|
Avenged Sevenfold - Life is But a Dream...
|
11/09/2023
( 4012 letture )
|
Ben sette anni ci sono voluti perché uscisse la nuova fatica degli Avenged Sevenfold; nella loro carriera non c’era mai stato un lasso di tempo così grande in quanto dall’esordio Sounding the Seventh Trumpet la distanza con i successivi album è sempre stata di due o tre anni. Per questo motivo i fan della band erano frementi di sentire il successore di The Stage e c’è da dire che guardando alle varie uscite del progetto questo ottavo album in studio mostra come i ragazzi americani siano ancora in grado di progredire e far crescere la loro proposta, evolvendo sempre in qualcosa di nuovo ma riuscendo a rimanere fedeli a se stessi.
Life is But a Dream…, la nuova fatica degli Avenged Sevenfold, si presenta infatti da subito come un mix a dir poco schizofrenico, in grado di stupire per le sue molteplici caratteristiche. Si passa infatti dalle influenze più disparate e pescando da una vasta gamma di stili e generi differenti i nostri riescono a creare qualcosa di particolare e affascinante. A partire dall’opener Game Over, che a tratti ricorda persino i System of a Down, Life is But a Dream… mostra diverse personalità: da un lato ci sono tastiere, elettronica, melodia e clean vocals e dall’altra potenza, energia e suoni furiosi. Sempre su questo stile bipolare anche Mattel, Nobody e We Love You che mettono in mostra anche influenze industrial, mentre Cosmic rivela un’anima più elettronica di tipo più morbido però, che si sentirà molto di più nella parte conclusiva dell’album. Ma Cosmic è molto di più che una canzone che ha dell’elettronica al suo interno: attraverso tastiere, synth e un continuo evolversi sembra quasi un pezzo prog che si differenzia rispetto alle precedenti canzoni, che al loro interno avevano improvvise sfuriate e assoli al fulmicotone, per il suo essere più melodica e leggera. Più groove nell’ipnotica Beautiful Morning dove il ritornello riesce a stamparsi immediatamente nella mente dell’ascoltatore, mentre Easier mostra pienamente l’altra anima del lavoro, quella più easy listening che ritornerà in (O)rdinary dove si sfiorano addirittura sonorità che ricordano i Daft Punk. (D)eath approfondisce sempre di più le atmosfere da musica easy listening con qualche tinta jazz e la conclusiva titletrack chiude il cerchio di un disco complesso sotto tanti aspetti essendo una strumentale realizzata solo con il pianoforte e mostrando come il lavoro sia completo a trecentosessanta gradi arrivando a creare atmosfere da musica classica.
Life is But a Dream… è un album coraggioso e maturo, che si rivela soprattutto estremamente personale nonostante alcuni momenti ricordino gli stili di altri artisti, in quanto rispetto a un disco come Hail to the King che era fin troppo derivativo si dimostra essere Avenged Sevenfold al cento per cento. Tantissime le sfaccettature, le influenze e i generi che confluiscono nel lavoro e va segnalata la produzione molto particolare per via dei vari synth utilizzati e che inoltre sfrutta suoni di batteria molto crudi e d’impatto; allo stesso modo va considerata la particolare voce di M. Shadows e il suo originale modo di cantare che può far storcere il naso ad alcuni ascoltatori, ma è innegabile il valore di un disco così ambizioso, talmente tanto che fa sfigurare le uscite di molti altri grandi nomi del metal che non hanno più il coraggio di tentare e sperimentare scegliendo strade più sicure.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
42
|
|
