetta solo tanti calci sui denti. Il metal in Italia non ha mai goduto di buona salute come in altri paesi, inutile starci a girare intorno. Il poco di buono che a livello di fermento c'era in giro se l'è portato via il 2000 con l'attitudine di esperti da fastfood, partendo da chi ascolta fino ad arrivare a chi suona, che poi sono la stessa categoria in fin dei conti. Su 80 persone che conosco, che ascoltano heavy metal,70 suonano anche, tutto questo si traduce in un discorso di inflazione che fa contenti tutti all'inizio ma che poi alla fine si concretizza nel nulla. Sia chi suona bene e sia chi lo fa male si ritrova con gli stessi risultati e cioè niente. Ci sono poche eccezioni e sono quelle bands che sono riuscite a sdoganare i prodotti all'estero. I Lacuna Coil fanno tours negli US e in Germania, in Italia (che è il paese loro) tranne qualche data smozzicata no. Con i Novembre era la stessa cosa. Probabilmente c'è qualche motivo. Loro ma tanti altri che in Italia magari nemmeno sono conosciuti. non si tratta neanche di mancanza di soldi perché all'est per esempio di soldi ne hanno se possibile pure meno di noi ma sia il mercato che la scena live sono fiorenti. Purtroppo da noi il fenomeno del metal è cresciuto a dismisura e "male", non è più un movimento di nicchia che ha i suoi fedeli seguaci e non è nemmeno un fenomeno di mainstream come per esempio è in Finlandia (la tv nazionale che in prima serata invece dei giochi a premi per autistici trasmette il karaoke metal con bimbi e anziani che cantano dovrebbe far riflettere) è un qualcosa che sta in mezzo, totalmente spompato e privato della sua essenza originaria. A questo punto il fatto di essere originali o no nemmeno fa più la differenza. Io, come detto tante altre volte, mi auguro che veramente il mercato e l'attività live tracolli in maniera definitiva, forse poi dal niente si riuscirà a risalire la china con un po' più di testa ed umiltà sulle spalle da parte di tutti.
evil never dies
Sabato 19 Aprile 2014, 10.38.55
32
ragazzi ma di che parliamo, se pensiamo che nei locali ormai richiedono solo le cover/ tribute band (sulla cui tristezza come concetto e sull'ormai spropositato numero non mi dilungo) e che si vendono pochi Cd/demo significa che: A) la "domanda "(in senso di mercato) è fatta da persone omologate , pigre, che hanno ucciso la creatività B) ovvio che chi non soddisfa più questi zombie musicali e cerca di andare in direzione della creatività è "fuori dalla selezione naturale". una morte per scelta è una morte onorevole (cultura giapponese) Rispetto per gli I.P.
Diamond
Sabato 19 Aprile 2014, 9.33.40
31
Scusa Freedom ma cosa c'entrano i Rem?E' ovvio che stiamo parlando di altro!Secondo te se i Meshuggah fossero stati italiani avrebbero ottenuto quello che hanno ottenuto? E ' i Gojira?E i Mastodon? e posso andare avanti per un secolo! Ma mi parli di Maiden...secondo te se i Maiden nascevano in Italia, a parità di talento, adesso erano i Maiden? Non sono mai stato un grande fan degli Infernal Poetry perché non ho mai apprezzato un po' tutti i gruppi appartenenti a quel filone, ma è evidente e obiettivo che quello che facevano lo facevano da paura, nel loro genere spaccavano il culo a molte altre realtà più blasonate di loro, sia come qualità della proposta, che come esecuzione live/in studio, quindi c'è poco da parlare di spocchia nel loro messaggio, è vero che sono stati vittima della tristezza che rappresenta la scena metal in Italia, e questa discussione scusate ma lo conferma a pieno!
freedom
Sabato 19 Aprile 2014, 1.20.52
30
Comunque quoto ancora una volta MauRod commento 28. Io ho scritto un romanzo, ma sostanzialmente quello che penso è che si tratti di semplice selezione naturale. E' una merdosissima realtà della vita (cit.), triste ma vero.
