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11/05/24
NWOIBM FEST VOL VI
DISSESTO CULT, VIA DEL BARCO 7 - TIVOLI (RM)
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Incantation - Decimate Christendom
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25/01/2019
( 1452 letture )
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Quanti dischi hanno sbagliato gli Incantation? Esatto, nessuno. Sin dalla pubblicazione di Onward to Golgotha, tra i manifesti della musica maligna tutta, il gruppo guidato da John McEntee ha sempre goduto di un grande rispetto tra gli ascoltatori anche perché, come altri gruppi (vedi Incantation), non hanno mai fatto un passo falso. Ma perché i lavori “centrali” (Blasphemy, Decimate Christendom, Primordial Domination) non godono della stessa fama e dello stesso apprezzamento dei primi e degli ultimi, pur essendo bei dischi?
Fedeli alle proprie radici e allo stile che li ha resi dei maestri, con Decimate Christendom gli Incantation non dimostrano la benché minima intenzione di voler rinnovare o apportare qualsivoglia modifica al suono. Perché dovrebbero farlo? Certo, aspettarsi novità è sempre lecito, ma parliamo di un gruppo che ha sempre proposto un death metal violento e al tempo stesso oscuro grazie agli ormai iconici rallentamenti; più che rinnovare quindi, da musicisti di questo tipo ci si aspetta canzoni efficaci, memorabili, passaggi doom che segnano l'ascoltatore e pezzi costruiti sul riff più puro. Ed è questo che fa Decimate Christendom; successore di un altrettanto valido (e sicuramente meno celebrato) Blasphemy (2002), il trio guidato da McEntee sforna quarantotto minuti di puro death metal made in Incantation. Dalla titletrack alla tracccia finale, sarà un continuo alternarsi di tutti quegli elementi che hanno reso grande e unico il gruppo, con quindi un continuo alternarsi di sezioni brutali ad altre più lente e praticamente doom. L'unica “novità”, se così si può dire, la si potrebbe trovare in un riffing che ogni tanto tende al tecnico (lo stesso avveniva sul precedente lavoro) e che rende i brani più vari del solito. Nulla di esagerato ovviamente, ma è comunque apprezzabile l'intenzione di voler smorzare, un po' d'improvviso, l'andamento tipico delle trame.Tutto come sempre quindi, con elementi semplici, ma è qui che si riconosce la grandezza di un gruppo come questo; nel disco si fanno sicuramente notare brani come Dying Divinity, Blaspheme the Sacraments, Merciless Tyranny (ritornello che si stampa in testa da subito), No Paradise Awaits e la più doom e conclusiva Feeble Existence, in cui, ancora una volta, oltre alle chitarre, è la voce di McEntee a rendere memorabile il pezzo. Ma allora, che hanno che non vanno i dischi “centrali” degli Incantation? Nulla. Ma è vero che forse, dopo quattro dischi pazzeschi e irraggiungibili, un calo d'ispirazione sia del tutto normale. E badate bene, perché pensandoci, anche i nostri avevano capito che ci fosse bisogno di una pausa per ricare le batterie; dopo questo disco infatti, uscirà quello che possiamo considerare come il disco che chiude la seconda parte di carirera del gruppo, ovvero Primordial Dominnation (2006). Da quel disco al successivo (e che fece letteralmente impazzire i fan del death in generale) Vanquish in Vengeance passano ben sei anni. E oggi possiamo dirlo: i dischi usciti dal 2012 in poi godono di una freschezza e di un coinvolgimento decisamente diverso.
Decimate Christendom è in fin dei conti un buonissimo disco, che non presenta difetti e che sicuramente non delude i fan del gruppo e del genere. Semplicemente, paragonato al materiale rilasciato negli ultimi anni, mette ancora più in mostra la stanchezza di un gruppo che lo ripetiamo, non ha mai sbagliato un disco. Se tutti i dischi non eccezionali fossero così...
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4
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lo trovo migliore dei 4 album successivi |
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3
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Bello bello, dell'ultima parte di carriera sicuramente uno dei miei favoriti. |
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2
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Band immensa, malsana, cattiva, oscura, blasfema..meglio di così? Ogni disco una goduria.. |
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1
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Garanzia e distruzione, ogni album degli Incantation. Voto 80 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Decimate Christendom 2. Dying Divinity 3. Oath of Armageddon 4. Blaspheme the Sacraments 5. Merciless Tyranny 6. Horns of Eradication 7. Unholy Empowerment of Righteous Deprivation 8. Thorns of Everlasting Persecution 9. No Paradise Awaits 10. Eternal Darkness Under Conquered Skies 11. Feeble Existence
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Line Up
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John McEntee (Voce, Chitarra) Joe Lombard (Basso) Kyle Severn (Batteria)
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