Che tipo di malattia? Che se fosse così rara sarebbe documentata. Più che ingrassato me lo ricordo palestrato (specialmente dal 2013), però è anche vero che viaggiare in tanti paesi, specialmente quelli amazzonici (dove girano batteri virali a iosa, a causa anche dell\'organizzazione topografica delle città) è l\'ideale per beccarsi malanni e infezioni di ogni genere, la vita da tour prevede anche questo purtroppo. |
|
|
|
|
|
|
41
|
|
@Galilee più o meno in prossimità delle registrazioni di The Stage ha avuto una malattia che ha portato anche ad un\'infezione virale alle corde vocali, oltre ad altri problemi di salute. Difatti basta vedere il live from Hollywood come durante la performance sembra sia costantemente disidratato, poi con i tour successivi chiaramente la situazione è peggiorata ulteriormente. Parlando con colleghi/amici cantanti mi è stato anche fatto notare che è anche ingrassato, non è il primo cantante a cui capita anche se è una malattia abbastanza rara. infatti il grosso delle critiche che ho letto qui è servito a tenermi in forma, perchè ridere brucia molte calorie. Fosse rimasto senza voce perchè fumava o sbagliava tecnica era effettivamente un minchione, ma trattandosi di una malattia che non dipende da lui sarebbe come lamentarsi di Ronaldo dentone perchè dopo l\'infortunio al tendine rotuleo non aveva la stessa esplosività nel dribbling |
|
|
|
|
|
|
40
|
|
Ah, capisco. Mi spiace molto. Speriamo si riprenda. Yeah! |
|
|
|
|
|
|
39
|
|
M. Shadows ha avuto gravi problemi alle corde vocali, ha fatto pure un tour dove in pratica non riusciva a cantare. Però se si guardano i live che stanno facendo adesso canta meglio che in studio. Mi chiedo se sia fatto apposta a questo punto. |
|
|
|
|
|
|
38
|
|
E comunque anche Andy ne ha quasi 60. |
|
|
|
|
|
|
37
|
|
Proprio per questo dicevo \"non tutti\", nonostante ogni essere umano abbia la stessa anatomia, a conti fatti la morfologia degli organi è allo stesso tempo diversa tra individuo e individuo. Beh, Andi Deris (che è uno dei miei cantanti preferiti di tutti i tempi) ha chiaramente anche lui un timbro da fumatore (non ricordo se abbia ridotto la dose o smesso del tutto a un certo punto), ma col tempo (studio, allenamento, esercizio fisico) ha migliorato la propria voce, estensione e controllo di quando aveva iniziato: lo stesso non posso dire del pelato che si ritrova accanto... |
|
|
|
|
|
|
36
|
|
X transcendence. Ha 42 anni non 70. Poi se fuma 3 pacchetti di sigarette al giorno non lo so. Ma anche un Andy Deris per dire è un tabagista incallito, lo era almeno ora non saprei, però ha mica una voce così claudicante. |
|
|
|
|
|
|
35
|
|
L\'ho riascoltato ieri e le impressioni non sono cambiate. Un plauso al coraggio di voler sperimentare, ma tra la voce rantolosa (anche se tecnicamente ineccepibile) con linee azzeccate miste ad altre orrende, l\'eterogeneità dei brani tra loro ed anche all\'interno dei brani stessi con parti attaccate con lo scotch, la produzione scarna ed inadeguata rispetto alla varietà dei generi (su tutte la batteria con gli stessi suoni sia nelle parti metal che in quelle soft) e il già sentito nella musica di diverse altre band di diversa estrazione artistica con risultati superiori, questo disco non sfonda da nessuna parte e risulta non coeso né longevo. Non lo sto bocciando in toto ma i limiti sono evidenti, non basta pescare a piene mani dai vari generi per fare un ottimo disco, bisogna anche sapere mescolare a dovere gli ingredienti |
|
|
|
|
|
|
34
|
|
@ Galilee: Più che arrancare e faticare, direi che il suo sia timbro da fumatore (ex o non ex), anche se non tutti i cantanti fumatori sono finiti come lui. |
|
|
|
|
|
|
33
|
|