freedom
Sabato 19 Aprile 2014, 1.05.17
29
Miley Cyrus non è un buon esempio, lì si parla di personaggi costruiti a tavolino per vendere magliette e videoclip pieni di balletti e culi al vento. Io parlo di quella gente che fa musica, parlo del rock insomma. I Queen avevano un successo enorme, vogliamo paragonarli a Miley Cyrus? I Maiden? I Led Zeppelin? I REM? Successo = merda? No, nemmeno questo ragionamento regge, per niente. I mostri del rock partono dal nulla e rompono ogni barriera, si impongono con la loro musica e la loro immagine, scatenano mode e tendenze, divengono infine "mainstream", che piaccia o no. Per pagliacci tipo la Cyrus vale tutto il contrario: pupazzi in mano ai discografici, roba da XFactor, confezionati per piacere a ragazzini che di musica ne capiscono quanto io di fisica quantistica: zero. E comunque il mio discorso non pretende di essere la verità assoluta, e nemmeno l'unica possibile spiegazione di certi eventi. I fattori che portano al successo sono tanti, troppi, e non esiste certamente una "lista" delle cose da fare e da non fare per diventare famosi. Indubbiamente uno di questi fattori è la fortuna. Bisogna trovarsi al posto giusto nel momento giusto, avere la faccia giusta e le canzoni giuste...ecco, ma qui già si parla d'altro, il carisma, l'attitudine, le belle canzoni, sono tutte cose che hai o non hai, punto. Esistono ormai migliaia di band, la maggior parte delle quali non possiede questi requisiti, ma che, vuoi per forza di volontà o cocciutaggine, riescono comunque a fare musica, buona musica, come in questo caso, ma c'è differenza tra buona musica e grande musica. Gli Infernal Poetry? Bravi sicuramente ma, dispiace dirlo, il mondo non sentirà la loro mancanza come per Hendrix, Cobain o i Led Zeppelin. Perché dare la colpa al pubblico per questo? Perché ogni gruppo italiano in grado di suonare decentemente andrebbe supportato incondizionatamente? Dobbiamo forse essere fieri della nostra mediocrità? Lo trovo ingiusto. E pure controproducente. Del resto non mi pare che la band in questione facesse furore all'estero e fiasco da noi, direi che si tratti piuttosto del classico gruppo che non riesce a fare il salto di qualità, come ce ne sono migliaia, per cui il discorso dell'italiano cialtrone che non capisce la buona musica non regge. @Third Eye: se un gruppo va in tour e si ritrova a suonare sempre davanti a quattro gatti, e pubblica dei dischi di cui vengono vendute solo poche copie dovrebbe forse iniziare a porsi qualche domanda. Il mercato esiste ancora, sicuramente minato dalle nuove tecnologie e tutto ma c'è, l'errore piuttosto sta nel pensare che questo mercato sia alla portata di tutti, che chiunque possa farne parte, basta saper suonare bene o essere dei maestri di musica...e invece no, il mercato (musicale) al momento è inflazionato, saturo, per cui la gente comincia a stufarsi, a non prestare attenzione. Nel loro caso parliamo di 17 anni tra l'altro, e di un nome che comunque gode di una discreta notorietà (non parlo di fama tipo Metallica, dico che non sono il gruppo che suona al pub la domenica), cioè la loro possibilità direi che l'hanno avuta (sicuramente guadagnata con tanta fatica ed impegno), la gente non li segue? Pazienza, cose che capitano. Non vedo perché fustigarsi con le solite menate sull'italiano medio.
MauRod
Sabato 19 Aprile 2014, 0.28.56
28
@third eye. A casa mia, se al mio concerto vengono 4 gatti significa che quelli interessati alla mia musica sono 4 gatti. Con chi te la vorresti prendere se non ci sono altri gatti che sbavano per te? Per gli I.P. Il mercato non esisteva più, per altri gruppi esiste eccome. É una semplice selezione naturale. Stop.