Musicalmente mi piacciono e mi sono sempre piaciuti, ma non riesco a capire come sia possibile che un cantante a 42 anni non abbia più un filo di voce nemmeno in studio. Sinceramente avendo city e Nightmare sentire Mr Shadows rantolare per 50 minuti lo trovo insopportabile. Ma possibile? Cantasse poi in modo astruso,ma non è così, e invece qui lo si sente arrancare e faticare in ogni situazione. Terribile. Mi viene quasi da chiedermi se non abbia qualche problema grave alla gola o alle corde vocali. Perché non è normale. |
|
|
|
|
|
|
32
|
|
Vabbe ma come fa a non piacere sto disco??? Ho 30 anni di collezionismo musicale sulle spalle dal pop al death, migliaia di dischi ascoltatii… e questo è un gran disco… oggettivamente… se non piace avete problemi con la musica rock anzi con la musica in generale ahahahahahah |
|
|
|
|
|
|
31
|
|
cerco di essere obbiettivo: il disco è ben fatto e loro possono permettersi tranquillamente svolte stilistiche perchè sono una band di talento. Detto questo ci sono un paio di brani clamorosi, diversi molto buoni, alcuni semplicemente senza infamia e senza lode. Per me indicativamente è un 78 come voto |
|
|
|
|
|
|
30
|
|
@Sakko al contrario nel mio caso è piaciuto particolarmente ai primi ascolti per poi calare rapidamente, ma in ogni caso son gusti, rimane un buon disco e in giro c\'è molto di peggio |
|
|
|
|
|
|
29
|
|
È un disco che divide, alcuni lo odiano, altri lo amano. Io appartengo al secondo gruppo e lo ascolto spesso anche a distanza di qualche mese. Alcune linee melodiche della voce sono semplicemente splendide, gli assoli di Syn sorprendono per tecnica e capacità di emozionare, Wakeman è ispiratissimo e gli arrangiamenti non sono mai scontati e rivelano nuovi dettagli ad ogni ascolto. Per me uno dei migliori dischi dell\'ultimo periodo. Capisco però che il caleidoscopio di suoni e i salti continui tra un genere ad un altro possano non piacere a tutti, forse occorre dargli un\'opportunità e concedergli qualche ascolto in più. Voto 90 |
|
|
|
|
|
|
28
|
|
Questo è l\'album più significativo del decennio. La mini suite è straordinaria e la chiusa affidata all\'esecuzione al piano di Gates si conferma come il capitolo finale di un\'Opera d\'arte destinata a perdurare. |
|
|
|
|
|
|
27
|
|
Shadows ha sempre avuto un modo particolare di cantare, non è una novità che il suo stile sia un po\' bizzarro. Poi come dice la recensione si sentono suoni e influenze che passano da S.O.A.D. ai Daft Punk, ma parlare di plagio o copia vuol dire non aver mai ascoltato i Daft Punk o non aver ascoltato questo disco. Confermo il voto e comunque era prevedibile che dividesse perchè si tratta di un album veramente coraggioso. |
|
|
|
|
|
|
26
|
|
La corazzata Potëmkin dell\'anno. |
|
|
|
|
|
|
25
|
|
Condivido in toto il commento di Carmine, anche per me un album parecchio deludente e sinceramete non mi spiego tutto questo entusiasmo per un disco mediocre, non basta di certo battare un paio di diversi stili per risultare un grande album (ci sono band come Liturgy, Thy Catafalque, The Canyon Observer se si vuole sentire un metal più ibrido decisamente più riuscito).
Ci sta che la band abbia voluto affrontare strade più ambiziose e aperte ma per fare una cosa del genere devi avere almeno le capacità di fare questo tipo di musica senza risultare una goffa versione dei Mr. bungle (che qui molte volte saltano fuori) e magari usando un cantante che sia abbastanza vario da poter adattarsi diversi stili altrimenti come in questo caso non fai altro che mettere in mostra forti i limiti canori di M Shadow, già di per se un cantente nella media, qui protagonista di una performance per nulla all\'altezza di quello che vuole fare la band.
Opera che boccio completamente ma spero che in futuro imparino ad amalgamare con un senso e una direzione precisa, per ora pare solo un calderone dove hanno voluto mischiare tanta roba con il risultato di una sbobba indigesta. |
|
|
|
|
|
|
24
|
|
*Esecutore, non compositore |
|
|
|
|
|
|
23
|
|
Argomentando meglio: se volevano fare la metal opera, hanno toppato. Il miscuglio di stili funziona se hai una direzione precisa e che da comunque uniformità ai pezzi... qui fanno soltanto un collage di robe senza capo e coda. È tutto scollegato. Non capisco poi come facciamo a passare inosservate le carenze dei membri. Innanzitutto Shadows con la voce è in calo e con quell\' impostazione teatrale, da pseudo crooner, è imbarazzante. Viene osannato Gates che da diversi anni si sta rivelando un compositore pessimo, ultra derivativo e ai limiti del plagio. Non me ne faccio niente della tecnica se questo non sa più scrivere brani di pugno suo. Nel complesso che dire... un album mediocre, ideato male, suonato male e tremendamente sopravvalutato. |
|
|
|
|
|
|
22
|
|
Album interessante per una band che ha voluto sperimentare. Tutto già sentito? Anche no. Voto 85 |
|
|
|
|
|
|
21
|
|
Sarà che sono \"navigato\"...ma questo disco sarebbe stato strepitoso (cantato a parte che è di uno strozzato irritante) se fosse venuto prima di tutto ciò da cui hanno attinto a piene mani (con la colpa di non aver rimescolato niente). Brano alla Daft Punk? Mi tengo tutta la vita i Daft Punk! Brano alla System of a Down? Mi tengo tutta la vita gli originali!! Non c\'è proprio paragone... non capisco perché questo album viene osannato dalla stragrande maggioranza degli ascoltatori quando basterebbe avere tra gli ascolti un repertorio più ampio del solo metal per sapere che ci sono band o solisti che hanno composto grandi pezzi da cui questi hanno letteralmente rubato tutto senza manco rimescolare le carte ... |
|
|
|
|
|
|
20
|
|
@Carmine e dovresti vederlo in live ahahaha |
|
|
|
|
|
|
19
|
|
Gran bel album, sicuramente tra i top dell\'anno. Coraggioso nell\'offrire una proposta musicale coinvolgente e sperimentale. Il blocco di brani che va da Mattel a Cosmic è da album epocale. tecnicamente dei mostri: Per me è un 88 |
|
|
|
|
|
|
18
|
|
Finalmente qualcuno che dice che Shadows in questo disco canta malissimo. Non è nè originale, nè particolare. E\' proprio spompato. |
|
|
|
|
|
|
17
|
|
Mi duole dirlo ma è un disco che non capisco, e lo dico da fan della band. Già The Stage lo ritengo abbastanza pesante pur essendo un gran lavoro (soprattutto dopo il sound troppo catchy di HTTK), però qui si va a salire di un altro step con canzoni stranissime e melodie molto belle. Le parti strumentali sono da applausi, Gates su tutti si dimostra essere il fenomeno quale è (gusto delle sue parti di chitarra superiore), il mio problema è la voce di Shadows..se avesse cantato con la voce, non dico di Nightmare, ma almeno di The Stage, probabilmente mi sarebbe piaciuto in toto anche questo disco. Invece mi trovo di fronte ad un\'opera rovinata da un cantante che, purtroppo, non ce la fa più da anni ed ormai gracchia senza avere spinta nè sostanza. In alcuni punti l\'ho trovato veramente svociato e fastidioso, mi spiace ma da uno dei timbri più riconoscibili e che ho più amato nel metal, non accetto un lavoro simile |
|
|
|
|
|
|
16
|
|
Concordo con la recensione e con il voto. Gran disco, una delle sorprese di quest\'anno |
|
|
|
|
|
|
15
|
|
Disco nel quale si avverte tutto l\'amore dei componenti per la musica a 360°, ma a mio parere non regge il paragone con il quartetto che va da Waking the fallen a Nightmare, ed anche The Stage a mio parere è superiore, ma in ogni caso è un buon disco e We Love You è una bomba. Un 70 non glielo toglie nessuno. |
|
|
|
|
|
|
14
|
|
Io non sono mai stato un grande fan del gruppo, non saprei fare paragoni coi lavori precedenti, però ho trovato questo disco davvero coinvolgente e convincente fin dal primissimo ascolto. Per me meriterebbe anche qualche punto in più. |
|
|
|
|
|
|
13
|
|
Anche a me non è piaciuto per niente, certo non sono un loro fan e non conosco tutti i loro lavori... posso solo fare un paragone con Nightmare che mi era piaciuto abbastanza, la grinta era un\'altra.