Delirious Nomad
Venerdì 18 Aprile 2014, 23.33.49
27
@freedom: il tuo dscorso "sono arroganti non hanno sfondato e danno la colpa al pubblico" porta a dire che solo chi propone musica di qualità ottiene il successo e viceversa solo chi fa pena rimane nell'ombra. Ergo Miley Cyrus é una grande artista. Forse c'é qualcosa da rivedere, che dici?
VomitSelf
Venerdì 18 Aprile 2014, 20.50.45
26
Questi erano una grande band. Visti anche dal vivo un paio di volte, in localacci di periferia con 20 persone dentro, tra il 2004-2005 se ben ricordo. Peccato.
Third Eye
Venerdì 18 Aprile 2014, 17.05.04
25
Comunque a me pare che in questo comunicato non ci sia alcuna spocchia ma piuttosto del sano realismo; si afferma, infatti, in maniera chiara (e senza ipocrisie) che il mercato non esiste dal momento che il binomio offerta/domanda è pressoché deficitario. E mi pare che di storie simili che avvalorino tale tesi ce ne siano un’infinità (alcune delle quali sono emerse anche su queste pagine attraverso, per esempio, i “live reports”): se un gruppo va in tour e si ritrova a suonare sempre davanti a quattro gatti è un problema, se poi pubblica dei dischi di cui vengono vendute solo poche copie allora la situazione diventa praticamente insostenibile! E nel caso degli Infernal Poetry non penso si possa parlare di incapacità, dal momento che la band era validissima e capace di creare musica di qualità. Se poi vogliamo fare del becero qualunquismo allora il discorso cambia, difatti le motivazioni che hanno dato alcuni utenti per questo scioglimento sono semplicemente allucinanti (tanto sono banali) … e per certi versi sono la conferma di quanto detto in precedenza. P.S. Per dovere di cronaca, qui nessuno si sta strappando i capelli per quanto avvenuto alla band, per quello c’è sempre tempo, bisogna infatti aspettare che si ritirino dalle scene i mostri sacri del genere… a quel punto inizieremo tutti a “prenderci a martellate sulla palle” !!
Third Eye
Venerdì 18 Aprile 2014, 16.42.42
24
@ Autumn (n. 17): guarda io non devo difendere alcuna fede, tant’è che non mi sono mai definito un metallaro; l’appunto che fai ci può stare ma rifacendomi a quanto detto prima si tratta di sottigliezze, ossia di andare a trovare il pelo nell’uovo… Il contesto di cui parliamo è ampio e sfaccettato per cui accanto a persone che ascoltano tra le altre cose anche il metal ve ne sono altre che presumibilmente amano e seguono esclusivamente artisti riconducibili a tale genere e bisognerebbe accettare anche questo!
AL
Venerdì 18 Aprile 2014, 14.42.14
23
mi spiace perchè è una realtà metal nostrana che sparisce. però evidentemente non hanno quel qualcosa in più che gli ha permesso di sfondare. sarà colpa dell'italia e del pubblico italiano? può essere. però se fossero stati dei manici, probabilmente avrebbero avuto successo all'estero dove apprezzano sicuramente di più l'heavy che qui da noi...
MauRod
Venerdì 18 Aprile 2014, 14.41.04
22
Ecco Freedom, hai centrato in pieno il discorso, e forse il nostro punto di vista cinico lo può capire solo chi effettivamente ha fatto parte di un gruppo e si è sbattuto tanto per anni (io ho suonato in un gruppo per tipo 8/9 anni, e tra l'altro suonammo anche con gli I.P. , che sinceramente si ponevano in maniera un pò spocchiosetta). Nella musica ci vuole culo. Loro e molti altri non l'hanno avuto.