Mi riprometto di riascoltarlo, ma con il tempo ho maturato l\'idea che \"altri stili\" e \"varie influenze\" non siano quasi mai una buona cosa. |
|
|
|
|
|
|
12
|
|
Gran bel disco. Concordo con la recensione e il voto |
|
|
|
|
|
|
11
|
|
Una delle sorprese del 2023, nel senso che non mi aspettavo un disco del genere, così eclettico e al contempo maturo...e non l\'ho ancora ascoltato tutto... |
|
|
|
|
|
|
10
|
|
Uno dei migliori dischi usciti quest\'anno, nella sua stranezza complessiva. Troviamo una band che ha avuto decisamente voglia di sperimentare tanto e, a mio modo di vedere, c\'è riuscita, seppur con qualche punto che non sono riuscito tanto ad apprezzare. Apprezzo, invece, come anche con questo capitolo si siano dimostrati divisi e, questa volta, in senso buono.
Synister Gates, da ottimo chitarrista, si è dimostrato anche un eccezionale polistrumentista e il suo tocco si sente tanto. Sicuramente il disco meritava un\'analisi più approfondita, ma concordo con il voto. |
|
|
|
|
|
|
9
|
|
Spinto dai commenti entusiasti ho provato ad ascoltarlo, niente, non mi è piaciuto. Va bene che non sono un grande amante di questa band, però non ho trovato nulla di interessante, manco mezza canzone. Non capisco proprio gli A7F |
|
|
|
|
|
|
8
|
|
a giugno, a meta\' del primo ascolto, non capivo se fosse una ciofeca o un capolavoro.
sentita la seconda meta\' non ho avuto dubbi.
ho optato per il capolavoro.
una delle migliori uscite dell\'anno; non esiste un\'etichetta o genere giusto per catalogare questo disco.
Semplicemente musica con la M maiuscola. 85/100 |
|
|
|
|
|
|
7
|
|
Il disco è eccezionale, qualsiasi disco si ascolta dopo sembra inferiore in tutto, nell\'esecuzione dei singoli, nell\'interpretazione vocale, negli assoli, nella genialità delle composizioni e degli arrangiamenti. Gli assoli sono \"già storia\". Quello di Nobody era stato composto per sassofono, poi per il lockdown, registrato con chitarra. Risultato incredibile.
Difetti? Richiede molta fatica nell\'ascolto, è un po\' come guardare un film d\'autore o leggere un saggio scientifico. Non è una passeggiata. Infatti penso che nel prossimo album ritorneranno inevitabilmente ad un sound più diretto |
|
|
|
|
|
|
|
|
5
|
|
A parer mio questo album meritava una recensione più approfondita e dettagliata, soprattutto per la complessità del lavoro nel suo insieme; ad ogni modo, per me, una delle migliori uscite dell\'anno. Stupendo. |
|
|
|
|
|
|
4
|
|
Non vedo l\'ora di sentirlo. |
|
|
|
|
|
|
3
|
|
Di gran lunga il loro migliore album. Coraggioso, sperimentale, suonato in modo straordinario (Synyster Gates si dimostra di gran lunga il miglior chitarrista metal oggi in circolazione), un disco che va ascoltato più volte per cogliere tutti i suoi passaggi e la sua grandezza. Per adesso il miglior album dell\'anno e finalmente un disco alternative come si deve. |
|
|
|
|
|
|
2
|
|
L\'ho trovato un album molto interessante |
|
|
|
|
|
|
1
|
|
Buonissimo disco. Non concordo totalmente con il voto della recensione visto che ritengo che le varie influenze in alcuni punti sviliscano il lavoro svolto, oltre a qualche pezzo riempitivo. Comunque per me 75 |
|
|
.jpg)