freedom
Venerdì 18 Aprile 2014, 14.05.50
21
Certo dispiace e tutto, ma sinceramente la penso in parte come Autumn e MauRod. Non vedo perché dovremmo strapparci i capelli e prenderci a martellate sulle palle per il fatto che loro non siano riusciti a "sfondare" o che comunque non siano più nella condizione di andare avanti. Diciamo che dal comunicato traspare una certa mancanza di modestia ed autocritica: la colpa è del pubblico, della scena. Loro al massimo sono "colpevoli" di essere troppo avanti, troppo fighi, troppo incompresi da noi poveri stronzi (questo a dire il vero emerge più dai commenti che dal comunicato). Io stesso ho fatto parte di una band per quasi dieci anni, anni in cui mi sono spezzato letteralmente la schiena per la musica, per non parlare delle spese affrontate...risultato? Venivano a vederci suonare in dieci o venti al massimo, nessuno era disposto a spendere un centesimo per demo e cd vari, insomma ho deciso di smettere. Forse non eravamo così fighi come pensavamo, tutto qui. Non nascondo di essermi incazzato con gli "amici" che NON ti supportano inizialmente, ma poi col tempo mi sono reso conto di aver fatto un ragionamento un tantino arrogante. Eravamo noi evidentemente a non offrire abbastanza da spingere la gente a spendere soldi e tempo per la nostra musica. Detto questo, devo ammettere di aver avuto a che fare con decine e decine di sciacalli ai tempi del gruppo...gente che piuttosto che investire chiede soldi e cose del genere, e ci tengo a sottolineare che non si trattava solo di agenzie italiane ma anche estere, una addirittura americana. Purtroppo noi italiani siamo più credibili come giocatori di calcio o registi al massimo, per quanto riguarda il rock abbiamo avuto senza dubbio band molto valide, ma direi che a conti fatti ci manca la scintilla, la marcia in più.
MauRod
Venerdì 18 Aprile 2014, 12.58.52
20
Andiamo ragazzi, la verità è che vi sciogliete perchè non vi caga (quasi) nessuno, non solo in Italia, ma anche fuori dai nostri confini. Questi messaggi spocchiosi di addio proprio non li capisco. Suvvia, c'avete provato, v'è andata male, pazienza. La colpa non è di nessuno.
Mauro Paietta "My Refuge"
Venerdì 18 Aprile 2014, 11.08.42
19
Davvero deludente... ma d'altronde siamo veramente dei cialtroni in Italia... tutti suonano in qualche band e nessuno segue un solo concerto di un'altra band emergente... frotte di persone che ti chiedono quando suoni e poi stanno a casa a guardare internet o giocare col telefonino... frotte di persone che ti chiedono quando esce il tuo disco ma nessuno disposto a tirare fuori 5 euro per comprarlo, e se per caso lo regali neache lo ascoltano... In Italia si suona gratis nei locali davanti alle proprie fidanzate e qualche amico, incidi dischi per te stesso e se si parla di altre band è solo per criticare... il metal in Italia salvo una svolta in cui spero davvero è destinato al collasso
Sprewell
Giovedì 17 Aprile 2014, 21.36.23
18
Bruttissima notizia questa [EDIT: Niente bestemmie,grazie!],sono (erano) uno dei gruppi italiani più originali e personali degli ultimi 10 anni
Autumn
Giovedì 17 Aprile 2014, 21.12.52
17
Third Eye: no, non mi riferivo alla frammentarietà dei sottogeneri. Mi riferisco al fatto che nel 2014 si debba parlare ancora di "pubblico metal" e non semplicemente di "pubblico", come a voler difendere un'antica fede, degli antichi privilegi. Come non si volesse accettare che una persona che ascolta metal è in realtà una persona che tra le altre tante diverse cose ascolta ANCHE metal.
Third Eye
Giovedì 17 Aprile 2014, 20.38.43
16
@ Autumn: non giocare con i termini! Sebbene nel metal esistano un’infinità di sottogeneri che danno vita ad una relativa frammentarietà del settore il genere è uno e uno soltanto, cambiano i modi in cui viene declinato, mutano i registri sonori e stilistici ma la sostanza rimane invariata. Mi pare dunque ovvio che, analisi terminologiche a parte, si possa parlare in maniera generica di ascoltatori a cui piace il metal, di seguaci o appassionati di metal e (udite, udite) di pubblico metal (per quanto l'espressione possa suonare datata e inefficace) …
Autumn
Giovedì 17 Aprile 2014, 19.44.12
15
"erano troppo eccentrici e intelligenti per un pubblico conservatore com’è quello italiano". Cosa mi tocca leggere. Parlare di "pubblico metal" nel 2014, questo è conservatorismo! Ad ogni modo, che fastidio di comunicato, spocchia pura.
Sonny
Giovedì 17 Aprile 2014, 14.59.45
14
Mi dispiace davvero tanto. Musicisti capaci e coerenti, massimo rispetto.
Third Eye
Giovedì 17 Aprile 2014, 11.39.28
13
E’ un vero peccato! Gli Infernal Poetry costituivano una delle migliori realtà del panorama metal italiano e hanno ragione loro nel dire che erano “una creatura multiforme, libera”; è probabile però che sia stato proprio questa mutevolezza a penalizzarli, questo voler essere fuori dagli schemi, insomma erano troppo eccentrici e intelligenti per un pubblico conservatore com’è quello italiano! P.S. Condivido il post di Absynthe e aggiungo: il pubblico metal sembra formato da gente ibernata a cui piace sollazzarsi con i propri miti di gioventù e che passa le giornate a fare gossip …
Fulvio
Giovedì 17 Aprile 2014, 0.30.30
12
Beh... ho 3 band, abito in provincia di Asti.... tra Asti, Alessandria non c'e' nulla. e' la morte. A Torino qualcosina c'e' ancora, ma suonare in giro e' davvero dura! Non salgo su un palco da due anni.
Miley Cylum (high on hate)
Mercoledì 16 Aprile 2014, 23.36.42
11
Hanno completamente ragione. È uno schifo non vale la pena.
doomale
Mercoledì 16 Aprile 2014, 22.23.27
10
..una davvero brutta notizia....Massimo rispetto per la loro decisione!
brainfucker
Mercoledì 16 Aprile 2014, 22.08.55
9
dobbiamo aspettarcene parecchi di annunci come questo purtroppo..ciao infernal, ci mancherete!!
Steelminded
Mercoledì 16 Aprile 2014, 22.04.20
8
Non li amavo, ma le loro parole mi hanno molto colpito. Tristemente...
evil never dies
Mercoledì 16 Aprile 2014, 21.53.23
7
Massimo rispetto ragazzi . dalla vostra musica si percepiva l'onestà di voler fare musica in maniera creativa, Purtroppo in quest' epoca la creatività sta morendo. horns up da noi Eviil never Dies \m/
d.r.i.
Mercoledì 16 Aprile 2014, 21.02.03
6
Peggio di tutto è il motivo...fanculo al business
MrFreddy
Mercoledì 16 Aprile 2014, 20.54.03
5
Che brutta notizia... un'altra grande band che se ne va.
hulk
Mercoledì 16 Aprile 2014, 20.51.19
4
è veramente triste vedere una notizia del genere,peccato veramente.
Raven
Mercoledì 16 Aprile 2014, 20.29.53
3
Tristissimo
marduk
Mercoledì 16 Aprile 2014, 20.25.27
2
noooooooooo...peccato cazzo...eran veramente strabravi....avevo comprato loro nervous sistem failoure che era davvero bello
Absynthe
Mercoledì 16 Aprile 2014, 19.25.02
1
Di loro ho comprato quasi tutto (mi manca l'ultimo). Che dire!?Tristezza... Ancora di più, se si considera l'assoluta ragionevolezza del discorso che c'è dietro. Ma tant'è: c'è gente che non dorme alla sola possibilità di scioglimento di una band a caso che fa lo stesso riff da quarant'anni, ritenendo che senza le cariatidi il rock non se la passerebbe benissimo. Bah... Tutt'a un tratto mi è venuto in mente cosa dire: 'fanculo!
RECENSIONI
80
s.v.
ARTICOLI
19/07/2013
Intervista
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